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Freeman73

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Grande Bad,davvero in gamba,cerchi sempre di dare gli strumenti per far si ke ogniuno si faccia la propria opinione,anke se qui...si alza un coro da stadio,mandiamo a casa questo governo di affari sporchi.
Siamo diventati uno stato di polizia in Italia e altrove è lo stesso; ci fanno sorridere e sperare quei rari articoli,quelle dikiarazioni di professori scienziati e medici quando sono realisti riguardo alla cannabis,ma non cambierà mai nulla,non col governo attuale e forse mai.
Voglio solo riportare quello ke sò di certo su Niki Vendola e sul suo piano di cura di malattie degeneranti,con terapie del dolore annesse; bè,quello ke sò di certo è ke in Puglia per un suo preciso ordinamento i pazienti affetti da malattie debilitanti vengono trattati col Sativex,ricavato proprio da cannabis sativa.Ke poi costi un capitale importarlo,somministrarlo e via dicendo è un'altra cosa,ma almeno un briciolo di speranza ((inutilie)) è lecito averla...
 

blueschato

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Non amo andare sulla politica,ma qui si è obbligati......si sta passando realmente all'assurdo!!!

LEGA NORD/ Meridionali, stranieri e omosessuali: fuori dai coglioni! Siam leghisti, siam razzisti









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"La civiltà gay ha trasformato la Padania in un ricettacolo di culattoni… Qua rischiamo di diventare un popolo di ricchioni." “E noi vogliamo far decidere il futuro nostro, del Paese e dei nostri figli a chi fino a cinque anni fa era nella giungla a parlare con Tarzan e Cita?” "Terroni di merda!". Calderoli, Borghezio e simili raccontano, a furor di popolo, ciò che il leghista medio vorrebbe sentirsi dire...

di Carmine Gazzanni

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Infatti molte dichiarazioni e provocazioni di esponenti (molto spesso di punta) della Legarivelano tratti xenofobi ed anche omofobi. Basti ricordare alcuni episodi emblematici. Ad iniziare, ad esempio, da Roberto Calderoli, Ministro della Repubblica Italiana. Anni fa il Ministro leghista – il 14 settembre 2007 – partecipò allo sciopero della pasta e propose di mangiare solo maiale per indispettire i musulmani che praticavano il ramadan e inoltre di mettere a disposizione lui stesso e il suo maiale per una passeggiata a Bologna nel territorio destinato alla costruzione di una moschea proprio come aveva fatto a Lodi, e, a tal proposito, ricordò: “Il terreno dopo la passeggiatta del mio maiale fu considerato infetto e pertanto non più utilizzabile per la moschea!”.

