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Le avventure di Theo

ciumbia+

Figliol Prodigo
Grazie per i tuoi racconti che riescono a suscitare emozioni portando a spasso il lettore.... raccontare è un'arte e scrivere una scienza e tu sei un romantico scienziato.

Buon Natale fratello mio..... alcuni sentieri da te narrati li ho percorsi anche io, ad Ovest piuttosto che ad Est ma le persone sono uguali ovunque se sai comportarti.
La Erdpurt è tanta roba, coltivata solo da 1 anno ma degna di essere sempre sullo scaffale dei vasetti assieme ad altri strain, lei comunque non deve mai più mancare in scorta.
 

Galvano

Member
Complimenti per le descrizioni degli effetti in fumata, cosa più unica che rara ;-)
Interessanti le considerazioni su CBG e CBD.

Curioso di leggere la "recensione" della Rasoli :D

Buone feste :tiphat:
 

Theorganicguy

Well-known member
Bel resoconto del tuo cultivo,mè piaciuto come hai saputo raccontare la tua esperienza...A tratti mi sono sentito trasportare nel libro di Charles Baudelaire Del vino e dell'hashish,dove scriveva che assumeva hash in forma quasi gelatinosa disciolto in caffè...Bravo....

Ciao Theo,bellissimo racconto,con descrizioni accurate...
Complimenti per tutto.
Q

Grazie per i tuoi racconti che riescono a suscitare emozioni portando a spasso il lettore.... raccontare è un'arte e scrivere una scienza e tu sei un romantico scienziato.

Buon Natale fratello mio..... alcuni sentieri da te narrati li ho percorsi anche io, ad Ovest piuttosto che ad Est ma le persone sono uguali ovunque se sai comportarti.
La Erdpurt è tanta roba, coltivata solo da 1 anno ma degna di essere sempre sullo scaffale dei vasetti assieme ad altri strain, lei comunque non deve mai più mancare in scorta.

Grazie a tutti! Sono contento che i miei lavori vi siano piaciuti e spero che anche i futuri progetti siano altrettanto di vostro gradimento!
Complimenti per le descrizioni degli effetti in fumata, cosa più unica che rara
Interessanti le considerazioni su CBG e CBD.

Curioso di leggere la "recensione" della Rasoli

Buone feste

Ciao, Galvano.

Mi dispiace deluderti, ma Rasoli è stata rallentata dal freddo notturno, la fioritura ne ha risentito e nemmeno le brattee impollinate sono riuscite a produrre semi. Comunque è tutta esperienza e porta la nostra barca verso terre più distanti. Per risollevare l'umore, ecco qualche nevicata fatta col trim di Erdpurt. Gli odori già piuttosto speziati e dolciastri sono esplosi al momento di impastare una pallina di collosa resina. L'aspetto, l'odore e l'effetto sono degni delle sue radici afgane che si manifestano nuovamente in quelle indimenticabili nuvole bianche.

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Per chiudere il 2020 che cosa c'è di meglio di uno smoke report di Nepal Jam?

1) Tipo di weed in esame:
Femminizzata

2) Nome specie, Breeder: Nepal Jam, Ace Seeds

3) Cross con eventuale genealogia se conosciuta: (Nepalese highland x Nepalese ’85 ) x Nepalese Highland F7

4) Eventuale feno esaminato: fenotipo Jamaican ‘85

5) Sommarie informazioni sul coltivo:
Living soil, vaso da 18L, seminata il 20 maggio, raccolta l’8 settembre

6) Fotografia dettagliata del campione in esame con indicati i giorni di cura
Tre mesi di concia

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7) Metodo con il quale si svolge lo S.R.: Arizer air a 180-190C

8) ODORE - SMELL
Appena aperto, il barattolo ricorda un profumo sintetico alla pesca o albicocca. Le infiorescenze emettono i toni asprigni dell’ananas e dei leggerissimi accenni all’incenso e al sandalo. Molto fragrante appena sminuzzata. Il vapore lascia nella stanza l’aroma della legna appena tagliata e un raffinato incenso.

