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Qualche accenno di biologia su come ottimizzare un cultivo

mapoetti

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dato che ci siamo vorrei chiedere una cosa al riguardo a 5-6 post addietro,usare un vaso retinato com'è possibile che le radici non escano dai lati?
 

Intimea

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Ciao Mapoetti,
colgo l'occasione di poter scrivere in questo impareggiabile 3d, immagino si tratti di questa:

curioso teco di scoprire se è quella giusta.

No, non è quella che voleva...

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Loollo

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ciancio alle bande

idem, poi sempre a fine fioritura, in e out, e mai quella stagionale!
una volta una specie di botrite ci ha colonizzato una grow fiorendo nel giro di una notte, sembravano brie skunk :D
da wikipedia http://it.wikipedia.org/wiki/Botrytis_cinerea
ecco xche son contrario all'acqua piovana, senza contare che chissa che altre robe ci sono dentro per via dell'inquinamento.

un amico sembra che abbia risolto con l'acquisto di un neon uvc da 15w, lo appende in growroom, lo accende a distanza e lo lascia acceso per 5 minuti al giorno. dice che ha anche meno problemi di afidi e acari.
tocca mettere in azione anche il mio e vedere con mano

Mi sembra di aver sentito che anche l'ozono sia efficace contro le muffe, avete mai provato ?
 

jikko77

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Buongiorno.
premetto che non so nulla ne di botanica ne di biologia.

sul web ho trovato un "appunti di botanica" di un certo Gandelli e mi sono messo un po a leggere, cosi come ho cercato di leggere e assimilare lo scritto di Noreason.

ho un paio di domande, non sapendo dove trovare le risposte provo qui.

le nostre bimbe vengono classificate come "C3" oppure come "C4"?

qualcuno sa spiegarmi che si può intendere con:

- "accumulo di rifiuti di cui disfarsi" quando si parla di foglie secche prossime alla caduta? di che "rifiuti" si parla?
- la pianta è dotata di un meccanismo di risalita della linfa, rimuove le sostanze nutritive e la clorofilla prima di far cadere le foglie?
- che sono ATP e NADP ridotti? (su web ho trovato solo spiegazioni "confuse")
- le piante "C3" sarebbero più produttive senza la fotorespirazione?
- sapete che cosa sono lo "schema z" e lo "schema i"?

avete un link, uno scritto o qualcosa da consigliare, che sia incentrato in maniera specifica sulla cannabis?

:tiphat:
 

noreason

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Mi sembra di aver sentito che anche l'ozono sia efficace contro le muffe, avete mai provato ?

Sicuramente funziona, ma è difficile calcolare la quantità esatta (ppm) e far si che essa sia distribuita uniformemente in tutto il cultivo, andando ad intrufolarsi nei punti più ostici ma al contempo senza nuocere alle piante.
Usato ''alla carlona'' diciamo che aiuta a diminuire il contagio, ma non salva le cime più grosse e compatte, dove di aria ne circola poca e quindi anche di eventuale ozono.

le nostre bimbe vengono classificate come "C3" oppure come "C4"?

C3.

La differenza sta nell'assimilazione della co2, che nel caso di piante C4 viene prima trasformata in una molecola a 4 atomi di carbonio e solo dopo ritrasformata. Questo processo permette alla pianta di evitare l'inconveniente che si porta dietro l'enzima RuBisCo, cioè di legare ossigeno al posto di anadride carbonica in caso di alte temperature.
La cannabis non è provvista di questo meccanismo e puoi notarlo facilmente in un cultivo outdoor. Alle piante non piace troppo sole e troppo caldo, magari in concomitanta con bassa umidità.
In presenza di questi fattori la pianta mette in atto la fotorespirazione, che alla fine è un meccanismo di difesa che consuma energia. Meccanismo che le C4 non hanno bisogno di sfruttare.

qualcuno sa spiegarmi che si può intendere con:

- "accumulo di rifiuti di cui disfarsi" quando si parla di foglie secche prossime alla caduta? di che "rifiuti" si parla?
Foglie secche sono materia organica. Un ''nido'' per vari parassiti che si cibano di essa, che essendo morta non può contrastarli. Magari è questo il senso?

- la pianta è dotata di un meccanismo di risalita della linfa, rimuove le sostanze nutritive e la clorofilla prima di far cadere le foglie?