Ma non è finita qui: lanciò anche la proposta di un vero e proprio “Maiale Day con tanto di mostre e ”concorsi e mostre per i maiali da passeggiata più belli”, per evitare la costruzione di moschee. Ma d’altronde il suo odio (perché di odio si tratta) verso il “diverso” si manifestò già un anno prima: il 18 settembre 2006, durante un comizio, chiese ad una platea esalatata: “E noi vogliamo far decidere il futuro nostro, del Paese e dei nostri figli a chi fino a cinque anni fa era nella giungla a parlare con Tarzan e Cita?
Ma Calderoli si è distinto anche per le esternazioni contro i gay: “La civiltà gay ha trasformato la Padania in un ricettacolo di culattoni… Qua rischiamo di diventare un popolo di ricchioni”. Ed ancora, quando incombeva la “minaccia” dei Di.Co.: “Se non si fosse ancora capito essere culattoni è un peccato capitale e chi vota una legge a favore dei Di.Co. finirà nelle fiamme del più profondo dell´Inferno”.
Cambiamo politico, ma il registro non cambia. Mario Borghezio non solo con parole, ma anche con azioni ha dimostrato il suo essere razzista: l’europarlamentare, infatti, è un pregiudicato, essendo stato condannato in via definitiva per incendio aggravato da “finalità di discriminazione, per aver dato fuoco ai pagliericci di alcuni immigrati che dormivano sotto un ponte di Torino, a 2 mesi e 20 giorni di reclusione commutati in 3.040 euro di multa. Ma anche con dichiarazioni ha palesato la sua indole da ventennio: “Pensate se i nostri nonni avrebbero raccontato che noi ci facciamo togliere i canti natalizi da una banda di cornuti islamici di merda, detto con il massimo rispetto per gli imam, con tutte queste palandrane del cazzo, che circolano liberamente, che organizzano terrorismo e attività sovversive che nessuno controllava in questo paese di Pulcinella, con prefetti che guadagnavano dieci milioni al mese e non facevano un meritato cazzo”.
E ancora. “Gli enti locali non continuino a finanziare una manifestazione alla quale in maggioranza partecipano atleti africani o comunque extracomunitari in mutande”. Questo si domandò Pietro Giovannoni, leghista e presidente del Consiglio comunale di Vigonza, in merito alla maratona che si organizza ogni anno a Padova: a che serve fare una maratona – si chiese – se poi tutti gli anni la vincono extracomunitari e in particolar modo Africani?
Negli ultimi anni, infatti, il predominio del “continente nero” nella competizione non è stata digerito di buon grado dal Carroccio. L’ultima manifestazione (25 aprile 2010), ad esempio, ha visto salire sul podio più alto, tra gli uomini, Gilbert Chepkwoni, mentre tra le donne si è imposta Rael Kiyara. Entrambi keniani. Ed allora ecco l’assurda proposta del leghista: niente più finanziamenti se poi a vincere sono “africani o comunque extracomunitari in mutande”.
E’ evidente: la proposta è alquanto assurda. Ma, anche qui, nulla di cui sorprendersi. Pietro Giovannoni, uno degli uomini di punta della Lega Nord veneta, non è nuovo a queste dichiarazioni e provocazioni. Tempo fa, ad esempio, dichiarò che “I gay sono culattoni”; in occasione della discussione della mozione contro l’omofobia, invece, parlò – ancora una volta – di “culattoni e lesbiche“. Giustificandosi poi per l’uso del termine ingiurioso con il fatto che “in Veneto si dice così“.
È indubbio, allora, che la Lega abbia avuto un ruolo determinante nel rendere l’Italia un Paese razzista. Checché se ne dica, infatti, oggi noi viviamo in un Paese dai tratti fortemente razzisti. E non siamo noi a dirlo. Un vasto rapporto (2009) dell’Agenzia dei Diritti Fondamentali dell’UE dimostra che il razzismo e la discriminazione sono il pane quotidiano dei Paesi membri dell’Unione Europea, ma le vittime molto spesso nemmeno sporgono denuncia, per paura o perché non credono di poter essere aiutate dalle autorità. Lo studio, realizzato nei 27 paesi della UE, si basa su 23500 interviste a persone appartenenti a minoranze etniche e ad immigrati. E indovinate chi troviamo in testa a questa speciale classifica? Proprio la nostra bella e cara Italia: ben il 94% degli intervistati dice di essere stato vittima di discriminazioni.
 

BadSeed

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Questa NON è una buona notizia

Le 22 nuove tasse di Berlu

Leggete anche i commenti ne sono comparse altre oltre alle 22

Sempre per rimanere in tema :

Una risata vi seppellirà!!!






Abbiamo seguito volenti o nolenti tutte le vicissitudini che hanno coinvolto il nostro premier Silvio Berlusconi e i presunti festini organizzati nella sua abitazione.

Abbiamo ascoltato con stupore le sue affermazioni circa il diritto di ognuno alla libertà di scelte e di comportamenti all’interno delle mura domestiche.

Abbiamo assistito ad una pantomima che non si ricordava dai tempi della follia di Caligola e allora ci è venuto in mente un colloquio immaginario tra il nostro premier (P) e un consumatore di cannabis (C):

P: - …ma cribbio! …io dico …neanche sotto Stalin c’era un atteggiamento così persecutorio della magistratura contro gli esponenti del governo…
C: – …ha ragione presidente, ma mi permetta …dobbiamo risalire alla Santa Inquisizione per paragonare storicamente la persecuzione contro i consumatori di marijuana attuata dal vostro governo…
P: – …mi consenta …fra il sesso e la droga c’è una certa differenza …vuol mettere una sana scopata che rinvigorisce, invece che distruggersi il cervello?
C: - …presidente, non mi dica che anche lei crede alle cazzate di Giovanardi …ma, ammesso e non concesso che la canapa distrugga il cervello …a! llora …come mai in vista di incontri osé, c’era della marijuana nelle stanze delle ragazze?


P: – …ripeto …visto che nessuno stava vendendo o trafficando in stupefacenti …credo che all’interno delle proprie mura domestiche ognuno possa fare quello che vuole… lei non crede?
C: - …e come mai questa sua convinzione non è poi seguita dalla coerenza? Come mai migliaia di fumatori di marijuana vengono invece perseguiti anche se usano fumare solo all’interno delle proprie mura domestiche?
P: – …ci sarà sicuramente un motivo, molti saranno spacciatori o consumatori anche di altre sostanze, come eroina o cocaina…
C:- …mi permetta di interromperla presidente, ma sembra che nella cerchia delle sue conoscenze proprio questo è avvenuto, è uscita fuori anche la cocaina …12 chili presidente!
P: – …ma cribbio …lei non sa parlare altro che! di droghe, mentre io sono perseguitato dalla magistratura?
C: – … ma presidente, io non sto parlando di droghe, ma della persecuzione del governo contro i consumatori di marijuana…
P: -…ma caro amico …mi consenta …lei mi sembra animato da molta indignazione!
C: – ..sì, ma anche da molta rabbia per il comportamento del governo…
P: – …proprio come me nei confronti della magistratura …e allora faccia come me ..faccia causa allo Stato no?
C: – …buona idea presidente …ce lo presterebbe Ghedini per un po’ di tempo?
P: – …faccia poco lo spiritoso …io se serve arrivo fino alla Corte di Strasburgo per difendere la mia dignità!
C: - …ottimo presidente, la pensiamo allo stesso modo e …allora ce lo presterebbe anche Frattini?