9) GUSTO - TASTE
Uguale al sapore: legnoso, acido, come della frutta che sta fermentando, forse persino lievito? Difficile da spiegare a parole, infatti non mi ha particolarmente colpito.

10) EFFETTO:
Effetto avvertito sin dal primo tiro. I primi dieci minuti sono un’endovena di adrenalina: tachicardia alquanto pronunciata e scariche di calore attraverso tutto il corpo come dopo un piatto di spaghetti aglio olio e peperoncino, condito con l'olio di quella zia calabrese che si diletta nell'orto. Passato questo turbolento lancio, inizia dolcemente a trascinare di nuovo sui binari della giornata, senza distrazioni o impedimenti. Le due ore successive Lavora così subdolamente che a tratti pare quasi di essere lucidi. Ottimo olio per lubrificare le meningi, dato che fa scivolare i ragionamenti senza annebbiare la mente. Stimolante per quanto riguarda serenità mentale, concentrazione e produttività. Scende dopo circa tre ore, con un tepore corporeo finale particolarmente piacevole e non troppo debilitante.

11) CONCLUSIONI GENERALI:
Fenotipo poco vigoroso, ma che compensa con una fioritura anticipata e una pronunciata produzione di resina, presente persino sui gambi delle foglie. Getti laterali facilmente domabili, infiorescenze aperte e tendenti a produrre grappoli. Fioritura breve-media (9-10 settimane). Alta resistenza all’umido e alla pioggia. Il sapore è una di quelle cose che o si amano o si odiano. Prodotto finale molto gradevole e versatile, adatto a qualunque momento del giorno.

12) RATING da 1 a 10:7.5

Buon anno a tutti!
 

bugman52

Bug Scissor Hand
Veteran
Forse ti stai confondendo con Ortega Indica? Aveva un aspetto simile ad Erdpurt. StRa mi mostrò una foto di un fenotipo violaceo, quasi nero, ma la linea di Erdpurt che ho coltivato negli ultimi anni non brilla per i suoi colori.

Coltivata all'interno, Erdurt tende a non mostrare i pistilli rosa, caratteristica distintiva fra i due fenotipi. Mi baserei più sull'odore che sull'aspetto. Non ti preoccupare, semina quando ti viene più comodo. :tiphat:



Grazie, TANO :)

Adoro giocare con il pool genetico, specialmente quando mischio gli opposti e si vengono a formare delle sfumature di grigio uniche. Non è sempre semplice. Magari scegli una genetica con delle infiorescenze piccole e aperte, per la sua resistenza all'umido e poi vedi che non resiste bene al freddo. Allora la incroci con qualcosa che possiede delle brattee più voluminose e compatte e la storia va avanti per un tot.

La prossima, si fa per dire, pianta che raccoglierò sarà un vero e proprio pastrocchio di ibridi soprannominato Chaos. Altro non è che (Lebanese P3 x (Erdpurt x (Zamaldelica x Kali china))). Qualche riga per spiegare la nascita di questa mostruosità.

In un umido angolo dell'orto, vi era un maschietto corto corto.
Era un vispo maschietto di Lebanese, che con la produzione del polline era alle prese.
Davanti a lui vi era un ibrido resinoso, con molta resina e un aroma appetitoso.
Un bel giorno un granello di polline da una sacca si staccò e nel vento si lanciò.
L'attraente femmina F1 avvistò e sulla brattea più confortevole si posò.

"Sono già una pianta complicata!" disse EP x ZMKC arrabbiata.
"Ma altrimenti rimarrai tutta soletta" rispose il granello in tutta fretta.
"Allora facciamo qualcosa di speciale!" disse EP x ZMKC con aria trionfale.


