Sante
In DoPa
Mi aggiungo alla discussione.
Io comprendo chi, come me, é esterefatto dall'esistenza di questo esercizio commerciale.
Leggo che alcuni di voi sembrano quasi darlo per scontato, come e vado a memoria, esho nei primi post (giuro, non voglio fare polemica ne attaccare briga con te ma solo esporre il mio ragionamento).
Solo 10 mesi fa, al solo nominare talee si scriveva queste cose https://www.icmag.com/ic/showthread.php?p=7883913 e nessuno avrebbe mai lontanamente immaginato potesse succedere ...., ne' in centro a milano, ne' in nessun altro luogo, potesse esistere una cosa del genere.
Ho letto il sanguemistico dekabum e le sue interessanti valutazioni ed a proposito della pistola utilizzata come fermacarta, seppur consideri calzante il parallelismo, mi domando cosa sccederebbe se io salissi sulla metro con quella stessa pistola dicendo a tutti "tranquilli é solo un fermacarta" e cosa potrei raccontare sprattutto alla polfer che mi ferma ed arresta pochi minuti dopo.
Riportando la discussione al concetto talea, se questo negozio puó stare aperto significa che io posso dslire sulla metro coon wuel vaso e tenere una talea in vegetativa nel mio salotto e nessuno potrá dirmi nulla (certo sarebbe alquanto improbabile che qualcuno spendesse un sacco d soldi di correnteper mantenere una pianta in vegetativa ma di certo non illegale a quesro punto.
Posseggo lo scontrino di acquisto, ho rispettato le indicazioni del venditore(notare che tra l altro "consiglia"di non fare vegetare ed al tempo stesso copia ed incolla le descrizioni delle seedbanks riportanti profumi ed effetto delle inflorrscenze.
Quale giudice potrebbe condannarmi per avere acquistato una pianta in centro a milano senza che la legge punisca il venditore?
Chi segue un poco la situaziine antiproibizionista conosce per forza Zaina e quanto sia il Saul Goodman della Cannabis.
Sappiamo bene tutti quando tutto si debba per forza di cose muovere su un filo del rasoio, su cavilli e vuoti legislativi ma non vi sembra troppo semplicistico pensare che messo piede fuori dal negozio con un vaso in mano un ignaro(fino a prova contraria) cliente possa automaticamente divenire tossico o spacciatore come qualcuno qui ha giustamente asserito?(il codice penale su questo é chiarissimo).
I più vecchi di voi ricorderanno l esperienza svizzera, dai semi di Shanti baba ai sacchettini per profumare gli armadi....ecco nessuno in Svizzera, sino ad un giro di vite della legge si sarebbe mai sognato di perseguire chiunque con quel sacchettino (correttamente sigillato, non esportato, ne fumato ne ingerito) stesse passeggiando per le vie di Chiasso.
Ovviamente il mio non é un intervento propositivo o risolutivo sull' argomento, tutt' altro, credo solo che l autore del 3d ed il 3d stesso abbiano tutte le ragioni di esistere cosí come i suoi dubbi e le sue curiositá da un punto di vista legale.
Sarebbe molto, interessante dal miompunto di vista, capire se questa situazine possa o potrá rappresentare un precedente giuridico o se(ed aimé é quello che credo) tra poche settimane tutto sará sigillato e seguestrato dai carabinieri con buona pace dei titolisti delle principali testate giornalistiche.
Forse conviene parlarne il meno possibile perché questo non succeda?
Beh, ribadisco, parliamo di un negozio in pieno centro della capitale economica di un importante paese europeo(in cerca, tra l altro di franchising...) chi doveva sspere sicuramente giá sá.
Io comprendo chi, come me, é esterefatto dall'esistenza di questo esercizio commerciale.
Leggo che alcuni di voi sembrano quasi darlo per scontato, come e vado a memoria, esho nei primi post (giuro, non voglio fare polemica ne attaccare briga con te ma solo esporre il mio ragionamento).
Solo 10 mesi fa, al solo nominare talee si scriveva queste cose https://www.icmag.com/ic/showthread.php?p=7883913 e nessuno avrebbe mai lontanamente immaginato potesse succedere ...., ne' in centro a milano, ne' in nessun altro luogo, potesse esistere una cosa del genere.
Ho letto il sanguemistico dekabum e le sue interessanti valutazioni ed a proposito della pistola utilizzata come fermacarta, seppur consideri calzante il parallelismo, mi domando cosa sccederebbe se io salissi sulla metro con quella stessa pistola dicendo a tutti "tranquilli é solo un fermacarta" e cosa potrei raccontare sprattutto alla polfer che mi ferma ed arresta pochi minuti dopo.
Riportando la discussione al concetto talea, se questo negozio puó stare aperto significa che io posso dslire sulla metro coon wuel vaso e tenere una talea in vegetativa nel mio salotto e nessuno potrá dirmi nulla (certo sarebbe alquanto improbabile che qualcuno spendesse un sacco d soldi di correnteper mantenere una pianta in vegetativa ma di certo non illegale a quesro punto.
Posseggo lo scontrino di acquisto, ho rispettato le indicazioni del venditore(notare che tra l altro "consiglia"di non fare vegetare ed al tempo stesso copia ed incolla le descrizioni delle seedbanks riportanti profumi ed effetto delle inflorrscenze.
Quale giudice potrebbe condannarmi per avere acquistato una pianta in centro a milano senza che la legge punisca il venditore?
Chi segue un poco la situaziine antiproibizionista conosce per forza Zaina e quanto sia il Saul Goodman della Cannabis.
Sappiamo bene tutti quando tutto si debba per forza di cose muovere su un filo del rasoio, su cavilli e vuoti legislativi ma non vi sembra troppo semplicistico pensare che messo piede fuori dal negozio con un vaso in mano un ignaro(fino a prova contraria) cliente possa automaticamente divenire tossico o spacciatore come qualcuno qui ha giustamente asserito?(il codice penale su questo é chiarissimo).
I più vecchi di voi ricorderanno l esperienza svizzera, dai semi di Shanti baba ai sacchettini per profumare gli armadi....ecco nessuno in Svizzera, sino ad un giro di vite della legge si sarebbe mai sognato di perseguire chiunque con quel sacchettino (correttamente sigillato, non esportato, ne fumato ne ingerito) stesse passeggiando per le vie di Chiasso.
Ovviamente il mio non é un intervento propositivo o risolutivo sull' argomento, tutt' altro, credo solo che l autore del 3d ed il 3d stesso abbiano tutte le ragioni di esistere cosí come i suoi dubbi e le sue curiositá da un punto di vista legale.
Sarebbe molto, interessante dal miompunto di vista, capire se questa situazine possa o potrá rappresentare un precedente giuridico o se(ed aimé é quello che credo) tra poche settimane tutto sará sigillato e seguestrato dai carabinieri con buona pace dei titolisti delle principali testate giornalistiche.
Forse conviene parlarne il meno possibile perché questo non succeda?
Beh, ribadisco, parliamo di un negozio in pieno centro della capitale economica di un importante paese europeo(in cerca, tra l altro di franchising...) chi doveva sspere sicuramente giá sá.
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