Ora a parte questa divertente ‘discussione’ di fantasia tra il Premier ed un consumatore di Canapa, nella realtà Silvio Berlusconi afferma:
‘Chi, come voi dite, predica una Repubblica della virtù, con toni puritani e giacobini, ha in mente una democrazia autoritaria, il contrario di un sistema fondato sulla libertà, sulla tolleranza, su una vera coscienza morale pubblica e privata. Io, qualche volta, sono come tutti anche un peccatore, ma la giustizia moraleggiante che viene agitata contro di me e’ fatta per ‘andare oltre’ me, come ha detto il professor Zagrebelsky al Palasharp, è fatta per mandare al potere attraverso un uso antigiuridico del diritto e della legalita’, l’idea di cultura, di civilta’ e di vita, di una elite che si crede senza peccato, il che è semplicemente scandaloso, é illiberalità allo stato puro”.
Peccato che ci siano migliaia di persone che ogni anno vanno in galera per aver coltivato poche piante o per quantità minime di marijuana o hashish …altrimenti ci sarebbe solo da seppellirli con una GRANDE, DEVASTANTE, INARRESTABILE risata!


Legalizziamolacanapa.org
 
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Freeman73

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Di certo amici qualcuno di voi ha visto l'altra sera Presa Diretta su Rai3.
Adesso non voglio fare quello osanna qualcuno e attacca altri,ma c'è da dire ke la buona informazione fà SEMPRE bene; in pratica,in poke parole hanno fatto mesi di ricerca,inchieste,dichiarazioni,carte alla mano si è arrivati al punto di affermare con certezza ke grazie alla merdosa e barbarica legge Fini Giovanardi le carceri italiane hanno visto crescere del 40% i propri sfortunati ((ma anke meritatamente a volte)) abitanti.
Le carceri italiane hanno un tasso di sovraffollamento del 100%...cioè a dire ke se a S.Vittore la capienza massima ((intendo quella x garantire un minimo di dignità)) è di 700 detenuti...ora ce ne sono 1200..; bisogna specificare una cosa essenziale però,cioè ke questo sovraffollamento è dovuto principalmente alla merdosa legge Fini Giovanardi in quanto ora si fà di tutta l'erba un fascio,a loro non importa ke tu abbia in tasca 4 grammi d'erba coltivata da te x non comprare robaccia in piazza, o ke tu invece abbia 4 grammi di eroina,in base a quella "legge"siamo tutti sullo stesso livello: quindi cosa succede?
Ti prelevano,ti mettono dentro,ti lasciano in cella 22 ore al giorno a fissare il soffitto o a meditare di ucciderti (( i suicidi in carcere sono aumentati del 70%)) azzerando del tutto la dignità umana,il rispetto verso l'essere umano,niente riabilitazione,niente sostegno,nessun servizio,solo una costante rabbia che monta giorno dopo giorno fino a quando esci di galera,talmente incazzato e furioso ke per forza di cose smetti di essere te stesso,ti perdi,tanto sei stato privato dei tuoi diritti,e per cosa poi? Per 4 grammi d'erba?
La colpa è anke nostra però,dobbiamo smetterla di abituarci al peggio,lo stiamo facendo da troppo tempo e dovremmo scendere in piazza come sta facendo il popolo arabo,uniti,in nome della dignità.
 

fumo

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concordo per scendere in piazza,come lo fanno le donne,dovremmo coalizzarci x cambiare questa legge che x adesso punisce i cittadini onesti,mentre quelli che spacciano aumentano
 
il governo è ladro, disonesto e tutto quello che vogliamo, ma dobbiamo anche riconoscere che da quando mondo è mondo a fare i governi e quindi i governanti è la gente, e la gente in questione siamo noi .
I Berlusconi, i Bossi (per citare bad) sono un riflesso della popolazione italiana, che mi fa male a dirlo, ma lascia parecchio a desiderare .
Per quanti siamo solo al sud, e sud non intendo quello di Bossi, ma solo in Calabria, Sicilia e Puglia ; organizzando scioperi, marce manifestazioni e quant altro, anche rimanendo nella legalità, (e per come veniamo trattati non sarebbe tanto atipico reagire materialmente)non passerebbe un mese che altro che legge del 93 .
Ma a rischio di rendermi ripetitivo, l'Italia è un grande gregge, dove pascolano diverse razze e diversi pastori, dove abbondano le belle parole ma quando si tratta di passare all'azione :
http://www.google.it/imgres?imgurl=...moneFerraro_IMG_1729%20c.jpg&imgrefurl=http:/
Bad e Blueshato siete grandi
 

