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OverLight

Sante

In DoPa
Non voglio certo confutare le teorie condivise dalle persone esperte che mi hanno preceduto e più che una soluzione pongo un altro quesito.
Tra l altro lo stesso Rokos, autore del 3d ha fatto diverse prove e tende ad escludere ls componente nutrizionale.
Ma...
Non potrebbe essere che al momento dell' inizio fioritura la pianta famelica di azoto ed altri nutrimenti e magari sottoposta a molti fotoni acceleri il suo metabolismo e manifesti quindi di una momentanea carenza?

Ho notato come ad esempio le piante coltivate sotto led ad alta potenza risultino più affamate di nutrimenti (e i substrati che per alcuni sono troppo carichi diventano improvvisamente scarichi)...potrebbe esserci una qualche correlazione?

Per escludere si tratti di un eccesso di luce forse potrebbe essere una prova del 9 implementare la CO2 seguendo la guida e i consigli del buon noreason?
 
Last edited:

hazepadano

Padre Sereno
ciao sante io sto provando a usare vasi da 3,6 litri e 2,4 con cloni da 20 cm. mi ritrovo in quello che dici. se le porti "giuste" in fioritura alla seconda hanno un crollo (che si manifesta come quello di rokos e ho più watt e meno sub di lui). se le porti belle paffutelle il "problema" si manifesta meno. aggiungi il ragionamento sul fatto che a un certo punto beve meno. quasi sicuro il problema è che la parte interrata non sta dietro alla parte aerea. aumenti i watt, aumenti i processi vari ma l'imbuto è sotto.
non credo necessiti di una momentanea carenza direi che si si trova. e molto probabilmente non ne esci se non abbassando i watt, o migliorando l'ossigenazione del sub (meglio) o aggiungendo co2 (ma prima devi sbloccare cmq il sub e rialzare i watt). infatti a 250watt a rokos tutto funziona.
il mio è un ragionamento e come tale va preso...
 

ROKOS

Active member
Ciao a tutti ragazzi!...intanto vorrei ringraziare tutti quanti per il vostro contributo! Rispondo a blocchi :biggrin:

Ciao compagno di merende tenendo conto che nel tuo primo ciclo è probabile che non ci hai fatto caso,l'unica cosa che non è mai cambiata è stato propio il riflettore.io ne prenderei uno di quelli martellati senza cool tube e farei un tentativo,male che vada hai speso pochi euri.ciao

Ciao vecchio marrano! Parto dalla fine dicendoti che al riflettore ho già provveduto (tanto cmq me ne serve un altro per il box vege) ed ho preso un AAW Defender Small che per le mie misure di profondità va bene. Voglio ancora fare alcune valutazioni ma a giorni sostituisco lo Spudnik.

Guarda quello che dici ci può stare ed infatti anche io l'ho pensato: non ci ho fatto caso. Però riguardando le foto un certo dubbio mi resta.





Non mi sembrano aver sbiancato per nulla nelle parti alte, di sicuro non come successo le volte successive, anche se sono già parecchio avanti dopo lo switch :chin:

io inizierei allontanando la 400 watt a 50-60cm, e vedi se continua,
volevo chiederti se quando swichi noti grossi cambiamenti nei valori temp e humi

Ciao Grow! Eh quello l'ho fatto. Quando hanno cominciato a sbiancare sotto la MH (25 cm circa) ho subito alzato ad un 45cm ed ho notato che il fenomeno si è arrestato. Per controllare ho anche piazzato al centro una pianta che stava sul lato più buio ed era bella verde, e nei giorni successivi non ho notato l'insorgere del fenomeno su di lei, così come ho notato la mancanza di progressione su quelle già un po' sbiancate, anzi, mi è sembrato che avessero anche recuperato un po' di colorito. Cosa che non dovrebbe essere anormale visto che entro certi limiti la pianta riesce a riparare il danno alla clorofilla.

Poi però quando ho messo il bulbo Philips pur mantenendo circa un 45 cm la faccenda ha ripreso e me ne sono accorto subito dalla "pianta test" che avevo messo al centro. A quel punto ho abbassato il wattaggio a 250w+SL (lasciando inalterata la distanza) e di nuovo la faccenda si è arrestata.

Ora piano piano e controllando sempre sono sceso a 25 cm e mi sembra che la cosa resti stabile.

Venendo invece alla domanda tutt'altro che peregrina riguardo i parametri. Tornerò su questa cosa rispondendo a Nore ma intanto posso dirti che in termini di temperature no, se non per il fatto che le ore di buio sono di più e quindi le temperature più basse sono per più ore. Lo stesso discorso vale per l'UR anche se in questo caso devo dire che quando tolgo l'umidificatore (ed a volte è successo anche durante lo switch) chiaramente questa si abbassa.

In generale comunque non ho mai valori eccessivamente sballati, ma nemmeno mai perfetti, soprattutto come UR.

N'abbraccio vecchio mio!

Certo che dopo aver letto tutto, viene spontaneo chiedersi com'è possibile che non sia un problema comune. Nel senso che mi sembra strano che tu sia l'unico a "sovraccaricare" il box di piante e quindi a diminuire il livello di co2 (tra l'altro hai anche una bella immissione).

Anche perchè non mi sembra di leggere cose diverse da ciò che fanno tutti, io stesso uso una 400w sullo spudnick in un box più piccolo del tuo e con gli aaw addirittura la distanza tra tubo e apicali a volte non supera i 10 cm eppure non mi è mai successo tutto ciò, a me come a molti altri growers.

Scusa per i ragionamenti ad alta voce che sicuramente avrai già fatto, ma è davvero un bel mistero.

