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ANTIPROIBIZIONISMO

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Droga, il deputato grillino:
"Legalizzare quelle leggere"


Il modenese Michele Dell'Orco: "Abolire la legge Fini-Giovanardi, depenalizzare questi reati, incentivare la produzione di canapa. Ne abbiamo già discusso sul blog di Beppe"

di CATERINA GIUSBERTI
"Va abolita la legge Fini-Giovanardi che criminalizza l'uso della marijuana. E' una cosa indegna paragonare la marijuana, la cannabis cioè una piantina a una droga pesante". Lo scrive su Facebook il deputato modenese M5S Michele Dell'Orco, commentando una recente sentenza del tribunale di Ferrara che ha assolto due imputati nelle cui abitazioni sono state ritrovate quattro piante di cannabis e otto grammi di stupefacente. Il giudice ha ritenuto che, trattandosi di una produzione limitata ad uso personale, il fatto non costituisse reato. Il giovane deputato modenese, fresco di ritorno dai suoi primi dieci giorni romani in bed&breakfast insieme ai compagni emiliani, però va oltre la depenailizzazione. Pensa anche possibile legalizzazione delle droghe leggere. "Garantirebbe un maggiore controllo allo Stato e anche degli introiti", spiega.

"Lo diciamo da anni che la legge Fini-Giovanardi va cancellata, anche sul blog di Grillo se ne è discusso più volte – dice Dell'Orco - Non è possibile che una persona che coltiva una o due piante in casa per uso personale venga criminalizzata in questo modo. Abbiamo le carceri sovraffollate, bisognerebbe depenalizzare questi reati e sanzionare alcuni reati amministrativi con arresti domiciliari e lavori socialmente utili". Il punto, secondo il deputato 5 Stelle è anche l'equiparazione, prevista nella legge del 2006, delle droghe leggere alle droghe pesanti che "non ha nessun senso".

Legalizzare, invece, potrebbe dare molti vantaggi. "E' una cosa di cui si sta discutendo da diverso tempo nel blog di Grillo. Ci sono varie proposte, il movimento non ha ancora preso una decisione in questo senso. Però significherebbe avere un certo controllo sulle coltivazioni, in modo che non vengano lasciate allo spaccio e alla criminalità organizzata". E poi, "la produzione di canapa va incentivata, può essere utilizzata nell'edilizia, per realizzare pannelli isolanti o mobili. Non necessita molta acqua, né pesticidi e si inserisce perfettamente nel ciclo di sostenibilità dei campi. Insomma, ha notevoli vantaggi dal punto di vista della sostenibilità ambientale e ha moltissimi impieghi. Si va dal tessile, al campo sanitario, già sperimentato ampiamente in America".

Certo, conclude il neoeletto, la legalizzazione della cannabis non è una priorità in questo momento (anche perché sopra tutto pende ancora l'incognita della formazione del governo, ndr) ma è di certo un tema che il M5S vuole affrontare. (23 marzo 2013)


fonte,Repubblica.it
 

elune

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Segnali sempre piu' incoraggianti :)
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D

DXTR

ma speriamo che i cittadini a 5 stelle, una volta stabilizzato il governo e risolte le beghe, intavolino sto ca...cchio di discorso, una volta per tutte, e ci facciano uscire dal medioevo.
 

CrazyDog

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Repubblica Ceca, Cannabis in Farmacia

Repubblica Ceca, Cannabis in Farmacia

PRAGA, 2 APR - Da oggi e' legale nella Repubblica ceca la canapa indiana utilizzata a fini.

La legge, approvata in dicembre, legalizza l'uso della marijuana per attenuare gli effetti di alcune malattie gravi, come cancro, morbo di Parkinson, sclerosi multipla, Aids.

Per impedirne l'abuso, la cannabis sara' acquistabile solo in farmacia con ricetta elettronica. Nel primo anno si usera' la canapa importata dall'Olanda, poi saranno concesse licenze per la coltivazione locale.

