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Antani

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ASSASSINI

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La foto di Gheddafi sanguinante e senza vita campeggia a tutta pagina sulle TV, sui giornali e sui siti web, come un trofeo di caccia da esibire appeso sopra al caminetto, per compiacere l’ego degli “eroi” senza macchia e senza paura, che elevatisi al rango di gendarmi del mondo hanno “legalizzato” la strage e l’omicidio, inserendoli nel novero dei sacrifici necessari per ottenere un nuovo ordine mondiale che sia completamente funzionale alle loro esigenze. Abbiamo prodotto riflessioni sull’argomento, fin dall’inizio della "guerra santa", portata avanti dall'occidente con la vile compiacenza dell’ONU, nascosto sotto l’ombrello di una risoluzione farsa del tutto disancorata dalla realtà dei fatti e dalle azioni messe in atto sul campo.

Abbiamo seguito passo passo l’annientamento dello stato sovrano socialmente ed economicamente più avanzato dell’intero continente africano, le tonnellate di bombe lanciate sul suo popolo, la distruzione delle sue città e delle sue infrastrutture, la morte e la devastazione portata dal “mostro” occidentale e delegata nelle operazioni di terra ad un manipolo di mercenari e briganti della peggior specie……

Abbiamo stigmatizzato l’informazione mainstream, mai come oggi serva del potere e disposta a produrre documentazioni false a profusione, notizie destituite di ogni fondamento e fandonie di ogni genere, al solo fine di mistificare la realtà e compiacere i desideri del padrone.

Abbiamo assistito all’annientamento del futuro di un popolo, che viveva dignitosamente, con disponibilità economiche e diritti superiori a quelle degli italiani, attraverso l’uso delle bombe, del fuoco e della distruzione. Il tutto perché all’impero occidentale necessitava la disponibilità del petrolio libico, così come necessitavano i denari di Gheddafi e la di lui dipartita.

E oggi assistiamo a quello che verrà presentato come l’ultimo atto della tragedia di Libia. L’assassinio a sangue freddo del leader di quello che era uno stato sovrano, per mano di un commando di briganti, di mercenari o di truppe scelte degli eserciti occidentali. In fondo poco importa l’identità del boia, trattandosi di una storia già scritta, dove i mandanti sono ben noti e pontificano ogni giorno con disinvoltura di civiltà, libertà e democrazia.

Non assisteremo invece al dopo Gheddafi, perché del popolo libico non si parlerà più, così come non si è più parlato del popolo iracheno e di tutti gli altri popoli caduti sotto la scure della Nato, con l’intercessione dell’ONU. Raggiunto l’obiettivo, anche la Libia uscirà dai palinsesti dell’informazione, per entrare nel novero dei paesi “democratizzati” e ridotti alla miseria, sui quali stendere il velo dell’omertà mediatica.

Il tutto con la compiacenza della"società civile" di casa nostra, sempre pronta a stracciarsi le vesti e abbandonarsi all’isterismo più becero, di fronte ai sampietrini e alle vetrine rotte, ma altrettanto pronta a voltarsi dall’altra parte, quando l’oggetto della violenza è un popolo intero, massacrato senza pietà.

Marco Cedolin
Fonte: http://ilcorrosivo.blogspot.com
Link: http://ilcorrosivo.blogspot.com/2011/10/assassini.html#more
20.10.2011

Eppure era passato poco più di un anno da quando....

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peppetto

minigrower & sinner
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Abbiamo seguito passo passo l’annientamento dello stato sovrano socialmente ed economicamente più avanzato dell’intero continente africano, le tonnellate di bombe lanciate sul suo popolo, la distruzione delle sue città e delle sue infrastrutture, la morte e la devastazione portata dal “mostro” occidentale e delegata nelle operazioni di terra ad un manipolo di mercenari e briganti della peggior specie……


Abbiamo assistito all’annientamento del futuro di un popolo, che viveva dignitosamente, con disponibilità economiche e diritti superiori a quelle degli italiani, attraverso l’uso delle bombe, del fuoco e della distruzione. Il tutto perché all’impero occidentale necessitava la disponibilità del petrolio libico, così come necessitavano i denari di Gheddafi e la di lui dipartita.


sono d'accordo su tutto, soprattutto sul fatto che l'assassinio è il modo peggiore di far scontare una pena, non facendola scontare , tra l'altro , di fatto.

detto ciò, io parlo da profano, sono davvero ignorante in cronaca odierna, politica, guerre e complotti, me ne vergogno non lo nego..
però forse è per questo che volevo porre la seguente domanda.
..Davvero la libia stava messa così bene sotto un punto di vista sociale, economico e politico??

ribadisco che le domanda è sincera, non è un'insinuazione, dato che può sembrare ambigua.
volevo capire se è distorta la mia "proiezione mentale" dello stato libico pre-rivolta, oppure se ,semplicemente , l'articolo allude al fatto che, a volte, la non-democrazia è meglio di una democrazia portata con aerei F16..

aiutami/aiutatemi a capire.. :thinking:

ps: per il semplice fatto che (tornando al succo della questione), magari , certe idee che mi sono fato sono figlie di notizie "mainstream" :)


:wave:

P
 

Antani

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detto ciò, io parlo da profano, sono davvero ignorante in cronaca odierna, politica, guerre e complotti, me ne vergogno non lo nego..
però forse è per questo che volevo porre la seguente domanda.
..Davvero la libia stava messa così bene sotto un punto di vista sociale, economico e politico??

....

aiutami/aiutatemi a capire.. :thinking:

ps: per il semplice fatto che (tornando al succo della questione), magari , certe idee che mi sono fato sono figlie di notizie "mainstream" :)

P

Esatto, a furia di ripetere fino all'ossesso le menzogne su tutti i media mainstream riescono a far fissare qualunque idea nella testa della maggior parte della gente... basta martellare in continuazione ed voilà! Le armi di distruzioni di massa in iraq.... Al Qaeda... L'influenza suina che ci avrebbe ucciso tutti... ecc ecc.

