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Le avventure di Theo

Galvano

Member
Ciao, Galvano
Per te ormai ho un posto riservato in prima fila.

Naaaa... sono timido, in prima fila sarei a disagio, meglio un banco dell'ultima fila :D :D

Ma sai che non riesco a trovare informazioni su questa After School Special? A meno che non sia un altro nome per Peaches 'n Cream.
Eccola qui: https://www.tropicalseedscompany.com/shop/vip-store/155-after-school-special-breeding-edition.html

Mother: Pre98 Bubba Kush x Sour Diesel F3
Father: NL#5Haze'90s F3
Flowering times: 70-80 days

A guardare i giorni di fioritura dichiarati, ipotizzando l'inizio fioritura a ferragosto dovrebbe venire pronta per fine ottobre/primi di novembre. Mi sa che se me la voglio fumare la devo raccogliere un po' acerba... :D

Anche questa domanda tira in ballo innumerevoli variabili: esposizione della pianta alla luce, umidità notturna, morfologia delle ovaie,eventuali attacchi di parassiti...
Domande a cui non so dare risposta se non molto a spanne.
Sono esposte a sud ma la valle è abbastanza stretta e il versante opposto copre il sole del primo mattino, quante ore di sole diretto prendono non saprei dirlo con certezza, tirando a indovinare direi dalle sei alle otto ore.

L'umidità notturna è alta, le ho piazzate nelle vicinanze di un piccolo torrente nella speranza che non muoiano di sete (visto che non vado a trovarle di frequente, massimo una o due volte al mese). La zona l'ho scelta anche guardando la vegetazione circostante che mi sembra bella rigogliosa.

Parassiti pochi a quanto pare, sì ogni tanto una foglia mangiucchiata da un qualche insetto ma per adesso niente di catastrofico (tanto che mi chiedevo se l'altitudine possa tener lontani i parassiti più rognosi). Il pericolo maggiore sono capre e animali selvatici, l'anno scorso si sono pappati due piantine.

Per la morfologia delle ovaie vedo se riesco a fare qualche foto decente la prima volta che ci vado (ammesso di trovare ancora le piante intatte).

Metà ottobre, meteo permettendo, mi sembra realistico. A meno che tu non abbia per le mani qualcosa di sensibile alla muffa. Quando coltivo in guerriglia, cimo le piante almeno 2-3 volte e cerco di ripulire i getti più in bassi e le foglie che coprono le infiorescenze più grosse. Puoi fare un raccolto in due fasi, in modo da lasciar maturare i rami che richiedono ancora qualche settimana.
Le infiorescenze non sono molto compatte (almeno quelle fatte indoor) quindi potrebbero resistere meglio di altre alla muffa, però c'è sicuramente da starci attenti, l'anno scorso una pianta (altro strain) poco esposta alla luce diretta del sole è stata colpita da botrite (in una buca che quest'anno non ho usato), e quest'anno se l'è beccata un'altra pianta (sempre di strain differente), ma era stata completamente sovrastata e coperta dai rovi, quindi zero sole e umidità a manetta.

Se riesci a rastrellare qualche informazione in più, sarò lieto di aiutarti!
Ti ringrazio per la disponibilità, mi sei già stato abbondantemente d'aiuto ;-)
Se d'ora in poi riesco ad andarci una volta ogni quindici giorni per controllare la situazione bene, altrimenti controllerò le previsioni del tempo per tenere d'occhio pioggia/umidità e temperatura, quando vedo che le minime scendono costantemente sotto lo zero per buona parte della notte sarà il momento di andare a raccoglierle (magari un paio di notti sotto zero gliele faccio fare se è solo per qualche ora e se l'umidità non è altissima).

Prevedo una fitta nevicata afgana quest'inverno!
Attendiamo recensioni/smoke report ;-)
:tiphat:
 

Theorganicguy

Well-known member
Le temperature si abbassano, le giornate si accorciano e la stanza va riempiendosi di piante appese. Un altro capitolo sta giungendo al termine e i ricordi di un'avventurosa stagione scorrono come clip sulla pellicola di un film. Non è semplice racchiudere mesi di osservazioni, teorie e deduzioni in poche righe, ma voglio provare a condividere quelle che ritengo essere riflessioni con dl potenziale. Chissà, potrei ispirare qualcuno che, magari cambiando leggermente il procedimento, potrebbe scoprire altro.


La living soil consente un'espressione genetica al massimo del suo potenziale


La combinazione di companion planting e compost genera risultati straordinari: vermi che fuoriescono dal terreno per entrare nel vaso, netta riduzione dei parassiti, grazie sia alla florida salute della pianta sia alla presenza di insetti benefici, come coccinelle, ragni e vespe. La resina prodotta raggiunge l'apice della complessità genetica ottenibile, generando un profilo terpenico poliedrico, con tutte le sfaccettature che la genetica detta. Ottenere un terreno di qualità, in grado di digerire efficacemente le aggiunte di materiale organico. Se dovessi stimare un lasso di tempo necessario al terreno per ingranare la marcia, direi fra due e tre mesi. Un aspetto molto interessante è la dissolvenza naturale che le piante effettuano alla fine del loro ciclo vitale. Le piante che ho coltivato in guerriglia, probabilmente a causa dell'elevata carica di nutrienti nel terreno, non hanno mostrato una pigmentazione tanto variopinta quanto quella mostrata nella living soil. Sto cercando di documentarmi sulle piante più efficaci da coltivare in un vaso. Fra quelle che mi hanno convinto ci sono: diverse varietà di trifoglio, il grano saraceno e i ceci. Se qualcuno conoscesse altre colture beneficiali, non esiti a farmelo sapere e sarò felice di provarle durante il prossimo ciclo!

Vorrei inoltre condividere con voi un discorso su un argomento piuttosto controverso: la tassonomia della cannabis. Sativa o indica? La risposta potrebbe lasciarvi perplessi. Un saggio recentemente pubblicato analizza la tassonomia e introduce un nuovo approccio alla classificazione delle genetiche. Lascio il link per chi fosse interessato:https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC7148385/

Questa e molte altre informazioni sono oggetto di discussione del podcast "The curious about Cannabis", che vi consiglio caldamente.

Nepal Jam
Imbarattolata oggi pomeriggio. Gli aromi sono estremamente penetranti: lavanda chimica iper acida con un tocco di urina di gatto. La quantità di resina è davvero notevole e la struttura delle infiorescenze è perfetta per il clima locale. Definitivamente un ottimo materiale per incroci promettenti.

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A tal proposito, ecco un rametto zeppo di semi di papà Lebanese
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MD x Lebanese
Questa pianta non smette di sorprendermi. Il profumo di carote agrumate ha guadagnato un aroma di cacao speziato non identificato. Comunque il vigore F1 si fa vedere. Confrontandola con la madre, Lebanese P3, e una zia, una femmina che ha mostrato molte caratteristiche in comune con il maschio usato nell'incrocio, si vede come MD abbia contribuito ad aumentare la massa dell'infiorescenza, lasciando allo stesso tempo invariate le caratteristiche distintive della varietà autoctona.