Fonti:
http://www.cannabis.info/IT/notizie/7726-repubblica-ceca-cannabis-in-farmacia
www.ansa.it
 

CrazyDog

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Il Progetto Free Weed

Il Progetto Free Weed

CASERTA - Sta per partire in Italia la raccolta firme per proporre il Referendum per l'abrogazione della legge Fini-Giovanardi, al fine di poter puntare alla legalizzazione della cannabis. A portare avanti questa battaglia è il progetto ‘FreeWeed' che, nato da Facebook nella pagina ‘Legalizziamo la Cannabis Indica e Sativa' (www.facebook.com/CanapaLibera), si è sviluppato prima nel web, con la nascita del sito internet www.freeweed.it ed ora sta per arrivare ad operare su tutto il territorio nazionale.
Il progetto ‘FreeWeed' nasce da un'idea di Stefano Auditore che, insieme a Luigi, Antonio e Jessica, ha iniziato a sviluppare una vera e propria organizzazione, determinata a raggiungere il suo scopo. Il progetto ha una sua sede fissa sul gruppo Facebook ‘Progetto FreeWeed - Tutti Uniti per la Legalizzazione della Cannabis'.
Sulla pagina web la gente potrà trovare numerose informazioni sul progetto, con quotidiani aggiornamenti sulla realtà dell'antiproibizionismo e tutte le notizie relative alla cannabis. Inoltre, con la nascita del sito web www.freeweed.it, il progetto ha ottenuto finalmente la sua base operativa, dove illustrare le procedure per la raccolta delle firme, come aiutarsi, come intervenire e come agire attivamente per poter realmente prendere parte a questo ormai imminente cambiamento. Il progetto ‘FreeWeed' non vuole incentivare il consumo di cannabis in Italia, ma esporre, con chiarezza, che il sistema legislativo attuale valuti le scelte politiche sulle droga come superflue e inadeguate.

Infine, oltre allo scopo prefissato di portare avanti un referendum e la relativa raccolta firme, altro scopo ‘FreeWeed' è creare una visione nuova della risorsa e gettare le basi per ispirare una nuova Legislazione.

Il progetto si basa su pochi ma chiari punti, dal quali bisogna partire. In primis spingere verso la ricerca scientifica, che approfondisca le proprietà terapeutiche della cannabis, ancora sconosciute in Italia, affinché si arrivi a permettere un'applicazione medica che equipari l'Italia ai tanti paesi occidentali dove si è già giunti ad una rivalutazione come farmaco e soprattutto che possa riconoscere al malato una dignità che ad oggi non viene garantita, grazie ad un sistema burocratico che, quotidianamente, cancella le speranze di chi cerca di arrivare a cure alternative; sfruttare la nascita di punti di vendita autorizzati e la conseguente nascita di nuovi posti di lavoro per la coltivazione e la vendita affinché ne tragga vantaggi il sistema economico nazionale; concentrare il lavoro delle Forze dell'Ordine alla lotta contro i crimini e i traffici di droghe che realmente strappano la vita, soprattutto ai giovani, e di conseguenza intensificare la lotta alle mafie, evitando un dispendio di energie e risorse economiche risultato del tutto inutile; rivalutazione del sistema carcerario con l'abrogazione della Fini-Giovanardi.
FreeWeed sta quindi reclutando referenti sul territorio, che portino avanti la battaglia pro-legalizzazione e che aiutino lo svolgimento della raccolta firme che ha come data di inizio Ottobre 2013.

Il Progetto ha di recente ufficializzato l'evento che si terrà a Torino, dove per tutti si potrà conoscere il "team" organizzativo che sta al timone di questa grande nave.

