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La Biosfera Poliedrica

Entusia

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Per sterilizzare l’acqua…hai pensato ad uno sterilizzatore uv?
Io ne ho due … uno passante e latro ad immersione…. Con il solo ausilio di enzimi, mai avuto necessità di usare candeggina e radici ultra bianche…..se poi in vasca ci fai passare in pi di O3 …..bingo!

Ciao Can't! Si ci ho pensato parecchio, ma nel mio caso tutti i metodi che hai detto (e che ti ho visto usare con successo) avrebbero molto poco senso: la tanica è esterna alla tenda, collegata tramite un tubicino di 9mm alle AquaValve (che a loro volta scaricano nel vassoio degli Autopot) e il trasferimento d'acqua è passivo e monodirezionale, tramite forza di gravità.

Per quanto riguarda solo UV quindi se la usassi in tanica mi servirebbe per forza un qualche tipo di ricircolo attivo, che non ho, altrimenti non riuscirei a sterilizzare il vassoio degli Autopot, quindi servirebbe a ben poco, e imho finirei col peggiorare la situazione.

Per quanto riguarda gli enzimi invece ho letto un po' ovunque che funzionano molto molto bene, però facendo una valutazione costi/benefici: costano parecchio, vanno dati regolarmente e fungono più da prevenzione che da trattamento, mentre il cloro fa entrambi, non costa praticamente niente ed è istantaneo, quindi ho deciso di optare per la seconda opzione. In più non usando niente di organico i vantaggi sarebbero minimi. Questo forse lo proverò in futuro! Per ora uso Great White in acqua di irrigo finchè do a mano, poi appena accendo la tanica faccio piazza pulita.

Per quanto riguarda l'ozono invece non l'ho neanche considerato... durante l'inverno aprire regolarmente le finestre per ricircolare l'aria facendo entrare il freddo non è pratico ed efficiente per me. La tanica poi si trova fuori dalla tenda, quindi non potrei sfruttarlo al 100% come fai tu... avevo letto nei tuoi post di come lo fai gorgogliare dalla riserva fino in mezzo alla vegetazione e mi sembrava davvero un'idea geniale, ma purtroppo non è applicabile nel mio caso, dato che praticamente lavoro/vivo in questa stanza per la gran parte delle mie giornate.

1gr/1ml di candeggina (devo ancora fare i calcoli giusti... state tranquilli :biggrin:) ogni 3-4gg, non spendo praticamente niente e booom, faccio totale piazza pulita, dalla tanica alle linee alle valvole fino ai vassoi degli Autopot e anche dentro ai vasi... per me è la soluzione più pratica, economica e adatta alla mia situazione/attrezzatura.

Come immagino saprai per avere il massimo della crescita,il valore da tenere sott'occhio oltre alla temperatura è il vpd. [...]

Detto questo,io durante la fioritura, soprattutto durante le ultime 3 settimane almeno, preferisco avere un bello sbalzo termico allo spegnimento delle luci, ciò direi proprio (come ho letto più volte ma l'ho constatato da solo) che rende più resina,più odori e sapori,oltre a belle sfumature viola. [...]

In aggiunta,questa volta e la volta precedente non l'ho fatto ma ho usato in due cicli ,co2 autoprodotta in Boccione da 18litri con acqua decantata mantenuta tra 25/30° con tappetino riscaldante [...]

Si sono a conoscenza del VPD, chiaramente punto sempre ad avvicinarmi il più possibile al valore ideale per la fase del ciclo, ma mi accontento di un compromesso accettabile: di solito non mi avventuro mai oltre il "punto di rendimento decrescente", ovvero quel punto oltre il cui l'aumentare dell'investimento (in energia e/o costi di attrezzatura) ha impatti sempre minori sul rendimento.

Poi a dirla tutta, io sapevo che è la temperatura, insieme anche alla luce, ad essere il principale regolatore del metabolismo della pianta. L'UR influisce certo, ma soprattutto sul rateo di traspirazione, quindi ti dice quanta acqua devi dare e quanto deve essere concentrata o diluita la SN. Per quello si può crescere pomodori nel deserto anche a 30-35 °C, è sufficiente dare tanta acqua con nutrienti correttamente diluiti e vedrai che la pianta risucchia tutto e sta una favola.