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I barattoli stanno piano piano venendo riempiti. Qualche mese di concia e poi vedremo che cosa raccontano queste infiorescenze. Nel frattempo ci aggiorniamo con Rasoli.

Buonanotte :tiphat:
 
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jbn.

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old school cannabis!!!!!!!!!!!!!! :friends: (ma gli odori gli hai messi adesso o sono strafatto che non gli avevo visti????uhuhuhhu)

theo stavo pensando una cosa in queste settimane,se vuoi te li impollino con le oth feno green come vuoi nessun problema ma volendo per avere un ibrido piu performante per le tue zone sotto certi aspetti ad esempio la fio piu veloce,resistenza alla botrite,crescita comunque notevole te le impollinerei anche con il clone di neville's veloce (rispetto ad oth si sviluppa a fiori divisi e non monocole sui rami) o addirittura con il clone di a x n resinoso(arioso e poco foglie,quasi impermeabile per la resina) e guadagneresti stabilita`,velocita`,compattezza da subito....
dopo la seconda terza generazione se porti avanti i feni giusti ha gia` un po di rimescolamento e in altre due 3 generazioni stabilita` dei caratteri giusti per le tue zone...compattezza meglio poca....
le madri di alcuni semi sono state per 4 anni in inverno sotto zero per svariati mesi....alcune volte anche in fioritura...
le madri degli ultimi sono due anni e mezzo invece a 80-90% di ur e inverni gelidi con 20watt....un po rustiche sono diventate....ahahahah
hanno comunque una sviluppo simile al tuo non troppo compatto...mutate nel tempo per il clima che le circondano.....
 

Theorganicguy

Well-known member
old school cannabis!!!!!!!!!!!!!! (ma gli odori gli hai messi adesso o sono strafatto che non gli avevo visti????uhuhuhhu)

theo stavo pensando una cosa in queste settimane,se vuoi te li impollino con le oth feno green come vuoi nessun problema ma volendo per avere un ibrido piu performante per le tue zone sotto certi aspetti ad esempio la fio piu veloce,resistenza alla botrite,crescita comunque notevole te le impollinerei anche con il clone di neville's veloce (rispetto ad oth si sviluppa a fiori divisi e non monocole sui rami) o addirittura con il clone di a x n resinoso(arioso e poco foglie,quasi impermeabile per la resina) e guadagneresti stabilita`,velocita`,compattezza da subito....
dopo la seconda terza generazione se porti avanti i feni giusti ha gia` un po di rimescolamento e in altre due 3 generazioni stabilita` dei caratteri giusti per le tue zone...compattezza meglio poca....
le madri di alcuni semi sono state per 4 anni in inverno sotto zero per svariati mesi....alcune volte anche in fioritura...
le madri degli ultimi sono due anni e mezzo invece a 80-90% di ur e inverni gelidi con 20watt....un po rustiche sono diventate....ahahahah
hanno comunque una sviluppo simile al tuo non troppo compatto...mutate nel tempo per il clima che le circondano.....

Ciao :)

Gli odori c'erano alle volte, ma cambiano sempre talmente tanto che a volte anch'io mi perdo tra le righe :biglaugh:

Grazie del pensiero, ma il motivo per cui ho scelto OTH è per il suo livello di thc vecchia scuola e la morfologia estremamente tropicale. Mi piacerebbe realizzare una versione alternativa di NL5 x Haze, con una maggiore resistenza ai climi freddi e piovosi. Il tuo maschio verde di OTH cade proprio a fagiolo!

Un abbraccio, jbn

Anche Erdpurt P8 è stata imbarattolata. Questo fenotipo è l'archetipico fenotipo tozzo e dagli odori acri. La resina è tipicamente sabbiosa-polverosa, caratteristica che permette di separare con facilità i tricomi dalle brattee. Questo barattolo zeppo di trim ha un aspetto davvero promettente. Durante la spuntata sul piatto si è accumulato qualche fiocco profumato. Una mattinata d'inverno e un po' di olio di gomito sono la morte sua! Nonostante la lunga vegetativa e l'esposizione solare adeguata, EP ha prodotto all'incirca 30g. Quantità minuscole in confronto al nipote Mountain Dawn, che, con a malapena due mesi di vegetativa aveva prodotto un etto e mezzo. Più che deludermi per il raccolto, mi rallegro per aver visto che cosa possa scaturire da un ibrido con questa genetica.

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:tiphat:
 

jbn.

Active member
Ciao :)

Gli odori c'erano alle volte, ma cambiano sempre talmente tanto che a volte anch'io mi perdo tra le righe :biglaugh:

Grazie del pensiero, ma il motivo per cui ho scelto OTH è per il suo livello di thc vecchia scuola e la morfologia estremamente tropicale. Mi piacerebbe realizzare una versione alternativa di NL5 x Haze, con una maggiore resistenza ai climi freddi e piovosi. Il tuo maschio verde di OTH cade proprio a fagiolo!

Un abbraccio, jbn

Anche Erdpurt P8 è stata imbarattolata. Questo fenotipo è l'archetipico fenotipo tozzo e dagli odori acri. La resina è tipicamente sabbiosa-polverosa, caratteristica che permette di separare con facilità i tricomi dalle brattee. Questo barattolo zeppo di trim ha un aspetto davvero promettente. Durante la spuntata sul piatto si è accumulato qualche fiocco profumato. Una mattinata d'inverno e un po' di olio di gomito sono la morte sua! Nonostante la lunga vegetativa e l'esposizione solare adeguata, EP ha prodotto all'incirca 30g. Quantità minuscole in confronto al nipote Mountain Dawn, che, con a malapena due mesi di vegetativa aveva prodotto un etto e mezzo. Più che deludermi per il raccolto, mi rallegro per aver visto che cosa possa scaturire da un ibrido con questa genetica.

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:tiphat:

il mondo e`bello perche vario.....speriamo che la monocola sui rami non ti faccia rosicare con la botrite in futuro...
un ultima cosa theo,vuoi che uso le oth feno green come femmina o maschio?????
e se le vuoi da femmina che impollino con il maschio di erdpurt vuoi che tengo il maschio piu veloce a raggiungere la maturazione sessuale?????

ancora complimenti,ciao ciao !!!!!!!!!!!:friends:
 

Theorganicguy

Well-known member
il mondo e`bello perche vario.....speriamo che la monocola sui rami non ti faccia rosicare con la botrite in futuro...
un ultima cosa theo,vuoi che uso le oth feno green come femmina o maschio?????
e se le vuoi da femmina che impollino con il maschio di erdpurt vuoi che tengo il maschio piu veloce a raggiungere la maturazione sessuale?????

ancora complimenti,ciao ciao !!!!!!!!!!!