Ulteriori informazioni sul Progetto FreeWeed sono disponibili online sul sito freeweed.it
Per contatto diretto con il Progetto FreeWeed:
Organizzazione Progetto Referendario FreeWeed
Stefano Auditore Armanasco (Milano)
Cellulare: 342 1377980
e-mail: direzione@freeweed.it
Facebook: www.facebook.com/StepDaBoss




Fonti:
http://www.cannabis.info/IT/notizie/6945-il-progetto-freeweed
interno18.it
http://www.freeweed.it/
 

elune

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Martedì 9 aprile si raccolgono 50.000 firme in supporto di 3 leggi popolari depositate in cassazione: contro la tortura, per le carceri e per la Fini-Giova...
Maggiori info:
http://www.fuoriluogo.it/sito/home/mappamondo/europa/italia/rassegna_stampa/-il-9-aprile-si-firma-per-le-3-leggi-davanti-ai-tribunali
https://www.facebook.com/events/143729385800016/
http://www.3leggi.it/

Tribunali:
Ancona, Tribunale di Ancona, Piazza Roma (9-13)
Bari, Tribunale penale, Via Nazariants, (9-13)
Bologna, Tribunale di Bologna, via D’Azeglio, angolo via Carbonesi, n. 1 (9-13)
Bolzano, Tribunale di Bolzano, Piazza del Tribunale 1 (9-13)
Brescia, cortile del Palazzo di giustizia, via Lattanzio (8,30-12)
Cagliari, Tribunale di Cagliari, Piazza della Repubblica 18 (8.00 alle 14.00)
Cagliari, Tribunale Minorile, Via Dante,1 (8-14)
Campobasso, Tribunale di Campobasso, Viale Elena (9-13)
Catanzaro, Piazza Prefettura, (9-13)
Chieti, Tribunale di Chieti, Piazza Vittorio Emanuele (9 – 13)
Ferrara, fronte Tribunale di Ferrara, Via Borgo dei Leoni 62 (9-13)
Firenze, all’interno del Tribunale di Firenze, Viale Guidoni , 61 (9-13)
Genova, Palazzo della Regione, Sala Liguria Spazio Aperto, piazza De Ferrari (14.30-19)
Lecce, Tribunale di Lecce, Viale Michele De pietro piazzale del Tribuanale (9-13)
Livorno, P.zza Cavallotti, sede del mecato centrale (9-13)
Milano, Tribunale di Milano, Corso di porta vittoria (di fronte all’ingresso principale del tribunale) (9-15)
Napoli, Tribunale di Napoli, Piazza Cenni al Centro Direzionale (9-13)
Palermo, Tribunale di Palermo, via Impallomeni sotto i portici dell’ex Palazzo Eas (9-13)
Perugia, Corte d’Appello di Perugia, Piazza Matteotti (10-13)
Pisa, Casa della Donna, Via Galli Tassi 8 (9.30-19)
Potenza, Tribunale di Potenza, via N. Sauro n. 71 (9-13)
Roma, Tribunale di Roma, Piazale Clodio, Via Golametto 4, (9-14)
Taranto, Tribunale di Taranto, via Marche (9-13)l
Tivoli, Tribunale di Tivoli, Viale Nicolò Arnaldi 19 (10-13)
Torino, Palazzo di Giustizia di Torino, Corso Vittorio Emanuele II 130 (9 – 13)
Trani - Tribunale Piazza Duomo - ore 9 - 13
Trento, Palazzo di giustizia, Largo Pigarelli n. 1 (9-13)
Trieste, Comune di Trieste, Piazza Unità d'Italia 4 (9-13)
Udine, Tribunale di Udine, Largo Ospedale Vecchio, 1 (8-13)
Urbino, Tribunale di Urbino, via Raffaello 28 (9-13)
Velletri, Tribunale di Velletri, Piazza Bruno Buozzi (10-13)
Venezia, Palazzo di giustizia, ai piedi del Ponte della Costituzione a P.le Roma (9-13)

Mercoledì 10 aprile 2013
Rovereto (TN), Tribunale di Rovereto, Corso Rosmini Antonio n. 65 (9-13)