No ma quale scusa! I vostri dubbi sono anche i miei, però una risposta me la sono data, e ce l'ha data anche Nore. Anche su questo argomento ci torno dopo rispondendogli ma la questione è che dobbiamo vedere la fotosintesi come la ricetta della torta di mele di nonna papera. Ci sono degli ingredienti (Ossigeno, CO2, luce, etc.) che contribuiscono nel loro equilibrio alla fotosintesi, se qualcuno di questi elementi si riduce od aumenta, è tutto il processo ad esserne impattato. Se per fare la torta perfetta ci vogliono 4 uova e 2 mele, ecco che se le uova diventano 3 anche la necessità di mele (per mantenere l'equilibrio) si riduce. Allo stesso modo, se "altri" (oltre alla luce) elementi della fotosintesi sono in deficit, ecco che il fabbisogno di luce diminuisce e quello che andava bene prima diventa troppo. Questo vuol dire che può essere "normale" che in situazioni diverse certi wattaggi e certe distanze possano dare esiti diversi.


sai che ho notato anche io che aumenta con l'aumentare delle piante? a me capita quando faccio il golosone e imposto il 600w in sl nel 90x90. ho un aw con cooltube. in teoria per avere i giusti parametri in 90x90 la 600w da il giusto irraggiamento a 90 cm di altezza (fonte la bibbia di cervantes). io la tengo a 50 cm (il cooltube ruba luce) e quel fenomeno è capitato. con altre piante più sative molto meno (ma erano solo 12 quindi magari vengo sul tuo discorso di co2). sul diario di simo c'è un discorso simile a questo con spunti interessanti.
https://www.icmag.com/ic/showthread.php?t=336580&page=16

Bella Haze!...si si vista...grazie mille! Anticipo una riflessione che svilupperò dopo, ma l'ammassamento di piante a ben vedere potrebbe incidere non solo sulla disponibilità di CO2 o sulla questione della "barriera verde eccessivamente irraggiata" come dicevo nel post di esordio, ma anche su tanti altri aspetti della pianta, come ad esempio la traspirazione, il che a sua volta incide sul metabolismo e la fotosintesi...mmmm...si aprono assieme al problema ossigeno altre variabili d'analisi.

Ciao rokos,hai mai misurato il ph dell'acqua?te lo chiedo perchè a vederle cosi sembrano sbalzi di ph,oppure una mancanza di calcio

Ciao Wizzi, si si lo misuro sempre, ho usato finora uno strumento fetecchia ma l'ho sempre calibrato ed ho spesso fatto test anche con le cartine per vedere se mi dava letture giuste. Può essere che non dia risultati esattissimi ma 5 cicli di sbalzi di ph mi sentirei di escluderli, anche perché se così fosse certi casini dovrei vederli anche in vegetativa penso ;)

------------------> SEGUE
 

ROKOS

Active member
Wei. A me quel pallore striato viene quando bagno troppo...


Intendo come asfissia radicale.se puoi metterne una in idro a fianco hai la conferma o la smentita


Ciao Inda!...no purtroppo non posso metterne una in parallelo in Idro ;)...ora qui non ti rispondo che lo faccio mettendoti assieme a Nore che l'apertura che hai dato è davvero molto interessante :thank you:

intendi come frequenza, quantità o entrambi?

@Rokos: la butto li. magari ne nasce un qualcosa di utile.

ho notato qualcosa di simile, attenuato da un lavoro sul rapporto di hr/t, l' oscuro vpd, cercando di condizionare la traspirazione.
la possibile carenza avuta nel ciclo 4 per capirci.
l'idea è stata "se gli stomi riescono a rimanere aperti, per condizioni quanto più favorevoli possibile, allora si dovrebbe riuscire a far lavorare al meglio la pianta".

però, c'è anche da dire, che rispetto il ciclo precedente ho cambiato linea di nuts. quelli usati questa volta aveano una componente specifica per i micro nutrienti.


No no è utile...la fotosintesi è un processo complesso e composito in cui giocano diversi fattori, è possibile che a questo punto il problema di "overlight" sia una derivata di un abbassamento della capacità di fare fotosintesi a dovere che dipende da altro (vedi ossigeno, ma anche traspirazione, etc.), ma che rende la luce eccessiva.


Grazie bello!

avevo lo stesso problema... risolto dando 3 o 4 giorni prima del cambio luce del nitrato di ammonio , ne metto un cucchiaino da caffè in 2 litri e annaffio.... non è bio, ma funziona.
a quanto ho capito quando partano consumano moltissimo e non tutti i fertilizzanti sono all'altezza .... prova.


Hemmm...scusami ma non capisco Samurai...nel senso che non ho idea di cosa possa fare un mix di nitrato di ammonio e caffè :chin:

secondo me invece è un problema che affligge molti, ma solo pochi se ne rendono conto o lo denunciano.
come scritto in altro 3d anch'io ho questi stessi problemi (forse sempre avuti, di sicuro gli ultimi 3 cicli). o tieni la lampada a 50cm o sbianchi... è dannatamente palese sta cosa, ho tutte le piante perimetrali belle verdi, però le loro foglie lato interno sono tutte macchiate, scolorite... quelle esterne sono stupende. non può essere un caso, non può essere sbalzo da ph. è per forza legato in qualche modo all'illuminazione


Eh Warp...questa per quanto mi riguarda la sottoscrivo con il sangue :biggrin:...girando per il web (e molto anche proprio su icmag) alla ricerca di fenomenologie simili devo dire che mi sono imbattuto in diverse situazioni in cui a mio modestissimo avviso il problema era proprio quello. Il fatto è che spesso (come fatto anche da me) la prima risposta è di tipo nutrizionale, ipotizzare un problema di light saturation (anche magari derivata da un abbassamento del livello di fotosintesi) è più difficile. Anche secondo me è un fenomeno più diffuso di quanto sembri, soprattutto mi è sembrato di aver notato più frequente in chi usa riflettori raffreddati che preservando le temperature possono indurre ad andare troppo vicino.


