Theorganicguy
Well-known member
La primavera é iniziata. Le giornate iniziano ad allungarsi e i fiori a sbocciare. Nel nostro piccolo, anche noi coltivatori iniziamo a schiuderci e a far germinare i tanto attesi semi scelti con cura quest'inverno. C'è chi è più avvantaggiato e ha già disposizione giornate calde e notti miti e invece chi deve proteggere le piante dall'escursione termica ancora pronunciata. Un'altra stagione significa un'altra possibiità per provare nuove varietà e andare a caccia di fenotipi rari, ma significa anche un'altra generazione per chi intende sviluppare i propri ibridi e dare un contributo alla comunità cannabinoica.
Nel tempo trascorso dall'ultimo raccolto, ho riflettuto a fondo su quali obiettivi conseguire e come aggiungere una pagina al grande libro scritto dall'accoppiata homo sapiens e cannabis. Dopo essermi documentato sullo stato attuale della cannabis, ho deciso di tornare alle origini e ripartire da qualche decennio fa, quando i livelli di thc oltre il 15% erano un'utopia.
L'anno scorso decisi di separarmi dal mondo delle kush, skunk e haze, andando alla ricerca di nuovi terpeni e cannabinoidi. Ho scoperto degli aromi ed effetti cosí ricercati che sia il coltivatore che il consumatore in me sono cambiati. Il prossimo passo sarà separarmi dalle correnti odierne che fluttuano verso l'assenza di cbd o di thc e sviluppare delle varietà bilanciate, contenenti il triplo di cbd rispetto al thc o il doppio del thc e cosí via. Desidero che anche il consumatore occasionale possa godersi un'esperienza piacevole e distensiva, alla stregua di una birra fresca ad una grigliata e non di una tazza di amaro a stomaco vuoto.
Un altro obiettivo è sviluppare delle varietà con caratteristiche da sativa, adatte a chi coltiva all’esterno a nord, dove le giornate più lunghe e un autunno più freddo rendono la fioritura un vero e proprio terno al lotto. Intendo sviluppare queste genetiche partendo da varietà provenienti da tutto il mondo, mescolando individui a foglia larga e statura tozza con altre dalle foglie lunghe e strette e l’abilità di essere semi-autofiorenti, ovvero di iniziare a fiorire poco dopo il solstizio d’estate, sfruttando le giornate lunghe e calde.
Ultimo, ma non meno importante, la ricerca di nuovi sapori ed abbinamenti di terpeni. Sono particolarmente curioso di esplorare alcune linee fruttate e floreali.
I miei principi non cambiano: fertilizzanti fatti in casa e terreno riciclato dai cicli scorsi, con aggiunte di compost fatto con verdure biologiche e foglie secche, frutto del raccolto dell’anno passato. Le prime piante di marzo condividono tutte lo stesso padre e sono:
-una erdpurt trifogliata, proveniente dalla mia riproduzione della linea,
-una kali china x erdpurt
-una (zamadelica x kali china) x erdpurt
Questo e molt'altro, presto su questi schermi. Una splendida domenica a tutti i membri di ICMAG
Nel tempo trascorso dall'ultimo raccolto, ho riflettuto a fondo su quali obiettivi conseguire e come aggiungere una pagina al grande libro scritto dall'accoppiata homo sapiens e cannabis. Dopo essermi documentato sullo stato attuale della cannabis, ho deciso di tornare alle origini e ripartire da qualche decennio fa, quando i livelli di thc oltre il 15% erano un'utopia.
L'anno scorso decisi di separarmi dal mondo delle kush, skunk e haze, andando alla ricerca di nuovi terpeni e cannabinoidi. Ho scoperto degli aromi ed effetti cosí ricercati che sia il coltivatore che il consumatore in me sono cambiati. Il prossimo passo sarà separarmi dalle correnti odierne che fluttuano verso l'assenza di cbd o di thc e sviluppare delle varietà bilanciate, contenenti il triplo di cbd rispetto al thc o il doppio del thc e cosí via. Desidero che anche il consumatore occasionale possa godersi un'esperienza piacevole e distensiva, alla stregua di una birra fresca ad una grigliata e non di una tazza di amaro a stomaco vuoto.
Un altro obiettivo è sviluppare delle varietà con caratteristiche da sativa, adatte a chi coltiva all’esterno a nord, dove le giornate più lunghe e un autunno più freddo rendono la fioritura un vero e proprio terno al lotto. Intendo sviluppare queste genetiche partendo da varietà provenienti da tutto il mondo, mescolando individui a foglia larga e statura tozza con altre dalle foglie lunghe e strette e l’abilità di essere semi-autofiorenti, ovvero di iniziare a fiorire poco dopo il solstizio d’estate, sfruttando le giornate lunghe e calde.
Ultimo, ma non meno importante, la ricerca di nuovi sapori ed abbinamenti di terpeni. Sono particolarmente curioso di esplorare alcune linee fruttate e floreali.
I miei principi non cambiano: fertilizzanti fatti in casa e terreno riciclato dai cicli scorsi, con aggiunte di compost fatto con verdure biologiche e foglie secche, frutto del raccolto dell’anno passato. Le prime piante di marzo condividono tutte lo stesso padre e sono:
-una erdpurt trifogliata, proveniente dalla mia riproduzione della linea,
-una kali china x erdpurt
-una (zamadelica x kali china) x erdpurt
Questo e molt'altro, presto su questi schermi. Una splendida domenica a tutti i membri di ICMAG