Hai anche le femmine di Green Haze? penavo avessi solo il maschio che si allunga considerevolmente. Com'è la femmina di OTH? Più legnosa e citrica o tende ai frutti tropicali e l'incenso? Vediamo che cosa esce dai semi di Erdpurt e valutiamo in loco :)


Nel frattempo, in un serra sperduta fra le montagne...

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Non ha fatto una piega, nonostante aver fatto un paio di notti a 2C. Fino a inizio novembre arriva tranquillamente. Persino fine novembre, gelate permettendo. Qui ho quello che sembra essere un maschio di Erdpurt x Chinadelica, pronto a fare un pasticcio genetico.

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jbn.

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Hai anche le femmine di Green Haze? penavo avessi solo il maschio che si allunga considerevolmente. Com'è la femmina di OTH? Più legnosa e citrica o tende ai frutti tropicali e l'incenso? Vediamo che cosa esce dai semi di Erdpurt e valutiamo in loco :)


Nel frattempo, in un serra sperduta fra le montagne...

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Non ha fatto una piega, nonostante aver fatto un paio di notti a 2C. Fino a inizio novembre arriva tranquillamente. Persino fine novembre, gelate permettendo. Qui ho quello che sembra essere un maschio di Erdpurt x Chinadelica, pronto a fare un pasticcio genetico.

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ciao theoooooo,i semi gli ho fatti dal feno green poco streccioso e da quello streccioso...ho i cloni non mi fioriscono....ahahaha
entrambi anche da seme fioriscono tardi .....il maschio era un feno molto streccioso,sempre green.....
gli ho fatti anche dal feno purple,ho il clone ,effetto placebo o no quello piu da trip....i feni green piu tipo il caffe` come effetto e considera che ho fumato 7 mini femmine da 3 g cavati i semi....
di sapore 2 feni green erano fruttati,legnosi sia in fumata che odore...un particolarmente legnoso e odore molto haze.....
il feno purple piu complesso,per certi aspetti mi ricorda le bb dj short piu sative,forse meglio ancora le azure haze o alcune bluedream....
direi frutti di bosco e l acido tipo lemon thai...in fumata haze dominante...
una era forse dark o via di mezzo tra green e purple ,era piu veloce,fiori un po piu sodi e sull incensato....

che pianta e` quella sopra???la foglia old ce l ha,ahahah e ha vedersi fiorisce con poche ore di luce......belle anche le red line ,quasi sicuro feno fruttato.....

ps:
per le erdpurt hai qualche consiglio theo,stretching e tempi di fio???un piu o meno....
e che cosa potrei trovare???vari gruppi famigliari-linee????
a veder dalle foglie sembravno marocchine ,afgane???? mi sembrava a meta settembre da te????indoor forse tra i 40-50 giorni a 12/12...magari anche queste in idro estiva sono diverse nella formazione dei fiori e in questo giro invernale sbrodolose...
 

Theorganicguy

Well-known member
ciao theoooooo,i semi gli ho fatti dal feno green poco streccioso e da quello streccioso...ho i cloni non mi fioriscono....ahahaha
entrambi anche da seme fioriscono tardi .....il maschio era un feno molto streccioso,sempre green.....
gli ho fatti anche dal feno purple,ho il clone ,effetto placebo o no quello piu da trip....i feni green piu tipo il caffe` come effetto e considera che ho fumato 7 mini femmine da 3 g cavati i semi....
di sapore 2 feni green erano fruttati,legnosi sia in fumata che odore...un particolarmente legnoso e odore molto haze.....
il feno purple piu complesso,per certi aspetti mi ricorda le bb dj short piu sative,forse meglio ancora le azure haze o alcune bluedream....
direi frutti di bosco e l acido tipo lemon thai...in fumata haze dominante...
una era forse dark o via di mezzo tra green e purple ,era piu veloce,fiori un po piu sodi e sull incensato....

che pianta e` quella sopra???la foglia old ce l ha,ahahah e ha vedersi fiorisce con poche ore di luce......belle anche le red line ,quasi sicuro feno fruttato.....

ps:
per le erdpurt hai qualche consiglio theo,stretching e tempi di fio???un piu o meno....
e che cosa potrei trovare???vari gruppi famigliari-linee????
a veder dalle foglie sembravno marocchine ,afgane???? mi sembrava a meta settembre da te????indoor forse tra i 40-50 giorni a 12/12...magari anche queste in idro estiva sono diverse nella formazione dei fiori e in questo giro invernale sbrodolose...

Se non mi ricordo male, il fenotipo viola di OTH ti lascia un po' spossato mentalmente, quindi preferirei usasti quelli verdi. I fenotipi verdi legnosi/citrici mi ispirano molto, specialmente se dici che sono energizzanti. Il che mi porta alla prossima questione: Erdpurt. Nella linea che ti ho mandato trovi due fenotipi: verde e rosa. Quello verde produce degli aromi molto acidi e di hashish, mentre quello rosa, oltre ai pistilli rosa, possiede un fragrante aroma di sottobosco e frutti rossi. Un metodo per distinguere i due fenotipi in vegetativa è annusare i gambi: verde=hashish/rosmarino rosa=caffè/pino. Diversi chemotipi possibili: 1:1, 1:4 ecc ecc. Stretching quasi inesistente, tendenza a formare un solo apicale e infiorescenze compatte, con foglie ricoperte di resina. Indoor riusciresti a finirle in 50 giorni, outdoor meglio aspettare una settimana in più. Si vocifera che EP sia un incrocio di Erdbeer, la famosa linea svizzera al sapore di fragola, e Purpurea Ticinensis, apparentemente una linea nepalese adattata alle alpi svizzere, coltivata per 15 anni da un'anziana signora a 1500m.

Oggi ne ho per l'appunto fumata un po' e, dato che avevo qualche ora di sonno arretrato, mi ha fatto addormentare sulla sdraio. Effetto bilanciato mente-corpo, con un rilassamento fisico estremo. È come se tutti i muscoli si sciogliessero. Se non sei abituato ad un tale livello di benessere, potresti ritrovarti in uno stato comatoso sul divano ahahaha Sono sicuro che la troverai interessante, con tutte le sue peculiarità :)

Quella con le foglie paffute è Erdpurt x Chinadelica, dalla stessa linea di cui to ho mandato i semi. Essendo un poli-ibrido, frugare nel pool genetico è come aprire una scatola di cioccolatini. Quella con i gambi rossi è una Rasoli, una genetica autoctona imalaiana, conosciuta per la qualità della crema che si può ricavare.

:tiphat:
 

jbn.