:huggg:
 

ROKOS

Active member
Quoto
tutto, non tanto per la questione radici che può essere solo overwaterig (per le radici) ma più per la troppa luce :biggrin:

Va
bene se mi viene vietato anche di partecipare alle discussioni alzo le mani :tiphat:



Hemmm....Lilly non te la prendere...se rileggi meglio il post di Nore vedrai che capirai che effettivamente la tua risposta in realtà è un po' contradditoria. Quello che penso Nore voglia dirci è che il problema può benissimo essere NON che ci sia troppa luce, ma che la luce DIVENTI troppa solamente in relazione al fatto che la fotosintesi si riduce (per altre cause) e con essa il fabbisogno di luce ;)
 

ROKOS

Active member
Non voglio certo confutare le teorie condivise dalle persone esperte che mi hanno preceduto e più che una soluzione pongo un altro quesito.
Tra l altro lo stesso Rokos, autore del 3d ha fatto diverse prove e tende ad escludere ls componente nutrizionale.
Ma...
Non potrebbe essere che al momento dell' inizio ioriturs, la pianta famelics di azoto ed altri nutrimenti e magari sottoposta a molti fotoni acceleri il suo metabolismo e necessita quindi di una momentanea carenza?
Ho notato come ad esempio le piante coltivate sotto led ad alta potenza risultano più affamate di nutrimenti (e terreni che per alcuni sono carichi diventano improvvisamente scarichi)...potrebbe esserci una qualche correlazione?

Per escludere si tratti di un eccesso di luce forse potrebbe essere una prova del 9 implementare la CO2 seguendo la guida e i consigli del buon noreason?


Ciao Sante, che la pianta in fase di stretch consumi di più mi sento di poter dire che è certo, ed infatti la mia prima risposta al perché del fenomeno è stata di natura nutrizionale. In questo specifico caso però mi sento ancora abbastanza in condizione di poter continuare escludere che nella sua ricorrenza il fenomeno abbia un'origine di natura specificatamente collegata ad un deficit nutrizionale. Può essere che sbagli naturalmente ;) ma le piante nei vari cicli hanno avuto substrati diversi, fertilizzanti diversi, e sono arrivate allo stretch in condizioni diverse, ma ogni volta la fenomenologia si è manifestata.


Alla CO2 ci avevo anche fatto un pensiero, ma il mio è un ambiente di coltivazione piccolo e per quel poco che so (non ho mai approfondito sul serio) può diventare anche un problema gestirla correttamente.


:wave:
 

ROKOS

Active member
Wei. A me quel pallore striato viene quando bagno troppo...

Intendo come asfissia radicale.se puoi metterne una in idro a fianco hai la conferma o la smentita

Io mi soffermerei su quello che scritto inda, che di esperienza ormai ne ha da vendere e anche se l'ha buttata lì semplice secondo me non è andato lontano dalla verità.

ROKOS se ti rileggi, noterai che hai sorvolato l'argomento e non hai scritto nulla riguardo le radici, cioè su quanto e come innaffi.

Come scirivi te stesso, la fotosintesi è un meccanismo che può essere considerato composto da vari anelli, che tutti uniti formano una catena. Se uno di questi anelli si rompe o è debole, ne risente la resistenza di tutta la catena, anche se i rimanenti anelli sono robusti ed integri.

In parole povere, se le radici non stanno bene, cioè tendenzialmente marciscono per la presenza di troppi batteri, che proliferano per una mancanza di ossigeno nel substrato, la diretta conseguenza è che l'assorbimento di minerali, acqua, e ossigeno decresce.
Al diminuire l'assorbimento di questi elementi e con l'aumentare dell'intensità luminosa, la pianta non riesce a stare dietro al metabolismo fotosintetico e si vede costretta a bruciare i propri tessuti per continuare a vivere (questo perchè non è un albero lento ma una pianta verde a crescita rapida).

Il fenomeno viene amplificato con il passaggio a 12/12 perchè il consumo di acqua diminuisce e il medium rimane bagnato più a lungo, specie in periodi freddi invernali, complici le basse temperature. Le radici anche se non marciscono del tutto non sono abbastanza sane da compensare le richieste della parte aerea della pianta.

Se questo che ho appena scritto è vero, dovresti poterlo riconoscere.
I vasi dovrebbero essere leggeri tra un'innaffiatura e un'altra e magari forati bene sotto. Se non è il tuo caso è un primo segnale.

Puoi sfilare i panetti dal vaso e osservare lo stato delle radici esterne. Radici bianche e numerose è buon segno. Radici rinsecchite, marroncine e in modesta quantità è un cattivo segno, indice di qualcosa che non va a livello radicale, e la cosa più comune è troppa acqua.

Poi, riguardo alla fonte luminosa, anche se ti sembra tanta la luce e lo è, non stiamo parlando di livelli troppo alti per una pianta sana. Se lo fosse crescerebbe e fiorirebbe in maniera abbondante, senza aver nessun problema, anzi, sarebbe un esplosione di verde e cime.

Non ti resta altro da fare che controllare le radici, riflettere sul tuo metodo di irrigazione e su quanto restano bagnate e cercare di capire se può essere questa la causa del problema.

Good luck

Da come lo descrivi sembra proprio fotorespirazione.

Prime cause sono l'ambiente ostile, cioè troppa luce, troppo calore, troppa aria secca (spesso ci si punta il ventilatore sperando di migliorare la situazione). La pianta si difende dall'ambiente ostile a costo di fermare la fotosintesi, per non creare radicali liberi per colpa dell'enzima rubisco che al posto di fissare co2, in queste condizione fissa ossigeno, molto reattivo, che a sua volta danneggia le cellule della pianta.

Le lampade HID producono tanto calore, si degradano ciclo dopo ciclo. Molto probabilmente la quantità di infrarossi aumenta, la situazione peggiora perchè il calore aumenta.

Alcuni strain sono più sensibili di altri ma con la giusta distanza della lampada non dovrebbe verificarsi fotorespirazione. Se lo fa comunque, potrebbe voler dire che le radici non tengono passo alla parte aerea.

