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OverLight

ROKOS

Active member
Salve ragazzi, come un novello Watson apro questo thread per cercare il mio Sherlock Holmes, voi non avete idea di quanto vorrei sentirmi dire: “…elementare Rokos…elementare…”.

Quello che vorrei presentarvi è un fenomeno che mi è capitato costantemente in tutti i cicli da me fatti (6), ad eccezione del primo probabilmente. Si tratta un fenomeno la cui comprensione mi sembra decisamente complessa, o almeno lo è per me. A forza di osservare il fenomeno, di provare a gestirlo e risolverlo, cercando informazioni e riscontri, sono giunto ad una serie di conclusioni che vorrei sottoporvi, anche perché, stanti le mie scarse conoscenze in tutta una serie di ambiti, non ho una piena capacità di valutarla in maniera critica.

Ultima cosa prima di iniziare, mi spiace se sarò prolisso, molto, ma come ho detto la cosa è complessa e lunga e quindi è necessario descriverla con una certa accuratezza.

In primis vi riassumo il setup negli elementi che penso possano essere chiamati in causa:

GROWBOX
Superbox V.2 - 90x60x180


ILLUMINAZIONE
Diversi bulbi da 250w a 400w sia MH che AGRO che HPS
Riflettore Cooltube Prima Klima Spudnik
Alimentatore Gavita Dimmerabile (250/275/400/440)


VENTILAZIONE e GESTIONE CLIMA
Estrazione Centrifuga Prima Klima 425 m³/h 125mm (PK125 MES) + Dimmer
Immissione Elicoidale Blauberg Bi-Turbo 100 cm - 145/190 m3/h + Dimmer
2 x Ventilatori Clipfan SJ 20cm 2 velocità
Umidificatore Cornwall 6L


Iniziamo dalla fenomenologia.

Tutte le volte che effettuo lo switch, a prescindere dalle condizioni delle piante, dopo qualche giorno comincio ad osservare un impallidimento delle foglie dei nuovi getti, a partire da quelli più alti e vicini alla luce ma che poi in misura minore va a coinvolgere anche i nuovi getti più bassi.

La sintomatologia è molto simile ad uno sbiancamento da overlight o ad una carenza di Magnesio/Ferro/Zinco che poi evolve in una carenza di Azoto con l’ingiallimento totale e successivo deterioramento delle foglie (parliamo però sempre dei getti superiori in particolare). Il fenomeno peraltro è accentuato nelle piante più esposte all’illuminazione: quelle sul lato più buio sono sempre meno colpite, almeno all’inizio. Il tutto poi si è spesso accompagnato da successivi disordini nutrizionali in misura variabile da ciclo a ciclo.


Qui sotto vi metto qualche foto ma sul mio diario o nel mio album ne potete trovare numerose altre.


STADIO INIZIALE









STADIO EVOLUTO





Si è sempre verificato in tutti i cicli ad eccezione del primo forse. Può essere naturalmente che essendo il mio primo ciclo non sia stato in grado di “vedere” certe cose, ma anche riguardando le foto e rileggendo il thread mi sembra di poter dire che il fenomeno non ci sia stato. Su questo comunque tornerò dopo perché questa cosa mi ha fornito ulteriori spunti di riflessione.

Non sto qui a ripercorrere tutti i cicli che si sono susseguiti al primo, posso però dirvi che inizialmente ho pensato fosse un problema nutrizionale collegato ad una mia scarsa capacità di gestire sotto tale profilo la fase di stretch. Ma proprio pensando ad un problema nutrizionale durante questi cicli ho usato substrati diversi (anche nel corso dello stesso ciclo), fertilizzanti e stili nutrizionali differenti, sempre con genetiche differenti, ed il fenomeno si è sempre replicato uguale a prescindere da tutti questi cambiamenti “nutrizionali”.

A questo punto ho cominciato allora a pensare che il problema fosse principalmente di illuminazione.