In particolare sotto l'art. 2 si legge "Non sono punibili la coltivazione per uso personale di cannabis indica e la cessione a terzi di piccoli quantitativi destinati al consumo immediato, salvo che il destinatario sia un minore di anni sedici."
La novità sarebbe che si riconosce l'esistenza della coltivazione per uso personale quindi dovrà essere l'accusa a dimostrare che non è per uso esclusivo tuo e non l'imputato a doversi discolpare.
Qui' il testo intero: http://www.3leggi.it/presentazione/modifiche-alla-legge-sulle-droghe-depenalizzazione-del-consumo-e-riduzione-dellimpatto-penale/
 

pasqsn

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Referendum Marijuana, Radicali depositano in Cassazione il referendum sulla depenalizzazione della cannabis. Obiettivo, raccogliere 500mila firme


Dopo 10 anni, risplende la pianta delle battaglie sui diritti. Anche quella di coltivare marijuana senza incorrere in sanzioni penali. I diritti, da sempre le vere lotte dei radicali, trovano oggi una forte accelerazione da parte del gruppo di Marco Pannella, all'ombra delle quotazioni sempre più insistenti che vogliono Emma Bonino protagonista nella partita del Quirinale.

Questa mattina infatti, su iniziativa del movimento Radicali italiani, sono stati depositati in Corte di Cassazione sei quesiti referendari ed alcune proposte di legge di iniziativa popolare e in contemporanea è stata anche depositata una proposta di legge di iniziativa popolare per la legalizzazione della coltivazione (ddl Bernardini non discusso nella scorsa legislatura).

I referendum hanno come oggetto il finanziamento pubblico dei partiti, il sistema dell'otto per mille, le leggi sull'immigrazione e sugli stupefacenti, il divorzio breve. Referendum con i quali, afferma il segretario Mario Staderini, si potrebbero risparmiare tra i 5 e 10 miliardi di euro. In tempi di spending review, non una cifra da poco.

Fra maggio e settembre la possibilità di raccogliere le firme (500mila, c'è il sito apposito per impegnarsi "lisostengo"). La questione cannabis è uno dei punti (mai mollati dai radicali), oggi di fortissima attualità se si pensa a quel che è avvenuto a novembre con la liberalizzazione negli stati di Colorado e Washington. "E qui in Italia - racconta Mario Staderini - in un momento di stallo della democrazia, non possiamo far finta di niente: il proibizionismo è fallito, puntiamo alla legalizzazione. Dobbiamo ridurre i danni che si stanno facendo".

Legalizzare la cannabis però non è possibile.
"E' il nostro obbiettivo, ma non è possibile legalizzarla a causa di leggi internazionali. Però si può decriminalizzare, depenalizzare. Nel Belpaese ci sono 400mila piccoli spacciatori, 28 mila detenuti per droga. Migliaia di agenti impegnati a combattere questo fenomeno. Ecco, chiediamocelo, che fenomeno è? Di lieve entità: è questo che dobbiamo riconoscere con il nostro referendum. In Italia ci sono 3 milioni di consumatori di cannabis, 4 milioni saltuari. Per violazione di reati di lieve entità rischiano una pena da 1 a 6 anni. E che accade? Aumenta il numero di detenuti, si implementa il mercato delle mafie vicino ai 30 miliardi di euro. Quand'è che cambieremo le cose?"

Attraverso il referendum cosa può cambiare?
"Puntiamo a cancellare la reclusione, a dare la possibilità di coltivare la propria pianta, a fare sì che non si incappi in sanzioni per piccole quantità. Ma soprattutto a mutare la mentalità su questo tema. Però c'è bisogno di aiuto per raccogliere così tante firme".

I tempi sono brevi.
"Ci diamo un mese per chiamare a raccolta i promotori, poi dobbiamo partire con la raccolta firme. Poi la Cassazione si esprimerà sulla costituzionalità".

