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domandona per tech growers: TERRICCIO

Melaganja2

New member
Ciao. che ne dici di una miscela cosi suddivisa:3 parti di terrenopronto per fiori o gerani + humus di lombrico (max 10% totale della miscela)+ 2 parti di perlite + 1 parte di sabbia fine + sul fondo del vaso 2 cm di argilla espansa...attendo tuia risposta Grazie.
 

laundryboy

Member
ciao a tutti.
a prescindere dal mix che fate PER FAVORE NON USATE TORBA!!!! per acidificare il terreno sono perfetti gli aghi di pino.
 

appiccicoso

Member
Riprendo quanto detto da Nore nel primo post di questa pagina. Posso confermare che usando solo biologico (io uso BIOMAGNO 100% bio fioritura e Biomagno stimolatore di fioritura) e gli odori vengono un po' omogenizzati tutti sul dolce intenso, fruttato. Sembrano caramelle, non è un caso poichè qualche strain l'ho fatto, ma rimane sempre quell'odore che secondo me deriva solo dal fertilizzante e probabilmente anche dalla melassa. L'odore e anche il sapore sono comunque squisiti però se uno va a ricercare il bouquet dello strain conviene faccia cocco e minerali probabilmente. Just my 2 cents.
Ciao belli!
 

DoubleGun

Member
Torba, hummus e perlite con l'aggiunta di qualche minchiatella organica e giusto un pochito pochito di argilla espansa sul fondo per semplificare il drenaggio risulta il più usato e il più redditizio certo poi uno deve calcolare il tipo di pianta l'ambiente ecc ma usando gli elementi sopra elencati non si sbaglia mai.
 
.... un pochino di humus con acidi umici fulvici e leonardite.....

(..prendo spunto da grahmbond ..perchè è lo ho trovato nel 3d .. solo x questo..)

..la domanda mi sorge spontanea.. ma essendo la leonardite acidi umici e fulvici di origine fossile e l'umus acidi umici e fulvico ..passatemi il termmine ..."freschi".. ed essendo entrambe nella categoria Ammendanti .. non è una inutile duplicazione ?

Vero è che essendo la leonardite humus fossile concentrato è in pratica un complesso di molecole che si combinana in modo graduale con le particelle del terreno formando complessi colloidali utili al miglioramento delle caratteristiche chimico fisiche del suolo ad es. i terreni alcalini, anche se ricchi in ferro, lo trattengono e non permettono all'apparato radicale delle piante di assorbire questo importante nutriente e tanti altri, la leonardite attiva delle reazioni chimiche a livello dell'apparato radicale e permette alla pianta di assorbire tale sostanza e tante altre..

Quindi in buona sostanza meglio Humus di Lombrico o Leonardite ?

P.S. spero di non essere andato OT ..in fondo lquesta è una domandona sul terriccio x i tech.. come riporta il titolo del topic :laughing:
 

cofrancesco

New member
Ragazzi scusate se ho sbagliato discussione ma avrei da porvi una domanda sul terriccio che sto usando. Ho il plagron batmix e sul sito mi dice che potrei stare senza fertilizzante per 6 settimane, se qualcuno ha esperienze dirette con questo tipo di terriccio può dirmi se l'affermazione della casa produttrice è corretta oppure devo arrivare ad un massimo di 3 settimane e poi fertilizzare?
 

pasqsn

GuerrillaLifestyle
Veteran
(..prendo spunto da grahmbond ..perchè è lo ho trovato nel 3d .. solo x questo..)

..la domanda mi sorge spontanea.. ma essendo la leonardite acidi umici e fulvici di origine fossile e l'umus acidi umici e fulvico ..passatemi il termmine ..."freschi".. ed essendo entrambe nella categoria Ammendanti .. non è una inutile duplicazione ?

Vero è che essendo la leonardite humus fossile concentrato è in pratica un complesso di molecole che si combinana in modo graduale con le particelle del terreno formando complessi colloidali utili al miglioramento delle caratteristiche chimico fisiche del suolo ad es. i terreni alcalini, anche se ricchi in ferro, lo trattengono e non permettono all'apparato radicale delle piante di assorbire questo importante nutriente e tanti altri, la leonardite attiva delle reazioni chimiche a livello dell'apparato radicale e permette alla pianta di assorbire tale sostanza e tante altre..