Ho cambiato bulbi e tra un ciclo ed un altro ho cambiato la lampada usata allo switch. Sono passato diretto da MH ad HPS, ci ho messo di mezzo una AGRO, ed in questi ultimi due cicli ho fatto lo switch lasciandole sotto MH. Inutile che vi dica che con il progredire dei cicli ho sempre fatto più attenzione alla distanza che tenevo tra piante e bulbo anche se avevo temperature buone grazie al riflettore raffreddato. Niente, nulla è cambiato, il fenomeno torna sempre, sempre uguale, sempre allo switch.

Veniamo quindi a quest’ultimo ciclo.

Cambiamento totale sotto il profilo nutrizionale. Faccio un bel substrato seguendo la ricetta dell’amico Cream, bello carico a base di Atami Kilomix e cambio anche nuovamente la linea di fertilizzanti prendendo i Sensi Grow e Bloom A+B.

Dopo un paio di settimane sotto neon faccio il travaso e le passo sotto MH 400w. Naturalmente i primi giorni ho tenuto la lampada molto alta, poi l’ho abbassata ma comunque mai sotto i 25 cm di distanza dalle piante. Faccio passare altre 3 settimane, come sempre tutto sembra andare mediamente bene, le piante crescono, nessun segno di sbiancamenti od altro, anzi, in questo caso le piante vengono su belle scure, al punto che pur senza aver mai fertilizzato alcune hanno qualche puntinatura sulle foglie, altre qualche uncinamento lieve. Insomma piante che di certo non avevano problemi di mancanza di nutrimenti.

Vado a fare lo switch, sempre sotto MH 400w tenuta a circa un 25/30cm, passano pochi giorni ed ecco che di nuovo il fenomeno inizia a ripresentarsi. Alzo subito la lampada fino ad oltre 40cm e la cosa sembra funzionare, l’impallidimento si arresta, le piante ai lati restano anche di un buon verde.

Alla fioritura cambio il bulbo e metto il Philips a 400w lasciando la distanza inalterata e, nell’arco di pochi giorni ecco che di nuovo l’impallidimento ricomincia ad estendersi. Cambio immediatamente il wattaggio a 250w + SL lasciando uno spazio superiore ai 40 cm ed il fenomeno nuovamente tende a stabilizzarsi anche se ormai le piante al centro (sotto al riflettore) hanno sbiancato visibilmente. Quelle ai lati invece molto meno.

Ad oggi ho abbassato progressivamente la distanza fino ad arrivare ad un 25 cm e mi sembra che il fenomeno non sia ripreso, ma sono sempre con 250w+SL.

A questo punto quali possono essere le cause?

Disordini nutrizionali?

Questa è stata la mia prima spiegazione, anche perché spesso comunque si sono susseguiti problemi anche di nutrizione. Ci sono molti “però” rispetto a questa spiegazione. Sempre genetiche diverse, piante in substrati diversi, stili e prodotti di fertilizzazione sempre diversi, eppure il fenomeno è sempre uguale. Quest’ultimo ciclo inoltre mi ha convinto che non può essere un problema di “eccesso di consumo in fase di stretch”: le piante erano scure, molto cariche, e soprattutto alle due che avevano dato i primi sintomi di impallidimento ho fatto anche una fertilizzata con 2ml/lt di sensi biogrow. No, non sono per nulla convinto possa essere un problema nutrizionale l’origine del fenomeno, semmai può essere una derivata, una conseguenza successiva, magari una concausa, ma l’origine è da un’altra parte per me.

Illuminazione?


Il problema di overlight è divenuto presto la mia spiegazione principale. Anche qui però ci sarebbero delle cose che non mi spiego e che quindi mi lasciano dubbioso: è possibile che 400w a 25/30 cm producano overlight? E soprattutto, perché solo al momento dello switch!!?? Le piante stanno sotto 400w alla medesima distanza anche in vegetativa e tutto va bene, e piante giovani dovrebbero accusare di più un fenomeno di overlight.