Allora ti do solo un link tanto per iniziare, poi però ti do un compitino da fare a casa: usa google per fare ricerche su chi era Gheddafi e perchè dava così fastidio all'occidente e soprattutto allo zio Sam.

http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=D-4eGqj_BCE
 

peppetto

minigrower & sinner
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Esatto, a furia di ripetere fino all'ossesso le menzogne su tutti i media mainstream riescono a far fissare qualunque idea nella testa della maggior parte della gente... basta martellare in continuazione ed voilà! Le armi di distruzioni di massa in iraq.... Al Qaeda... L'influenza suina che ci avrebbe ucciso tutti... ecc ecc.

Allora ti do solo un link tanto per iniziare, poi però ti do un compitino da fare a casa: usa google per fare ricerche su chi era Gheddafi e perchè dava così fastidio all'occidente e soprattutto allo zio Sam.

http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=D-4eGqj_BCE


mmm, davvero interessante la cosa.
mi sa che "ignorante in materia" per me è un eufemismo.

giuro che ora mi documenterò meglio, quanto meno su questa questione.

ma.. un altra domanda da ignorante: cosa avrebbero dovuto avere in comune un messia come gheddafi(perchè così viene dipinto nel video che hai linkato[mia unica fonte assoluta di informazione,al momento, sull'argomento:D]) con quel cojone di berlusconi?
sempre dai "media ufficiali" so che se la intendevano, giusto?

:wave:

P
 

blueschato

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Il signore della “monnezza” romana



LA DENUNCIA. Manlio Cerroni, già proprietario della discarica di Malagrotta, potrebbe presto consolidare il proprio monopolio.



Ha del surreale l’incresciosa vicenda dell’area destinata a nuova discarica, in località Quadro Alto presso Riano Flaminio. L’avvocato Manlio Cerroni non finisce di stupire e, dopo aver “beffato” la Regione, acquistando alla chetichella dal principe Boncompagni Ludovisi i 93 ettari del sito destinato a sostituire Malagrotta, ha pensato bene di tappezzare Roma di manifesti, in cui rivendica con orgoglio, in trent’anni di attività con la propria impresa (il CO.LA.RI.), di aver “salvato” la Capitale dal disastro ambientale ed economico. E non è finita. Bacchetta la Regione per le mancate risposte alle soluzioni alternative a Malagrotta, prospettate sin dal 2009. Ma stavolta la memoria dell’arzillo imprenditore della “monnezza” difetta. Il dipartimento Territorio della Regione Lazio, con una tempestiva e perentoria nota del 13 settembre 2009, bocciava l’individuazione del sito di Quadro Alto, come area destinata ad «impianto di discarica per rifiuti urbani ed assimilabili, in quanto contrastante con le norme di pianificazione regionale e nazionale».

L’area - si legge nel documento - essendo a «rischio paesaggistico, è destinata a progetti di conservazione, recupero, riqualificazione, gestione e valorizzazione del paesaggio». Appaiono strumentali le accuse di Cerroni sulla presunta inerzia della Regione di allora, mentre si profila in tutta chiarezza la strategia del neo proprietario di Quadro Alto, che gioca a carte scoperte. Infatti, tale è la sua convinzione di poter gestire la partita dei rifiuti nella “nuova Malagrotta”, che, nel documento di compravendita non è contemplato il versamento di alcun compenso, bensì l’impegno a corrispondere una percentuale della tariffa percepita per ogni tonnellata di rifiuti conferiti. Nel frattempo, il Commissario delegato per i rifiuti, Pecoraro, incalzato dalla Polverini, ha firmato l’ordinanza che formalizza i nuovi siti, indicando il percorso per rendere disponibili le aree: occupazione d’urgenza con esproprio e indennizzo nonché affidamento della gestione dei rifiuti attraverso una gara d’appalto.

A questo punto ci si chiede se i nostri amministratori ci fanno o ci sono. Infatti, se la Polverini e Alemanno cadono dalle nuvole apprendendo che, guarda caso, proprio Cerroni è divenuto proprietario di Quadro Alto, significa che peccano di una sprovvedutezza disarmante e non si capisce come ciò possa conciliarsi con l’ambizione a gestire una efficiente strategia dei rifiuti a Roma e nel Lazio. Se, al contrario, avessero pianificato questo esito con la complicità del Cerroni, allora siamo di fronte a un “disegno criminoso” per favorire il monopolista. In uno o nell’altro caso, gli effetti sono comunque dirompenti: Cerroni, in qualità di proprietario di Quadro Alto, sarà generosamente indennizzato e, dunque, recupererà in toto i suoi denari.

Ma troverà anche una gradita sorpresa: avendo guidato il settore dei rifiuti in regime di monopolio per oltre trent’anni, stante i requisiti posseduti, si vedrà assegnare la gara senza alcun problema e gestirà il sito di Riano per altri trent’anni. E così Cerroni guadagnerà due volte, con l’esproprio e con la nuova gestione. Ringraziamo, dunque, i nostri prodighi amministratori per la tempestiva scelta e la concretezza dimostrata nella gestione del ciclo dei rifiuti. Tutto cambia per nulla cambiare: a una discarica se ne sostituisce un’altra, a Cerroni segue Cerroni.

Presidente dei Verdi della Provincia di Roma
 

MicroSpy

Weed Warfare
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Quando gli esempi NON vengono dalle istituzioni...

Quando gli esempi NON vengono dalle istituzioni...

De Luca prende il posto ai disabili

L’Audi di servizio parcheggiata per un’ora nello spazio riservato. L’infrazione fotografata da un cittadino

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SALERNO. Occupa un posto auto riservato ai diversamente abili, pur senza averne diritto, in pieno centro, per oltre 50 minuti.

• Non si tratta di un cittadino qualunque che ha trasgredito le regole del vivere civile, ma del sindaco di Salerno, Vincenzo De Luca.