In parte.

Solitamente la clorofilla si, ma non viene rimossa, viene inibita la sua creazione, il che porta velocemente ad un ingiallimento.

Le sostanze nutritive dipende. Alcune sostanze sono mobili, possono muoversi nella pianta, come ad esempio zuccheri, elementi essenziali semplici etc... altri non possono più muoversi e quindi rimarranno intrappolati nella foglia.

- che sono ATP e NADP ridotti? (su web ho trovato solo spiegazioni "confuse")
Si parla di scambio di elettroni tra due ''composti''. Il fenomeno è quello dell'ossido-riduzione, cioè il vero motore che produce energia.


- le piante "C3" sarebbero più produttive senza la fotorespirazione?
Se non ricordo male si. A livello metabolico sono più efficienti in condizioni ottimali. Hanno un passaggio in meno da fare. Il ciclo C4 dovrebbe essere posteriore al C3, così come il CAM, ma non ne sono certo.


- sapete che cosa sono lo "schema z" e lo "schema i"?
No.

avete un link, uno scritto o qualcosa da consigliare, che sia incentrato in maniera specifica sulla cannabis?

Leggi un pò di manuali. Nessuno ti chiarirà le idee del tutto, ma inizieranno a far luce su vari aspetti.
Se vuoi davvero capire...recupera un libro di testo, possibilmente aggiornato, di biologia. Uno di quelli per superiori o per università, alla fine le cose sono le stesse.


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dato che ci siamo vorrei chiedere una cosa al riguardo a 5-6 post addietro,usare un vaso retinato com'è possibile che le radici non escano dai lati?
Non so bene a che caso ti riferisci, ma le radici che incontrano un ambiente secco, non abbastanza umido, smettono di crescere in quella direzione.
 
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kenshiro

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dire interessante è poco.... ed effettivamente i valori della tabella a prima vista sembrano strani...
se è così per la mia attuale temperatura di 25° dovrei alzare l'ur fino al 75%, mentre ora che in fioritura la tengo al 50%
non ho capito però se bisogna considerare la temperatura esterna o quella interna della pianta, perchè se ho capito bene conta molto anche la temperatura delle radici che nel mio caso è molto inferiore, a terra ho circa 19°....
 

noreason

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dire interessante è poco.... ed effettivamente i valori della tabella a prima vista sembrano strani...
se è così per la mia attuale temperatura di 25° dovrei alzare l'ur fino al 75%, mentre ora che in fioritura la tengo al 50%
non ho capito però se bisogna considerare la temperatura esterna o quella interna della pianta, perchè se ho capito bene conta molto anche la temperatura delle radici che nel mio caso è molto inferiore, a terra ho circa 19°....

Conta la temperatura esterna perchè è in funzione di essa che varia l'umidità ambientale e di conseguenza il VPD.

Esempio: un metro cubo di aria che trattiene 1 kg di acqua (ovviamente sottoforma di vapore).

Se analizziamo l'umidità relativa vedremo che al variare della temperatura varierà anche l'umidità.....eppure l'acqua contenuta nell'aria è sempre la stessa, sempre 1 kg.

Adesso, considerando il ''sistema'' pianta come saturo di acqua al 100%, e conoscendo la pressione (approsimativa) del corretto funzionamento degli stomi, possiamo calcolare il valore di T° e RH% in modo da favorire al massimo la traspirazione, meccanismo fondamentale per una pianta.

Compreso ciò, ricordiamo sempre che la pianta è un essere vivente e come tale si comporta, modificando la sua struttura e il suo metabolismo in base all'ambiente che trova, ovviamente con i suoi limiti.

Riguardo al VPD dovete solo stare attenti ad una cosa, l'Italia è un paese tendenzialmente umido (e ci mancherebbe considerata la sua geografia) dove la botrite è onnipresente. In fioritura non è possibile, nella maggior parte dei casi, seguire la tabella senza che le piante vengano attaccate dalla muffa. Questo è dovuto principalmente alla struttura fisica della pianta, che produce fiori compatti in cui smette di circolare aria. In questi punti basta un pò di condensa (importante conoscere il punto di rugiada, anche conosciuto come dew point al fine di evitare fenomeni di condensazione) per far si che restino bagnati ed umidi a lungo, tempo sufficiente a far germinare la spora di muffa e tenerla idratata finchè non riesce a penetrare i tessuti vegetali.