Avendo escluso ormai un'origine nutrizionale in questi giorni mi sono concentrato di più sull’aspetto dell’eccesso di illuminazione e vengo quindi (e finalmente) a dirvi quello che ho ipotizzato io.

Scusate la semplificazione ma sto ancora cercando di capirci qualcosa, cosa non semplice viste le mie scarse conoscenze in materia di illuminazione e botanica, per non parlare del mio inglese. Quindi chiedo scusa in anticipo se dirò qualche cavolata o se banalizzerò troppo.

Le piante hanno un range di assorbimento della luce. Il limite minimo, “compensation point”, è il limite sotto al quale la quantità di luce non è sufficiente per la fotosintesi, il limite massimo è invece il “saturation point” ed è il limite oltre il quale l’illuminazione fornita alla pianta è superiore al fabbisogno della fotosintesi. Il livello ottimale tra questi due parametri è ovviamente quello in cui il processo di fotosintesi è massimizzato il più possibile, vicino al saturation point.

Cosa accade se c’è troppa illuminazione?

Accade che il carico energetico è troppo alto e la pianta deve smaltirlo (photo inibition) e se supera un certo livello si arriva al photodamage, la clorofilla si danneggia irreparabilmente (light bleaching delle foglie) con ulteriore riduzione della capacità di fare la fotosintesi.

A questo punto ho dovuto per forza addentrarmi nei concetti di PPF (photosynthetic photon flux) e PPFD (photosynthetic photon flux density) . Senza che mi dilungo troppo in cose che peraltro mi appartengono poco diciamo che il numero di fotoni che raggiunge la superficie delle foglie incide sul livello di fotosintesi. Esiste un dibattito acceso su quale sia il livello ottimale per la cannabis in merito al quale non ho gli strumenti conoscitivi necessari per esprimermi.

Io uso 400w in un box 90x60x180, un wattaggio non basso per le dimensioni del box, anzi. Posso permettermelo in virtù del fatto che uso uno Spudnik come riflettore, e grazie anche al fatto che il box è in un luogo che nei mesi invernali ha temperature basse. Questo Spudnik però sono stato costretto ad usarlo in “senso invertito” a causa delle sue dimensioni: è al centro del box ma i lati deboli dell’illuminazione (punta e retro del bulbo) sono rivolti sul lato lungo del box (90cm) mentre invece le parti laterali del bulbo sono nel senso dei 60cm (anche se questa cosa l’ho sistemata da poco riuscendo a metterlo nel verso giusto). Se a questo aggiungiamo che lo Spudnik, in quanto riflettore raffreddato, ha il bulbo incassato, mi viene da supporre che ci possa essere soprattutto una concentrazione molto alta di illuminazione in una zona ristretta del box. E difatti le piante sul lato più in ombra, quello rivolto all’attacco del bulbo, hanno sempre manifestazioni del fenomeno meno rilevanti.

Questa ipotesi risponderebbe alla domanda “ma è possibile con soli 400w?”, ma rimarrebbero aperte due domande fondamentali:

1 - Ma perché solo al momento dello switch? Questo fenomeno non dovrebbe impattare anche prima, quando uso 400w di MH su piante più giovani?

Cercando un po’ in giro ho scoperto che le MH hanno valori di PPF decisamente inferiori a quelli delle HPS:una 400w MH ha circa 450 PPF mentre una HPS circa 750. La Philips che ho usato ad esempio 850. Questo vuol dire che, a distanza invariata, le mie piante potevano ricevere un corretto quantitativo di fotoni con la MH, ed eccessivo con la HPS. Se aggiungiamo anche che magari durante lo stretch basta poco (un’assenza di qualche giorno) per far accorciare troppo la distanza ecco che la spiegazione potrebbe diventare convincente. Non è lo switch in quanto tale, è il cambiamento della lampada.

Questa spiegazione mi convince, ma comunque fino ad un certo punto, secondo me c’è anche una correlazione tra i cambiamenti nel metabolismo della pianta dovuti al cambiamento di fotoperiodo e l’irraggiamento luminoso, ma non sono riuscito ad individuarli.