• A sorprenderlo, lo scorso sabato, intorno a mezzogiorno, un salernitano che non ha resistito ad immortalare la scena, fotografando l’auto di De Luca parcheggiata in via Roma, sulle strisce gialle. Su tutte le ire, il "fotografo per caso" che ha chiesto di mantenere l’anonimato, ha, quindi, espresso tutta la sua amarezza per l’atto di inciviltá che si è trovato a sorprendere.

• «A testimonianza di quanto la politica predichi bene e razzoli male, ho immortalato un’autovettura, una cosiddetta auto blu, modello Audi targata CX 97... ferma per un’ora sulle strisce gialle in evidente zona rimozione, senza che nessun vigile fischiasse, ma anzi con due vigili che facevano la guardia - racconta il cittadino - Mi chiedo se questa macchina sia diversa dalla mia e da quella delle decine di migliaia di salernitani. Quantomeno ci piacerebbe sapere a causa di quali improrogabili, impegni connessi al suo mandato, il fruitore e reale utilizzatore del mezzo ha ritenuto di infrangere cosi impunemente la legge».

• Non va giù all’anonimo "paparazzo" che De Luca abbia parcheggiato la sua vettura sulle strisce gialle.

• Facendosi portavoce di altri salernitani cui ha mostrato i suoi scatti, infatti, il cittadino ha sottolineato la presunta incoerenza del sindaco: «Si può predicare e aizzare i vigili a avere il pugno di ferro e poi lui stesso infrangere le regole?- si domanda - Gli ausiliari del traffico ed in generale l’a mministrazione colpiscono i cittadini che anche per un minuto si fermano a lato della strada. Tutti noi automobilisti, almeno una volta all’anno, siamo condannati a rimpinguare le casse del Comune attraverso questa gabella legalizzata che è diventata la multa».


• Punta il dito anche contro gli agenti della polizia municipale, il fotografo e un gruppetto di persone che, attraverso la sua testimonianza, sono rimaste deluse dal gesto di De Luca .

• «A volte gli stessi vigili prendono il numero di targa senza neanche fischiare: tralasciando il loro ruolo preventivo e concentrandosi solo sull’aspetto repressivo, non di rado, si sfiora l’abuso di potere».

• Stringendo tra le mani la collezione di quelle che definisce «multe a tradimento», quindi, il cittadino chiede giustizia in merito alla disparitá di trattamento che ha riscontrato tra le auto comuni e le auto blu.

• «Nonostante la crisi, la disoccupazione galoppante e le difficoltá del momento, dobbiamo constatare che siamo sempre solo noi a pagare, mentre gli altri predicano bene e razzolano male», ha concluso "il paparazzo", sostenuto da diversi cittadini messi al corrente dell’episodio. (re.cro.)

http://lacittadisalerno.gelocal.it/dettaglio/de-luca-prende-il-posto-ai-disabili/5235741

:spanky:
 

MicroSpy

Weed Warfare
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Spaccio Uffici Mediaset

Spaccio Uffici Mediaset

martedì 8 novembre 2011

Spaccio negli uffici Mediaset: in manette tre dipendenti ‘tecnici’ del Biscione


Avevano messo in piedi una rete di spaccio “conclamata e ripetuta nel tempo” all’interno del luogo di lavoro: per questo motivo, i carabinieri del nucleo investigativo di Milano hanno arrestato tre dipendenti Mediaset, accusati a vario titolo di concorso nella detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti. Secondo l’accusa,Domenico Molle, Damiano Foschi e Nicolò Ghinzani – tutti tecnici dell’azienda della famiglia Berlusconi – vendevano cocaina e hashish all’interno delle sedi del Biscione di Cologno Monzese e di Segrate. I primi due sono destinatari di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, mentre Ghinzani è stato arrestato in flagranza perché trovato in possesso di 60 grammi di hashish.

“Si trattava di una rete di spaccio al minuto: gli arrestati si procuravano la droga all’esterno, cocaina e hashish, per poi spacciarla anche all’interno degli uffici Mediaset”, ha spiegatoAntonino Bolognani, comandante dei carabinieri che hanno eseguito l’ordinanza firmata dal gip D’Arcangelo nell’ambito dell’inchiesta coordinata dal pm Antonio Sangermano. L’arresto dei tre dipendenti Mediaset fa parte di un’operazione più grande, che ha portato all’emissione complessiva di 13 ordini di arresto per spaccio di droga. Secondo quanto confermato dagli inquirenti, l’azienda sarebbe totalmente estranea alla vicenda, tanto da essere parte lesa nel procedimento giudiziario a carico dei tre tecnici.

PARTE LESA.
:)

 

pasqsn

GuerrillaLifestyle
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Spagna - Comunicato della associazione dei consumatori PANNAGH
http://www.over grow-italy.nl/?p=8611 (togliete lo spazio)

Chi fuma marijuana è intelligente

In Romandia legali 4 piante di canapa a persona. E in Ticino?

CALA IL SIPARIO, CHIUDE LA FESTA DELLA CANAPA
pubblicata da Festa della Canapa il giorno mercoledì 16 novembre 2011 alle ore 22.25

Ci sono comunicazioni che un’associazione non vorrebbe mai annunciare, e questo è uno di quei casi…
La voce era già circolata e molti di voi ci avevano chiesto notizie a riguardo, purtroppo è tutto vero:
la Festa della Canapa non esisterà più.
Dopo anni di impegno volontario e una crescita esponenziale di pubblico e apprezzamento, ci troviamo nostro malgrado in una situazione senza via d’uscita.
I numerosi attacchi subiti, non ultimo il sequestro del nostro campo, dove da anni coltiviamo canapa, motivato da un’accusa di coltivazione ai fini di spaccio ancora pendente sulle nostre teste; l’amministrazione comunale, che alle numerose polemiche sorte a seguito della numerosa partecipazione di pubblico, ci ha voltato le spalle, più a causa di una marcata mentalità provinciale che a un effettivo disagio causato alla popolazione locale; infine, un’esplicita promessa/minaccia da parte delle forze dell’ordine di bloccare in qualsiasi modo un’eventuale ulteriore edizione dell’evento.
Dato il notevole impegno economico e personale nell’organizzare un evento di questa portata, a queste condizioni ci è impossibile proseguire con serenità lo svolgimento del nostro lavoro.
Il nostro impegno a sostegno della canapa non finisce qui, come Associazione Culturale Cannabis Info continueremo nella promozione e nell’organizzazione di eventi informativi sui molteplici utilizzi legali di questa pianta, e continueremo, nonostante tutto, nella nostra attività di coltivazione.