Quindi in buona sostanza meglio Humus di Lombrico o Leonardite ?

P.S. spero di non essere andato OT ..in fondo lquesta è una domandona sul terriccio x i tech.. come riporta il titolo del topic :laughing:

Non credo proprio sia una inutile duplicazione.
L'humus è vero che è "fresco" ma la leonardite ha una lavorazione alle spalle che conta milioni di anni... sicuramente si svilupperanno sostanze diverse con azioni diverse su microflora, radici e macro/micro elementi.
Anzi la vedo più come un arricchire e diversificare ancora di più i componenti del terriccio! Quindi ben vengano entrambi! :D
Ovviamente ha più senso quando si coltiva organico...

Ragazzi scusate se ho sbagliato discussione ma avrei da porvi una domanda sul terriccio che sto usando. Ho il plagron batmix e sul sito mi dice che potrei stare senza fertilizzante per 6 settimane, se qualcuno ha esperienze dirette con questo tipo di terriccio può dirmi se l'affermazione della casa produttrice è corretta oppure devo arrivare ad un massimo di 3 settimane e poi fertilizzare?

Quello che c'è scritto è indicativo, dipende dal metabolismo della pianta e da un'altra serie di fattori...
L'unica cosa che puoi fare è seguire la pianta e fertilizzare in caso di necessità!
 

badweed

Well-known member
metto la mia ricetta del sub che uso(questa'anno non lo usato)
cocco50%
humus 5-10% (dipende dal terreno/cocco che compro)
perlite10-15%
terra 30% (io di solito uso atami o canna,potete usare anche il compo ma dovete aumentare la percentuale di perlite)
argilla espansa solo sopra al terreno per creare una protezione cosi che le radici colonizzano pure in superfice.
mischio bene cosi che non ci siano squilibri nel sub e finito.questa e la ricetta che uso e mi trovo bene :wave:
 
Last edited:
Non credo proprio sia una inutile duplicazione.
L'humus è vero che è "fresco" ma la leonardite ha una lavorazione alle spalle che conta milioni di anni... sicuramente si svilupperanno sostanze diverse con azioni diverse su microflora, radici e macro/micro elementi.
Anzi la vedo più come un arricchire e diversificare ancora di più i componenti del terriccio! Quindi ben vengano entrambi! :D
Ovviamente ha più senso quando si coltiva organico...


perfetto ..io coltivo organico.. grazie pasqn :tiphat:
 

bluhazy

Active member
Sto' provando un sub riciclato , cioe' il sub usato nei coltivi dell'anno scorso, arrivato a fine ciclo completamente scarico di nutrimenti.

Il sub e stato riammendato con nutrimenti organici e fatto riposare/maturare per 4 mesi tenendolo leggermento umido per favorire la flora batterica a digerire gli ammendanti e renderli disponibile per le piante
La ricetta:
90 litri sub usato ( 50 % cocco e sepiolite e 50% sub organico a base di torba di sfagno )
10 liter sub fresco (sub organico a base di torba di sfagno )
10 liter scheggie di cocco
10 liter composto
10 litri cocco
7 litri sepiolite( equivale a perlite)

5 dl polvere di alghe
2,5 dl polvere di sangue
2,5 dl neem cake
3 dl rock powder( polvere di basalto ) minerali
2,5 dl P guano
2 dl polvere di ossa
2,5 dl cenere
7 dl dolomite lime ( calcio e magnesio )o calcio in polvere
2 dl epsom salt

L'idea e' di usare solo acqua piovana e capire per quanto tempo il sub riesce a fornire le piante di nutrimenti

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Le piante che sto' usando per provare il sub, sono in flo da 1 settimana, tutto ancora bello verde e vigoroso,vi tengo aggiornati sullo sviluppo con foto a fine ciclo

Peace BH
 

badweed

Well-known member
Sto' provando un sub riciclato , cioe' il sub usato nei coltivi dell'anno scorso, arrivato a fine ciclo completamente scarico di nutrimenti.