2 - Perché al primo ciclo non è successo nonostante abbia usato i 400w di una AGRO?

Perché la fotosintesi non dipende solo dalla luce, ma anche dallo spettro luminoso, dai nutrienti, dall’acqua, dalle temperature, ed infine, dalla CO2: è un equilibrio complesso che dipende da più fattori. Soffermiamoci un attimo su quest’ultima, perché ho trovato diversi riscontri rispetto al fatto che il “light saturation point” è direttamente collegato alla disponibilità di CO2. Più CO2 è disponibile e più si alza il limite rispetto al quantitativo di fotoni utili ad una buona fotosintesi.

Nel primo ciclo ho messo solo 4 piante, dal secondo in poi sempre 6 piante (troppe).

Questo secondo me potrebbe aver prodotto due effetti:

- Il primo è che, essendo aumentata la densità della vegetazione in quanto le piante sono più ammassate, la luce non penetra perché trova uno schermo che gli impedisce di diffondersi verso il basso e questo schermo è quindi soggetto a maggior irraggiamento e di conseguenza più facilmente le foglie possono aver raggiunto il limite di tolleranza.

- Il secondo è che con l’aumentare delle piante si è ridotto il livello di CO2 disponibile e di conseguenza si è ridotta la capacità di fare la fotosintesi e quindi di utilizzo dei fotoni, cosa che ha portato un wattaggio prima magari “tollerabile” in termini di fotosintesi a non esser più tale.

Ringrazio chiunque vorrà darmi un aiuto ed un contributo a capire se le ipotesi che sto facendo hanno un senso, chiaramente se volete altre info io sono qui, ciao ragazzi!

************************* [EDIT: ho aggiunto qualche foto di come si evolve] *************************
 

Ottino

Active member
Ciao compagno di merende tenendo conto che nel tuo primo ciclo è probabile che non ci hai fatto caso,l'unica cosa che non è mai cambiata è stato propio il riflettore.io ne prenderei uno di quelli martellati senza cool tube e farei un tentativo,male che vada hai speso pochi euri.ciao
 

Grow The World

Well-known member
Veteran
io inizierei allontanando la 400 watt a 50-60cm, e vedi se continua,
volevo chiederti se quando swichi noti grossi cambiamenti nei valori temp e humi
 
Certo che dopo aver letto tutto, viene spontaneo chiedersi com'è possibile che non sia un problema comune. Nel senso che mi sembra strano che tu sia l'unico a "sovraccaricare" il box di piante e quindi a diminuire il livello di co2 (tra l'altro hai anche una bella immissione).

Anche perchè non mi sembra di leggere cose diverse da ciò che fanno tutti, io stesso uso una 400w sullo spudnick in un box più piccolo del tuo e con gli aaw addirittura la distanza tra tubo e apicali a volte non supera i 10 cm eppure non mi è mai successo tutto ciò, a me come a molti altri growers.

Scusa per i ragionamenti ad alta voce che sicuramente avrai già fatto, ma è davvero un bel mistero.
 

hazepadano

Padre Sereno
sai che ho notato anche io che aumenta con l'aumentare delle piante? a me capita quando faccio il golosone e imposto il 600w in sl nel 90x90. ho un aw con cooltube. in teoria per avere i giusti parametri in 90x90 la 600w da il giusto irraggiamento a 90 cm di altezza (fonte la bibbia di cervantes). io la tengo a 50 cm (il cooltube ruba luce) e quel fenomeno è capitato. con altre piante più sative molto meno (ma erano solo 12 quindi magari vengo sul tuo discorso di co2). sul diario di simo c'è un discorso simile a questo con spunti interessanti.
https://www.icmag.com/ic/showthread.php?t=336580&page=16
 

Wizzi

Member
Ciao rokos,hai mai misurato il ph dell'acqua?te lo chiedo perchè a vederle cosi sembrano sbalzi di ph,oppure una mancanza di calcio
 

jikko77

Active member
Wei. A me quel pallore striato viene quando bagno troppo...

intendi come frequenza, quantità o entrambi?