Quando invece le condizioni lo permettono...

Quando le condizioni lo permettono le piante mettono radici anche dal tronco, ad altezza superiore alle foglie, ma in quelle foto è questione di pollice verde più che di condizioni ambientali (che è comunque il grower che le crea indoor).

A me non piace far intrecciare le radici delle piante perchè non si può più muoverle singolarmente, ma vedo la comodità per le irrigazioni ;)

:wave:
 

Intimea

Active member
...Quando le condizioni lo permettono le piante mettono radici anche dal tronco, ad altezza superiore alle foglie, ma in quelle foto è questione di pollice verde più che di condizioni ambientali (che è comunque il grower che le crea indoor).

Intendi una cosa del genere?

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Oppure come questa?

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Il mio secondo tentativo di margotta, sto aspettando per vedere se questo riesce.


A me non piace far intrecciare le radici delle piante perchè non si può più muoverle singolarmente, ma vedo la comodità per le irrigazioni

Su questo la pensiamo allo stesso modo, anche io tengo a bada le radici finché le piante non sono nella posizione definitiva...mi piace far capire chi comanda nel garden :whip:

PS: se si guarda bene la foto, si capisce che le piante non si muoveranno più da lì...

Ciao Mod. è sempre un piacere.:tiphat:
 

Laza Haze

Illyrian blood
Veteran
Sto provando anch'io a fare un air layer nell ramo di una madre.Proprio ieri...Alla fine ho usato un jiffy avvolto da cellophane e una cannuccia infilata per idratare in continuazione. Prevedo una gran rottura di xxx perché il cocco tende a seccarssi velocemente, ma non sapevo cosa usare. Vedremo

Ps. Cosa stai usando tu Intimea?
 

Palace

Member
ciao Noreson complimenti e grazie per il thread e tutte le spiegazioni!!
Coltivo in soffitta posto peggiore della casa. Caldo in estate e freddo in inverno. Ho sempre sottovalutato la temperatura del sub e mi capitavano sempre carenze strane anche se i parametri EC e PH erano corretti.
Ho quindi isolato la zona dei vasi con dei pannelli di polistirene tagliati a misura. Sotto ai vasi ho messo uno scaldasonno singolo da 60W e due pannelli di acciaio, quelli per comporre gli scaffali, che fungono da dissipatori di calore e per evitare che lo scaldasonno si sporchi o si bagni.
Lo scaldasonno si accende nelle ore di buio (durante il nostro giorno).
Volevo chiederti quale potrebbe essere la temperatura ideale del terriccio sapendo che l'aria nella zona "foglie fiori" oscilla tra 15°C e 17° durante le ore di buio.
Pensavo di termostatare (con arduino) lo scaldasonno inserendo una sonda nel terriccio. Ora quella del termoigrometro indica 19,5min e 21 max e le carenze strane sono scomparse, ma vorrei ottimizzare il tutto. ciao e grazie ancora per questo magnifico thread...Palace

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noreason

Natural born Grower
ICMag Donor
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@Intimea

Si esatto, quello è il classico esempio di una pianta che trovando a livello fusto un clima umido, fa esattamente quello per cui è stata programmata, mettere su radici per assorbire meglio quell'umido, cioè l'esatto opposto di quel che capita in un ambiente secco, dove le radici arrestano la loro crescita.

La formazione di radici dal fusto, avviene solo se la pianta non ha ancora formato una parete esterna molto dura e lignificata, cosa che accade più velocemente in climi aridi.
Una volta formata quella barriera, come nel caso di una mamma con qualche anno, per far si che rimetta radici va lesionato il fusto. Va rotta quella protezione fatta da amidi, lignina, suberina etc... in modo da esporre le cellule VIVE e dargli la possibilità di differenziarsi, man mano che si riproducono, e diventare una nuova radice o anche un nuovo ramo, il che dipende dagli ormoni in gioco.



Volevo chiederti quale potrebbe essere la temperatura ideale del terriccio sapendo che l'aria nella zona "foglie fiori" oscilla tra 15°C e 17° durante le ore di buio.
Pensavo di termostatare (con arduino) lo scaldasonno inserendo una sonda nel terriccio. Ora quella del termoigrometro indica 19,5min e 21 max e le carenze strane sono scomparse, ma vorrei ottimizzare il tutto.