Esempio palese nel mio caso è stato lo stesso strain in idro e in terra o cocco. In idro posso avvicinare la lampada di più e non aver problemi. In terra o cocco al contrario devo starci più attento. Ho delle piante in idro che si stanno beccando 900W a metro quadro e le lampade saranno a 30 cm dalle prime cime, con normali adjustawing e non vedo fotorespirazione, perchè le lampade sono al limite, se le avvicinassi ancora sarebbe controproducente. Inoltre ai fotoni non importa se le piante sono lontane 10 cm o 50, l'importnate è non perderne troppi che alla fine non vanno a incidere sulle foglie, risolto ciò i riflettori possono essere tenuti anche molto alti senza cali nella produzione.

Discorso complesso da spiegare ma appunto, di base il concetto è che per un fotone non fa differenza viaggiare 10cm o 1metro. Non perderà la sua energia a meno di non incontrare qualcosa con massa abbastanza elevata prima di giungere a destinazione.

E veniamo al dulcis in fundo :biggrin:...ho messo la risposta a Warp perché anche se rivolta alla sua situazione io ci ho trovato elementi che arricchiscono la discussione.

Provo prima a dare una risposta lapidaria poi però vorrei provare a percorrere il sentiero che mi avete aperto davanti perché lo trovo molto interessante.

Overwater...mmm...in realtà ho un approccio molto parsimonioso rispetto alle irrigazioni....in quest'ambito potrei dire che il mio motto è sempre stato: meglio più secche che troppo umide. Non so perché ma rispetto all'eccesso d'acqua sono sempre stato sensibile.

Faccio irrigazioni parecchio dilatate nel tempo tra un irrigo e l'altro (anche se ovviamente dipende dal periodo), tendenzialmente non passano mai meno di 3 giorni e comunque infilo sempre il dito nel terriccio e peso i vasi. Inoltre quando irrigo raramente mi esce l'acqua dal fondo, e quando lo fa è sempre molto poca. Solitamente (anche qui ovviamente dipende da tante cose) gli irrighi di piante mediamente adulte sono di circa 1-1,2 lt per i vasi da 9lt e 1,2-1,5lt per quelle nei vasi da 11lt.

I vasi sono normalmente forati sotto, nel senso che hanno i buchi ma non ne ho fatti io di aggiuntivi.

Per dire, la settimana scorsa viste le temperature un po' basse ho irrigato domenica quando il precedente lo avevo fatto addirittura il lunedì precedente. E questo perché avevo sentito il sub ancora un po' umido ed i vasi un po' pesanti. E' stata un'eccezione, ma per dire l'approccio.

Le radici le ho sempre guardate (travaso a parte) al momento del taglio e mi sono sempre sembrate in buone condizioni e con un livello di colonizzazione sufficiente.

Qualche foto di repertorio di cicli diversi





Nel week end mi dedicherò un po' alle piante ed approfitterò per dare una sbirciata all'apparato radicale facendo qualche foto così possiamo valutarle assieme ;).

Mi riprometto di rifletterci meglio (certe cose non devono essere date per certe senza opportuna riflessione) e di cercare riscontri, ma se dovessi così su due piedi rispondere alla domanda: "innaffi troppo?"...oggi risponderei che non mi sembra.

Ciò non toglie comunque che come ho detto mi avete aperto una strada interessante e che voglio provare a percorrere, possibilmente con il vostro aiuto.

"Come scirivi te stesso, la fotosintesi è un meccanismo che può essere considerato composto da vari anelli, che tutti uniti formano una catena. Se uno di questi anelli si rompe o è debole, ne risente la resistenza di tutta la catena, anche se i rimanenti anelli sono robusti ed integri".

"Prime cause sono l'ambiente ostile, cioè troppa luce, troppo calore, troppa aria secca (spesso ci si punta il ventilatore sperando di migliorare la situazione). La pianta si difende dall'ambiente ostile a costo di fermare la fotosintesi, per non creare radicali liberi per colpa dell'enzima rubisco che al posto di fissare co2, in queste condizione fissa ossigeno, molto reattivo, che a sua volta danneggia le cellule della pianta"

Partiamo da qui. E diciamo subito che l'idea che sia un problema di "ambiente ostile" a determinare una riduzione della fotosintesi e di conseguenza un minor fabbisogno di luce (che quindi diventa troppa) inizia a prendere spazio.

L'Overlight quindi non come "causa" ma come "conseguenza" di una riduzione del livello di fotosintesi determinato da altro.

Ma quale altro? Alla CO2 avevo pensato, all'ossigeno mi state facendo pensare voi...e la cosa è stimolante anche perché riconducibile al discorso del cambio di fotoperiodo.

"Il fenomeno viene amplificato con il passaggio a 12/12 perchè il consumo di acqua diminuisce e il medium rimane bagnato più a lungo, specie in periodi freddi invernali, complici le basse temperature"

Mi riprometto nel week end di pensarci su per bene e ad inizio settimana di provare ad analizzare con voi l'ambiente nel quale le piante vivono in termini un po' di tutti gli elementi che contribuiscono ad una buona fotosintesi, quindi oltre a quanto già sul tavolo mi sembrerebbe opportuno a questo punto allargare l'orizzonte anche ad UR, temperature, respirazione, etc., perché a ben riflettere sulla mia situazione anche qui qualche magagna potrebbe esserci. Ivi incluso un problema di possibile durezza dell'acqua che potrebbe non essere del tutto accessorio (grazie Inda).

Intanto però volevo buttare lì una cosa...subito...senza averci pensato su a dovere.

Ma se il problema fosse invece lo stesso ma ad origine inversa?

L'ossigeno è trasferito alla pianta anche e soprattutto dall'acqua, troppa acqua può soffocare le radici compromettendo l'ossigenazione, ma anche troppo poca potrebbe aver ridotto l'apporto di ossigeno e di conseguenza il livello di fotosintesi? Tra l'altro anche l'abbinata poca acqua e molto dura potrebbe dar luogo a fenomeni di cristallizzazione dei sali.