A quali forze politiche chiederete sostegno?
"A tutte quelle che vogliono starci. I referendum sono sei, ognuno tocca temi che possono interessare le varie forze politiche. Abbiamo bisogno di un aiuto per superare gli ostacoli: per i finanziamenti pubblici da abolire ai partiti, ad esempio, penso ai renziani. Per questioni come la cannabis, o come l'idea di snellire dalla burocrazia i referendum, magari proponendo forme digitali, guardo a i Cinque Stelle. Perché non aiutarci? Abbiamo bisogno di autenticatori di firme. E' questo è il momento di agire"

fonte: http://www.huffingtonpost.it/2013/0...050336.html?utm_hp_ref=italy#slide=more268018
 

pasqsn

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Antidroga, milioni di euro al vento

Oltre 50 milioni di euro, destinati sulla carta a progetti di prevenzione dalle tossicodipendenze, e finito poi in mille rivoli, molti dei quali facenti capo a un solo collettore di fondi: la Asl 20 di Verona


È un fiume di denaro, oltre 50 milioni di euro, destinato sulla carta a progetti di prevenzione dalle tossicodipendenze, e finito poi in mille rivoli, molti dei quali facenti capo a un solo collettore di fondi: la Asl 20 di Verona. E non solo, fra i tanti stanziamenti, ce ne sono alcuni per un totale di quasi un milione alla chiacchieratissima Fondazione Maugeri, quella che ha inguaiato Formigoni. E’ il mondo del Dipartimento politiche antidroga della Presidenza del consiglio dei ministri, è il regno di un monarca assoluto: Giovanni Serpelloni, 59 anni, veronese, medico, esponente più agguerrito del proibizionismo. Un monarca che ha avuto un padrino politico preciso, Carlo Giovanardi, ex sottosegretario alla Famiglia con delega (e quasi un’ossessione) alle politiche antidroga. Già, perché Serpelloni al Dipartimento è arrivato nel 2008, quando è stato costituito, chiamato, appunto, da Carlo Giovanardi. Serpelloni arriva a Roma dopo 20 anni di guida del Centro di medicina preventiva e poi del Dipartimento dipendenze della Asl Verona 20. La missione del Dipartimento è quella di «promuovere, indirizzare e coordinare le azioni di governo atte a contrastare il diffondersi delle tossicodipendenze e delle alcoldipendenze correlate».
Come? Con progetti, pagine web, campagne pubblicitarie e altro tutto scelto a insandacabile giudizio del capo dipartimento, che, bisogna riconoscerlo, in questi 5 anni di idee ne ha avute parecchie, alcune anche bizzarre. «Roba da Corte dei Conti, credetemi», dice Franco Corleone, ex sottosegretario alla Giustizia e oggi garante dei detenuti della Regione Toscana. Analizzando i dati del bilancio del Dipartimento saltano agli occhi alcuni particolari. Il primo è che tutto ruota intorno a Verona, alla Asl 20 che, come detto, è la Asl di provenienza di Serpelloni. E’ vero che Verona è stata in passato crocevia del traffico di stupefacenti, ma basta questo a dare alla Asl 20 il monopolio della gestione dei progetti del governo italiano in fatto di prevenzione? E’ a Verona che fra il 2012 e il 2013 transiteranno, per gestione diretta o per essere girati ad altri enti, oltre 5 milioni di euro, quasi altri tre sono arrivati in anni precedenti, ma la Asl è comunque sempre l’ente a cui fa riferimento ogni progetto. Così come veronesi sono tutti i fornitori del Dipartimento, dalla cancelleria ai computer, ai telefonini. E dato che Verona è il centro di tutta l’attività sono decine di migliaia gli euro spesi per andare «in missione» nel capoluogo scaligero o spostarsi da Verona a Roma (rigorosamente in aereo o in treno in prima classe). Tutto questo agitarsi per cosa? Per decine di progetti per i quali vengono create pagine web, che si avvalgono di campagne pubblicitarie (150mila gli euro spesi per realizzare delle spillette), che poco incidono. Come «In marcia per la vita» (180mila euro), «OutCome» (25 milioni di euro spalmati su vari anni), «Dream On», una sorta di talent show sulla danza, (400mila e gruppi veronesi fra i vincitori); «Nnidac 2011» con 40 Comuni e il consorzio universitario Cueim (destinatario per questo di 2 milioni e 150mila euro). E così via. Il seguito di queste iniziative è verificabile sul web, analizzando i dati sugli utenti delle pagine realizzate (da società veronesi e gestite dalla Asl 20, naturalmente). Nnidac, per dire, ha due visitatori in media al giorno. E un altro dei fiori all’occhiello di Serpelloni, «Alert web monitoring rave party e internet» (250mila euro di finanziamento solo nel 2013) nell’ambito del quale sono stati anche acquistati dei navigatori satellitari per individuare e impedire i rave party, ha una pagina web correlata che ha così pochi visitatori che non viene censita. D’altra parte la rete internet non dà grandi soddisfazioni a Serpelloni, nonostante la profusione di investimenti (270mila euro in tre anni): la home page del Dipartimento ha, in media 13 utenti al giorno (meno dei dipendenti del Dipartimento).