Active member
Se non mi ricordo male, il fenotipo viola di OTH ti lascia un po' spossato mentalmente, quindi preferirei usasti quelli verdi. I fenotipi verdi legnosi/citrici mi ispirano molto, specialmente se dici che sono energizzanti. Il che mi porta alla prossima questione: Erdpurt. Nella linea che ti ho mandato trovi due fenotipi: verde e rosa. Quello verde produce degli aromi molto acidi e di hashish, mentre quello rosa, oltre ai pistilli rosa, possiede un fragrante aroma di sottobosco e frutti rossi. Un metodo per distinguere i due fenotipi in vegetativa è annusare i gambi: verde=hashish/rosmarino rosa=caffè/pino. Diversi chemotipi possibili: 1:1, 1:4 ecc ecc. Stretching quasi inesistente, tendenza a formare un solo apicale e infiorescenze compatte, con foglie ricoperte di resina. Indoor riusciresti a finirle in 50 giorni, outdoor meglio aspettare una settimana in più. Si vocifera che EP sia un incrocio di Erdbeer, la famosa linea svizzera al sapore di fragola, e Purpurea Ticinensis, apparentemente una linea nepalese adattata alle alpi svizzere, coltivata per 15 anni da un'anziana signora a 1500m.

Oggi ne ho per l'appunto fumata un po' e, dato che avevo qualche ora di sonno arretrato, mi ha fatto addormentare sulla sdraio. Effetto bilanciato mente-corpo, con un rilassamento fisico estremo. È come se tutti i muscoli si sciogliessero. Se non sei abituato ad un tale livello di benessere, potresti ritrovarti in uno stato comatoso sul divano ahahaha Sono sicuro che la troverai interessante, con tutte le sue peculiarità :)

Quella con le foglie paffute è Erdpurt x Chinadelica, dalla stessa linea di cui to ho mandato i semi. Essendo un poli-ibrido, frugare nel pool genetico è come aprire una scatola di cioccolatini. Quella con i gambi rossi è una Rasoli, una genetica autoctona imalaiana, conosciuta per la qualità della crema che si può ricavare.

:tiphat:

ma pensa te,anni fa le ho provate.....una mi sembrava della dutch...
ho capito che intendi sui feni per riconoscerli,magari il rosa questo inverno sara` viola.....
aspetto ancora un pochino a seminare,ho le grow occupate a seccare....
ciao ciao theooooo!!!!!
 

Theorganicguy

Well-known member
ma pensa te,anni fa le ho provate.....una mi sembrava della dutch...
ho capito che intendi sui feni per riconoscerli,magari il rosa questo inverno sara` viola.....
aspetto ancora un pochino a seminare,ho le grow occupate a seccare....
ciao ciao theooooo!!!!!


Forse ti stai confondendo con Ortega Indica? Aveva un aspetto simile ad Erdpurt. StRa mi mostrò una foto di un fenotipo violaceo, quasi nero, ma la linea di Erdpurt che ho coltivato negli ultimi anni non brilla per i suoi colori.

Coltivata all'interno, Erdurt tende a non mostrare i pistilli rosa, caratteristica distintiva fra i due fenotipi. Mi baserei più sull'odore che sull'aspetto. Non ti preoccupare, semina quando ti viene più comodo. :tiphat:


Questa foto è da manuale
Complimenti per tutto
Sei un GRANDE Theo

Grazie, TANO :)

Adoro giocare con il pool genetico, specialmente quando mischio gli opposti e si vengono a formare delle sfumature di grigio uniche. Non è sempre semplice. Magari scegli una genetica con delle infiorescenze piccole e aperte, per la sua resistenza all'umido e poi vedi che non resiste bene al freddo. Allora la incroci con qualcosa che possiede delle brattee più voluminose e compatte e la storia va avanti per un tot.

La prossima, si fa per dire, pianta che raccoglierò sarà un vero e proprio pastrocchio di ibridi soprannominato Chaos. Altro non è che (Lebanese P3 x (Erdpurt x (Zamaldelica x Kali china))). Qualche riga per spiegare la nascita di questa mostruosità.

In un umido angolo dell'orto, vi era un maschietto corto corto.
Era un vispo maschietto di Lebanese, che con la produzione del polline era alle prese.
Davanti a lui vi era un ibrido resinoso, con molta resina e un aroma appetitoso.
Un bel giorno un granello di polline da una sacca si staccò e nel vento si lanciò.
L'attraente femmina F1 avvistò e sulla brattea più confortevole si posò.

"Sono già una pianta complicata!" disse EP x ZMKC arrabbiata.
"Ma altrimenti rimarrai tutta soletta" rispose il granello in tutta fretta.
"Allora facciamo qualcosa di speciale!" disse EP x ZMKC con aria trionfale.


Unico seme prodotto dall'unione fra la hashplant libanese e il mio ibrido mostrato qui sopra, questa pianta è stata la più vigorosa nonché la più resinosa di tutta la stagione. L'aroma è un misto dei genitori: da una parte abbiamo il caramello di EP x ZMKC e dall'altro gli agrumi legnosi di Lebanese. Non mi piace inoculare geni differenti tre volte di fila, ma data la quantità di resina, un'eccezione si può anche fare. Il donatore è il maschio di Rasoli. Le sue sacche del polline emettono un intenso aroma di frutto della passione se strofinate. Sfrutto l'occasione per vedere come si comporta Rasol negli incroci.

Per chi fosse interessato, ho creato un album con le foto più salienti. Ecco le più recenti

22/9/20
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24/9/20
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Dato che entrambe le piante si trovano in zone un po' remote, preferisco produrre i semi in casa, così elimino brutte sorprese al momento di germinare i semi.
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Theorganicguy

Well-known member
Ricordo la prima volta che mi sono imbattuto in Erdpurt come fosse ieri. Correva l’anno 2017 e stavo muovendo i primi passi nell’immensa giungla che è la coltivazione della cannabis. Ricordo di aver passato innumerevoli ore su See******r, cercando di grattare la superficie della montagna di genetiche disponibili sul mercato.

La cannabis era dovunque mi girassi. Dico dovunque perché era intorno a me sia nel mondo reale che in quello digitale. Foto spettacolari di infiorescenze mozzafiato, con tutti i tipi di colori e tricomi che si possono immaginare. C’erano nomi in ogni angolo: Sour Diesel, Blue Dream, Green Crack e i sapori erano visti come una caratteristica unica di una genetica. Nel mondo più concreto, la qualità a cui avevo accesso era mediocre e ogni infiorescenza su cui mettevo le mani odorava di, beh, generico tanfo di erba. Ogni partita andava più o meno così: sballo, fame chimica e deriva mentale. Accendi, prendi un tiro, esala e scopri se sei stato fortunato. Forse l’effetto attivava troppo mentalmente prima di andare a letto e si passavano ore e ore a rigirarsi nel letto oppure ci si infiacchiva prima di mezzogiorno e si finiva per sbadigliare tutto il pomeriggio.