Lo sbalzo termico (differenziale di temperatura giorno/notte) invece io cerco proprio di non averlo, ma ovviamente non sempre è possibile e quindi amen... questo te lo motivo portando come dato/assioma ciò che dice il Dr. Bugbee in questo video. Lui è un grande studioso e scienziato della cannabis e per quello che mi riguarda è due spanne sopra a qualsiasi grower, quindi quello che dice lo prendo automaticamente per vero... il confronto fra la sua metodologia e quella di un grower medio è a dir poco impietoso :biggrin:

Sostanzialmente, dai dati si evince che più è alto il differenziale di temperatura giorno/notte, più si riduce il raccolto... finchè si tratta di pochi gradi non fa molta differenza. Inoltre, riporta che il differenziale di temperatura giorno/notte viene usato in molte floricolture, soprattutto per tenere la struttura della pianta più compatta e quindi massimizzare la resa fiori/foglie, ma con la cannabis questo non sembra funzionare anzi, ha effetti perlopiù avversi.

Ecco quindi perchè tenere le temperature più costanti possibili intorno ai 26-27 °C per velocizzare al massimo la crescita. Certo, non è sempre possibile... in serra ad esempio si avrebbero dei costi di riscaldamento non indifferenti, quindi bisogna anche sapersi accontentare. Io preferisco non riscaldare perchè mi sento già in colpa a consumare corrente con le luci e mi imparanoiano molto gli incendi, figuriamoci se mi metto ad accendere scaldini vari nella box nella stanza in cui dormo :biggrin:

Giustissimo invece dalla terza/quarta settimana di fioritura in poi provare ad abbassare un po' le temperature (tutte però, sia giorno che notte), perchè questo aiuta la produzione/ostacola la degradazione/evaporazione di cannabinoidi e terpeni, quindi come dici anche tu più resina, più odori e più sapori! Imho si possono anche andare ad abbassare un po' le luci proprio le ultime due settimane, tanto a quel punto il grosso ormai è fatto e si tratta soprattutto di maturazione.

Per sfruttare l'arricchimento di CO2 infine ti dico... mi servirebbero Temperature che in inverno non riesco ad avere (siccome non uso HPS) e PAR che non riesco a raggiungere (siccome non uso lampade particolarmente efficienti/luminose), quindi finora non l'ho considerato.

Ho letto tante belle cose in giro di quei secchi/batteri/lieviti che producono CO2, ma quei pochi che hanno preso misure in modo scientifico hanno rilevato un'aumento della CO2 davvero minimo, quindi non so quanto ne valga la pena.

Certo... male non fa. Prima o poi lo proverò, più poi che prima! :respect:
 

can'tfindmyway

Too old Senior Member
... i miei erano solo suggerimenti....dare acqua con una maggior quantità di ossigeno , comunque e' bene...'ozono ok per tutto , pero guarda che a parte il ns hobby se non lo fai andare 2 ore, ma sono 30-40 " non c'e bisogno di cambiare completamente l'aria...
per il discorso temperature... di certo non vado a contraddire nessuno ... ma se le T le abbassi semplicemente quando il processo di formazione e' gia terminato e da li in poi la pianta li sta solo riempiendo di resine e terpeni, credo che un certo sbalzo male non faccia....non so adesso visti i cambiamenti climatici, ma ti posso garantire che di notte in Afganistan anche nel periodo del raccolto , la sera fuori dalla tenda/casa, non ci stai proprio benissimo....si scende anche a 13-14°.... ovvio che se nel piu bello dello sviluppo la riporti a 20 gradi.. la poverina puo solo capire che sono finiti i giochi...e di conseguenza fa quello che deve fare...si prepara a tirare i remi in barca
 

AmanteSativo

Well-known member
Mi hai totalmente spiazzato con la risposta data citando bug bee di cui onestamente so il nome ma niente altro.
Sicuramente sarà dovuto dal gran potenziale della lampada,e a questo punto immagino influisca molto anche la co2 apportata,se guardi nel mio diario "obiettivo 500g" quando ho fatto 595 e poi 720g con 600w hps, avevo sia lo sbalzo termico che un raccolto a mio dire incredibile, soprattutto con i 720, ma soprattutto la maturazione anticipata di una settimana su praticamente tutti gli strain. Piante con troppi tricomi ambrati già a 7settimane. C'è da pensare che se è imprescindibile che la temperatura costante è meglio, in quel caso se avessi avuto temperature costanti avrebbero reso ancora di più? Non saprei che pensare. E in uno dei due cicli lo sbalzo termico mi pare di averlo avuto per tutta la fioritura (720g) e l'altro solo ultime settimane (595)
Sarà che devo sperimentare ancora molto ora che so questa nuova nozione
 