@Rokos: la butto li. magari ne nasce un qualcosa di utile.

ho notato qualcosa di simile, attenuato da un lavoro sul rapporto di hr/t, l' oscuro vpd, cercando di condizionare la traspirazione.
la possibile carenza avuta nel ciclo 4 per capirci.
l'idea è stata "se gli stomi riescono a rimanere aperti, per condizioni quanto più favorevoli possibile, allora si dovrebbe riuscire a far lavorare al meglio la pianta".

però, c'è anche da dire, che rispetto il ciclo precedente ho cambiato linea di nuts. quelli usati questa volta aveano una componente specifica per i micro nutrienti.
 

indabonga

Cannabis ****
Veteran
Intendo come asfissia radicale.se puoi metterne una in idro a fianco hai la conferma o la smentita
 

Samuraj67

Well-known member
avevo lo stesso problema... risolto dando 3 o 4 giorni prima del cambio luce del nitrato di ammonio , ne metto un cucchiaino da caffè in 2 litri e annaffio.... non è bio, ma funziona.
a quanto ho capito quando partano consumano moltissimo e non tutti i fertilizzanti sono all'altezza .... prova.
 

warpese

Active member
Veteran
secondo me invece è un problema che affligge molti, ma solo pochi se ne rendono conto o lo denunciano.
come scritto in altro 3d anch'io ho questi stessi problemi (forse sempre avuti, di sicuro gli ultimi 3 cicli). o tieni la lampada a 50cm o sbianchi... è dannatamente palese sta cosa, ho tutte le piante perimetrali belle verdi, però le loro foglie lato interno sono tutte macchiate, scolorite... quelle esterne sono stupende. non può essere un caso, non può essere sbalzo da ph. è per forza legato in qualche modo all'illuminazione
 

noreason

Natural born Grower
ICMag Donor
Veteran
Io mi soffermerei su quello che scritto inda, che di esperienza ormai ne ha da vendere e anche se l'ha buttata lì semplice secondo me non è andato lontano dalla verità.

ROKOS se ti rileggi, noterai che hai sorvolato l'argomento e non hai scritto nulla riguardo le radici, cioè su quanto e come innaffi.

Come scirivi te stesso, la fotosintesi è un meccanismo che può essere considerato composto da vari anelli, che tutti uniti formano una catena. Se uno di questi anelli si rompe o è debole, ne risente la resistenza di tutta la catena, anche se i rimanenti anelli sono robusti ed integri.

In parole povere, se le radici non stanno bene, cioè tendenzialmente marciscono per la presenza di troppi batteri, che proliferano per una mancanza di ossigeno nel substrato, la diretta conseguenza è che l'assorbimento di minerali, acqua, e ossigeno decresce.
Al diminuire l'assorbimento di questi elementi e con l'aumentare dell'intensità luminosa, la pianta non riesce a stare dietro al metabolismo fotosintetico e si vede costretta a bruciare i propri tessuti per continuare a vivere (questo perchè non è un albero lento ma una pianta verde a crescita rapida).

Il fenomeno viene amplificato con il passaggio a 12/12 perchè il consumo di acqua diminuisce e il medium rimane bagnato più a lungo, specie in periodi freddi invernali, complici le basse temperature. Le radici anche se non marciscono del tutto non sono abbastanza sane da compensare le richieste della parte aerea della pianta.

Se questo che ho appena scritto è vero, dovresti poterlo riconoscere.
I vasi dovrebbero essere leggeri tra un'innaffiatura e un'altra e magari forati bene sotto. Se non è il tuo caso è un primo segnale.

Puoi sfilare i panetti dal vaso e osservare lo stato delle radici esterne. Radici bianche e numerose è buon segno. Radici rinsecchite, marroncine e in modesta quantità è un cattivo segno, indice di qualcosa che non va a livello radicale, e la cosa più comune è troppa acqua.