Gli weedtuber (gli youtuber sulla cannabis) esaminavano roba che sapeva di impasto dei biscotti, fragola o limonata, mentre io non riuscivo nemmeno a capire cosa stessi fumando. Decisi di smettere di cercare per strada la qualità che bramavo e di cominciare a condurre i miei esperimenti. Un giorno, mentre navigavo nella categoria "gusto" di See******r, guardando tutti i ceppi che presumibilmente sapevano di fragola, un nome saltò agli occhi: Pakistani Chitral Kush. Un. "Oh, figo. È un ceppo autoctono pachistano proveniente da paesi lontani". Breve fioritura, resistenza al freddo e gusto fruttato, le carte erano tutte in regola. Iniziai ad informarmi sull’azienda che vendeva i semi. Il loro nome? Ace Seeds.

Ma c'era un'altra varietà. Una che mi sorprese ancora di più. Una varietà che non mi aspettavo. Per anni avevo sentito parlare della leggendaria varietà “Erdbeer” e per anni avevo pensato che fosse andata persa per sempre dopo la fine dei canapai svizzeri. Non era la varietà originale, ma un ibrido di essa. Il nome di quella varietà? Erdpurt

Ero al settimo cielo. "Un ceppo che può resistere al clima rigido della zona? E che sa di frutti rossi? Quelli sono pistilli rosa?"

Nel 2018, finalmente coltivai Erdpurt. All'inizio, rimasi esterrefatto dal numero di caratteristiche uniche che aveva. Non le piaceva essere potata, reagiva molto lentamente alla cimatura e non le piacevano le alte temperature. La prima volta che vidi i pistilli rosa, rimasi alquanto sorpreso. Anche il gusto era piuttosto straordinario. Il sapore non era simile a nulla che avessi mai provato prima: funghi e conifere, con una sorta di acidità, quasi come il retrogusto pungente che lasciano in bocca i lamponi. A causa di un paio di problemi durante la coltivazione, dovetti piantare qualche pianta di Erdpurt verso l'inizio di agosto. La mia unica femmina sessualmente stabile iniziò a fiorire verso l'inizio di settembre e fu usata per una riproduzione. Dato che stavo guardando solo la maturazione del seme, non ho prestai molta attenzione alle brattee non impollinate. Guardando alcune foto scattate ai tempi, posso chiaramente vedere alcuni pistilli bianchi, testimonianza del fatto che la maturazione non era stata raggiunta.
L’effetto confermò quasi completamente l'esperienza maturata con i ceppi di cbd: rilassamento muscolare e nitidezza della testa e un leggero effetto sedativo. C'era soltanto un aspetto bizzarro: un intenso afflusso di energia elettrizzante durante la prima mezz'ora. Erdpurt mi piacque molto. Era una genetica distinta, una raffinatezza sul menù.

2020. Un altro ciclo, questa volta più riuscito del precedente. Questa volta, senza restrizioni di vasi o problemi di genere, riuscii a raccogliere con ogni pistillo arancione. Raccolsi una pianta molto più grande di quella di due anni prima e, non appena l’ha tagliai, fui inondato da un forte aroma di violetta, come entrare in un negozio di profumi dopo un giorno di saldi. Appena le infiorescenze erano state imbarattolare, non ne sentivo l'attrazione. Non era niente di nuovo o di inaspettato, giusto il solito Erdpurt, no? Mi sbagliavo come a malapena si possa concepire.

Vaporizzai qualche infiorescenza secca e aspettai la scarica di adrenalina che avevo già conosciuto. In attesa di essere caricato con i soliti effetti stimolanti, iniziai a sentire i muscoli sciogliersi come burro in forno e la mia mente tranquillizzarsi. Era una sorta di calore che si espandeva dall'interno verso l'esterno. Assunsi una postura più comoda, drappeggiando sul divano, e iniziai a godermi tutto l’ambiente circostante: il tetto di legno sopra di me, la soffice consistenza dei cuscini e il tepore dell’aria in salotto. Avevo quasi dimenticato questo lato della cannabis. Non sembrava il classico polivalente effetto di un ibrido.

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Non sono mai stato un amante dell’hashish. La maggior parte di ciò che veniva non poteva nemmeno essere considerata hashish. Le poche volte che ho fumato del fumo di qualità, era stato portato da appassionati che lo avevano importato per il loro piacere privato.
Fra i pochi che ho potuto assaggiare, il mio preferito era quello che, a detta dei contatti, veniva dall'Afghanistan. Era di colore marrone scuro e morbido al tatto, color nocciola all'interno e con una consistenza simile alla plastilina. Aveva un odore speziato, mentre bruciava emetteva del fumo bianco dall'aspetto religioso e portava tutto il corpo in un viaggio mistico, sia dentro che fuori dalla tua vita ordinaria. Sdraiato nel letto e contemporaneamente in viaggio verso l'orlo della coscienza. Era come se il corpo avesse smesso di elaborare stimoli esterni e il cervello libero di creare costrutti casuali tra i ricordi e la classificazione dei dati. Non era né roba da tutti i giorni né tantomeno fine settimana. Era uno di quei bagni di schiuma fragrante da una volta al mese, per sciacquarsi di dosso il tran-tran quotidiano e liberarsi dei freni imposti dal mondo che ci circonda.

La cannabis, da un punto di vista chemotipico, offre infinite combinazioni. Negli ultimi anni, mi sono abbandonato agli ibridi a foglia stretta, con le loro intense cariche elettriche e la profonda stimolazione cerebrale e avevo quasi dimenticato quanto fosse piacevole sprofondare nell’onirico mondo dell'intontimento da divano. Ora posso vedere il pieno potenziale di questa genetica, perfetta per chi desiderare creare alcuni devastanti ibridi narcotici o di adattare genetiche tropicali a climi rigidi e accelerare la loro fioritura, senza rinunciare ai sofisticati effetti cerebrali. Non vedo l'ora di spremere un po' di rosin da delle infiorescenze conciate e produrre qualche nuovo incrocio, magari con PCK, anche lei meritevole di una seconda chance.

Rasol #1

La fioritura procede a ritmo naturale. Per fine febbraio dovrei riuscire a raccogliere mezzo grammo! Scherzi a parte, la prima resina è comparsa sulle brattee e l'odore è di ribes nero molto acido. L'apicale adesso è sul davanzale del salotto, sotto una pioggia di polline di un maschio di Erdpurt allestito in fretta e furia. Come F1 ha sicuramente molto potenziale per quanto concerne resistenza all'umidità e produzione di CBD.

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CHAOS

Molto rapida, nonostante le temperature polari degli ultimi tempi. Finché la barca va...

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P.S.
Qualche anima pia ha mai coltivato Cbd auto c0mpassion Lime della dutch o H0ney Peach della Sweet? Sto valutando quale coltivare l’anno prossimo per il ciclo primaverile.

Buona domenica!
 

blueschato

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Bellissimo post bro,conosco bene la erdpurt...
Se può interessare ho provato la sweet pure CBD della ss,un seme dato in omaggio,bella pianta sapore buonissimo agrumatoa é solo CBD niente sballo solo rilassamento.
Q
 

Theorganicguy

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Bellissimo post bro,conosco bene la erdpurt...
Se può interessare ho provato la sweet pure CBD della ss,un seme dato in omaggio,bella pianta sapore buonissimo agrumatoa é solo CBD niente sballo solo rilassamento.
Q

Grazie mille, blueschato!