Entusia

Active member
... i miei erano solo suggerimenti....dare acqua con una maggior quantità di ossigeno , comunque e' bene...'ozono ok per tutto , pero guarda che a parte il ns hobby se non lo fai andare 2 ore, ma sono 30-40 " non c'e bisogno di cambiare completamente l'aria...
per il discorso temperature... di certo non vado a contraddire nessuno ... ma se le T le abbassi semplicemente quando il processo di formazione e' gia terminato e da li in poi la pianta li sta solo riempiendo di resine e terpeni, credo che un certo sbalzo male non faccia....non so adesso visti i cambiamenti climatici, ma ti posso garantire che di notte in Afganistan anche nel periodo del raccolto , la sera fuori dalla tenda/casa, non ci stai proprio benissimo....si scende anche a 13-14°.... ovvio che se nel piu bello dello sviluppo la riporti a 20 gradi.. la poverina puo solo capire che sono finiti i giochi...e di conseguenza fa quello che deve fare...si prepara a tirare i remi in barca

Se va bene anche solo per 30-40" ci potrei fare un pensierino allora... nel tempo di un caffè ozonizzo tutto, e appena rientro tappo il naso e apro la finestra.
Certo dovendo arieggiare la perdita di calore è inevitabile e il gas certo non te lo regala nessuno... dovrei fare due calcoli :biggrin:

Per il discorso Afghanistan, credo che secoli/millenni di domesticazione abbiano fatto egregiamente il loro lavoro... una landrace è letteralmente nata ed evoluta per il posto in cui cresce, e non credo si riuscirebbero ad ottenere gli stessi risultati facilmente nelle stesse condizioni con altre genetiche.
 

can'tfindmyway

Too old Senior Member
Si vero… migliaia di anni… vero anche in ns intervento… ma i geni sono geni… una indica resta una indica il freddo lo sopporta una sativa no
Queste le mie condizioni a luci spente nell’orario più freddo( T in centro box)
IMG_2058.png

E queste su 1 lato
E questa con la T esterna
Non guardare i 5 k di luce..e partito il simulatore di Alba e tramonto da 4 minutico
E vedi siamo a 14 gradi di gradiente e per dicembre aumentano ancora… ma sono oltre metà Flo
 

Entusia

Active member
Si vero… migliaia di anni… vero anche in ns intervento… ma i geni sono geni… una indica resta una indica il freddo lo sopporta una sativa no
Queste le mie condizioni a luci spente nell’orario più freddo( T in centro box)
[...] E vedi siamo a 14 gradi di gradiente e per dicembre aumentano ancora… ma sono oltre metà Flo

Eh secondo me la genetica fa tanto, ma ognuno ha il suo stile e i suoi gusti quindi mi limito a riportare i fatti, gli studi e la mia comprensione/le mie teorie, ma rimango aperto a provare... certo non ho strumenti scientifici per valutare accuratamente i risultati, ma fumandoli posso almeno verificare se le varie tecniche e parametri rispondono ai miei gusti o meno :biggrin:
Devo ancora fare esperienza e tante prove però per arrivare ad un mio stile, nel frattempo rimango a mente aperta!

Da quel che ho capito, quando si abbassa la temperatura rallenta il metabolismo e quindi rallenta anche la biosintesi, cannabinoidi inclusi... tutti gli zuccheri prodotti e stoccati durante un giorno a temperatura ottimale, durante una notte particolarmente fredda fanno fatica ad essere utilizzati dalla pianta. Questo può essere positivo in alcune fasi del ciclo, e negativo in altre. Se si va sopra a certe temperature poi si innesca la degradazione di questi composti, quindi trovare un equilibrio fra produzione/ritenzione dei prodotti della biosintesi non sembra una cosa per niente facile.

A rigor di logica oltre metà Fioritura il beneficio di abbassare le temperature c'è, perchè il grosso della biosintesi è ormai già fatto, e l'attenzione quindi si dovrebbe spostare sul "ritenere" il più possibile questi prodotti, piuttosto che favorire un metabolismo rapido... ecco quindi perchè penso che se non si abbassano anche le temp a luci accese, ma anzi si cerca solo un differenziale marcato, l'unico risultato sarà uno stress della pianta che causa sì un bellissimo colore (viola = stress e antocianine), ma anche una perdita complessiva di cannabinoidi.