Unico seme prodotto dall'unione fra la hashplant libanese e il mio ibrido mostrato qui sopra, questa pianta è stata la più vigorosa nonché la più resinosa di tutta la stagione. L'aroma è un misto dei genitori: da una parte abbiamo il caramello di EP x ZMKC e dall'altro gli agrumi legnosi di Lebanese. Non mi piace inoculare geni differenti tre volte di fila, ma data la quantità di resina, un'eccezione si può anche fare. Il donatore è il maschio di Rasoli. Le sue sacche del polline emettono un intenso aroma di frutto della passione se strofinate. Sfrutto l'occasione per vedere come si comporta Rasol negli incroci.

Per chi fosse interessato, ho creato un album con le foto più salienti. Ecco le più recenti

22/9/20
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24/9/20
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Dato che entrambe le piante si trovano in zone un po' remote, preferisco produrre i semi in casa, così elimino brutte sorprese al momento di germinare i semi.
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ive used the same methood to collect the pollen, but never to make the seeds
 

Theorganicguy

Well-known member
ti ringrazio davvero per condividere il tuo vissuto e ovviamente inchino per il tuo lavoro :groupwave:

Grazie, Pasqualepicone. Spero che altri possano magari trarre ispirazione dalle mie epifanie :)

ive used the same methood to collect the pollen, but never to make the seeds

Hi bugman52 :)

Since it worked with males, I figured out it was worth a shot with females as well. Spoiler alert: it doesn't. Sadly, that small branch only managed to produce two seeds. I'm definitely going to try it again with a clone, though. Thanks for the rep :)

:tiphat:
 

Famine

Well-known member
Grazie a tutti! Sono contento che i miei lavori vi siano piaciuti e spero che anche i futuri progetti siano altrettanto di vostro gradimento!


Ciao, Galvano.

Mi dispiace deluderti, ma Rasoli è stata rallentata dal freddo notturno, la fioritura ne ha risentito e nemmeno le brattee impollinate sono riuscite a produrre semi. Comunque è tutta esperienza e porta la nostra barca verso terre più distanti. Per risollevare l'umore, ecco qualche nevicata fatta col trim di Erdpurt. Gli odori già piuttosto speziati e dolciastri sono esplosi al momento di impastare una pallina di collosa resina. L'aspetto, l'odore e l'effetto sono degni delle sue radici afgane che si manifestano nuovamente in quelle indimenticabili nuvole bianche.

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Per chiudere il 2020 che cosa c'è di meglio di uno smoke report di Nepal Jam?

1) Tipo di weed in esame:
Femminizzata

2) Nome specie, Breeder: Nepal Jam, Ace Seeds

3) Cross con eventuale genealogia se conosciuta: (Nepalese highland x Nepalese ’85 ) x Nepalese Highland F7

4) Eventuale feno esaminato: fenotipo Jamaican ‘85

5) Sommarie informazioni sul coltivo:
Living soil, vaso da 18L, seminata il 20 maggio, raccolta l’8 settembre

6) Fotografia dettagliata del campione in esame con indicati i giorni di cura
Tre mesi di concia

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7) Metodo con il quale si svolge lo S.R.: Arizer air a 180-190C

8) ODORE - SMELL
Appena aperto, il barattolo ricorda un profumo sintetico alla pesca o albicocca. Le infiorescenze emettono i toni asprigni dell’ananas e dei leggerissimi accenni all’incenso e al sandalo. Molto fragrante appena sminuzzata. Il vapore lascia nella stanza l’aroma della legna appena tagliata e un raffinato incenso.

9) GUSTO - TASTE
Uguale al sapore: legnoso, acido, come della frutta che sta fermentando, forse persino lievito? Difficile da spiegare a parole, infatti non mi ha particolarmente colpito.