Mi spiace oggi di non riuscire subito ad approfondire per bene dando ulteriori elementi di valutazione, ma la prossima settimana lo farò di sicuro.

Grazie ragazzi...davvero di cuore...(dico a tutti eh) non avete idea di quanto questa cosa mi stia deprimendo, ciclo dopo ciclo vedo le cose andare ogni volta a puttane e non riuscire a capire dove sbaglio e cosa stia accadendo mi sta sfibrando :thank you:
 

jikko77

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bell' uomo: https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC3550641/


"The rate of photosynthesis (PN) and water use efficiency (WUE) of Cannabis sativa increased with photosynthetic photon flux densities (PPFD) at the lower temperatures (20-25 oC).

At 30°C, PN and WUE increased only up to 1500 μmol m-2s-1 PPFD* and decreased at higher light levels. The maximum rate of photosynthesis (PN max) was observed at 30°C and under 1500 μmol m-2s-1 PPFD.

The rate of transpiration (E) responded positively to increased PPFD and temperature up to the highest levels tested (2000 μmol m-2s-1 and 40 0C). Similar to E, leaf stomatal conductance (gs) also increased with PPFD irrespective of temperature. However, gs increased with temperature up to 30 oC only. Temperature above 30 oC had an adverse effect on gs in this species. Overall, high temperature and high PPFD showed an adverse effect on PN and WUE. A continuous decrease in intercellular CO2 concentration (Ci) and therefore, in the ratio of intercellular CO2 to ambient CO2 concentration (Ci/Ca) was observed with the increase in temperature and PPFD.

However, the decrease was less pronounced at light intensities above 1500 μmol m-2s-1. In view of these results, temperature and light optima for photosynthesis was concluded to be at 25-30 oC and ~1500 μmol m-2s-1 respectively. Furthermore, plants were also exposed to different concentrations of CO2 (250, 350, 450, 550, 650 and 750 μmol mol-1) under optimum PPFD and temperature conditions to assess their photosynthetic response.

Rate of photosynthesis, WUE and Ci decreased by 50 %, 53 % and 10 % respectively, and Ci/Ca, E and gs increased by 25 %, 7 % and 3 % respectively when measurements were made at 250 μmol mol-1 as compared to ambient CO2 (350 μmol mol-1) level. Elevated CO2 concentration (750 μmol mol-1) suppressed E and gs ~ 29% and 42% respectively, and stimulated PN, WUE and Ci by 50 %, 111 % and 115 % respectively as compared to ambient CO2 concentration. The study reveals that this species can be efficiently cultivated in the range of 25 to 30 oC and ~1500 μmol m-2s-1 PPFD. Furthermore, higher PN, WUE and nearly constant Ci/Ca ratio under elevated CO2 concentrations in C. sativa, reflects its potential for better survival, growth and productivity in drier and CO2 rich environment."

* guarda che è veramente tanta luce, ma tanta.

poi:

"cosa influenza i movimenti degli stomi

L'apertura e chiusura degli stomi è influenzata da vari fattori:
la perdita d'acqua
la concentrazione di anidrite carbonica
la luce
la temperatura"
 

ROKOS

Active member
bell' uomo: https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC3550641/


"The rate of photosynthesis (PN) and water use efficiency (WUE) of Cannabis sativa increased with photosynthetic photon flux densities (PPFD) at the lower temperatures (20-25 oC).

At 30°C, PN and WUE increased only up to 1500 μmol m-2s-1 PPFD* and decreased at higher light levels. The maximum rate of photosynthesis (PN max) was observed at 30°C and under 1500 μmol m-2s-1 PPFD.

The rate of transpiration (E) responded positively to increased PPFD and temperature up to the highest levels tested (2000 μmol m-2s-1 and 40 0C). Similar to E, leaf stomatal conductance (gs) also increased with PPFD irrespective of temperature. However, gs increased with temperature up to 30 oC only. Temperature above 30 oC had an adverse effect on gs in this species. Overall, high temperature and high PPFD showed an adverse effect on PN and WUE. A continuous decrease in intercellular CO2 concentration (Ci) and therefore, in the ratio of intercellular CO2 to ambient CO2 concentration (Ci/Ca) was observed with the increase in temperature and PPFD.

However, the decrease was less pronounced at light intensities above 1500 μmol m-2s-1. In view of these results, temperature and light optima for photosynthesis was concluded to be at 25-30 oC and ~1500 μmol m-2s-1 respectively. Furthermore, plants were also exposed to different concentrations of CO2 (250, 350, 450, 550, 650 and 750 μmol mol-1) under optimum PPFD and temperature conditions to assess their photosynthetic response.

Rate of photosynthesis, WUE and Ci decreased by 50 %, 53 % and 10 % respectively, and Ci/Ca, E and gs increased by 25 %, 7 % and 3 % respectively when measurements were made at 250 μmol mol-1 as compared to ambient CO2 (350 μmol mol-1) level. Elevated CO2 concentration (750 μmol mol-1) suppressed E and gs ~ 29% and 42% respectively, and stimulated PN, WUE and Ci by 50 %, 111 % and 115 % respectively as compared to ambient CO2 concentration. The study reveals that this species can be efficiently cultivated in the range of 25 to 30 oC and ~1500 μmol m-2s-1 PPFD. Furthermore, higher PN, WUE and nearly constant Ci/Ca ratio under elevated CO2 concentrations in C. sativa, reflects its potential for better survival, growth and productivity in drier and CO2 rich environment."