Appena provo qualche nuova genetica, una parte di me inizia subito ad elucubrare "chissà come si sposerebbe con EP". È una di quelle genetiche che mi accompagnano da anni e che mi hanno aiutato a definire la direzione verso cui indirizzarmi con i miei progetti. Oserei quasi dire la mia musa.

Adoro il CBD e ho avuto ottime esperienze con la Sweet, ma dopo quattro anni di infiorescenze legali ed etti di Cannatonic e ibridi vari, i profili terpenici che hanno a che fare con mandarino, arance o agrumi mi hanno alquanto stuccato. Ultimamente mi stuzzicano molto le varietà speziate senza ritegno: pepe, incenso, solventi e chi più ne ha più ne metta.

CHAOS

Partita in ritardo, in condizioni meno che ottimali, sembra ora essere diretta verso un finale con il botto. Grazie al vigore F1 al cubo, la resina è particolarmente collosa e gli aromi alquanto pungenti. Purtroppo, tendendo all'arancia caramellata, mi fa un po' rigirare gli occhi. La resistenza alla muffa ha in ogni caso di gran lunga superato le aspettative. Idealmente, avrebbe bisogno di un altro paio di settimane, ma, a causa di diversi viaggi per lavoro, dovrò trovare un compromesso.

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Siamo quasi alla fine, un momento che mi fa sempre sospirare, ripensando alle mattinate di primavera spese con gli occhi che si perdevano in mezzo ai campi fioriti. Quelli che una volta erano semi in un frigorifero, adesso sono piante al tramonto della vita e dall'alto delle loro maestose chiome guardano i propri semi con un affettuoso sorriso.

Buon fine settimana
 

Majo

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Complimentoni! Mi sono goduto tutto lo smoke report della erdpurt!

Penso che le temperature tengano bene ancora per un mesetto a occhio e croce! Speriamo non si metta a piovere per due settimane adesso.
 

ciumbia+

Figliol Prodigo
Complimentoni! Mi sono goduto tutto lo smoke report della erdpurt!

Penso che le temperature tengano bene ancora per un mesetto a occhio e croce! Speriamo non si metta a piovere per due settimane adesso.

sgrat sgrat :laughing:
sperem che no perché abbiamo quasi tutti ancora qualche pianta in plen air e giocarsela all'ultimo sarebbe male male ahaha
 

Theorganicguy

Well-known member
Complimentoni! Mi sono goduto tutto lo smoke report della erdpurt!

Penso che le temperature tengano bene ancora per un mesetto a occhio e croce! Speriamo non si metta a piovere per due settimane adesso.

Grazie, Majo! Spero he tu abbia apprezzato un decimo di quanto io l'abbia apprezzata :biggrin:


sgrat sgrat :laughing:
sperem che no perché abbiamo quasi tutti ancora qualche pianta in plen air e giocarsela all'ultimo sarebbe male male ahaha

Purtroppo sembra che le piogge coincidano con il picco della maturazione. Ma si impara anche dal clima capriccioso :artist:

Chiudiamo la settimana con una selezione di prelibati rosin, pronti da godere
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Ci leggiamo :tiphat:
 

Theorganicguy

Well-known member
CHAOS
Anche per questa ricca miscela di genetiche esotiche è giunta l'ora del forbice. L'aroma è per la maggior parte il caramello vegetale di EP x Chinadelica, con una spolverata di agrumi, lascito del maschietto di Lebanese. La resina è davvero notevole, oserei dire impressionante, nonostante le condizioni ambientali particolarmente ostili! Benché Lebanese fosse piuttosto avversa alle condizioni umide e fredde, questa pianta non ha mostrato il minimo segno di debolezza e ha finito con una sola infiorescenza colpita dalla muffa perché all'ombra degli alberi!
Ho individuato qualche brattea gonfia, in attesa della prole di papà Rasoli. L'albero genealogico si fa sempre più complesso, ma anche più avvincente.

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Rasoli #1
A parte allungarsi senza ritegno e produrre pistili bianchi, questa pianta non sta combinando molto. Ho utilizzato il polline di un maschietto di Erdpurt P9 molto aromatico per creare qualche seme. Tutta questa vitalità, espressa in una stagione calda e soleggiata potrebbe portare a qualche risultato davvero impressionante!

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Buona domenica!
 

Theorganicguy

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Epilogo (?)

Epilogo (?)

La fine dell’anno si appropinqua e i barattoli iniziano ad avere qualcosa da raccontare. Questa stagione è stata colma di sorprese di tutti i tipi, ma anche di realizzazioni su dove sono e dove voglio arrivare. C'è qualcosa che ha guidato me e i miei progetti per anni. Il suo nome è hashish. Onde evitare fraintendimenti, quando parlerò di hashish, intenderò la resina tradizionalmente estratta a secco, proveniente dai paesi produttori. La cosa bizzarra è che non l’ho mai fumato spesso, non l’ho mai attivamente cercato e non mi è mai nemmeno particolarmente piaciuto. La mia avversione per il fumo e il tabacco ha sicuramente contribuito alla mia mancanza di entusiasmo per questa malleabile leccornia d'oltreoceano. Una piccola precisazione: la mia esperienza si limita ai prodotti marocchini e afgani e, viste le sporadiche interazioni avute, lungi da me definirmi un esperto. Tuttavia, ci sono state varie svolte nel modo in cui coltivo e seleziono le piante, tutte ispirate a questa collosa massa di resina. Le poche volte in cui ho fumato hashish di qualità, era stato in compagnia di fervidi appassionati che ne avevano contrabbandato un po' per il proprio consumo. Il mio preferito era quello che, apparentemente, proveniva dall'Afghanistan. Era nero all'esterno, nocciola all'interno e aveva una consistenza simile alla plastilina. Un manufatto dall'odore balsamico e speziato che sprigionava del clericale fumo bianco e distaccava tutto il corpo dalla soffocante tediosità quotidiana. Una volta sdraiato sul letto, la mente si liberava dalle opprimenti catene del corpo e smetteva di essere un organismo vivente progettato per la sopravvivenza. L’intelletto era prosciolto da ogni tipo di restrizione dogmatica e mescolava liberamente ricordi e fantasie, generando fiabeschi castelli in aria. Le soffici mani di quella resina proveniente da paesi lontani massaggiavano dolcemente, scacciando la negatività sbocciata dalla società odierna, e conducevano attraverso le Mille e una notte a bordo di un tappeto volante. Non era qualcosa da fumare né di giorno né di notte, ma uno di quei bagni caldi che si fanno una volta al mese, depurando l’ormai satura mente. Se la cannabis fosse birra, l'hashish afgano sarebbe una bottiglia di whisky conservata per le occasioni speciali e il marocchino un buon vino da gustare in una rutilante serata. Ma noi coltivatori non abbiamo necessariamente bisogno di viaggiare per chilometri e chilometri per assaporare la magia della resina setacciata. Potremmo prendere degli avanzi della stagione precedente, qualche rimasuglio del nostro ultimo raccolto o alcune infiorescenze conciate e separare meccanicamente la resina dalla sua matrice. Potrebbe comunque mancare qualcosa rispetto all'hashish vecchia scuola. È il clima diverso? Il terroir diverso? Il coltivatore diverso? Forse. L'hashish ha recentemente vissuto una rinascita grazie a molti appassionati estrattori, Frenchy Cannoli per citarne uno, che mostrano gli eccellenti prodotti artigianali che possono essere realizzati con materiale di partenza di qualità. Questo e molti altri aneddoti mi hanno convinto che la peculiarità dell'hashish fosse direttamente proporzionale alla peculiarità della genetica utilizzata. Metà della magia è nelle mani dell'artigiano, l'altra metà è nel cultivar. Ci troviamo dinanzi a qualcosa di epocale. Presto, nuovi cannabinoidi e altre molecole, assieme alle loro proprietà, verranno scoperti e l'agenda della Cannabis vedrà le sue priorità cambiare ancora una volta. La conseguenza più grave della criminalizzazione è stata l'ignoranza che ha generato. In origine, la qualità veniva definita e scelta in base ai gusti e alle esperienze del coltivatore. Nessuna analisi di laboratorio, recensione su Leafly o spietato marketing basato sui numeri. Mediante la globalizzazione, svariati ibridi moderni hanno invaso i paesi produttori e anche il prodotto finale è conseguentemente cambiato. Poiché temevano di essere lasciati indietro nella corsa all’oro verde, i poveri contadini hanno sentito il bisogno di seguire la pista dell'hype moderno e hanno quindi iniziato ad acquistare sementi olandesi e statunitensi. La mancanza di una selezione fenotipica mirata alla produzione di resina e alla sua qualità in Marocco o in Nepal aveva portato a diversi chemotipi, che in seguito venivano a mescolarsi nel prodotto finale, dando vita a quella che a mio parere è un'esperienza che permea sia anima che corpo e contribuisce all'inimitabilità dell'hashish tradizionale. Appare quindi ovvio che restringere la diversità dei chemotipi nei paesi produttori ci permette di vedere solo una delle facce della luna. Riuscite a immaginare un mondo in cui l’unico condimento per la pasta è il sugo?