BadSeed

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Marijuana acquistata on line Processi in arrivo per due


I primi a mettere le mani sopra quei siti di vendita on line di materiale per la coltivazioni di marijuana, erano stati gli inquirenti della procura di Bolzano, nel maggio 2008. Dopo aver indagato i soggetti più vicini alla gestione di quelle piattaforme internet – su cui si potevano acquistare non solo semi, ma anche lampade da coltivazione, bilancini di precisione e altro materiale adatto a svolgere operazioni di giardinaggio specialistico nel migliore dei modi – sono stati estrapolati i nominativi dei clienti che avevano fatto acquisti superiori ai 20 euro, e mandati alle rispettive procure di competenza in tutta Italia: in tutto 2492 acquirenti, di cui 21 mandati a Como nei mesi scorsi.

Non sempre si trattava dei soggetti che materialmente avevano fatto l’acquisto, ma piuttosto degli intestatari dei contratti di abbonamento a internet riconducibili a mail inviate a siti, ora oscurati, come semini.it, marijuana.it o bilancinidiprecisione.it. in alcuni casi, i carabinieri si sono presentati alle abitazioni, trovandosi di fronte a genitori evidentemente ignari non solo degli episodi contestati, ma anche della stessa materia oggetto dell’indagine. Anziane madri che non avevano mai visto un sito internet in vita loro, o padri che non si erano posti il problema delle abitudini dei figli ventenni, andati tutti incontro ad archiviazioni. Accertamenti che, pur a distanza di tempo, hanno portato in alcuni casi a esiti positivi, con relative denunce o arresti. Come nel caso di Massimiliano Re, 41 anni di Merone, finito agli arresti domiciliari dopo che i carabinieri di Como gli hanno trovato quasi 300 grammi di semi di marijuana.

Assistito dall’avvocato Eleanna Ceniccola, è ora destinatario di rinvio a giudizio, ma contemporaneamente la chiusura dell’indagine è giunta anche per un 21enne di Dongo, al quale non è stato trovato nessun genere di sostanza, ma piuttosto materiale per la sua coltivazione, come una lampada a infrarossi, e vasi con terriccio misto presumibilmente a semi. Hanno invece già chiesto il patteggiamento altri due giovani ventenni finiti nell’elenco proveniente da Bolzano.

fonte:ilgiorno.it

Droga. Sospeso con semi di canapa e marijuana, denunciato


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E’ stato sorpreso con 800 semi di canapa e marijuana, per questo i carabinieri della Compagnia di Sellia Marina hanno denunciato un uomo di Cerva, P.B., 62 anni, avvisato orale di pubblica sicurezza. L’uomo dovra’ rispondere di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. La denuncia e’ scattata nell’ambito dei controlli predisposti dal capitano Giovanni De Nuzzo per contrastare il fenomeno dello spaccio di droga.