Ho trovato però, proprio ora che scrivevo, una lettura molto interessante in merito e che consiglio caldamente di leggersi... è fresca fresca di pubblicazione e sembra fatta bene.

Questa ricerca disputa in parte quello che credevo e che riportava anche Bugbee, e dice che:
1) Per quanto riguarda la produzione di biomassa verde (foglie e rami) il migliore differenziale di temperatura è -12 °C (18 °C giorno, 30 °C notte... assurdo) mentre per la produzione di biomassa di fiori il migliore differenziale di temperatura è +6 °C (27 °C giorno, 21 °C notte).
2) Per quanto riguarda la produzione di cannabinoidi invece il migliore differenziale è in assoluto +6 °C (27 °C giorno, 21 °C notte) e +12 °C va a ridurre sensibilmente la quantità di cannabinoidi, a pari merito con +0 °C (24 °C giorno, 24 °C notte).

Quindi a quanto pare -12°C (che vedo un po' impossibile sia per noi "hobbisti" che per le grandi serre) è il migliore in vegetativa e +6 °C è il migliore in fioritura: questa sembra La Via da seguire!

Per il mio caso credo rimarrà a un differenziale di +0°C (27 °C giorno, 27 °C notte) in vegetativa perchè dai grafici sembra il migliore per quanto riguarda la produzione di biomassa verde e anche il più attenibile nella mia situazione (non riscaldo durante la notte), ma una volta iniziata la fioritura devo assolutamente fare in modo di avere un differenziale non troppo marcato con almeno 26-27 °C di giorno, +6 °C mi sembra tutto sommato attenibile e cavolo, anche decisamente produttivo!

Da questo ho capito che le HPS forse non sono "morte" come tanti sostengono :chin:

Ecco qualche visuale dei risultati...

Morfologia della pianta nei diversi differenziali di temperatura
temperature-differential-plant-morphology.jpg

Produzione Biomassa e Cannabinoidi nei diversi differenziali di temperatura
temperature-differential-leaves-flowers-cannabinoids.jpg


@can'tfindmyway In che senso 14 gradi di gradiente? Cioè passi da 33-34 luci accese a 19-20 a luci spente? Mi sembra tantissimo... forse anche troppo.
Però pazzesco, immagino l'attrezzatura :yoinks:
 
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Entusia

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Nel frattempo...

Giorno 23
Accesi i termosifoni.
Niente da aggiornare a parte T e UR.

T e UR
- 22-27 °C e 60-65% in Zona Fioritura
- 22-26 °C e 60-65% in Zona Madri
- 22-28 °C e 80-90% in Zona Cloni

PPFD e DLI (uguali)
- 550 µmol/s/m² (24-25 mol/m²/d) a 30cm di distanza in Zona Fioritura
- 275 µmol/s/m² (17-18 mol/m²/d) a 32cm di distanza in Zona Madri
- 175 µmol/s/m² (11-12 mol/m²/d) a 30cm di distanza in Zona Cloni

Acqua, EC e pH (uguali)
- 40L ogni X (??) gg a EC 1800 µS/cm (NPK 2.25-1.50-2.75) a pH 5.7 per 60L di substrato in Zona Fioritura
- 500ml ogni 3gg a EC 1200-1250 µS/cm (NPK 24-6-12) a pH 6.5 per 1.5L di substrato in Zona Madri
- 20ml ogni 1gg a EC 600 µS/cm (NPK 12-3-6) a pH 6.6 per 0.1L di substrato in Zona Cloni

Qualche foto a fine giornata...