10) EFFETTO:
Effetto avvertito sin dal primo tiro. I primi dieci minuti sono un’endovena di adrenalina: tachicardia alquanto pronunciata e scariche di calore attraverso tutto il corpo come dopo un piatto di spaghetti aglio olio e peperoncino, condito con l'olio di quella zia calabrese che si diletta nell'orto. Passato questo turbolento lancio, inizia dolcemente a trascinare di nuovo sui binari della giornata, senza distrazioni o impedimenti. Le due ore successive Lavora così subdolamente che a tratti pare quasi di essere lucidi. Ottimo olio per lubrificare le meningi, dato che fa scivolare i ragionamenti senza annebbiare la mente. Stimolante per quanto riguarda serenità mentale, concentrazione e produttività. Scende dopo circa tre ore, con un tepore corporeo finale particolarmente piacevole e non troppo debilitante.

11) CONCLUSIONI GENERALI:
Fenotipo poco vigoroso, ma che compensa con una fioritura anticipata e una pronunciata produzione di resina, presente persino sui gambi delle foglie. Getti laterali facilmente domabili, infiorescenze aperte e tendenti a produrre grappoli. Fioritura breve-media (9-10 settimane). Alta resistenza all’umido e alla pioggia. Il sapore è una di quelle cose che o si amano o si odiano. Prodotto finale molto gradevole e versatile, adatto a qualunque momento del giorno.

12) RATING da 1 a 10:7.5

Buon anno a tutti!

Bravo il Theo, complimenti per tutto.:party:
 

Theorganicguy

Well-known member
2021

2021

Spalanchiamo improvvisamente gli occhi e guardiamo attoniti la nostra sveglia, cercando di reggerci durante la violenta tempesta che ci sbatte fra sogni e realtà. Sono le 7? Le 5? Le 11? Il nostro cervello ancora assopito cercare di dare un senso a quei bizzarri simboli che brillano nel buio.
Scorrono sfrecciando davanti a noi ogni giorno. Sembrare completamente irrazionali, eppure definiscono la nostra realtà. I numeri.
Li vediamo ogni giorno. Li usiamo per esprimere un giudizio. A volte li impariamo persino a memoria: il compleanno di chi amiamo, il giorno della nostra laurea o quello in cui abbiamo perso qualcuno a noi caro.
La Cannabis. Una delle piante più peculiari e controverse dell’ultimo secolo. È stata la causa di guerre, nel suo nome è stata creata arte, un intero mercato è prosperato su di essa.
Era beata ignoranza ciò da cui eravamo circondati quando non avevamo la minima idea di che cosa ci fosse in ciò che inalavamo? Oggi le fondamenta del mercato sono gli scatti pseudo-pornografici di infiorescenze. Il mercato delle infiorescenze si è trasformato in collezionismo di minerali: tutto deve necessariamente essere compatto, luccicante e pesante. La ciliegina sulla torta sono analisi di laboratorio, a volte persino contraffatte, con stratosferici numeri di THC. A volte mi chiedo quanto ruolo placebo si nasconda dietro la semplice densità delle brattee, la produzione di Antocianina e tipologia di tricomi. Temo stiamo ancora soffrendo a causa del proibizionismo. Abbiamo ancora la sensazione che dobbiamo spremere questo limone fino al nocciolo. Se scegliamo di coltivare qualcosa di illegale, tanto vale fare 31 e scegliere le genetiche più potenti, giusto?

La passione divampa dentro ognuno di noi. Alcuni adorano deliziare i sensi cucinando un succulento manicaretto, altri intagliano sculture dal legno o dipingono quadri mozzafiato. Io apprezzo la scrittura. Non conosco nulla di più emozionante che cercare di tramutare epifanie alate in parole.
Il sole che scalda la pelle, il fragrante odore dei boccioli in fioritura, il polline nell’aria che si posa dolcemente sui vestiti. Come possono semplici parole descrivere come ci sentiamo durante una passeggiata in una sera primaverile? Non è semplice. Anzi, a volte, descrivere quell’immenso universo che si cela dietro i nostri occhi sembra un’impresa impossibile. Ma il pensiero che la nostra passione un giorno potrebbe cambiare la vita di qualcuno è ciò che ci fa addormentare e risvegliare con un sorriso stampato sulle nostre labbra. Quando sono circondato dalla Cannabis, viva o secca che sia, mi sembra di leggere un racconto: piante verde brillante con una storia da raccontare, geni incisi dentro semi, custoditi in una biblioteca molecolare. Brattee resinose e sacche del polline maschili tessono storie di sere estive passate a ridere, notti invernali in cui il nostro sguardo si perde fra la neve che silenziosa scende o i nostri pensieri che vagano mentre ci addormentiamo dopo una lunga giornata.