* guarda che è veramente tanta luce, ma tanta.

poi:

"cosa influenza i movimenti degli stomi

L'apertura e chiusura degli stomi è influenzata da vari fattori:
la perdita d'acqua
la concentrazione di anidrite carbonica
la luce
la temperatura"

Ciao bello! :biggrin: vedo e rilancio: https://www.icmag.com/ic/showthread.php?t=311713

Avevo trovato quel pezzo nel thread che ti ho segnalato e che consiglio a tutti di andare a guardare. Tra l'inglese e la materia per me estremamente ostica anche nei fondamentali devo dire che per me non e' di facile digestione ma mi sembra un thread con molti spunti di livello visto anche chi ha partecipato alla discussione.

E mi riferivo sempre a questo thread quando ho parlato del fatto che in merito al livello ottimale (i 1.500 che sono tanti concordo) esiste un bel dibattito. In molti mi sembrano contestare lo studio e considerare livelli piu' bassi, che renderebbero assai piu' semplice incorrere nel fenomeno.

Io comunque non sono minimamente in grado di esprimermi in tal senso :biggrin:

E ci sono anche molti spunti circa un approccio volto a guardare tale limite in una logica di "quantità giornaliera (DLI) anziche' solo in termini di PPFD.

N'abbraccio Jikko! :huggg:
 

Famine

Well-known member
Partecipo alla discussione,questa cosa mi ė successa un paio di volte dello sbiancamento.Io sono arrivato alla conclusione che troppe piante in uno spazio creano solo problemi x tutto il microclima che poi le circonda,Ur più alta ok aspiratore nella zona aerea e nella zona vicino al terriccio o in centro pianta quanta Ur abbiamo?Altro fattore mania di tenere la lampada sempre sulla lama del rasoio,poi in fase di strech che basta che ti giri hai già le altezze cambiate.Io ho risolto con meno piante e tenendo il punto luce molto alto,semmai se poi serve metto degli spessori hai vasi.
Ricordate che le piante percipiscono lo spazio e di conseguenza si sviluppano.Vorrei vedere voi in mezzo alla folla,tipo concerto anche se vi soffiano con un ventilatore avete cmq problemi a respirare.
Questa ė la mia ipotesi,giusta o sbagliata che sia.
 

OG18

Active member
Ciao ragazzi, discussione interessantissima, a tratti troppo tecnica per le mie modeste conoscenze. Vorrei però partecipare facendo una piccola riflessione.
Se non ho capito male Rokos irrighi piu' o meno sempre con le stesse quantità d'acqua con poco run off. Ora vero che controlli il ph al momento dell'irrigo ma è anche vero che dopo lo switch le piante bevono meno e quindi imbattersi in un accumulo di h2o nel sub è probabile.
Non so che prodotto usi per abbassare il ph, ma io che uso il ph down liquido nel giro di 24h i valori della soluzione d'irrigo sono alterati, in pratica non è che sia cosi stabile, specialmente quando vado di sola acqua, mentre con i ferts se i prodotti sono buoni il ph resta piu' stabile anche per un paio di giorni. Non potrebbe essere che l'accumulo di acqua nel sub unito ad una variazione del ph causi dei blocchi e quindi delle carenze? Tra l'altro pensandoci bene quando si va di sola acqua si ha anche la tendenza a dare poco o zero runoff e quindi se fosse plausibile il mio ragionamento è in quei casi che ci si potrebbe imbattare in squilibri di ph nel sub, appunto perchè resta piu' h2o nel sub.
Ovviamente è solo un mio pensare ad alta voce.
Un saluto a tutti e buon coltivo
 

hazepadano

Padre Sereno
ciao og interessante riflessione. da me le piante nel 2,4 litri non hanno questo problema quelle nel 3,6 5 su 8 si!
pero quelle nel 3,6 sono un pelo più alte... ed è indifferentemente da rispetto dove siano locate. quindi... bho!
sicuro però influisce come le porti al cambio.
inizio prelevando i cloni e infilo il cut in vasetto da 6x6 fino che radica possibilmente usando terra non prefertilizzata. poi trapianto nel litro in terra fertilizzata. da qui aspetto che si liberi il box di fioritura e le gestisco. poi trapianto definitivo in all-mix nel 3,6 o nel 2,4 (dipende se è toppata o no). praticamente non fertilizzo mai in vegetazione.
se tra i rinvasi passa troppo tempo la piantina non ti da segni di carenze (anche perchè sotto 250w non ha super metabolismo) ma poi si trova in carenza alla seconda o si brasa.
ergo il pobblema è sotto non è la lampada!
 

hazepadano

Padre Sereno
ciao famine troppe piante creano bei problemi!
io ho un sog. devi fare girare bene l'aria. estrattore sempre a manetta e ventilatori nel box. posso anche tenere molte ore aperto il box, a luci accese, senza che mi infastidisca. temperatura e umidità a livello vasi drammatica risolto scaldando pavimento. nel canapo temperature 25-17, ur 70 max 50 min. tra la lampada e il canapo max 31 gradi ur 40%! le cfl in vegetazione le tengo vicine ma, le hps da 600 no! parto da 90 e aspetto che salga la pianta.
le piante sicuro sentono lo spazio e tu devi farglielo riempire con metodo.
il tuo ragionamento ha senso ma l'ipotesi no!
 

red-eyes

Active member
Cmq quei panetti di terra son troppo poco colonizzati.. Bastava metà se é terra e un terzo se é cocco... Come dicevo a simo, guarda a pagina 2 di questo 3d una colonizzazione ottimale per il cocco
https://www.icmag.com/ic/showthread.php?t=300255&page=2
E' già la seconda volta in pochi giorni che pubblichi questo link ... vorrei chiederti la cortesia di avvertire che contiene immagini adatte solo ad un pubblico adulto e con un certo stomaco (... or sense of humor :biggrin:).
Inizio a pensare che la pianta funzioni come la barca, l'opera viva sta immersa e benchè il comando sia sopra, il governo della barca si ha quando tutto nell'opera viva funziona alla perfezione.
@ Rokos, da fratello maggiore (di età) per l'empatia che provo per te, se proprio ti viene la curiosità di sfogliare qualche altra pagina del link di Inda ... ti dico solo: mettiti seduto! :biggrin: io mi devo ancora riprendere dalla prima volta !!!
jokes apart grazie Inda :tiphat:
 

RulaTone

Well-known member
Veteran
per me probabilmente hai un'acqua calcarea e questo porta ad alcalinizzare il terreno e quindi bloccare l'assorbimento del ferro. ha tutta l'aria di essere la una clorosi ferrica causata da acqua dura. puoi capire velocemente se è questo usando un integratore di ferro, esistono singoli chelati e non, e in combinazione con calcio/magnesio, secondo me più efficaci.
come detto la clorosi può anche essere indotta da eccesso di irrigazione, cerca di salire gradualmente con la quantità di acqua.
 