SlurmintIXClones2.JPG


SlurmintIXClones.JPG SlurmintIXClones3.JPG
 

can'tfindmyway

Too old Senior Member
ciao, ho letto velocemente quello che hai scritto.... mi riservo di approfondire... un solo piccolo appunto...la mente aperta deve restare fino alla fine dei tuoi giorni , fra 100 anni, perche e' l'unica maniera per aver un cervello che possa chiamarsi tale....detto cio'... guarda che alla fine lo studio ( che dopo approfondisco) sta solo dicendo quello che dico io ...moto piu "scientifico" se vuoi ma quello resta... vale a dire ( parlo solo della fase di Flo....) che un grosso sbalzo termico a fine Flo ..... bla bla bla.....ma se ci pensi ... e confronti i gradienti termici ottimali... sono poi circa quelli che trovi in natura ....nelle zone dove prosperano le sative...sarebbe interessante sapere( ma poi andrò a leggere sperando di trovare questo "insignificante" dettaglio) che strain ha usato....se no e' come andare a studiare il metabolismo di un lappone dopo che lo abbiamo trasferito ne deserto del Kalahari o di un nomade sahariano portato al polo sud.... non so se mi spiego...
quando si leggono pubblicazioni ( ma ripeto ancora non la ho letta) bisogna sempre leggerle con l'occhio piu critico possibile.... e poi eventualmente prenderle in considerazione ...almeno , da sempre anche quando lavoravo nel mio campo durante l'universita( ricerche farmacologiche ) era diventato il normale modus operandi e se ci pensi e forse l'unica maniera per affrontare qualsiasi studio ... lo faccio anche nei miei" esperimenti"....li penso ..e prima di metterli in pratica( ma anche mentre sono in corso) c'e un altro can't ( parecchio cagacazzo ) che tira l'acqua ad un mulino diverso e la smette solo se e quando tutti gli argomenti "contro" sono esauriti o ridotti ai minimi termini...
 

Entusia

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ciao, ho letto velocemente quello che hai scritto.... mi riservo di approfondire... un solo piccolo appunto...la mente aperta deve restare fino alla fine dei tuoi giorni , fra 100 anni, perche e' l'unica maniera per aver un cervello che possa chiamarsi tale....detto cio'... guarda che alla fine lo studio ( che dopo approfondisco) sta solo dicendo quello che dico io ...moto piu "scientifico" se vuoi ma quello resta... vale a dire ( parlo solo della fase di Flo....) che un grosso sbalzo termico a fine Flo ..... bla bla bla.....ma se ci pensi ... e confronti i gradienti termici ottimali... sono poi circa quelli che trovi in natura ....nelle zone dove prosperano le sative...sarebbe interessante sapere( ma poi andrò a leggere sperando di trovare questo "insignificante" dettaglio) che strain ha usato....se no e' come andare a studiare il metabolismo di un lappone dopo che lo abbiamo trasferito ne deserto del Kalahari o di un nomade sahariano portato al polo sud.... non so se mi spiego...
quando si leggono pubblicazioni ( ma ripeto ancora non la ho letta) bisogna sempre leggerle con l'occhio piu critico possibile.... e poi eventualmente prenderle in considerazione ...almeno , da sempre anche quando lavoravo nel mio campo durante l'universita( ricerche farmacologiche ) era diventato il normale modus operandi e se ci pensi e forse l'unica maniera per affrontare qualsiasi studio ... lo faccio anche nei miei" esperimenti"....li penso ..e prima di metterli in pratica( ma anche mentre sono in corso) c'e un altro can't ( parecchio cagacazzo ) che tira l'acqua ad un mulino diverso e la smette solo se e quando tutti gli argomenti "contro" sono esauriti o ridotti ai minimi termini...

Certo sempre prendere tutto con le pinze, dopotutto il primo passo del metodo scientifico è la falsificabilità/riproducibilità!

Io questi dati/studi/conclusioni li vedo soprattutto come potenziali cose da testare, da adattare alla mia situazione e dai cui risultati trarre le mie (personali) conclusioni :biggrin:

Vero è che sono molto più propenso a credere/fidarmi di uno studio eseguito con metodologia e rigore scientifico, piuttosto che dall'esperienza collettiva di tanti grower che sono certamente scientifici a loro modo, ma di rigoroso hanno ben poco.

I ritrovamenti/risultati che seguono una certa metodologia sicuramente non possono essere ignorati a prescindere, ma nemmeno presi per buoni a prescindere. A volte però negli studi, anche su genetiche o organismi diversi ma "affini", specie imparentate, ecc si possono trovare indizi utili, come anche l'opposto... così come a volte anche dietro alle "tradizioni" si può ritrovare la verità, oppure dei miti/leggende urbane... per quello dico di avere una mente aperta: non escludo mai niente a prescindere, ma propendo per l'una o per l'altra idea a seconda delle prove che queste hanno a loro favore, le testo e poi decido se farle temporaneamente mie e "crederci"... fino a che non si presenta una prova/teoria contraria chiaramente, e lì tutto riparte :smoke:

Mai detto che avrei in futuro chiuso la mente una volta raggiunte delle mie conclusioni... l'unico modo per migliorare ed evolvere è appunto rimanere sempre aperti a nuovi sviluppi. Certo, a un certo punto bisogna anche avere dei riferimenti e non si può sempre cambiare tutto, però non bisogna mai cadere nella trappola di "saperla" più lunga solo perchè si hanno avuto determinati risultati...