Texas: nei campus delle università sarà consentito portare armi corte e lunghe

AUSTIN, TEXAS – Nella tradizione e nella cultura texane le armi, di ogni tipo, hanno sempre occupato un posto speciale.
Ci sono uomini politici che vanno in giro dicendo che ”un texano senza un’arma non è un vero texano”. Acquistarle non è molto più difficile che comprare una bottiglia di bourbon.
Non dovrebbe quindi sorprendere più di tanto che il parlamento statale di Austin si accinga a varare una legge diretta a consentire a studenti e docenti universitari di recare armi nei campus.
L’iniziativa del parlamento texano – è d’accordo anche il governatore repubblicano Rick Perry, che fa jogging armato di pistola – è parte di una più vasta campagna il cui suo scopo è di permettere la stessa cosa in tutte le università del Paese.
La campagna in Texas non ha risparmiato sforzi per via della sua cultura delle armi, della sua vastità e delle sue 38 università pubbliche con oltre 500 mila studenti. Una volta approvata, il Texas diventerà il secondo stato, dopo l’Utah, ad avere questa normativa. Il Colorado lascia invece che siano le singole università a decidere se le armi possono entrare nei campus o no. Ma molte hanno optato per il sì.
I sostenitori del disegno di legge argomentano che le sparatorie nei campus, come l’eccidio al Virginia Tech nel 2007 e alla Northern Illinois nel 2008, dimostrano come la miglior difesa contro assassini armati sono studenti che possono rispondere al fuoco.
”E’ essenzialmente un fatto di auto-difesa”, ha dichiarato il senatore repubblicano Jeff Wenworth, che ha aggiunto: ”Non voglio che si ripeta nel campus di un college texano quello che è successo al Virginia Tech, dove un folle ha falciato 32 persone. Non voglio che pazzi scatenati salgano in cima ad una torre e comincino a fare il tiro a segno contro studenti indifesi”.
Fino alla strage al Virginia Tech, la più grave sparatoria nella storia degli Stati Uniti avvenne all’Università del Texas nel 1966, quando lo studente ed ex-marine Charles Whitman salì in cima alla torre dell’edificio dell’amministrazione e uccise a fucilate 16 persone ferendone altre 32 prima di essere abbatutto dalla polizia che aveva raggiunto la sua postazione.
Lo scorso settembre, un altro studente della stessa università ha sparato varie raffiche con un fucile d’assalto prima di rivolgerlo contro se stesso.
Misure analoghe a quella texana sono state proposte in una dozzina di altri stati, ma hanno suscitato forte opposizione. In Oklahoma tutti i 25 presidenti dei 25 college pubblici si sono dichiarati contrari. ”Consentire di portare armi celate nei campus universitari non avrà altro effetto che creare condizioni ambientali più pericolose per gli studenti, i docenti e i visitatori”, ha dichiarato il responsabile dell’istruzione universitaria dell’Oklahoma Glen Johnson.
E ad essere contrario alla normativa all’esame del parlamento di Austin è lo stesso presidente dell’Università del Texas, William Powers, secondo il quale ”mettere insieme studenti, rivalità amorose, feste nei campus, alcol ed armi significa creare una miscela esplosiva”.
Un’inchiesta su scala nazionale sul possesso e uso di armi condotta nel 1994 ha accertato che i 309 milioni di cittadini americani posseggono 192 milioni di armi, ovvero l’88,8 per cento della popolazione ne detiene almeno una.

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Al commissariato è finita la carta. La polizia non accetta più denunce

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Esaurita anche l'ultima risma, alla questura della sezione "Libertà", in pieno centro di Palermo, gli agenti hanno dovuto chiudere lo sportello per i cittadini. Due giorni fa una residente della zona pur di non andare via aveva donato un blocco di foglio A4
di ROMINA MARCECA

Il signore ottantenne è arrivato trafelato davanti al commissariato: pochi minuti prima qualcuno gli aveva rubato il portafoglio. Poi una donna si è presentata dopo aver scoperto che la sua auto era stata forzata. E dopo ancora è arrivata una ragazza in lacrime che aveva perso il suo borsellino griffato. Nessuno di loro ha potuto sporgere denuncia. Perché all'ufficio relazioni con il pubblico del commissariato Libertà manca la carta e i poliziotti sono stati costretti a chiudere lo sportello al pubblico.
Ieri, al commissariato Libertà, uno dei più importanti di Palermo per estensione territoriale e numero di utenti - ricopre un territorio che va da Borgo Nuovo a via Libertà, fino all'Addaura e all'Arenella - dodici persone sono state invitate a rivolgersi ad altri posti di polizia per le loro denunce. I tre poliziotti addetti a ricevere gli esposti hanno abbassato gli occhi davanti alle persone sbigottite: "Ci dispiace ma manca la carta. Non abbiamo dove scrivere le denunce". Nessuno ha perso la calma: i cittadini hanno mostrato di comprendere la difficoltà in cui l'ufficio si è ritrovato, e le rimostranze sono state pacate. Qualcuno si è rivolto in questura, qualcun altro nei più vicini posti di polizia. Altri hanno deciso di presentarsi ad una stazione dei carabinieri.
Proprio due giorni fa una donna aveva regalato una risma di carta al commissariato. Anche lei, quando era andata a presentare denuncia, aveva scoperto che non c'era dove scrivere la segnalazione. E qualche minuto dopo la signora si era presentata con un pacco di carta A4. Una donazione accolta con un sorriso dai poliziotti, che non hanno rifiutato il cadeau. Ma nonostante la parsimonia degli agenti, la carta in 48 ore è finita. E così da ieri mattina, nonostante fosse stata richiesta la fornitura per l'ufficio, solo pochi "fortunati" hanno potuto presentare la loro denuncia. Poi è stato un via vai inutile.
"Questo fatto è gravissimo e crea disagi ai cittadini - ha commentato Vittorio Costantini, il segretario generale Siulp Palermo - Non è che uno dei risvolti dei tagli da parte del governo al comparto sicurezza. Questa situazione è diffusa in gran parte degli uffici della questura, ma negli altri casi i poliziotti sono riusciti ad arrangiarsi in qualche modo".