Poi, riguardo alla fonte luminosa, anche se ti sembra tanta la luce e lo è, non stiamo parlando di livelli troppo alti per una pianta sana. Se lo fosse crescerebbe e fiorirebbe in maniera abbondante, senza aver nessun problema, anzi, sarebbe un esplosione di verde e cime.

Non ti resta altro da fare che controllare le radici, riflettere sul tuo metodo di irrigazione e su quanto restano bagnate e cercare di capire se può essere questa la causa del problema.

Good luck :wave:
 

noreason

Natural born Grower
ICMag Donor
Veteran
secondo me invece è un problema che affligge molti, ma solo pochi se ne rendono conto o lo denunciano.
come scritto in altro 3d anch'io ho questi stessi problemi (forse sempre avuti, di sicuro gli ultimi 3 cicli). o tieni la lampada a 50cm o sbianchi... è dannatamente palese sta cosa, ho tutte le piante perimetrali belle verdi, però le loro foglie lato interno sono tutte macchiate, scolorite... quelle esterne sono stupende. non può essere un caso, non può essere sbalzo da ph. è per forza legato in qualche modo all'illuminazione

Da come lo descrivi sembra proprio fotorespirazione.

Prime cause sono l'ambiente ostile, cioè troppa luce, troppo calore, troppa aria secca (spesso ci si punta il ventilatore sperando di migliorare la situazione). La pianta si difende dall'ambiente ostile a costo di fermare la fotosintesi, per non creare radicali liberi per colpa dell'enzima rubisco che al posto di fissare co2, in queste condizione fissa ossigeno, molto reattivo, che a sua volta danneggia le cellule della pianta.

Le lampade HID producono tanto calore, si degradano ciclo dopo ciclo. Molto probabilmente la quantità di infrarossi aumenta, la situazione peggiora perchè il calore aumenta.

Alcuni strain sono più sensibili di altri ma con la giusta distanza della lampada non dovrebbe verificarsi fotorespirazione. Se lo fa comunque, potrebbe voler dire che le radici non tengono passo alla parte aerea.

Esempio palese nel mio caso è stato lo stesso strain in idro e in terra o cocco. In idro posso avvicinare la lampada di più e non aver problemi. In terra o cocco al contrario devo starci più attento. Ho delle piante in idro che si stanno beccando 900W a metro quadro e le lampade saranno a 30 cm dalle prime cime, con normali adjustawing e non vedo fotorespirazione, perchè le lampade sono al limite, se le avvicinassi ancora sarebbe controproducente. Inoltre ai fotoni non importa se le piante sono lontane 10 cm o 50, l'importnate è non perderne troppi che alla fine non vanno a incidere sulle foglie, risolto ciò i riflettori possono essere tenuti anche molto alti senza cali nella produzione.

Discorso complesso da spiegare ma appunto, di base il concetto è che per un fotone non fa differenza viaggiare 10cm o 1metro. Non perderà la sua energia a meno di non incontrare qualcosa con massa abbastanza elevata prima di giungere a destinazione.
 

Lilly87

Active member
Da come lo descrivi sembra proprio fotorespirazione.

Prime cause sono l'ambiente ostile, cioè troppa luce, troppo calore, troppa aria secca (spesso ci si punta il ventilatore sperando di migliorare la situazione). La pianta si difende dall'ambiente ostile a costo di fermare la fotosintesi, per non creare radicali liberi per colpa dell'enzima rubisco che al posto di fissare co2, in queste condizione fissa ossigeno, molto reattivo, che a sua volta danneggia le cellule della pianta.

Le lampade HID producono tanto calore, si degradano ciclo dopo ciclo. Molto probabilmente la quantità di infrarossi aumenta, la situazione peggiora perchè il calore aumenta.

Alcuni strain sono più sensibili di altri ma con la giusta distanza della lampada non dovrebbe verificarsi fotorespirazione. Se lo fa comunque, potrebbe voler dire che le radici non tengono passo alla parte aerea.