Per continuare ad essere aggiornati sulle nostre attività potete iscrivervi alla pagina FB Associazione Culturale Cannabis Info (http://www.facebook.com/group.php?gid=130818131696).
Su questo profilo continueremo invece ad aggiornarvi sulle attività musicali del neonato gruppo HIGHUANAS CREW, dove buona parte dei nostri membri continuerà nell’organizzazione di concerti e dj set.
Invitiamo quindi chiunque fosse interessato ESCLUSIVAMENTE all’argomento canapa di rimuoversi da questo profilo ed iscriversi al gruppo Associazione Culturale Cannabis Info (http://www.facebook.com/group.php?gid=130818131696).
Assicurando che il nostro impegno rimarrà immutato, intendiamo ringraziare chi comunque ci ha sempre appoggiato a livello locale: il Parco Tegge per la disponibilità e la sensibilità che ci hanno sempre dimostrato, e tutti i ragazzi e ragazze che ci hanno aiutato con il loro lavoro VOLONTARIO nella realizzazione della festa.
Ringraziamo soprattutto ognuno di voi, che con la vostra partecipazione avete reso possibile tutto ciò, dimostrando che un piccolo gruppo di ragazzi, senza alcun appoggio e senza sponsor, con l’impegno e la determinazione possa organizzare un grande evento, anche in una realtà ristretta e provinciale come la nostra.
Grazie di cuore,

Associazione Culturale Cannabis Info
 

Jare

Genetics' hunter
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Grandi gli svizzeri! Appena regolamentano magari vado a trovare qualche vecchio parente ;)
 

noreason

Natural born Grower
ICMag Donor
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Un'interessante punto di vista (di un chimico) su una pubblicità di una mortadella ''naturale''

Leggetelo che è interessante ;)

http://bressanini-lescienze.blogautore.espresso.repubblica.it/2011/11/14/zero-chimica-100-naturale-si-come-no/

Zero Chimica 100% Naturale. Sì, come no!

La conferenza che ho tenuto al Festival della Scienza di Genova il 30 ottobre si apriva con questa immagine:

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tratta da un videoclip pubblicitario (qui il video su youtube) della mortadella “Suprema” Fiorucci.

Uso questa immagine come introduzione al discorso più ampio sul concetto di “naturale” e di quanto siano stupide le equazioni “naturale = buono” e “artificiale = cattivo”. Entrambe ampiamente sfruttate dal marketing.

Da chimico, quando vedo la parola “chimica” usata in senso dispregiativo, bistrattata, umiliata, come nella pubblicità della mortadella qui sopra, mi ribolle il sangue.

Che vuol dire “Zero Chimica”? Forse che nella mortadella Fiorucci non ci sono molecole? Certo che no! Notate che la pubblicità non dice “Zero conservanti” o “Zero additivi” (in quel caso potremmo discutere dei vantaggi o degli svantaggi di quella scelta: vedi alla voce “botulino”). No, dice proprio “Zero Chimica”. E io mi arrabbio.

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Si sfrutta a scopi commerciali l’immagine negativa della chimica, senza fornire informazioni realmente utili al consumatore, e allo stesso tempo si contribuisce a perpetuare questa immagine della chimica. È una frase stupida, ma il marketing la pensa diversamente (ho già avuto modo di dire che io e il linguaggio del marketing siamo ortogonali, e mi viene sempre voglia di invadere la Polonia quando sento un grammellot markettaro come questo):

«Obiettivo della campagna – afferma Luca Fiumarella, direttore marketing di Fiorucci – è consolidare ulteriormente l’immagine di un brand già leader, comunicando le caratteristiche della nuova Suprema 100% naturale. Una novità assoluta nel mondo dei salumi perché permette al consumatore di abbandonarsi al gusto e al piacere di una buonissima mortadella senza farsi prendere dall’ansia dovuta alla presenza di conservanti o altri elementi chimici visti come nemici della nostra salute. Suprema 100% Naturale, infatti, è una proposta perfettamente in linea con i trend emergenti di consumo che premiano prodotti completamente naturali; la risposta “giusta” alla crescente richiesta dei consumatori, sempre più alla ricerca del benessere senza tuttavia rinunciare al gusto!»

Hai capito caro consumatore? Non ti devi far prendere dall’ansia per i conservanti (chissenefrega poi se salvano la ghirba ad un sacco di gente, vedi sempre alla voce botulino. Certo, c’è anche il lato negativo ma ne parliano un’altra volta) perché la mortadella Fiorucci “è più che naturale, è supernaturale”.

A: “Questo significa che i conservanti non ci sono?”

B: “Ma stai scherzando vero? Non ci sono “quelli di origine chimica” come dice la pagina web dell’azienda dedicata alla linea 100% naturale (ci sono anche prosciutto cotto e prosciutto arrosto)”

A: “Mavalà dai, non ci credo. Se dicono zero chimica…. Dicono che è una novità assoluta”

B: “Guarda che è scritto bene anche sulla confezione Senza conservanti e antiossidanti di origine chimica. Leggi”

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A: “Vabbè, ma tu mi insegni che tutto è chimica e che le proprietà di una sostanza non dipendono dal fatto che sia stata sintetizzata in un laboratorio o in natura”

B: “Infatti. E questa mortadella i conservanti li contiene. Solo che il consumatore non li vuole vedere neanche di striscio e quindi loro non ci mettono quelli di origine chimica. È una frase priva di senso dal punto di vista scientifico, ma il consumatore chennesà?”