(fonte:http://palermo.repubblica.it/cronac...non_accetta_pi_denunce-12755627/?ref=HREC1-10)


Gheddafi: sono a Tripoli. Raid aerei sulla città
La Russa: un C130 preleverà italiani. Bagnasco: il popolo reagisce se colpiti diritti fondamentali
 

BadSeed

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ITALIA - Carabinieri aggrediti dalla folla a Napoli mentre arrestano spacciatore

Aggrediti dalla folla mentre arrestano uno spacciatore, nel tentativo di far fuggire l'uomo. E' accaduto a carabinieri a Napoli durante un controllo nel quartiere di Ponticelli. I militari dell'Arma hanno arrestato per spaccio e detenzione di stupefacenti, evasione dagli arresti domiciliari, resistenza e lesioni a pubblico ufficiale, un uomo di 24 anni, che godeva del beneficio dei domiciliari su un provvedimento restrittivo per evasione e falso. L'uomo e' stato notato su via de Meis, nei pressi del complesso di edilizia popolare chiamato Rione de Gasperi, storica roccaforte del clan Sarno, mentre spacciava stupefacenti a diversi acquirenti. Bloccato e perquisito, e' stato trovato in possesso di 251 grammi di cocaina e di 678 euro in denaro contante, ritenuti provento dell'illecita attivita'. I carabinieri sono stati pero' aggrediti da diverse persone, che si sono scagliate a calci e pugni per favorire la fuga di questo uomo, e quattro di loro hanno riportato lesioni guaribili in 6 giorni. L'arrestato, dopo colluttazione con i militari, e' stato ricoverato all'ospedale "Loreto mare" per policontusioni guaribili in 5 giorni.

ITALIA - 'Chi Ama... Chiama'. I dati delle Marche sulla campagna prevenzione droghe

Sono stati resi noti i primi dati sull'esito della campagna informativa regionale 'Chi Ama...Chiama' dell'assessorato regionale ai Servizi sociali, legata ai comportamenti d'abuso e consumo di droghe legali e illegali e rivolta, in particolare, ai genitori e alle famiglie di giovani e adolescenti.
Nello slogan e' contenuto l'invito a contattare il numero verde gratuito di riferimento 800 01 2277 e a rappresentare dubbi e preoccupazioni. Dal 4 ottobre, giorno di inizio della campagna, al 31 dicembre 2010 sono arrivate, complessivamente, 118 telefonate, a cui sono seguiti 16 invii ai Servizi specialistici territoriali dell'Azienda sanitaria unica regionale.
All'elaborazione dei dati, si legge in una nota, ha provveduto l'associazione La Speranza onlus di Sant'Elpidio a Mare (Fermo), che ha mantenuto attivo il servizio. Del primo gruppo di chiamate, quelle che corrispondono al target della campagna, il numero varia leggermente tra ottobre (27) e novembre (20) mentre a dicembre si e' registrato un lieve calo delle telefonate (14). ra le province con il piu' alto numero di chiamate, c'e' Ancona (59), seguono Fermo (32), Pesaro e Urbino (10), Ascoli Piceno (9) e Macerata (6). Sono state registrate anche chiamate da altre province non marchigiane.
Dei 55 genitori che hanno chiamato il numero verde, il 40% erano madri, il 60% padri. La classe d'eta' maggiormente rappresentativa per i padri e' quella dei 40-50 anni (38%); le madri hanno, invece, per il 38% un'eta' compresa tra i 40-50 anni e per il 37% tra i 50-60 anni.
La maggior parte di questi genitori sono venuti a conoscenza della campagna informativa attraverso la stampa locale.
Sia i padri (87%) che le madri (68%) chiamano principalmente per presunti problemi di uso di sostanze da parte dei figli. Il 38% di coloro che hanno telefonato chiede informazioni sulle sostanze pesanti, eroina e cocaina, il 25% sui cannabinoidi, il 15% sull'alcol, il 12% sulla dipendenza da gioco, il 6% sui disturbi alimentari, il 2% sulle anfetamine e il 2% sugli psicofarmaci.
Il tipo di approccio usato presenta aspetti positivi perche' va ad intercettare e fa emergere potenziali utenti che difficilmente si presenterebbero a un servizio pubblico. Restano alcune criticita' in relazione alle aspettative che si pongono questi genitori, i quali sono portati a richiedere percorsi brevi o magicamente risolutivi del problema, oppure comportamenti pratici da manuale, non riuscendo, soprattutto, a superare l'incertezza e il senso di vergogna. Il 79% di coloro che hanno chiamato si dichiara, tuttavia, molto soddisfatto del servizio che e' stato reso.
Al numero verde di riferimento rispondono operatori appositamente formati: psicologi e counsellor, che effettuano una prima analisi di ciascun quesito ricevuto ed offrono un primo livello di informazioni. In genere, si da' un aiuto cercando di tranquillizzare le ansie, invitando ad adottare comportamenti utili ad affrontare al meglio la situazione. Gli operatori, valutato il caso, possono orientare l'utente verso la rete dei servizi territoriali dell'Azienda sanitaria unica regionale indicando i nominativi di esperti, riferimenti telefonici, orari, modalita' per fissare un appuntamento, sede del colloquio. L'utente puo' prendere un appuntamento con l'esperto, che puo' delineare un percorso di presa in carico, se ritenuto opportuno o necessario.
'Con questa campagna -spiega l'assessore regionale ai Servizi sociali e alla Famiglia, Luca Marconi-, abbiamo voluto rafforzare e potenziare i fattori protettivi che contrastano l'uso di sostanze psicoattive e che concorrono al contenimento e alla riduzione della richiesta di droghe da parte dei giovani. La famiglia gioca un ruolo fondamentale. L'attenzione e la disponibilita' dei genitori all'ascolto, alla ricerca di una comunicazione che si mantenga aperta, anche negli anni difficili dell'adolescenza e della giovinezza, rappresentano fattori protettivi. Per questo, la campagna mass-mediatica si rivolge prevalentemente al mondo adulto per stimolarne atteggiamenti e comportamenti che possano meglio aiutare i ragazzi nella loro crescita e renderli piu' responsabili nelle loro scelte'.
Gli obiettivi della campagna sono, infatti, sensibilizzare i genitori, e gli adulti in generale, alla necessita' di un'informazione approfondita sul fenomeno del consumo di droghe in eta' giovanile e sulle caratteristiche delle sostanze psicoattive legali ed illegali, allo scopo di acquisire la capacita' di rapportarsi correttamente a tali problematiche oltre a soddisfare il bisogno d'informazioni elementari o approfondite da parte dei genitori di giovani e adolescenti. Gli altri scopi sono quelli di promuovere l'ascolto, il dialogo e la ricerca di una comunicazione familiare aperta e di indurre a considerare, tra le priorita' educative, lo sviluppo della capacita' di 'saper accettare' i propri limiti.
 