Nel corso degli anni, ho incontrato, parlato e fumato con un ampio spettro sia di consumatori che di coltivatori e il modo in cui ho vissuto la storia è che con l'introduzione della Cannabis legale, il CBD sia rapidamente entrato nella cultura di massa. Non so come il CBD venga percepito nei paesi in cui la Cannabis è decriminalizzata, ma so che, laddove il mercato nero è l'unico fornitore, esso gode di una cattiva reputazione tra i consumatori ricreativi. Ho sentito parlare della Cannabis legale come "erba da fighette", "rovinasballo ", "colla da divano" o "roba che si usa per f*****e i ragazzini". Tra la maggior parte degli amanti della Cannabis che ho conosciuto, la parola CBD suscitava disprezzo ed espressioni di disgusto. Alcune conoscenze che preferivano l'hashish alle infiorescenze, e cito: "Non mi rin**********e o mi fa abbioccare. Se fumo hashish (marocchino), rimango attivo" erano comunque contrari alla presenza del CBD in qualsiasi cosa fumassero, nonostante fosse la causa dello sballo più mite e gestibile che cercavano. Ho sempre riso sotto i baffi quando sentivo questo tipo commenti, perché ciò che cercavano poteva essere coltivato localmente invece di essere importato e ingrassare la criminalità organizzata più di quanto già non sia. Quattro anni dopo continuo a sentire gli stessi pregiudizi e a volte leggo online di chi compra CBD legalmente e THC da uno spacciatore, per poi mescolarli e "rendere l’erbone più piacevole".

Ognuno di noi crede in qualcosa. Io ho scelto di credere nell'incantevole magia dell'equilibrio naturale. Credo che questa sia l'occasione perfetta per costruire del nuovo partendo dal vecchio, pur rimanendo nel presente. Il CBD ha avuto un impatto su ogni consumatore nella storia della Cannabis, ben prima di avere un nome o di essere scoperto in un laboratorio. Ecco perché svolge il ruolo vitale di coprotagonista in alcuni dei miei progetti. È lo Yin, o Yang, a seconda del punto di vista, nel Tao della Cannabis. La sinergia tra CBD e THC è un fenomeno tanto interessante quanto facile da sottovalutare, dato che gli effetti sorgono in maniera così delicata che è facile prendere un abbaglio e non aspettarsi altro che rilassamento muscolare o sollievo dal dolore. Dopo un paio di minuti, si avvertono già le prime sensazioni corporee, come i muscoli della mascella rilassati o un maggiore comfort fisico. L'euforia si diffonde gradualmente mentre l'effetto si intensifica, proprio come quando un aereo sta decollando e lentamente iniziamo a percepire l'immensa potenza della gravità su tutto il corpo. Ricordo molto chiaramente, ironicamente, un pomeriggio in cui ho spremuto e poi vaporizzato del rosin estratto da un fenotipo CBD 1:3 di Mountain Dawn, testato 2% di THC e 8% di CBD. Pensavo che mi avrebbe semplicemente "squagliato sul divano". Santi numi! Quello che seguì fu un giro in bicicletta degno di Hofmann. Mi sentivo come se avessi nuovamente 16 anni e avessi fumato ibridi di Haze, teletrasportato attraverso il bosco con tasselli della memoria che scomparivano e in bocca il sapore della musica che stavo ascoltando. Poco dopo questo curioso episodio, ho preso l'abitudine di presentare agli amici infiorescenze, senza rivelare alcuna informazione su di esse come genetica, chemotipo o la mia impressione personale. Ho avuto molte sorprese: alcuni hanno dichiarato che un fenotipo di Erdpurt con un rapporto 1:1 e il 4% THC:CBD fosse più forte di genetiche con il 15% di THC e senza traccia di CBD.