A: “Sempre a questionare sulle parole tu. Siete noiosi voi scienziati! Sicuramente invece del nitrito di sodio, di cui mi parlano sempre male, useranno qualche cosa di più naturale, chennesò delle bacche raccolte a mano di una pianta tropicale (coltivata in modo biologico ça va sans dire, zero chimica)”

B: “Mavalà lo dico io ora, gira la confezione e leggi l’etichetta!”

fiorucci4-800.jpg


A: “Nitrito di sodio! Ma come? Ma allora mi prendono in giro? Non mi avevi spiegato che una molecola è una molecola è una molecola e che le sue proprietà sono sempre identiche indipendentemente dalla sua origine?”

B: “Certamente. Che sia di origine naturale o meno è pur sempre nitrito di sodio, con le sue proprietà, nel bene e nel male. Comunque è meglio non abusare dei nitriti, te l’ho gia spiegato”

A: “Sissì, mi ricordo, le nitrosammine e tutto il resto. Ma scusa, in pratica che cosa significa che usano nitrito di sodio di origine naturale? Cioè, come fanno?”

B: “Non lo so, bisognerebbe chiederlo a Fiorucci. Se io fossi un tecnico alimentare dell’azienda e un uomo del marketing venisse a chiedermi come fare ad usare conservanti, come fanno altri produttori, ma dandoli “in modo naturale” per poter sfruttare l’idea a scopo pubblicitario, mi inventerei qualche cosa”

A: “E cosa?”

B: “Beh, ad esempio, sai che ci sono dei vegetali, come gli spinaci e il sedano e molti altri, che sono naturalmente ricchi di nitriti e nitrati? Li assorbono dalla terra. Se ci faccio un brodo di cottura questi passano in soluzione, essendo molto solubili. Sono “di origine naturale” no? Comunque sto solo ipotizzando”

A: “Toh guarda, nell’etichetta è segnalato il sedano. Curioso vero?”

B: “Anche l’antiossidante, sarà pure di origine naturale ma è sempre acido ascorbico, vitamina C. Perché poi uno dovrebbe avere paura della vitamina C mi è oscuro, e ancora più oscuro è il perché uno dovrebbe prendersi la briga di usare dell’acido ascorbico di origine naturale”

A: “Beh, questo è facile: ci sono persone, come me, che si fanno fott.., eehm, diciamo che subiscono il fascino irresistibile del termine naturale, e quindi loro usano nitriti e antiossidanti di origine naturale per poter sfruttare la cosa nella pubblicità. Siete un po’ ingenui voi scienziati”

B: “Odio la pubblicità”

Amici chimici che siete in ascolto. È ora di smetterla con l’uso della parola “chimica” come sinonimo di veleno e inquinamento. Per di più denigrata a “scopo di lucro”. Zero chimica “tua sorella”! Dimmi invece quanti ca##o di nitriti contiene la tua ca##o di mortadella, che è una informazione più utile per me consumatore. Mica tutte le mortadelle sono uguali. C’è chi ne usa di più e chi di meno (e certo il colore ne risente). Per conto mio questa azienda ha perso un cliente per sempre.

Fratelli chimici di Internet, “al mio segnale scatenate l’inferno” con i tastini qui sotto. Condividete e diffondete. Facciamo sentire la nostra voce! La chimica è bella, e aiuta a non farsi infinocchiare!

Dario Bressanini

p.s. La conferenza a Genova era sold out e in molti purtroppo non sono riusciti ad entrare. Se qualcuno interessato è dalle parti di Alba questo sabato 19 novembre, alle 18:30 alla fondazione Mirafiore presso l’azienda Fontanafredda, a Serralunga d’Alba, può venire a sentire la mia conferenza dal titolo “Pane e Bugie, la scienza nel piatto”.

Il 24 novembre alle 10:00 invece sono a Montichiari (BS) a parlare di “Chimica in cucina” in senso più gastronomico, all’Istituto Don Milani.

Ringrazio Sergio Palazzi per avermi segnalato questa pubblicità qualche tempo fa.

Dario Bressanini
 

Antani

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NOTIZIA BOMBA (ovviamente totalmente censurata sui media mainstream):


Bush&Blair alla sbarra per l’attacco all’Iraq: storico evento, omertà dei media, anche sulla condanna

Quante volte hanno ripetuto la notizia che Interpol e ICC avevano emesso ordini di cattura per i Gheddafi e altri personaggi del regime, assimilandoli a una condanna già avvenuta. Quanti, invece, hanno sentito o letto una notizia sul procedimento in corso a Kuala Lampur per gli imputati Tony Blair e George Bush jr. accusati di proditorio attacco all’Iraq nel 2003?

Provando a mettere nella ricerca Google News in italiano i loro nomi, la notizia non compare. Nelle news in Inglese, è rilanciata solo dai media asiatici; e da un articolo del WashingtonPost di parecchi giorni fa, non sulle accuse mosse, ma sull’importanza che a questo processo danno “gli attivisti” della Malesia.

Mahathir Mohamad, fondatore della Kuala Lumpur War Crimes Commission

KLWCC è l’acronimo di Kuala Lumpur War Crimes Commission fondata nel 2007 da Mahathir Mohamad, ex premier della Malesia, per procedere agli accertamenti di accuse di crimini di guerra in Iraq, nei territori palestinesi e nel Libano. E’ dichiaratamente alternativa alla Corte penale internazionale dell’Aia, che Matahir ha accusato di non essere imparziale nell’accettazione dei casi da portare in giudizio.

Il sito web http://criminalisewar.org/?p=307

§§§§§§§§§§§§§§§§§§

Le audizioni pubbliche del procedimento contro Bush e Blair avvengono in data – 19-22 novembre 2011 – Possono essere seguite in diretta o in differita qui:

http://www.ustream.tv/channel/kl-war-crime-tribunal

Qui il riassunto del lavoro preparatorio della Commissione da Global Reserch

I Report sul procedimento,
da –NewStraitsTime

e da -Cynthia McKinney, deputata al Congresso americano per il partito democratico 94-2002, pacifista, aderente al Partito dei Verdi, esperta di legge e relazioni internazionali

§§§

Le accuse formulate:

Gli Stati Uniti hanno agito unilateralmente bypassando il Consiglio di sicurezza ONU per lanciare l’attacco contro l’Iraq.