Una delle parti della coltivazione che mi piace di più è il momento del verdetto. Questa resina sarà all’altezza delle mie aspettative? Oppure rimarrò profondamente deluso? Il brivido dell’ignoto, un tuffo ad occhi chiusi in un lago, oscillando per un momento fra la realtà e la nostra rappresentazione di essa. La parola chiave in questo caso è fenotipo, fra infinite ricombinazioni genetiche ci potrebbe essere quella perla che cerchiamo nei nostri sogni più reconditi.
Mi piace assaggiare un nuovo raccolto nella pace del mio orto, il teatro della mia verde odissea, dove fra polline e stimmi le mie fantasie si incarnano. La natura è il mio unico pubblico. Lentamente, ogni cosa inizia a trasmutare: la percezione temporale, il nostro flusso di coscienza e i costrutti generati dalla mente. In seguito, le risposte che cerchiamo, le cose non dette che borbottano dentro di noi e i muti dialoghi che conduciamo fra noi stessi iniziano a mutare colore. Le forme e le sfumature che assumono durante il viaggio sono ciò che mi convince se un progetto è stata fruttuoso o se il matrimonio non è destinato a reggere. La luna era una volta un pezzo della Terra fino a quando non si separò, ma oggi orbita ancora intorno a essa. Allo stesso modo, l’Uomo era parte della natura prima di separarsi ma, ogni qualvolta i cannabinoidi penetrano dentro di noi, ci immergiamo nella natura e un raggio di luce risplende su quelle fredde città di cemento che abbiamo costruito sia dentro che fuori di noi.

Un mio amico, un tipo alquanto rustico, segue il fenomeno dell’hype moderno su Instagram, tutte quelle genetiche con un aspetto quasi artificiale e pomposi nomi, ma senza lasciarsi ingannare dalle apparenze. Giudica infatti la Cannabis in prima persona, senza pregiudizi, basandosi in minima parte sulle mie impressioni, ma soprattutto sulla sua esperienza, assaggiando in diversi momenti del giorno e con umori diversi. Ha assaggiato una dozzina di genetiche da me coltivate, da varietà autoctona afgane a spericolati intrugli ibridi africani-cinesi. Possiamo quindi dire che abbia fatto le sue esperienze. Ad un certo punto, pervaso da un brivido per gli esperimenti sociali, gli diedi tre barattoli con tre genetiche diverse con un solo desidero: scegliere quella che secondo lui fosse la migliore. La prima era Lebanese (3% THC, 6% CBD), la seconda era Nepalese Jam (14% THC) e l’ultima Erdpurt (4% THC/CBD). Per logica, la varietà con una quantità maggiore di THC avrebbe dovuto produrre l’effetto più intenso, a causa della mancanza di CBD a “raffreddare” la psicoattività del THC. Rimasi estremamente sorpreso nello scoprire che il quadro fosse a testa in giù e che la più intensa fosse stata Erdpurt. Un’altra inaspettata rivelazione fu che Lebanese era stata considerata la più elettrica di tutte, a discapito delle percentuali più bassa di cannabinoidi e terpeni. Era tutto estremamente affascinante. Nemmeno le analisi di laboratorio potevano prevedere l’effetto che delle molecole avrebbero avuto su di noi.
Un giorno qualcuno mi disse che la vita è fatta del 10% di quello che ti succede e al 90% della tua reazione a ciò. Forse era un percorso che non ho mia scelto e che è stato scelto per me. Forse ho reagito nella maniera giusta a qualcosa che avrei potuto lasciar scivolare via. Sono passati quasi sei anni dalla mia prima pianta. I terpeni che non avrei potuto nemmeno sognare, il sapore della libertà, la genuinità dell’autoproduzione. In quel momento realizzai che sapessi esattamente ciò che volevo offrire: una scelta differente, il frutto della passione, una rilassante passeggiata lungo una spiaggia, invece che un’astronave in partenza verso Marte