Magari non farla scendere sotto i 20-21° e non farla salire oltre i 25°.

Considera che aumentando la temperatura del sub, avrai un aumento di umidità nell'aria, perchè stai favorendo l'evaporazione. Occhio in fioritura ;)

Altro dettaglio per chi ha problemi di minime un pò troppo basse: sarebbe buona routine irrigare quando le luci si accendono e lasciare il panetto il più asciutto possibile durante la notte. Essendo l'acqua a trasmettere il calore, avendone meno nel substrato, le piante reggono un pò meglio il freddo notturno.

Non dimenticate che la pianta è un essere vivente, non smetterò mai di ripeterlo. La sua evoluzione, durata molti molti anni, da prima che comparisse la specie Homo su questo pianeta, l'ha portata ad evolversi e sfruttare tecnologie anche abbastanza complesse, per ovviare ai vari problemi che può incontrare.
Uno su tutti è l'ermafroditismo. Arma vincente in natura, visto che da una parte la cannabis è in grado di fencondarsi normalmente e dall'altra è anche in grado di auto-fecondarsi.

Così come l'ermafroditismo, la pianta può sfruttare alcuni processi metabolici, come ad esempio la fosforilazione ossidativa, per sviluppare calore e riscaldarsi. Questa fase, che fa parte di ciò che definiamo respirazione cellulare, ha il suo picco proprio durante le ore notturne.
Una pianta ha spesso la capacità di trasformare i suoi pigmenti per assorbire maggior energia termica proveniente dal sole...e così via.

Per cui esiste un certo grado di tolleranza e la sua quantificazione va fatta in base alla pianta.
Tutti noi coltiviamo ibridi passati per le mani dell'uomo, che li ha selezionati per alcune carateristiche, portandoli via dal loro luogo originario. Negli anni, caratteristiche come la capacità dei mitocondri di lavorare in ambienti freddi sono state completamente ignorate dall'uomo perchè non avevamo la tecnologia necessaria per osservare anche quel parametro e quindi oggigiorno abbiamo una pianta di cannabis sativa (nel senso latino del termine) molto diversa dalla sua neanche troppo lontana cannabis selvatica.

Questo per rispondere e chiarire le idee a chi, novizio che si avvicina alla coltivazione, specie indoor, che la pianta non è una macchina e non va trattata come tale. Non tutte le piante si comportano allo stesso modo e non esiste quasi mai un assolutismo sul modo di coltivare. Dovete essere elastici e non provi paletti, se non appunto quelli delle dinamiche base della pianta, che messe assieme formano la sua biologia.

Come un bimbo, vanno comprese le sue semplici necessità, pappa, calore, coccole etc...
Un bimbo mangia tanto se sta crescendo tanto. Una pianta idem. Dovete essere voi genitori a capire se è il caso di diminuire il cibo perchè il bimbo sta ingrassando.
Un bimo ha fame se non ha più nutrienti a sufficienza. Idem per le piante. Sta a voi genitori capire quando il bimbo ha fame ed ha necessità di mangiare.
Non è una macchina con paramentri fissi, ed inoltre nessuna pianta è uguale ad un altra e quindi non si comporterà mai esattamente allo stesso modo.

Inoltre troppe volte leggo di grower che usano vari prodotti, spesso anche molto costosi, di cui non hanno assolutamente bisogno, dimenticandosi al contempo le cose davvero importanti come il clima, come irrigare, come ''costruire'' un substrato, acqua, ossigeno, carbonio.
Queste sono le cose da conoscere per coltivare bene, cioè le basi biologiche della pianta, che esiste da ben prima che comparisse l'uomo con i suoi 1000 stimolatori diversi.

Non voglio affermare che siano tutti hype di mercato, perchè non è così. Tanti prodotti offrono delle buone potenzialità, ma non essendoci una cultura agricola nel grower odierno, non sa assolutamente cosa sta dando alla sua pianta. Si limita a seguire le indicazioni, spesso confuse, che gli fornisce il produttore o che trova in giro sul web e così via.

In questo senso, vi assicuro per mia esperienza personale, che serve davvero poco altro, oltre ai banali fertilizzanti che contengano gli elementi essenziali e ad un pò di pH- per chi usa acqua troppo dura.


:wave:
 
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