Il punto di vista di Regno Unito e Stati Uniti era il cambiamento di regime da sostenere con l’uso della forza, ed era stato espresso fin dal 1998.

Blair è citato per aver detto che, anche se non c’era nessuna minaccia delle armi di distruzione di massa, egli era favorevole al cambiamento di regime in Iraq, nonostante il parere del Procuratore generale del Regno Unito, in data 17 marzo 2003 secondo il quale un cambiamento di regime non poteva essere perseguito con azione militare.

Gli USA sono citati per intelligence proditoria e sbagliata – comprendente anche un taglia-incolla di un articolo del 1995 redatto da uno studente di filosofia e l’affermazione che Saddam Hussein stava tentando di ottenere uranio dal Niger – finalizzata al cambiamento di regime. Inoltre, sulla base delle memorie del segretario al Tesoro Paul O’ Neill, per la dichiarazione di Bush su un’invasione dell’Iraq durante la prima riunione di gabinetto dopo il suo insediamento alla Casa Bianca.

Nel corso del secondo giorno delle udienze, l’accusa ha terminato l’arringa sostenendo che la guerra contro l’Iraq è stata iniziata con arroganza, portando i soldati statunitensi e britannici nell’area per uccidere o essere uccisi e in completo disprezzo per il diritto internazionale.

La pena richiesta è che il pronunciamento finale – ottenuto al di là di ogni ragionevole dubbio sulla loro colpevolezza – sia inviato all’ICC per l’avvio di un procedimento ufficiale, che i singoli stati siano invitati ad attivarsi contro di loro, e a e che i loro nomi siano inscritti nel registro della Commissione per i crimini di guerra e inclusi in tutte le pubblicazioni del Tribunale stesso.


Sarà interessante vedere il comportamento dell’ICC, International Criminal Court, quando si avrà la sentenza della Commissione di Kuala Lampur anche in vista delle denunce che sono state presentate da varie parti contro la Nato e i paesi delle colazioni per l’attacco alla Libia, anch’esso su basi d’intelligence proditorie, il bombardamento di vittime civili, e contro il CNT – da essi riconosciuto come rappresentante legittimo della Libia per l’enorme numero di crimini: uccisioni, detenzioni senza accusa, torture, genocidio che essi ha fatto o lasciato commettere.

Da segnalare che anche in Gran Bretagna si sta indagando su Blair e le circostanze che lo hanno portato alla guerra contro l’Iraq, ma ovviamente è un’indagine che incontra molti ostacoli e procede a rilento

Il collegio giudicante composto di cinque membri ha deciso all’unanimità che Bush e Blair sono colpevoli di genocidio e crimini contro la pace e l’umanità con l’invasione dell’Iraq nel 2003, ciò in palese violazione del diritto internazionale.
I giudici hanno stabilito che la guerra contro l’Iraq è stata un flagrante abuso del diritto, un atto di aggressione che ha comportato un omicidio di massa del popolo iracheno. Sono giunti all’emissione del verdetto dopo aver riscontrato che gli Stati Uniti, sotto la guida di Bush, hanno creato falsi documenti per dimostrare che l’Iraq deteneva armi di distruzione di massa.
Hanno comunicato che i risultati del Tribunale saranno resi disponibili ai membri STATUTO DI ROMA DELLA CORTE PENALE INTERNAZIONALE affinché i nomi di Bush e Blair siano inseriti in un registro di crimini di guerra.
Gli avvocati e gli attivisti dei diritti umani presenti hanno dichiarato che il verdetto dal Tribunale è un punto di riferimento storico.
Il Tribunale intende poi istruire un altro procedimento con l’accusa di torture e crimini di guerra contro altri sette indiziati fra i quali Donald Rumsfeld e Dick Cheney.


http://mcc43.wordpress.com/2011/11/21/bushblair-alla-sbarra-per-lattacco-alliraq-storico-evento-omerta-dei-media/
 

nfl91

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grande anta... ho fatto 1 salto qua x essere sicuro che l'avessi pubblicata!

e NATURALMENTE un grande anche anche a nore che con la suprema m'ha fatto troppo ridere!
 

Antani

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Si questa cosa la sapevo già, ha anche nazionalizzato (espropriandole) svariate multinazionali e ora intende nazionalizzare Los Roques (paradiso di ricconi) espropriando tutte le proprietà private. Non c'è dubbio che stia spingendo il piede sull'acceleratore del socialismo, e per questo non è benvisto da molte "democrazie" occidentali (hanno anche già provato a farlo fuori in un paio di attentati organizzati dai servizi segreti).

C'è però da dire che in Venezuela non è che vada proprio tutto così bene: c'è una criminalità a livelli altissimi ed è per questo che il turismo è calato vistosamente negli ultimi anni, se non fosse per le materie prime che esporta (in primis il petrolio) credo che sarebbe già alla bancarotta. Speriamo che resista e che le riforme socialiste possano esser portate avanti, gli auguro anche di poter guarire dal tumore che lo ha aggredito (complotto anche questo?)..

Forza Hugo, sta a te dimostrare che un mondo socialista è possibile! Non ci deludere.
 

gia100

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L'Italia sta passando dei bruttissimi lustri: troppi soldi, troppa mafia, troppo berlusconi e pure troppo proibizionismo.

Ci vorrà un pò per rimettere le cose a posto, almeno due generazioni.

C'è bisogno soprattutto di rinnovamento nelle classi politiche, ma rinnovamento non vuol dire sostituire Bossi con suo figlio pirla.:bump:

Per quanto riguarda le televisioni, gli unici TG ancora guardabili sono SkyTG 24 e quello di Mentana su La7.
 