Un altro eloquente esempio di "meno è meglio" è questa Erdpurt x (Zamaldelica x Kali China) F1 che ho realizzato un paio di anni fa. La madre (post #81) era un fenotipo Zamaldelica e aveva un effetto piuttosto cerebrale e introspettivo. Al picco degli effetti, la coscienza si fondeva con la realtà e a volte finiva addirittura per sovrapporsi ad essa. Quando si sovrapponevano, la propria immaginazione veniva catapultata in altre realtà lontane e si finiva per avere uno sguardo nel vuoto. Per quanto riguarda il padre, Erdpurt, con il suo pronunciato profilo CBD, tendeva più a una rilassata sensazione di "guardare il tramonto da un'amaca", mentre i pensieri restavano per lo più chiari e con i piedi per terra. Gli effetti introspettivi visivi e cerebrali della lontana nonna Zamaldelica potevano indiscutibilmente essere ancora percepiti, ma ora facevano parte di qualcosa di molto più grande e complesso: foglie che volano in una folata di vento che soffia attraverso una foresta incontaminata. Ci troviamo sostanzialmente di fronte alla fusione di due mondi opposti: l'inconcepibile immensità della mente e la realtà tangibile del corpo. Mentre il primo, acquisendo più peso, si materializzava lentamente, il secondo si allontanava dolcemente dalla realtà percepibile. È piuttosto difficile descrivere brevemente questa peculiare combinazione, poiché coinvolgeva così tanti recettori diversi e sensazioni endogene percepite in ogni angolo del corpo. Sebbene sia certamente vero che il CBD e il CBG da soli non possano produrre alcun effetto inebriante, la loro presenza in una più fitta giungla di cannabinoidi è un altro paio di maniche.


Erdpurt x (Zamaldelica x Kali China)
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Il padre, Erdpurt P8
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Questo incrocio è stato testato al 2% di THC, 8% di CBD e 1,5% di CBG, quest'ultimo, a mio parere, responsabile dei suoi pronunciati effetti astratti e inebrianti. So che può sembrare poco, ma in fin dei conti i numeri rimangono macchie di inchiostro stampate su un pezzo di carta, mentre la magia della chimica ha luogo nel cervello, dove gli unici spettatori siamo noi. Ci sono innumerevoli combinazioni di molecole e gradi di potenza possibili e, potenzialmente, c'è qualcosa là fuori, sulle montagne del Pakistan o nelle foreste della Colombia, che può soddisfare tutti i gusti. Esattamente come alcuni di noi preferiscono trangugiare un espresso e proseguire la loro giornata, mentre altri sorseggiano lentamente una tazza di caffè all’americana.

Un esempio lampante di come i nostri pregiudizi a volte possano miseramente fallire è Lebanese, una genetica libanese autoctona, perché ci mostra come basse percentuali di THC possano effettivamente avere un effetto, e CBD non significhi automaticamente apatia e sedazione. Come sempre con la cannabis, la maturità gioca naturalmente un ruolo cruciale. Ho coltivato Lebanese in condizioni non ottimali e ciò ha contribuito a una parziale maturazione. Le infiorescenze non conciate tendevano a produrre un effetto grezzo, creando uno stato di febbrile eccitazione. Un’analogia calzante è la la scarica di adrenalina provata prima di gettarsi in acqua da una scogliera, a cui ci si acclima soltanto a mezz'aria, rendendosi conto che tutto fa parte della metamorfosi della vita. Mi ha ricordato l’effetto cerebrale raffinato e stimolante di una Colombian Gold che ho avuto il piacere di assaggiare qualche primavera fa. Fumare Lebanese la sera tramutava il sonno in una notte passata ad osservare le stelle. Uno dei miei amici più cari ed io abbiamo fatto del fumare libanese dopo le 18 un goliardico tormentone. Quest'anno ho coltivato un paio di ibridi scaturiti da questa perla: questa Lebanese x [Erdpurt x (Zamaldelica x Kali China)], rinonimana Chaos e questo Lebanese x Mountain Dawn, che chiamo MDL. L'introduzione di un altro ibrido CBD ha ammorbidito l'intrinseca elettricità di Lebanese. Tuttavia, c'è ancora un certo grado di galvanizzazione ed euforia presente in entrambi i cultivar.

MDL
Pronunciata influenza da parte di Lebanese. Le brattee sembrano essere un miscuglio omogeneo di Mountain Dawn e Lebanese, con foxtail più carnosi e steli leggermente più spessi rispetto all'inalterata genetica del Vicino Oriente. Stranamente manifesta un profilo terpenico completamente diverso, con un accento sulle note speziate e scure: ribes nero, cacao e caldarroste. Anche l’effetto è alquanto bizzarro. Provoca una "foschia da vino rosso" e un riverbero mentale in sottofondo che non mi è andato per niente a genio. Il genotipo libanese si è anche scontrato con l'ambiente umido e freddo di montagna, per cui una cospicua parte del raccolto è andata perduta.

Chaos
Mostra una pronunciata dominanza libanese: foglie strette, esile morfologia, il profumo di buccia di pesca dei gambi e un forte aroma di crema di agrumi e burro nella resina. Il gusto è una sinfonia di squisite fragranze: acqua di rosa e il miele di fiori d'arancio danzano sulla lingua e un retrogusto di agrumi freschi e persistenti corona l'esperienza. Al momento di vaporizzarlo per la prima volta, un misto di euforia e positività interiore mi ha travolto. Mi sono ritrovato con uno di quei sorrisi da settimana finita e profondo appagamento interiore e la lacrima di felicità è stata sfiorata. Mi ha ricordato i venerdì sera in un pub con gli amici, sorseggiando spensieratamente una gustosa birra e divertendosi come se non ci fosse un domani. Non vedo l’ora di assaggiarla dopo una buona concia.

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Il padre, Lebanese P3
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Questo ibrido è il lascito di tutte le genetiche spettacolari e indimenticabili che il mio giardino ha visto negli ultimi anni. Il continuo incorporare nuove genetiche ha portato ad un'altra importante scoperta: l'unicità che ha reso un ibrido memorabile è il risultato della selezione, ma anche l'adattamento ha giocato un ruolo decisivo. Non è solo la produzione di tricomi, il contenuto di THC o la densità delle brattee. È la forma delle infiorescenze, le loro sfumature distintive e il modo in cui le foglie essiccate abbracciano le brattee proteggendo le prossime generazioni di semi.

Ho passato ore a svolgere ricerche su quale possa essere la migliore genetica possibile per il mio clima e dopo aver visto le specialità locali, il prodotto della terra su cui cammino ogni giorno, frutto dell’ibridazione delle ultime stagioni, ho probabilmente scoperto il modo in cui mi piace fare le cose: lavorare insieme al mio ambiente e non contro di lui, lasciando che Madre Natura partecipi al processo di selezione. È più di un semplice cultivar, è la firma del terroir e del contadino, offerte con il cuore in mano. Un'altra lezione qui, a mio modesto parere, è che il modo migliore per valutare un certo ibrido o cultivar a livello personale è quello di consumarlo senza pregiudizi o analisi di laboratorio davanti ai nostri occhi. A volte incrociare può sembrare un lavoro duro, frustrante e assomigliare a una sfida impossibile, ma un sentiero non battuto può essere la via verso sé stessi.

Buone feste e felice anno nuovo, gente. Il futuro è verde!
 
E

Exogino

Bel resoconto del tuo cultivo,mè piaciuto come hai saputo raccontare la tua esperienza...A tratti mi sono sentito trasportare nel libro di Charles Baudelaire Del vino e dell'hashish,dove scriveva che assumeva hash in forma quasi gelatinosa disciolto in caffè...Bravo....
 

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