meditatore

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Da peacereporter
Salvate il soldato Manning:


Negli Usa non si punisce chi commette crimini di guerra, ma chi li denuncia: il giovane militare che passò i video iracheni a WikiLeaks è sottoposto a isolamento, divieto di esercizio fisico e ora anche obbligato a stare completamente nudo in cella

Mentre la star Julian Assange, in attesa di conoscere l'esito del suo ricorso contro l'estradizione in Svezia, si gode i suoi dorati arresti domiciliari nella lussuosa villa di campagna di Ellingham Hall nel Norfolk, scrivendo la sua biografia da un milione e mezzo di dollari e ricevendo inviti a parlare all'università di Cambridge, il soldato ventitreenne Bradley Manning, cui Mr.WikiLeaks deve gran parte della sua fama, marcisce da sette mesi in una prigione militare americana (nella caserma dei Marines di Quantico, in Virginia) dov'è sottoposto a trattamenti inumani e degradanti al limite della tortura.

Il giovane militare originario dell'Oklahoma, che per denunciare i crimini di guerra americani cui era stato testimone in Iraq decise di passare a WikiLeaks il famoso filmato dell'elicottero Usa che sparava su civili e giornalisti a Baghdad (poi pubblicato con il titolo 'Collateral Murder'), è stato accusato di tradimento ('aiuto al nemico') e sottoposto a uno speciale regime detentivo: isolamento per 23 ore su 24 in una cella senza finestre, divieto di svolgere esercizio fisico e da alcuni giorni anche obbligo di dormire completamente nudo e di presentarsi così all'ispezione mattutina.

Per il Pentagono non c'è nessuno scandalo: si tratta della procedura standard di detenzione militare di massima sicurezza in modalità di 'prevenzione di incidenti', normalmente adottata per prigionieri a rischio di suicido.
Peccato che non sia il caso di Manning: le visite psichiatriche cui è stato sottoposto non hanno rivelato in lui nessun'inclinazione autolesionista.
"La decisione di spogliare ogni notte il mio assistito per un periodo di tempo indefinito è una misura punitiva senza alcuna giustificazione", ha denunciato l'avvocato di Manning, David Coombs.
David House, amico di Manning, l'unico che ha il permesso di fargli visita in prigione ogni mese, ha dichiarato che Bradley è ormai in stato "catattonico" e con "forti difficoltà a comunicare".