Il sub e stato riammendato con nutrimenti organici e fatto riposare/maturare per 4 mesi tenendolo leggermento umido per favorire la flora batterica a digeriri gli ammendanti e renderli disponibile per le piante
La ricetta:
90 litri sub usato ( 50 % cocco e sepiolite e 50% sub organico a base di torba di sfagno )
10 liter sub fresco (sub organico a base di torba di sfagno )
10 liter scheggie di cocco
10 liter composto
10 litri cocco
7 litri sepiolite( equivale a perlite)

5 dl polvere di alghe
2,5 dl polvere di sangue
2,5 dl neem cake
3 dl rock powder( polvere di basalto ) minerali
2,5 dl P guano
2 dl polvere di ossa
2,5 dl cenere
7 dl dolomite lime ( calcio e magnesio )o calcio in polvere
2 dl epsom salt

L'idea e' di usare solo acqua piovana e capire per quanto tempo il sub riesce a fornire le piante di nutrimenti

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Le piante che sto' usando per provare il sub, sono in flo da 1 settimana, tutto ancora bello verde e vigoroso,vi tengo aggiornati sullo sviluppo con foto a fine ciclo

Peace BH
bella ricetta e molto dettagliata :wave:

peace:ying:
 

newrante

Active member
salve egregi growers... ho letto tutto il thread e vi ringrazio per le innumerevoli,utili e dettagliate informazioni che avete postato in questo thread... detto questo volevo porre un quesito da profano di medium inerti o mix con più inerte e meno ammendante: per quanto riguarda i travasi come ci si comporta? ad esempio io normalmente farei stare a bagno 24h i semi poi li metterei in vasi piccoli tipo 3,5 (con 30%perlite,30%cocco,40%terra?) e poi travaso finale nei 6,5 con stessa miscela.. quello che mi chiedo è se il processo di travaso è lo stesso.. cioè se il panetto di substrato si colonizza più o meno come quando si coltiva in torba.
 

CalMag

Well-known member
Veteran
Complimenti a tutti voi per il thread ragazzi! Grazie a zombo per l'iniziativa, un ringraziamento speciale all'amico noreason e a tutti voi altri per l'integrazione di informazioni! Alcuni topic potrebbero essere integrati al thread generale sul cocco (vedesi nelle prime pagine la risposta di nore alle serie di domande di braz).

Sono questi i thread che portano gli utenti a continuare a seguire il forum e a migliorarsi. Questi thread sono ricchi di informazioni concrete basate su prove e risultati reali.
 

Sante

In DoPa
ecco per lo zombaccio:
terriccio vegetal radic(con pomice e bentonite ecc ecc...)

guano(rigorosamente compo,il meglio fidati...)

stallatico equino(direttamente dalla stalla,se hai la possibilita ovviamente)

micosat f(1 kg ogni 100 litri di terriccio)

perlite



cinque anni che lo faccio così è mai avuto problemi

so che è un 3d di 4 anni fa ma tra micosat guano e tutto il resto il terriccio viene a costare un esagerazione non credi?

Ci sono i terrici della tercomposti(vegetal radic con cocco?) di cui molti parlano bene ma a partire dal PH non sembrerebbero i più adatti...
 

Sante

In DoPa
Se vuoi spingere il metabolismo al massimo vai sul 50/50.
Se vuoi un compromesso tra buona ritenzione idrica ed areazione vai su 75% cocco e 25% inerte.

Considerando questi come valori di riferimento, se coltivi in estate ti conviene aggiungere meno perlite. Viceversa, in inverno conviene diminuire la quantità di fibra di cocco.

In poche parole è una bilancia dove da una parte vi è l'acqua(quindi anche l'assorbimento di nutes) e dall'altra l'ossigeno.

Per capirci, una pianta da travasare, con poche radici, può beneficiare molto del maggior apporto di ossigeno. Viceversa, una pianta grande, con un apparato molto sviluppato, può beneficiare molto di una buona ritenzione idrica.