Avere la mente aperta però secondo me vuol dire anche e soprattutto nutrire dubbi ed essere critici verso approcci basati sulla fede e sulla sola esperienza individuale.

Spero si capisca come la penso, secondo me la pensiamo molto simile, ma mettiamo in pratica il pensiero in modo diverso. Giustamente c'è chi apprezza di meno o di più il rigore, c'è chi è più "creativo" e chi è più "noioso"/metodico, e per me va bene così.

Io apprezzo e vedo i vantaggi di entrambi, ma mi riconosco e propendo di più per il secondo! :respect:
 

can'tfindmyway

Too old Senior Member
Vero è che sono molto più propenso a credere/fidarmi di uno studio eseguito con metodologia e rigore scientifico, piuttosto che dall'esperienza collettiva di tanti grower che sono certamente scientifici a loro modo, ma di rigoroso hanno ben poco.
si vede che non frequenti la sezione straniera.....ci sono dei grower che hanno 8 paia di palle( 16 in tolale...)
Spero si capisca come la penso, secondo me la pensiamo molto simile, ma mettiamo in pratica il pensiero in modo diverso. Giustamente c'è chi apprezza di meno o di più il rigore, c'è chi è più "creativo" e chi è più "noioso"/metodico, e per me va bene così.
si credo che l'approccio sia il medesimo, ma credo che la differenza( forse deformazione professionale) stia nel fatto che alcune cose, le elimino a priori perche o per prove gia fatte o perche a mia esperienza mi dice cose diverse.
infatti io di solito non mi diverto sul modo di tirare su una pianta ( lst-sgrog-sog ecc)
credo che alla fine siano tutti sistemi nati per "limitare " la pianta per i noti problemi ( spazio ecc) e che evito di usare a meno che non ci sia costretto.... ma mi diverto a provare/ testare nuove idee... forse perche il "classico " cultivo , mi ha un po "stancato"... lo trovo monotono....anche se poi alla fine e' comunque una garanzia di fumare per i prossimi mesi 😇 🤣 🤣 :tiphat:
 

AmanteSativo

Well-known member
Ok per la ricerca scientifica che avevo già sentito menzionare ,che serve più caldo la notte che il giorno, io ho sperimentale molto in questi anni, addirittura mettendo out invernali molte talee avanzate. Per assurdo fiorirono, producendo poco ma con più sapore e una copertura di resina molto ma molto maggiore rispetto alle sorelle indoor.
E li sicuramente aveva più freddo di notte che di giorno.
Non lo so,secondo me questa verità assoluta ancora non c'è. C'è molto a cui affidarsi come pH ec e molto altro,ma sul discorso temperatura letto quello che hai riportato e e vissute le mie esperienze,ci vedo del contrasto.
Imho
 

Entusia

Active member
si vede che non frequenti la sezione straniera.....ci sono dei grower che hanno 8 paia di palle( 16 in tolale...)

si credo che l'approccio sia il medesimo, ma credo che la differenza( forse deformazione professionale) stia nel fatto che alcune cose, le elimino a priori perche o per prove gia fatte o perche a mia esperienza mi dice cose diverse.
infatti io di solito non mi diverto sul modo di tirare su una pianta ( lst-sgrog-sog ecc)
credo che alla fine siano tutti sistemi nati per "limitare " la pianta per i noti problemi ( spazio ecc) e che evito di usare a meno che non ci sia costretto.... ma mi diverto a provare/ testare nuove idee... forse perche il "classico " cultivo , mi ha un po "stancato"... lo trovo monotono....anche se poi alla fine e' comunque una garanzia di fumare per i prossimi mesi 😇 🤣 🤣 :tiphat:

E invece la frequento eccome, certo per forza di cose e di tempo a disposizione mi manca parecchia roba... molta roba è anche "nascosta" negli archivi... io però non ci vedo un problema, significa solo che ho ancora tanto da leggere, e leggere mi piace :biggrin:

Frequento anche altri forum comunque, ad es. Rollitup e THCFarmer, ma lì non posto niente, soprattutto leggo.