fonte: http://iltirreno.gelocal.it/regione/2013/04/10/news/antidroga-milioni-di-euro-al-vento-1.6859380
 

fumo

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da leggere motivazioni sentenza che assolve 2 giovani coltivatori di cannabis,

Una sentenza storica che genera un precedente nella giusrisprudenza in tema di stupefacenti: il tribunale di Ferrara ha assolto due giovani processati per aver coltivato in casa marijuana a uso personale. Una fatispecie che, secondo il giudice Franco Attinà, non è prevista dalla legge come reato.

http://magazine.excite.it/marijuana...ica-ad-uso-personale-non-e-reato-N136628.html

non so se è stato già riportato ma ho letto e credo sia interessante
 

pasqsn

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L'assurdo nell'assurdità!

Nel 2007, ad un anno e mezzo dall’entrata in vigore della Fini-Giovanardi, nelle montagne della Toscana dove viveva una pacifica comune composta da numerose famiglie che si ispiravano allo stile di vita dei nativi americani, grazie ad una “gentile” delazione, i carabinieri facevano un’incursione e scoprivano una rigogliosa piantagione di canapa ancora in fase vegetativa.

Ma, nonostante il numero elevato di piante, gli stessi agenti delle forze dell’ordine (che rimasero stupiti dall’organizzazione della comune, dall’educazione e dalla cultura espressa, dall’operosità evidenziata dai laboratori di artigianato, dagli orti, serre e allevamenti), si adoperarono immediatamente per non procedere ad alcun arresto e riuscirono a convincere sia il comandante di Grosseto e sia il GIP, che non esistevano pericoli di sorta in quanto gli incriminati erano distanti milioni di anni luce da qualsiasi forma o tendenza criminale.

La stessa impressione la ebbe il giudice in fase processuale, che assolse tutti i membri della comune con una strana ma efficace motivazione: “la buona fede”!

Addirittura il PM si dimostrò comprensivo chiedendo il minimo della pena, ma “la legge è legge” e dato che indipendentemente da tutto, la coltivazione di cannabis è assolutamente vietata, dopo la sentenza di assoluzione era inevitabile la sua richiesta di ricorso in appello.

E pochi giorni fa, dopo ben 6 anni dalla vicenda, si è celebrata l’udienza per il ricorso davanti ai giudici della Corte d’Appello di Firenze, che molto attentamente hanno ascoltato le motivazioni dell’avvocato Zaina che difende i membri della comune, le dichiarazioni del portavoce degli imputati che ha nuovamente cercato di difendere la dignità e la libertà espresse dall’esperienza comunitaria, ma soprattutto hanno recepito la richiesta del PM che ha ribadito la necessità di una pena (benché minima), perché il reato di coltivazione è pur sempre un reato!