Il segreto è non far mai mancare acqua e ossigeno alle radici. Se usi più inerte dovrai innaffiare di più, ma avrai più ossigeno. Se usi più cocco dovrai innaffiare di meno, ma avrai meno ossigeno.




Credo la perlite sia da preferire. La sua densità è inferiore a quella della pomice, che è anche molto varia a seconda della pezzatura, che nella perlite è più uniforme.

La perlite dovremmo essere intorno ai 100Kg/m3, mentre la pomice a seconda della grandezza varia tra i 250-500Kg/m3.

Credo entrambi siano tra le più facili da trovare, non alterano il pH e fanno un buon lavoro.



L'importante è togliere la sabbia e i pezzi di grandezza fino a 3mm, ovvero i più piccoli. Il resto va benone. Solitamente quando devo setacciarla uso un cestello per friggitrice :biggrin: o una griglia di un ventilatore....fanno un ottimo lavoro :biggrin:




Il cocco pressato occupa meno spazio, è più leggero e non è difficile da sbriciolare, basta un secchio e un pò d'acqua calda.



Volendo si. Io ho esperienze con quello di ikea e ti dico che ha un EC abbastanza alto.




Dipende dalla grandezza della pianta. Dal seme fino alla prima settimana o dieci giorni di vita, io uso fertilizzanti fino a raggiungere un valore EC di 0,8/0,9 partendo dall'acqua di rubinetto con ec 0,2.
Fai scorrere per bene la soluzione nutritiva nel cocco finchè non ne esce abbondantemente da sotto et voilà.



Non è necessario.



Le mico. le puoi mischiare al cocco inizialmente. Gli enzimi io li aggiungo ad ogni irrigazione dopo aver aggiunto i fertilizzanti.



Mai provate linee specifiche per il cocco, ma difficilmente farei a meno del calcio e magnesio mono-componente.



Devi far conto sul valore EC della soluzione nutritiva. A seconda di quanti W usi, di quanto si asciuga il substrato e della grandezza e fase della pianta regolerai questo valore adattandolo al fabbisogno della pianta.
Per darti un'idea io inizio con 0,8 per aumentare man mano che cresce la pianta fino ad arrivare ad un massimo all'incirca di 2 mS/cm.



Non devi far accumulare sali nel substrato e per farlo basta assicurarsi di far scorrere un pò d'acqua dal fondo ad ogni irrigazione, oppure flushare le piante ogni X giorni.
Io preferisco la prima soluzione, meno stress per le piante.



Più aumenti l'ossigeno e più il metabolismo tende ad accelerare. In caso di carenza, con un metabolismo accelerato, questa avanzerà prima, così come si risolverà prima una volta effettuati gli interventi opportuni.



Minimo 0,8 - Massimo 2,5. Oltre questi valori solitamente non si va.





Cocco e organici possono funzionare senza troppi problemi.
Quello di ikea, fondamentalmente è un substrato morto, privo di vita.
Man mano che la pianta cresce, le irrigazioni si alternano etc... volenti o nolenti, viene contaminato da batteri, funghi, lieviti che se nutriti rappresenteranno una risorsa per la pianta, andando a decomporre tutte quei composti organici, grossi agglomerati di molecole, rilasciando gli elementi base in forme meno complesse, che potranno successivamente essere assorbite dalle radici.

Mi ricordo di due cloni di NYxBG in cocco e perlite entrambi. Ad uno davo la linea organica gaia, ad uno i minerali dutch formula.

Quello coltivato con i gaia ha manifestato una carenza di azoto, l'odore era un pò più penetrante ma in fumata identiche.

A livello di parassiti il clone coltivato con i minerali si è beccato gli afidi. L'altro no.

Spero di avervi chiarito un pò di più le idee, ma ricordatevi che provare di persona e anche sperimentare di persona è quasi sempre meglio di 1000 parole ;)

Green vibz :wave:
wow...quanta roba grazie!!!...a distanza di tempo consideri sempre meglio integrare con monocompoenti ?
cosa intendi per "Non devi far accumulare sali nel substrato e per farlo basta assicurarsi di far scorrere un pò d'acqua dal fondo ad ogni irrigazione"?
 

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