Basandomi sulle esperienze accumulate durante la mia breve carriera, sono giunto alla conclusione che differenti tipi di tricomi sintetizzano differenti tipi di cannabinoidi o in diversi rapporti. Ciò che mi ha convinto della differenza attraverso una stessa pianta è il fatto che trim e infiorescenze provenienti dalla stessa pianta producono effetti e sapori diversi. Il trim di Erdpurt, produce per esempio un sapore di solventi più pronunciato che le infiorescenze, che tendono più verso una crema ai lamponi ed un effetto più cerebrale. Ecco uno dei motivi per cui preferisco non acconciare troppo le infiorescenze seccate, in tal modo l’espressione terpenica risulta il più variegata possibile.

Non sono un amante della coltivazione all’interno. L’assenza degli insetti e della rugiada mi da una sensazione di sgradevole sterilità. Ciononostante, se non avessi avuto la possibilità di coltivare sotto il sole, avrei probabilmente imboccato prima la via delle lampade. Inoltre, con l’alternarsi delle stagioni, ho constatavo gli innumerevoli passaggi necessari per realizzare una genetica di qualità e ho capito che per poter costruire quello che sognavo, avrei dovuto cominciare ieri. Userò la mia grow box in primis per incrociare genetiche e testare qualche nuovo ibrido, ma le grandi cose andranno in scena nel mio orto, quel piccolo angolo del mondo dove le api ronzano e gli uccellini tubano passionalmente.

Prima di proseguire il mio racconto vorrei menzionare alcune delle mie pietre miliardi. Una delle migliore genetiche che ho avuto il piacere di assaggiare durante la mia carriera è senza ombra di dubbio stata Kali China. Quella che era iniziata come un seme regalo si è poi trasformato in impollinazione ludica ed è finita col diventare la mia musa. Avevo germinato il seme a luglio e non aveva ancora cominciato a fine estate. Ho diverse volte pensato di sopprimerla, ma, per un motivo o l’altro, non sono mai arrivato a farlo. Più cresceva, più si rivelava essere unica e, dopo aver visto i primi pistilli e aver scoperto che fosse un fenotipo che presentava tratti più tropicali sia da parte di Kali Mist che di China Yunnan, iniziai a vedere qualcosa in lei. I suoi graziosi gambi viola, le sue eleganti foglie allungate mi convinsero che avrei potuto fare qualcosa. Utilizzai il polline del maschio di erdpurt più particolare che avevo, l’unico senza il caratteristico aroma pinoso della linea, con un aroma di hashish biondo. Il tempo fece di Kali China una meraviglia: adornata in sontuoso porpora emanava una deliziosa fragranza di violette. Dopo averla raccolta, estasiato dal suo aspetto irestitibile, l’ho annusata profondamente e ho sentito una sinfonia di bucce di mandarino e incenso. Fu davvero una pianta sensazionale. Inalarla proiettava la mente in uno stato di sensazioni amplificate, che non avrebbero inciso sul corso della giornata. La sua resistenza al freddo e all’umido era altrettanto degna di nota: né le notti piovose di novembre né una notte a -6 poterono scalfirla, si scongelò e continuò come se nulla fosse accaduto.