OG18

Active member
per me probabilmente hai un'acqua calcarea e questo porta ad alcalinizzare il terreno e quindi bloccare l'assorbimento del ferro. ha tutta l'aria di essere la una clorosi ferrica causata da acqua dura. puoi capire velocemente se è questo usando un integratore di ferro, esistono singoli chelati e non, e in combinazione con calcio/magnesio, secondo me più efficaci.
come detto la clorosi può anche essere indotta da eccesso di irrigazione, cerca di salire gradualmente con la quantità di acqua.

Si anch'io all'inizio ho pensato a quello, anche perchè in settimana un altro utente ha pubblicato un thread analogo, questa è la discussione in questione: https://www.icmag.com/ic/showthread.php?t=350260
Però c'è una considerazione da tenere presente.A Rokos, a differenza dell'altro utente,il problema si manifesta solo dopo lo switch.
Sicuramente un' acqua calcarea potrebbe essere la o una delle cause, alla fine un'alta percentuale di cloro spesso sfocia in una carenza di ferro e i sintomi sono simili a quelli riscontrati da Rokos come giustamente ci ricorda Rula, però ci dev'essere qualcos'altro come elemento scatenante, forse è proprio il cambiamento nel metabolismo della pianta in quella fase, perchè se no già in vege avrebbero dovuto manifestarsi questi problemi no? Come nel caso del link sopra.
Quindi se dovessi azzardare una diagnosi mi verrebbe da pensare che un'acqua dura, unita ad un eccessiva irrigazione in quella fase specifica puo' causare eventuali clorosi.
Come sempre è solo un ragionare, non dico sia quella la diagnosi.
Un saluto a tutti
tiphat.gif
 

ROKOS

Active member
Partecipo alla discussione,questa cosa mi ė successa un paio di volte dello sbiancamento.Io sono arrivato alla conclusione che troppe piante in uno spazio creano solo problemi x tutto il microclima che poi le circonda,Ur più alta ok aspiratore nella zona aerea e nella zona vicino al terriccio o in centro pianta quanta Ur abbiamo?Altro fattore mania di tenere la lampada sempre sulla lama del rasoio,poi in fase di strech che basta che ti giri hai già le altezze cambiate.Io ho risolto con meno piante e tenendo il punto luce molto alto,semmai se poi serve metto degli spessori hai vasi.
Ricordate che le piante percipiscono lo spazio e di conseguenza si sviluppano.Vorrei vedere voi in mezzo alla folla,tipo concerto anche se vi soffiano con un ventilatore avete cmq problemi a respirare.
Questa ė la mia ipotesi,giusta o sbagliata che sia.



ciao famine troppe piante creano bei problemi!
io ho un sog. devi fare girare bene l'aria. estrattore sempre a manetta e ventilatori nel box. posso anche tenere molte ore aperto il box, a luci accese, senza che mi infastidisca. temperatura e umidità a livello vasi drammatica risolto scaldando pavimento. nel canapo temperature 25-17, ur 70 max 50 min. tra la lampada e il canapo max 31 gradi ur 40%! le cfl in vegetazione le tengo vicine ma, le hps da 600 no! parto da 90 e aspetto che salga la pianta.
le piante sicuro sentono lo spazio e tu devi farglielo riempire con metodo.
il tuo ragionamento ha senso ma l'ipotesi no!



Ciao Famine!...eh guarda...secondo me nel mio box ho esagerato...e questo ha contribuito a creare quello che Nore giustamente chiama un "ambiente ostile"...ho già deciso che dal prossimo ciclo in ogni caso le piante le riduco come numero ;)
 

ROKOS

Active member
Ciao ragazzi, discussione interessantissima, a tratti troppo tecnica per le mie modeste conoscenze. Vorrei però partecipare facendo una piccola riflessione.
Se non ho capito male Rokos irrighi piu' o meno sempre con le stesse quantità d'acqua con poco run off. Ora vero che controlli il ph al momento dell'irrigo ma è anche vero che dopo lo switch le piante bevono meno e quindi imbattersi in un accumulo di h2o nel sub è probabile.
Non so che prodotto usi per abbassare il ph, ma io che uso il ph down liquido nel giro di 24h i valori della soluzione d'irrigo sono alterati, in pratica non è che sia cosi stabile, specialmente quando vado di sola acqua, mentre con i ferts se i prodotti sono buoni il ph resta piu' stabile anche per un paio di giorni. Non potrebbe essere che l'accumulo di acqua nel sub unito ad una variazione del ph causi dei blocchi e quindi delle carenze? Tra l'altro pensandoci bene quando si va di sola acqua si ha anche la tendenza a dare poco o zero runoff e quindi se fosse plausibile il mio ragionamento è in quei casi che ci si potrebbe imbattare in squilibri di ph nel sub, appunto perchè resta piu' h2o nel sub.
Ovviamente è solo un mio pensare ad alta voce.
Un saluto a tutti e buon coltivo

Ciao OG! Allora...no chiaramente non irrigo sempre con lo stesso quantitativo, cresco andando avanti con lo sviluppo della pianta e chiaramente dipende anche dal vaso in cui sono.