Secondo me la creatività che si trova nei forum non si può trovare sugli studi, tranne che in rarissimi casi, e vale anche l'opposto: il rigore che si trova negli studi non si trova nei forum, tranne che in rarissimi casi. Alla fine basta prendere da entrambe le fonti, per quello che di meglio hanno da offrire.

Sulla monotonia siamo super d'accordo, quasi ogni volta ho cercato di aggiungere qualcosa, nel mio piccolo e col mio ritmo. Credo che bisogna sempre provare cose nuove e soprattutto divertirsi per imparare come si deve.

Certo con 10-20 cicli in più alle spalle è più facile capire cosa ha più potenzialità di funzionare e cosa meno, ma la mente aperta serve sempre can't, è come la favola della lepre e della tartaruga...

Che ti abbia stancato il solito cultivo è evidente, basta guardare i post che fai e le cose nuove che ti inventi continuamente. Personalmente, ti ammiro proprio per la tua voglia costante di novità e per la tua insana capacità di reinventare e reimmaginare, per cui posso solo alzare il cappello e provare ad imparare qualcosa da te :tiphat:
 

can'tfindmyway

Too old Senior Member
....la verità e' che in pensione ci si annoia... 🤣 🤣 🤣 quindi siccome qua non ci sono cantieri...ahahahahahahahahahahah dai che mi cede la prostata!!🤣🤣🤫
 

can'tfindmyway

Too old Senior Member
Ok per la ricerca scientifica che avevo già sentito menzionare ,che serve più caldo la notte che il giorno, io ho sperimentale molto in questi anni, addirittura mettendo out invernali molte talee avanzate. Per assurdo fiorirono, producendo poco ma con più sapore e una copertura di resina molto ma molto maggiore rispetto alle sorelle indoor.
E li sicuramente aveva più freddo di notte che di giorno.
Non lo so,secondo me questa verità assoluta ancora non c'è. C'è molto a cui affidarsi come pH ec e molto altro,ma sul discorso temperatura letto quello che hai riportato e e vissute le mie esperienze,ci vedo del contrasto.
Imho
infatti , proprio per questo prima mi chiedevo per esempio che strain avessero usato per i test... ormai credo che i test abbiano senso se fatti per famiglie....anche le ore di luce lo spettro il tipo e la quantità di nuts...e sono cose risapute, almeno da chi questo hobby lo pratica seriamente...quindi , quando leggo una serie di articoli , resto sempre dubbioso visto che di solito o non citano e se lo fanno lo fanno secondo me in maniera un po superficiale, dando per scontato che chi legge sa cosa legge... e purtroppo cosi non e'.
un novizio ( faccio un esempio del cazzo ) che legge su uno studio che le automatiche si possono potare croppare ecc ecc, la prima cosa che fa dopo aver letto lo studio??
apre la box e violenta inutilmente le povere piantine 🤣.... poi magari lo scrive...e giu merda da dx e da manca🤣🤣🤣🤣.
ma non e' che l'articolo fosse sbagliato... pure io ho tappato e duramente bastonato delle auto senza che mi andassero in Flo per lo stress..... pero non erano di certo le auto di FB e comunque quelle classiche....
ma poi ce' anche da dire che quando citano qualcosa.... strain...o nuts..... beh li c'e davvero da voltarsi via....mi e' capita piu e piu volte di cercare che ne so ... lo strain....o qualcosa altro....ehhhh e vai a trovarli vai....🤣
di certo gli studi servono come traccia e sono utilissimi pero io resto sempre dell'idea che devono essere solo uno spunto per poi lavorarci sopra ed adattarli a noi...verita colate finora non ne ho ancora trovate...per anni ho coltivato con il sangue di bue....pollina e fondi di caffè...dopo anni di bio cazz biofig....boostercul ecc... di sicuro un ritorno al "futuro " ce lo faccio pero!!
 