E a questo punto riprendiamo il titolo “l’assurdo nell’assurdità!“, in quanto è stato del tutto sconcertante verificare quanto i giudici fossero del tutto consapevoli della qualità etica e sociale degli imputati, ma piuttosto che affermare queste qualità con un atto di coraggio confermando la sentenza di primo grado, hanno preferito, non senza qualche imbarazzo, attenersi alle disposizioni di legge perseguendo il discutibile principio enunciato dal Marchese del Grillo (e ripetuto più volte su questo sito in circostanze simili): “io so io e tu non sei un c….!“, ridando in pasto all’opinione pubblica un’immagine distorta di chi coltiva canapa per uso assolutamente privato.

“Lo sappiamo che non siete criminali, ma la legge dice che lo siete e quindi anche se non vorremmo, vi dobbiamo comunque condannare …in Italia il consumo è consentito, ma non la coltivazione…” e cosa ci può essere di più assurdo di questo, se oltretutto viene contemplato nel contesto di una legge che è una vera e propria assurdità concettuale e una vera e propria istigazione a delinquere spingendo i consumatori verso il mercato controllato dalla criminalità organizzata?

Noi non siamo criminali, perché non arrechiamo danno e non causiamo vittime!

I veri criminali sono Fini, Giovanardi e Serpelloni che continuano a provocare danni, vittime e sconcerto addirittura tra i giudici costretti a giudicare e condannare una criminalità inesistente!

Questo è quello che stiamo cercando di far capire da anni ed è questo che riandremo ad affermare alla Corte di Cassazione e poi, se questo non dovesse bastare arriveremo fino a Strasburgo, ma difenderemo ad oltranza la nostra dignità e la nostra libertà, perché oltre al Marchese del Grillo, possa scomparire per sempre anche la frase che lo ha reso noto e che ha purtroppo regolato fino ad oggi i rapporti tra qualsiasi potere e i cittadini!

Giancarlo Cecconi – ASCIA

http://www.legalizziamolacanapa.org/?p=5584
 

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ITALIA - Million Marijuana March 2013. Il programma di Roma 2-3-4 maggio

2, 3 e 4 maggio a Roma e in tutto il mondo Million Marijuana March 2013
TANTA GALERA PER NOI MOLTISSIMI, MILIARDI DI EURO PER LORO POCHISSIMI.
Più di 120 mila persone arrestate negli ultimi sette anni grazie alla legge Fini/Giovanardi, piu di 22 milioni di piante di canapa sequestrate solo nel 2012, annualmente un numero imprecisato di miliardi esentasse finiti nelle casse delle narcomafie.

GIOVEDI’ 2 MAGGIO
ore 11,00 – “LA FINE DEL PROIBIZIONISMO, PROPOSTE PER L’ITALIA E IL MONDO” Conferenza Stampa presso la Sala del Mappamondo – sala stampa della Camera dei Deputati – via della Missione 4.
Con:
Annie MACHON (UK), direttrice LEAP (Law Enforcement Against Prohibition)
Joep OOMEN (Belgio), coordinatore Encod e membro del cannabis social club Trekt Uw Plant
Gennaro MIGLIORE, capogruppo SEL alla Camera
Luigi SARACENI, avvocato
Alberto SCIOLARI, vicepresidente PIC (Pazienti Impazienti Cannabis)
Modera Million Marijuana March
ore 18.00 DIRITTI VIOLATI, LEGALITA', FUTURO presso il Nuovo Cinema Palazzo, Piazza dei Sanniti.
Con:
Annie MACHON (UK), direttrice LEAP (Law Enforcement Against Prohibition)
Joep OOMEN (Belgio), coordinatore Encod e membro del cannabis social club Trekt Uw Plant
Luigi SARACENI, avvocato
Avv. Alessio SCANDURRA, associazione Antigone
Rino FABIANO, consigliere municipale III municipio
Marco FURFARO, Segreteria Nazionale SEL
Guido, Cinema Palazzo
Alberto SCIOLARI, vicepresidente PIC (Pazienti Impazienti Cannabis)
Modera Million Marijuana March