Antani

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QUANTI AMERICANI HA UCCISO LA MERCK ?
Postato il Venerdì, 09 dicembre @ 08:10:00 CST di supervice

I RISARCIMENTI DEL VIOXX: MERCK PAGA UN'INEZIA PER LE MORTI DI MASSA

DI FRED GARDNER
Counterpunch

Merck_Vioxx_(Rofecoxib).jpg


D: Chi ha ucciso più americani, al Qaeda schiantando aerei sul World Trade Center o la Merck distribuendo il Vioxx?

R: La Merck, 18 volte di più.


Questa settimana, una delle notizie più sottovalutate dei nostri tempi è finita in un piagnucolio/gemito. “La Merck ha accettato di pagare 950 milioni di dollari e si è dichiarata colpevole dell'accusa riguardo la distribuzione e la vendita del farmaco antidolorifico Vioxx”, ha riportato il New York Times del 23 novembre scorso (nella sezione Affari, dove di solito si trovano le notizie importanti in campo medico). Il gigante farmaceutico ha commesso un reato: spingere i medici a prescrivere il Vioxx per curare l'artrite reumatica prima del 2002, quando l'Agenzia per gli Alimenti e i Medicinali aveva approvato il suo uso per questa patologia.

Inizialmente, l'Agenzia aveva approvato il Vioxx nel maggio del 1999 (dopo un frettoloso “esame prioritario”) per la cura di osteoartriti, dolori acuti e dolori mestruali. Al 30 settembre del 2004, quando la Merck aveva annunciato il suo “ritiro volontario”, il medicinale ampiamente pubblicizzato era stato prescritto a circa 25 milioni di americani. La prova che l'uso del Vioxx raddoppi il rischio che il paziente sia vittima di un infarto o di un colpo apoplettico – basata sull'analisi dei referti di 1,4 milioni di pazienti – stava per essere pubblicata su The Lancet dal medico David Graham, un investigatore dell'Agenzia per gli Alimenti e i Medicinali. L'ufficio del direttore dell'Agenzia, servo devoto di Big Pharma, aveva contattato The Lancet nel vano tentativo di bloccare la pubblicazione delle scoperte del suo stesso ricercatore.

I dati di Graham indicano che 140.000 americani hanno sofferto degli infarti indotti dal Vioxx; 55.000 sono morti e molti altri sono rimasti offesi in modo permanente. Il vero reato dei dirigenti della Merck è stato quello di cospirazione alla commissione di omicidio.

Circa tremila americani sono morti negli attacchi al World Trade Center. Gli omicidi perpetrati dalla Merck e i suoi dirigenti non sono stati, ovviamente, altrettanto drammatici, ma di sicuro intenzionali. Un processo clinico precedente li aveva messi in allerta del fatto che il Vioxx causasse danni coronarici. La loro risposta è stata escludere dai processi futuri chiunque avesse trascorsi di patologie cardiache!

Una volta approvato il Vioxx, la Merck ha speso più di 100 milioni di dollari all'anno per pubblicizzarla. (Ricordiamo ancora il motivetto “Che splendida mattinata...”) La Merck ha continuato a ignorare e sopprimere gli indizi riguardo il fatto che il loro nuovo bestseller stesse causando collassi e infarti. Nel 2003 le vendite hanno toccato i 2,5 miliardi di dollari. Quando nel febbraio 2004 l'impavido Dr. Graham ha presentato per la prima volta la sua prova inconfutabile a un comitato consultivo dell'Agenzia per gli Alimenti e i Medicinali, la Merck sostenne che “gli eccezionali benefici” del Vioxx gli avrebbero garantito la permanenza sul mercato. Il comitato dell'Agenzia decise, per 17 voti contro 15, di mantenere il prodotto disponibile, ma con un avviso sulla confezione. Dieci dei trentadue membri del comitato avevano ricevuto soldi dalla Merck, la Pfizer o la Novartis (che distribuivano medicinali simili al Vioxx) in qualità di consulenti. Se questi dottori avessero dichiarato il loro conflitto di interessi, il Vioxx sarebbe stato ritirato dal mercato con un voto di 14 contro 8. Comprando sette mesi e mezzo di permanenza in più, la Merck ha guadagnato 1 o 2 miliardi extra e ha ucciso altri 6.000 americani.

Nel mondo il Vioxx è stato usato da 80 milioni di persone. Considerando che il loro dosaggio fosse simile a quello dei 1,4 milioni di pazienti del Kaiser Permanente i cui referti erano stati analizzati da Graham, il numero delle vittime supera i 165.000.

Il principale argomento di vendita ai dottori – e l'originale ragione per sviluppare inibitori selettivi della Cox-2 come il Vioxx e il Celebrex – era la loro presunta sicurezza rispetto all'aspirina e ad altri antinfiammatori non steroidei come l'ibuprofene (il Motrin, l'Advil) e naprossene (l'Aleve), che in alcuni soggetti possono causare emorragia gastro-intestinali e ulcera peptica. (Non vi è alcuna prova che gli inibitori selettivi della Cox-2 fossero meno efficaci degli antinfiammatori non steroidei nel ridurre dolore e infiammazione.)

Gli antinfiammatori non steroidei agiscono inibendo la produzione di un enzima, la ciclossigenasi, che aiuta la creazione di composti chiamati prostaglandine, i quali facilitano la reazione antinfiammatoria e proteggono i tessuti dello stomaco (tra le altre funzioni). Negli anni '80 un ricercatore di nome Philip Needleman aveva scoperto che l'organismo produce ciclossigenasi in due forme: la Cox-1, rinvenuta nei tessuti normali, e la Cox-2, che è prevalente nei tessuti danneggiati associati con artrite. Le compagnie farmaceutiche speravano che un composto che inibisse solo la produzione di Cox-2 avrebbe ridotto l'infiammazione senza effetti collaterali a livello gastrico. Con circa 40 milioni di americani affetti da una forma di artrite, un antidolorifico più leggero per lo stomaco avrebbe significato vendite da record. Quindi, negli anni '90 hanno investito centinaia di milioni di dollari nello sviluppo di composti che inibissero la produzione di Cox-2 e organizzando processi clinici per convincere l'Agenzia per gli Alimenti e i Medicinali che tali rimedi erano migliori delle alternative esistenti.