Queste tecniche di detenzione rientrano tra le 'procedure operative standard di interrogatorio' applicate dal 2002 nella prigione militare di Guantanamo nei confronti dei 'nemici combattenti': tra le 'tecniche degradanti' volte ad ammorbidire i prigionieri inducendo in loro un atteggiamento sottomesso, il denudamento viene prescritto come modo ''per dimostrare l'onnipotenza del catturatore e debilitare il detenuto''.
Evidentemente questi sistemi, lungi dall'essere stati aboliti come promesso da Obama, vengano ora applicati anche ai cittadini statunitensi.

"Denunciare un crimine di guerra non è un crimine", è lo slogan della campagna per liberazione del soldato Manning (bradleymanning.org).
In una vera democrazia dovevano essere perseguiti i militari che hanno commesso questi crimini. Negli Stati Uniti di Obama, invece, i criminali di guerra vengono difesi e chi li ha denunciati viene accusato di tradimento e sottoposto a trattamenti vietati dall'articolo 16 della Convenzione dell'Onu contro la tortura del 1984.

Enrico Piovesana

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sconcertante come le nostre vite siano regolate dal solo imperativo del "fedeli allo status quo".
Crediamo di esserci evoluti, di aver fatto passi in avanti, ma la barbarie in questo mondo non avrà fine....almeno non finchè non avremo stravolto il nostro sistema (di valori, e non solo), finchè non porremo in primo piano l'uomo e i suoi....."bisogni primari"!
E ancora una volta Burroughs aveva ragione!
 

blueschato

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Più vado avanti nella mia vita e più mi convinco che le persone più buone e giuste siano quelle destinate a pagare il prezzo più alto...:ying:
 

BadSeed

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GERMANIA - E' morto Gunter Amendt

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ITALIA - Giovanardi: si' a confronto con sorella Cucchi

Il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Carlo Giovanardi dice si' alla richiesta di un confronto con Ilaria Cucchi, sorella di Stefano, il giovane geometra morto nell'ottobre 2009 nell'area di detenzione dell'ospedale Sandro Pertini sei giorni dopo il suo arresto per spaccio di droga. Era stata la stessa donna, ieri in una lettera aperta a Giovanardi, a chiedere un incontro pubblico.
"Aderisco volentieri - dice Giovanardi in una nota - alla proposta di Ilaria a Cucchi di un confronto pubblico sulla vicenda di cui e' stato vittima suo fratello Stefano. Purtroppo conosco bene il dolore e la disperazione di tante famiglie italiane venute in contatto con le problematiche della droga, con in piu', in questo caso, la responsabilita' di uomini dello Stato che un processo in corso dovra' determinare".
"Per quanto ci riguarda, siamo interessati soltanto ad avere verita' e giustizia sull'accaduto, un obiettivo che siamo convinti ci accomuni alla famiglia Cucchi e a tutti quelli che seguono con attenzione l'esito del processo, nel quale e' dovere del Dipartimento antidroga costituirsi parte civile" conclude Giovanardi.
 
Progetto Haarp.

Progetto Haarp.

Buona sera ragazzi, e da un po' che non entro ma ho avuto problemi con il pc.
Stasera volevo dirvi la mia su quello che secondo me e sucesso in giappone. Esiste una macchina che puo creare terremoti non so se lo sapevate...prendiamo ad esempio la scossa in giappone... chi ne avrebbe profitto da questo? le banche.
Il mio e un imput informatevi.
ah... come mai quest aumento di terremoti???

Ecco qui quanto emerge.. Terremoti >6 grado
anni '30: 29 terremoti
anni '40: 37 terremoti
anni '50: 39 terremoti
...anni '60: 46 terremoti
anni '70: 39 terremoti
anni '80: 30 terremoti
anni '90: 52 terremoti
anni '00: 308 TERREMOTI
solo sfiga.... http://earthquake.usgs.gov/earthquakes/world/historical_mag_big.php
vi invito su facebook di aggiungere la pagina ''lo sai'' molto interessante ecco un video
http://www.youtube.com/watch?v=kOeKXM3B9r0

questo video spiega come si creano i terremoti: http://www.youtube.com/watch?v=WL9Dzo2k0ks&feature=player_embedded
ciao ciao distinti saluti donnie darko ho iniziato il ciclo molto presto uppo foto ciaooooo :):artist:
 

RaStone

TerpSmokerZ
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Avevo sentito qualcosa del genere....... non credo e non ci voglio credere.

Sono piu dell'idea che noi ci stiamo troppo prendendo gioco di Madre Natura.
 
rasta a me non proccupa il fatto che sono stati loro che hanno causato il terremoto in giappone... a me proccupa che esiste una macchina x creare terremoti
 

RaStone

TerpSmokerZ
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E allora su questo ti do ragione..! Magar le macchinette a livello scientifico, ma si parla di macchinette che non fanno un cazz, quelle si...!

A proposito.. Working vibes l'altro giorno ;) grandi
 

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