VENERDI’ 3 MAGGIO
Ore 18,00 CANAPA TERAPEUTICA, AUTOCOLTIVAZIONE, SOCIAL CLUB; DIRITTO DI RESISTENZA presso il CSA La Torre, Via Bertero
Con:
Alcuni pazienti del PIC
Avv. Gennaro SANTORO, associazione Antigone
Patti CIRINO, Comitato giustizia per Aldo Bianzino
Giuseppe BORTONE, responsabile ufficio tossicodipendenze CGIL Nazionale
Dott. Mario GERMAN DE LUCA, resp. CNCA Lazio
Enrico FLETZER, giornalista, Encod Italia
Checchino ANTONINI, Il proibizionismo uccide
Tiziano SCHIENA, Tilt
Enrico CARIA, regista del film "L'era legale"
Modera Million Marijuana March
A seguire proiezione di:
L'era legale, Breaking the Taboo (film prodotto dalla Global Commission)

Nell'ambito della tre giorni verranno allestite:
Un'Apericena Canaposa, con un banco di degustazione di cibi a base di canapa.
Le tavole di IVANart
Banchetti per firmare le tre proposte di legge di iniziativa popolare su Tortura, Carceri, Droga.

SABATO 4 MAGGIO
Ore 16.00
MILLION MARIJUANA MARCH - partenza da Piazzale dei Partigiani ore !6.
Ore 23.30 Gran finale con festone presso il CSA La Torre con Jahtari
Sala chill out, con diffusione materiali info e riduzione del danno curati da Lab 57 e Coop Nautilus

fonte: http://droghe.aduc.it/notizia/milli...+roma+maggio_127192.php#.UW0ZURkzR-Q.facebook
 

elprincipe

Cheech Grower
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Droga: Sel, a breve ddl su pene ridotte cannabis, d'accordo M5S



Roma, 2 mag. (Adnkronos) - Sanzioni minori per la detenzione di cannabis e stop alle pene per coltivazioni di canapa a uso personale. Questi, in estrema sintesi, i punti di forza della progetto di legge presentato da Sinistra ecologia e liberta' oggi in una conferenza stampa a Montecitorio. Il punto di arrivo di Sel, spiega il capogruppo Gennaro Migliore, resta l'abrogazione della Fini-Giovanardi. Intanto, pero', il partito vendoliano si porta avanti con "un articolato per modificare il testo unico sulle droghe", chiarisce Migliore.

speriamo che passi ,sarebbe un passo avanti raga!!!!:ying:
 

jahlive908

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La fine del proibizionismo. Proposte per l'Italia e il mondo. Tanta galera per noi mo

La fine del proibizionismo. Proposte per l'Italia e il mondo. Tanta galera per noi mo

Conferenza Stampa di apertura della Million Marijuana March. La tredicesima edizione italiana della manifestazione è dedicata a tutte le vittime del proibizionismo. In particolare, l'intera tre giorni è dedicata ad Aldo Bianzino

http://www.radioradicale.it/scheda/379625?format=52

tiè ignoranza:laughing:
 

bodler

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Ciao growers...non sapendo dove postarle, questo mi sembra il posto più adatto per mettere due foto della m.m.m.

quest'anno eravamo davvero tanti ma TANTI (si parla di centomila persone!) stessi ideali, stessi propositi, stesse speranze, tutti uniti per un nostro diritto.

Come sempre grande marcia, di quelle che ti regalano scorci di roma inediti, passeggiare per le strade tutti insieme con il sorriso, ci crdiamo e ci crediamo con tutto il cuore che qualcosa possa cambiare....

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