Quelle che ho dato sono quantitativi orientativi per dare un'idea e con riferimento ad una pianta adulta (diciamo dopo la 5a settimana).

In inverno o comunque quando le piante bevono meno irrigo poco meno e faccio passare più giorni tra un irrigo ed un altro. Magari sbaglio qui, dovrei irrigare con quantitativi molto minori ma così rischierei di avere parte del panetto (quella bassa) sempre molto asciutta, sinceramente non lo so.

Continuo a pensare che più che la quantità probabilmente il problema è la durezza, ora sotto sviluppo meglio.

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Cmq quei panetti di terra son troppo poco colonizzati.. Bastava metà se é terra e un terzo se é cocco... Come dicevo a simo, guarda a pagina 2 di questo 3d una colonizzazione ottimale per il cocco
https://www.icmag.com/ic/showthread.php?t=300255&page=2

E' già la seconda volta in pochi giorni che pubblichi questo link ... vorrei chiederti la cortesia di avvertire che contiene immagini adatte solo ad un pubblico adulto e con un certo stomaco (... or sense of humor ).
Inizio a pensare che la pianta funzioni come la barca, l'opera viva sta immersa e benchè il comando sia sopra, il governo della barca si ha quando tutto nell'opera viva funziona alla perfezione.
@ Rokos, da fratello maggiore (di età) per l'empatia che provo per te, se proprio ti viene la curiosità di sfogliare qualche altra pagina del link di Inda ... ti dico solo: mettiti seduto! io mi devo ancora riprendere dalla prima volta !!!
jokes apart grazie Inda

Effettivamente siamo quasi al livello di pornografia :biggrin:

Grazie Inda! Allora guarda...era terra...e sono d'accordo con te che non era per nulla ben colonizzato...ora qui sotto metto qualcosa scattato venerdì ad una delle piante, quella che ha evidenziato maggiormente la problematica di sbiadimento in questa run.

L'ultimo irrigo risaliva a lunedì precedente, venerdì ho tirato fuori la pianta ed il panetto era molto secco ed è venuto via facile. Le altre piante (in misura variabile) lo avevano meno arido (alcune anche umido volendo), ma in questo per esempio a me non sembra di riscontrare un'eccessiva ritenzione idrica, anzi al limite è troppo secco....no?

Anche in questo caso le radici non sono molto sviluppate e non sono bianco latte, però non sarei in grado di riconoscere un eventuale problema.








per me probabilmente hai un'acqua calcarea e questo porta ad alcalinizzare il terreno e quindi bloccare l'assorbimento del ferro. ha tutta l'aria di essere la una clorosi ferrica causata da acqua dura. puoi capire velocemente se è questo usando un integratore di ferro, esistono singoli chelati e non, e in combinazione con calcio/magnesio, secondo me più efficaci.
come detto la clorosi può anche essere indotta da eccesso di irrigazione, cerca di salire gradualmente con la quantità di acqua.

Si anch'io all'inizio ho pensato a quello, anche perchè in settimana un altro utente ha pubblicato un thread analogo, questa è la discussione in questione: https://www.icmag.com/ic/showthread.php?t=350260
Però c'è una considerazione da tenere presente.A Rokos, a differenza dell'altro utente,il problema si manifesta solo dopo lo switch.
Sicuramente un' acqua calcarea potrebbe essere la o una delle cause, alla fine un'alta percentuale di cloro spesso sfocia in una carenza di ferro e i sintomi sono simili a quelli riscontrati da Rokos come giustamente ci ricorda Rula, però ci dev'essere qualcos'altro come elemento scatenante, forse è proprio il cambiamento nel metabolismo della pianta in quella fase, perchè se no già in vege avrebbero dovuto manifestarsi questi problemi no? Come nel caso del link sopra.
Quindi se dovessi azzardare una diagnosi mi verrebbe da pensare che un'acqua dura, unita ad un eccessiva irrigazione in quella fase specifica puo' causare eventuali clorosi.
Come sempre è solo un ragionare, non dico sia quella la diagnosi.
Un saluto a tuttiView Image

Ciao Rula!...intervento graditissimo che si aggiunge al solco aperto da Inda sul tema acqua.

Allora, questa tua lettura mi riporta alla mente una vecchia riflessione che avevo fatto e che ho ricercato (post: 636 del mio diario). In quel caso ipotizzavo un problema di zinco e non di ferro originato da troppo calcio. Anche perché lo zinco ha una correlazione con la fotosensibilità. Devo andare a riguardarmi un po' di cose ma a memoria mi pare di ricordarmi che anche il Ferro ha questa caratteristica. Il che creerebbe un legame tra un problema di acqua calcarea ed un problema di fotosensibilità.

Tra l'altro (mi riprometto però di riverificare in seguito) da una prima ed approssimativa lettura la mia acqua liscia ha un EC pari a circa 750.

Rimarrebbero aperte un paio di questioni...in questo troiaio ogni volta che si trova una risposta plausibile ci sono sempre un paio di "ma" e qualche "però"...almeno per me...ma penso che questo dipenda dal fatto che i miei strumenti conoscitivi sono fragili.

Il primo lo ha individuato subito OG...perché solo allo switch?

Può essere che il substrato per diventare eccessivamente calcareo impieghi un po' di tempo (sempre più o meno lo stesso) e quindi il fatto sia casuale e non dipenda effettivamente dal cambio di fotoperiodo?

Vorrei fare un'altra domanda inoltre, può essere che ci sia un eccesso di irrigazione, non ne sono convintissimo ma voglio ancora rifletterci, ma in ogni caso, è possibile che anche un terreno lasciato spesso troppo arido incentivi anch'esso un problema di eccessivo calcare? Per ragionare meglio :chin:


Intanto comunque e di nuovo un grazie enorme a tutti...apprezzo davvero tantissimo il vostro aiuto...sta cosa la devo risolvere prima di uscirci pazzo! :-D
 

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