E ora la linea alla pubblicità

Se la cannabis e le medicine a base di cannabis erano tra le alternative, il mercato del Vioxx & Co. sarebbe stato molto più ristretto. (E se la codeina non fosse semi-proibita, il mercato sarebbe stato ancora più limitato.) Quante medicine perderebbero un'importante fetta di mercato se le opzioni a base di Cannabis fossero disponibili? Abbastanza da far sì che l'industria farmaceutica sprofondi insieme al settore immobiliare. Il che è il motivo per il quale Wall Street non permette la legalizzazione della pianta per uso medico.

Si potrebbe venire a scoprire che un cannabinoide prodotto dalla pianta, il cannabidiolo (CBD), eserciti effetti antinfiammatori attraverso l'inibizione della Cox-2. Uno studio recente mostra che la Cox-2 gioca un ruolo nella scomposizione di uno dei cannabinoidi prodotti dall'organismo, tale 2-AG. Il prodotto scomposto è un segnale di prostaglandine neuro-infiammatoria.

Una punizione adatta al crimine

Nel 2007 la Merck ha pagato 4,85 miliardi di dollari per sistemare le rivendicazioni di 27.000 vittime e sopravvissuti del Vioxx. “La ragione per cui 'così poche' persone abbiano intentato una causa”, spiega un fisico, “è che di fondo c'è un notevole tasso di infarto. Le persone potrebbero non essersi rese conto che il fatto possa essere legato al Vioxx.” I sopravvissuti delle persone che fumavano, erano obese o possedevano altri fattori di rischio sarebbero stati dissuasi dagli avvocati dall'intentare cause, ha aggiunto, perché avrebbero avuto delle grandi difficoltà nel convincere i giudici del fatto che gli infarti dei loro cari fossero stati provocati dall'uso di Vioxx.

“Nessuno è stato ritenuto responsabile della condotta della Merck”, ha riportato Duff Wilson del Times il 23 novembre scorso. Per essere imparziale in una notizia altrimenti a favore della Merck, ha citato Erik Gordon della Ross School of Business dell'Università del Michigan: “Si tratta solo di fare affari fino a quando un dirigente farmaceutico fa un passo falso.”

La cosa suona ardua, ma non lo è. Commercializzare medicine pericolose resterebbe sempre “il mero fare affari” per le aziende con scopo di lucro se solo pochi dirigenti dovessero starsene al fresco nella prigione federale. Perché non dovrebbero essere accusati di cospirazione alla commissione di omicidio, insieme a tutti i complici identificabili da un'indagine approfondita? (Questo potrebbe fornire un certo impegno all'attualmente inutile Drug Enforcement Administration [Agenzia Federale Antidroga statunitense, ndt]) La cospirazione del Vioxx ha coinvolto ricercatori che alteravano i dati e dirigenti commerciali che mostravano grafici falsi e funzionari del governo che cercavano di zittire gli informatori e Dio solo sa chi altro. Se qualcuno rimane ucciso in una rapina malriuscita in un Seven Eleven, il tizio che guida la macchina della fuga viene accusato di omicidio. Ma il direttore generale della Merck nell'era Vioxx, Ray Gilmartin, ha lasciato la compagnia nel 2006 con un paracadute d'oro ed è diventato membro della facoltà di Business School di Harvard. Il corso da lui tenuto si chiama “Costruire e Mantenere Imprese di Successo”.

Un modo ancora più efficace per contrastare la frode aziendale omicida sarebbe la semplice azione da parte del governo di interrompere i rapporti con entità colpevoli di reati gravi. Se MediCare e i programmi statali di Medicaid smettessero di comprare medicinali della Merck o della Pfizer per, diciamo, cinque anni, potrebbe produrre quei risultati di cui noi, la gente, abbiamo bisogno.

Il giorno prima che la liquidazione del Vioxx fosse diffusa, il Wall Street Journal ha pubblicato una notizia (nella sezione Mercato) dal titolo “Corruzione sulla vicina liquidazione della Pfizer”. In questo caso, il passo falso dell'azienda riguardava il rimborso ai dottori che vendevano medicinali per istituti statali all'estero. La Johnson & Johnson ha recentemente sistemato un caso di corruzione simile. Merck, ’AstraZeneca, Bristol-Myers Squibb e GlaxoSmithKline sono tutte in trattativa di liquidazione con il governo.

Sul lato domestico la Pfizer ha pagato 2,3 miliardi di dollari per aver violato il False Claims Act [legge federale americana che condanna individui e aziende colpevoli di frode di programmi governativi, ndt] e per aver corrotto degli acquirenti istituzionali con riferimento al Bextra, al Lipitor, al Viagra, allo Zithromaz, al Norvasc, al Relpax, al Celebrex e al Depo-provera.

La corruzione sistematica va sempre peggio. Nei quindici anni tra il 1991 ed il 2005, secondo il Public Citizen, le compagnie farmaceutiche hanno pagato al governo 5 miliardi di dollari in ammende e liquidazioni con riferimento a tangenti e pretese ingiustificate. Nei cinque anni tra il 2006 e il 2010 il pagamento è stato di 14,9 miliardi di dollari. Quattro compagnie contano più della metà del denaro incriminato (10,3 miliardi di dollari): Glaxo, Pfizer, Eli Lilly e Schering-Plough.

Negli ultimi anni l'industria farmaceutica ha superato l'industria della “difesa” come massimo frodatore del governo federale in base al False Claims Act.

Dove è la tolleranza zero quando ce n'è davvero bisogno?

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QUANTI AMERICANI HA UCCISO LA MERCK?

Fonte:Merck Pays a Pittance for Mass Deaths

29.11.2011
 
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