Kali China
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Mountain dawn
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Fenotipo: Erdpurt
Aroma: Quando l’erba si trova ancora nel barattolo, si avvertono gli odori piccanti e acri di Erdpurt, accompagnati da un fondo di detergente alle essenze forestali e qualche nota di limone. Annusando una singola infiorescenza, il panorama cambia: un forte profumo di miele si mescola alla miscela aromatica, rendendo l’esperienza aromatica talmente intensa da sfiorare la nausea. Appena rotto qualche calice, un’intensa esplosione di tutti gli odori sopra descritti pervade la stanza, i vestiti e i muri. Impossibile essere discreti con in tasca anche solo mezzo grammo.
Sapore: Un intenso miscuglio di miele e incenso che avvolge il palato
Effetto: Delicato e molto graduale. Per il primo quarto d’ora sembra non accadere nulla, ma non per la mancanza di un effetto, bensì a causa del rilassamento fisico e spirituale. La sensazione di appagamento si sprigiona come un fuoco in espansione e si diffonde attraverso ogni tessuto. L’ilarità prende piede e si comincia a ridacchiare spensieratamente. L’ambiente circostante comincia quindi a irrorare la mente di idee, sensazioni e pensieri. Un aspetto importante da sottolineare è il ruolo della propria psiche in questo viaggio: si può decidere di lasciarsi trasportare dal flutto dei propri pensieri o abbassarne il volume, e lasciare una radio trasmettere brusio in sottofondo, impegnando le proprie risorse in attività anche che richiedono concentrazione. Durante la fase finale, scioglie molto il corpo, senza intorpidirlo o rallentare la mente.

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Fenotipo: Kali China
Aroma: Intenso aroma di fermentazione, simile al lievito, fiori secchi. rosmarino e incenso
Sapore: Caldarroste e carne (tacchino e bistecca)
Effetto: Euforico, stimolante e al contempo rilassante. Stimola la conversazione, invita al movimento e genera una suggestiva atmosfera, come un paio di bicchieri di champagne

Detto ciò, ecco il mio setup:
Tenda: Hydroshoot 60x60x160
Estrattore: HPS Agro 150W
Ventola: Vents TT100
Vasi: 4L Gronest Smart pots
Substrato: Living soil fatto con compost lasciato a fermentare per due anni

La prima cosa che farò sarà portare Mountain Dawn alla generazione F2 per cercare i fenotipi recessivi di Kali China con la precocità di Erdpurt. Sebbene anticipando l'inizio della fioritura, la resa sarà leggermente inferiore, la qualità della resina e lo sviluppo generale delle brattee trarranno sostanzialmente vantaggio da un UV più intenso. Se vi sembra che si siano allungate troppo, avete assolutamente ragione. L'HPS era inizialmente troppo in alto.
 
Last edited:

Theorganicguy

Well-known member
Ecco le nuove piantine di Mountan Dawn:

Mountain Dawn #1
Odore di caffè e pino, tipici della linea. Questo fenotipo presenta quella che sembra essere un'infiorescenza su una foglia.
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Mountain Dawn #2
Le foglie più larghe del gruppo. Ottimo odore di pompelmo sulle foglie.

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Mountain Dawn #3
La più stropicciata. Aspetto a parte è sana e cresce rigogliosa.

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Mountain Dawn #4
Aromatica e rigogliosa.

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Tutti i fenotipi presentano delle meravigliose sfumature violacee sui gambi e sotto le foglie, probabilmente un lascito di nonna Kali China.

A presto!
 

Hongkonger

Active member
Sicuro che oltre ad un grande contadino tu non sia anche uno scrittore???


Bellissimo leggere i tuoi post, sei d'ispirazione!
 

Theorganicguy

Well-known member
Sicuro che oltre ad un grande contadino tu non sia anche uno scrittore???


Bellissimo leggere i tuoi post, sei d'ispirazione!

Se i miei lettori sono contenti, lo son anch'io :)

nei tuoi vasi oltre alla uidda c'è sempre qualche altro simbiote vegetale a fargli compagnia.:tiphat:

Più si è, meglio è! Penso che organizzare una festicciola nei vasi, renda il terreno più naturale, più variegato e le piante apprezzano!