AmanteSativo

Well-known member
Sarebbe da vedere esteso lo studio relativo all'escursione termica su molte piante e di tutti i tipi.
Immagino abbia il suo fondo di verità,ma mi sono venute cime davvero troppo grosse da pensare che l'escursione termica che avevo era contraria totalmente al richiesto.
Poi magari è proprio così e con hps fatto bene arrivo a 1.5/2 g watt, chi lo sa? Di sicuro non io che ho sperimentato poco e faccio un ciclo alla volta e non più cicli per fare paragoni,e soprattutto con le temperature a parte che vado dietro a ciò che trovo,facendo aggiustamenti,ma tengo sempre le stesse
 

can'tfindmyway

Too old Senior Member
ma si ... infatti , i migliori raccolti in termini di qualità e quantità li ho fatti su in solaio in inverno.... il raccolto di gennaio 2018 credo che me lo ricorderò per sempre...li fu un ciclo davvero strano...con lampade accogliticce miste... non si capiva una cazzo... ricordo solo 800 w di hps....un 100naio di strisce Led (rosse4 blu 2 bianche a 4200 1) messe una a fianco all'altra su una piastra di lamiera...e un Led uv a 385 da 50w...
Di giorno piu di 20 gradi nemmeno a parlarne... di notte anche con la stufetta accesa piu di 14-15 impossibile ..eppure.....dovrei andare a guardare negli "annali" ma mi pare che feci con 9 piante 1,8 di cime color carbone ..stupende!....... ma a parte quello ... era "drammatico salire in solaio.... 😇 pero pur essendo ibride, erano tutte ibride 100% indica...farlo con sative sarebbe stato perdere solo tempo e salute....
da un po di temo pero invece di fare l'estremista... sto cercando di fare il mediatore...
per ora mi limiterò a fare unciclo con luci miste..... cioè la vege va con mh e prima della switch ( 7-8 gg) gli aggiungo una agro....quando partono con i fiori , via nel box di Flo sotto ai Led.....e anche la forse ho trovato come variare lo spettro ... poi faro l'esatto opposto. ogni tanto ho pruriti di culo...che ci vuoi fare...
infatti sto gia pensando ad un ciclo misto hps/led in contemporanea e siccome ho ambedue i sitemi dimmerabili mi sto facendo un sacco di pippe cercando dati relativi al cambiamento dello spettro solare in funzione di luogo( di origine dello strain...circa) e stagione.
volendo prendere in considerazione ogni singolo fattore che influenza lo sviluppo della pianta , ci sarebbe da passarci 3 o 4 vite.....
 

Entusia

Active member
Sarebbe da vedere esteso lo studio relativo all'escursione termica su molte piante e di tutti i tipi.
Immagino abbia il suo fondo di verità,ma mi sono venute cime davvero troppo grosse da pensare che l'escursione termica che avevo era contraria totalmente al richiesto.
Poi magari è proprio così e con hps fatto bene arrivo a 1.5/2 g watt, chi lo sa? Di sicuro non io che ho sperimentato poco e faccio un ciclo alla volta e non più cicli per fare paragoni,e soprattutto con le temperature a parte che vado dietro a ciò che trovo,facendo aggiustamenti,ma tengo sempre le stesse

Come ho riportato infatti 27 di giorno e 21 di notte dai risultati della ricerca sembrerebbe essere il migliore differenziale di temperature per quanto riguarda produzione di fiori e cannabinoidi, interessante!

infatti , proprio per questo prima mi chiedevo per esempio che strain avessero usato per i test... ormai credo che i test abbiano senso se fatti per famiglie....

Lo strain è un canapone coreano ibrido fatto da loro, quindi i risultati potrebbero benissimo discostarsi da quelli ottenibili con le nostre piante... però boh forse neanche più di tanto, alla fine la specie è quella.

Un indizio/prova in mezzo al mare che dice tutto e il contrario di tutto, questo è sicuro, ma in attesa di meglio è una lettura interessante che proverò a mettere in pratica così... per hobby :tiphat:
 
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Entusia

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Giorno 24
Lo stretch non scherza.
Ho regolato di nuovo a 5.7 il pH della tanica siccome era già salito a 6.1 e avevo notato qualche crescita un po' "storta", quindi ho ridotto anche l'accensione della pompa di ricircolo a 15 ogni 2 ore.

Stasera mi annoiavo e non avevo voglia di fare niente, quindi ho pulito anche un po' il sottobosco.

SlurmintIXClonesUndergrowth.JPG


Nel mentre ho notato anche che le radici crescono fino alla superficie.
Sono abbastanza certo che siano le piante più in salute che abbia mai cresciuto finora, e questo mi gasa parecchio :biggrin:

SlurmintIXClonesRoots.JPG


SlurmintIXClonesRoots2.JPG
 

can'tfindmyway

Too old Senior Member
Smuovi in po il terreno sopra con una forchetta… stai leggero….e dagli un bicchiere di acqua con un filo di miele…😇
1/2 cucchiaino…👍🏻
 

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