Esempio palese nel mio caso è stato lo stesso strain in idro e in terra o cocco. In idro posso avvicinare la lampada di più e non aver problemi. In terra o cocco al contrario devo starci più attento. Ho delle piante in idro che si stanno beccando 900W a metro quadro e le lampade saranno a 30 cm dalle prime cime, con normali adjustawing e non vedo fotorespirazione, perchè le lampade sono al limite, se le avvicinassi ancora sarebbe controproducente. Inoltre ai fotoni non importa se le piante sono lontane 10 cm o 50, l'importnate è non perderne troppi che alla fine non vanno a incidere sulle foglie, risolto ciò i riflettori possono essere tenuti anche molto alti senza cali nella produzione.

Discorso complesso da spiegare ma appunto, di base il concetto è che per un fotone non fa differenza viaggiare 10cm o 1metro. Non perderà la sua energia a meno di non incontrare qualcosa con massa abbastanza elevata prima di giungere a destinazione.
Quoto
tutto, non tanto per la questione radici che può essere solo overwaterig (per le radici) ma più per la troppa luce :biggrin:
 

noreason

Natural born Grower
ICMag Donor
Veteran
Quoto
tutto, non tanto per la questione radici che può essere solo overwaterig (per le radici) ma più per la troppa luce :biggrin:

Ho letto già vari post tuoi che potevi evitare in quanto inutili se non peggio.

Quoti cosa? hai almeno letto e capito cosa ho scritto? Non credo.

Sei già stato bannato una volta, la seconda arriva uguale alla prima quando anche gli altri cominceranno a lamentarsi di nuovo.

Cazzo non ci vuole una laurea per convivere in un forum di growing, non ti si richiede neanche una licenza media, solo un pò di fottuto buon senso, che spero dimostrerai senza smentirmi in un battibaleno con il prossimo post.

Grazie :)
 

Lilly87

Active member
Ho letto già vari post tuoi che potevi evitare in quanto inutili se non peggio.

Quoti cosa? hai almeno letto e capito cosa ho scritto? Non credo.

Sei già stato bannato una volta, la seconda arriva uguale alla prima quando anche gli altri cominceranno a lamentarsi di nuovo.

Cazzo non ci vuole una laurea per convivere in un forum di growing, non ti si richiede neanche una licenza media, solo un pò di fottuto buon senso, che spero dimostrerai senza smentirmi in un battibaleno con il prossimo post.

Grazie :)
Va
bene se mi viene vietato anche di partecipare alle discussioni alzo le mani :tiphat:
 

noreason

Natural born Grower
ICMag Donor
Veteran
ciao nore grazie delle spigazioni. per curiosità 900w a mtq a che ec riesci ad arrivare? ciao

Uso praticamente lo stesso ec sia con 900W x m2, sia quando le metto a vegetare che sono ancora piccole che sono con neanche 200W x m2.
Acqua di rubinetto a 0,6 ed ec finale intorno ad 1,1 - 1,3 massimo 1,5 nei momenti in cui il sistema gira con la stessa acqua da troppi giorni. L'ec si alza per bilanciare la maggior quantità di calcio presente in soluzione, mentre con acqua nuova l'ec si tiene più basso perchè il calcio è minore.

Non vado oltre questi livelli perchè nel mio caso non serve.

Negli anni ho cambiato fert. a favore dei canna versione aqua o hydro. Almeno come impressione sono un filo migliori delle altre linee più economiche che ho provato ed ho avuto meno problemi in generale. Tutto riferito all'hydro.
 

hazepadano

Padre Sereno
grazie l'idro mi chiama ma io sono ancora un primitivo con i secchi di terra!
"Negli anni ho cambiato fert. a favore dei canna versione aqua o hydro. Almeno come impressione sono un filo migliori delle altre linee più economiche che ho provato ed ho avuto meno problemi in generale. Tutto riferito all'hydro."
fossi in te mi farei dare 10k dalla canna perchè domani mattina aumentano le vendite in italia in maniera per loro inspiegabile.
 

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