Ecco l'ultima arrivata: Lebanese x Nepal Jam F1. Qualcuno ha un nome in mente? Stavo pensando a "Jamaican Dream"...

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Ci leggiamo :tiphat:
 

blueschato

Active member
Veteran
Tu devi assolutamente scrivere un libro,hai le capacità e le esperienze necessarie,é veramente bello leggere i tuoi racconti...
Credo di avertelo già scritto che la erdpurt é una mia vecchia gloria che voglio al più presto rifare,mentre da come descrivi la Kalichina mi sta interessando mucho,,
La Nepal Jam é una bella sativona che anche stavo per prendere ma non ero convinto,che parere mi dai su di lei come pianta e anche come effetto,la immagino una di quelle da tachicardia in trip :D
Jamaican Dream mi pare che esista già...casomai Jamaican Jam hahaha.
Aloha
 

Theorganicguy

Well-known member
Tu devi assolutamente scrivere un libro,hai le capacità e le esperienze necessarie,é veramente bello leggere i tuoi racconti...
Credo di avertelo già scritto che la erdpurt é una mia vecchia gloria che voglio al più presto rifare,mentre da come descrivi la Kalichina mi sta interessando mucho,,
La Nepal Jam é una bella sativona che anche stavo per prendere ma non ero convinto,che parere mi dai su di lei come pianta e anche come effetto,la immagino una di quelle da tachicardia in trip
Jamaican Dream mi pare che esista già...casomai Jamaican Jam hahaha.
Aloha

Ciao, blueschato,

È un pensiero che mi ronza in testa da un po'. Ti confesso che sul mio pc c'è una cartella contenente svariate novelle su svariati argomenti. Chissà, forse un giorno il tutto si incarnerà in un libro acquistabile alla libreria dietro l'angolo. Solo il tempo potrà dircelo. Parlando di tempo, un'altra settimana è passata e dentro la tenda iniziano a scalpitare!



Per quanto riguarda Nepal Jam, al post #124 trovi il mio smoke report completo. Come effetto è molto energizzante nella prima mezz'ora e poi muta in una sensazione di benessere, senza paranoie o ansia. Tieni conto che ho trovato il fenotipo recessivo giamaicano. Gli altri fenotipi tendono ad essere più rilasssanti e tranquilli.


Mountain Dawn#1
Quel getto laterale che sbuca dalla foglia mi lascia presagire grandi cose! A prima vista sembrerebbe essere una lei.

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Mountain Dawn#2
Identica alla #1 in tutto e per tutto, salvo appendice.

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Mountain Dawn#3
Come odore è la più citrica, nonché quella con i gambi più rossastri. Fra tutte è la mia preferita.

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Mountain Dawn#4
A occhio e croce mi sembra la più tendente a Kali China delle quattro, ma forse è solo perché a causa del vaso é più compatta.

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Segue nella prossima pagina...
 
Last edited:

Theorganicguy

Well-known member
...continua dalla pagina prima

Leb x NJ

Il profumo del gambo è il perfetto connubio fra le due genetiche: da un lato c'è il delicato fondo di pesca da parte di Lebanese, dall'altro i frizzanti aromi citrici di Nepal Jam, che rendono il miscuglio invitante e rinfrescante. Le foglie sono più larghe di quanto mi aspettassi, ma, riguardando le foto di NJ, dimagriranno parecchio crescendo.

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Compassion Lime
L'unico seme germinato da un pacchetto di sette, deforme e persino lento. Proverò a leggerle "Il brutto anatroccolo" prima della nanna :bigeye:
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Anche per questa settimana è tutto.
Ci leggiamo

:tiphat:
 

Anonimo88

Member
Credevo che la mia avesse delle foglie molto tondeggianti sulle punte, ma questa lo è ancor di più..! Avrà qualche significato?
 

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