Recentemente sono nate varie discussioni riguardo la poliziacarabinierisbirripompierimunicipale ecc... ed ogni discussione finiva in semi-litigi. L’ultima volta anche io persi la pazienza, invece di argomentare correttamente , e me ne scuso, ma ci si stufa di sentire sempre ritornelli come “fanno solo il loro lavoro”.
Dato che mi trovo via da casa ed ho una discreta quantità di tempo libero ho deciso di dedicarlo al forum per tentare di fare chiarezza o quanto meno di esporre il mio pensiero. Se questo fosse poi condiviso si potrebbe indirizzare i novizi del forum che dicono il solito ritornello a leggere questo 3D. Se avete integrazioni saranno rapidamente editate. Il tutto ovviamente se condividete. Se no avrò buttato via un paio d’ore ma almeno ci ho provato.
Si prega di leggere con la massima attenzione e di non andare OT o venire qua a trolleggiare. La discussione ha un intento “pacificatore” e non quello di fomentare nuovi litigi che direi ora come ora sono anche già troppi.
Ora cercherò di esplicare cosa davvero significhi: “fare solo il loro lavoro”.
Tanto per cominciare perchè una persona vorrebbe entrare nella polizia&co? Principalmente immagino siano 3 i possibili motivi:
per avere un lavoro, in cui in Italia sappiamo che si possa fare poco ed essere dei privilegiati (non mi spreco per questo punto, se uno fa il pulotto per questo motivo ruba solo i nostri soldi)
per avere il “potere” e sentirsi rispettato da tutti (in questo caso ancora non mi spreco, l’eventuale pulotto è solo feccia ai miei occhi)
per aiutare il prossimo e far rispettare la legge.
Quest’ultimo punto è l’unico interessante e da analizzare a fondo. Senza pensare anche a me verrebbe (anzi veniva ormai non più) da dire massimo rispetto a te e alle tue motivazioni...
Ma è davvero così? Pensiamoci bene se entriamo in una pozza di merda è inevitabile che ci sporchiamo... Ossia se entro nella polizia devo far rispettare la legge, quindi per prima cosa dovrei indirizzare le mie attenzione ed energie a ripulire la polizia dalla corruzione, ma è davvero così? Ovviamente no perché all’interno di un gruppo si fa sempre muro e ci si difende da chiunque ci attacchi, quindi nessuno sbirro tradirà mai gli altri. Ipotizziamo un eroe? Bene verrà prontamente emarginato, rimosso dall’incarico e trasferito a Canicattì, anche se denunciasse la corruzione finirebbe per soccombere per il semplice fatto che sarebbe un testimone contro altri dieci o più che direbbero che mente. Ergo la sua azione non porterebbe a nulla. E tutto ciò ha un duplice effetto, cito: "[...] si pensi alla singolare messa in scena della questura di Napoli, quando decine di poliziotti si ammanettarono in segno di protesta perché otto loro colleghi erano stati posti agli arresti domiciliari in quanto imputati di reati gravi (dalla violenza privata al sequestro di persona) commessi in occasione di una manifestazione no-global del marzo 2001.
Comportamenti del genere, tutt'altro che rari, finiscono per produrre un duplice effetto. Da un lato, alimentano la presunzione di impunità interna alle categorie coinvolte, rafforzando il senso di superiorità dei loro componenti che, constatando la mancata punizione e la protezione incondizionata da parte dell'istituzione, possono ritenersi legittimati, in virtù del ruolo, a compiere azioni impossibili per gli altri. Dall'altro lato, situazioni del genere scoraggiano le persone danneggiate o i semplici osservatori a intraprendere azioni contro le categorie "impunibili", temendo che ciò si rivelerebbe un inutile dispendio di tempo e risorse, o addirittura un'esposizione a vendette e rappresaglie. Forse non si può dire che ciò significhi un'accettazione vera e propria dell'oppressione [...]"
Da: "Ovunque in catene" di Persio Tincani che raccomando a tutti!
Non vi ho convinti? Tranquilli vado avanti ancora per un po’...
Ora ipotizziamo che la polizia sia stata pulita dalla corruzione e che tutti facciano “solo il loro lavoro” (faccio subito notare che è questa è un’evenienza ideale e assolutamente impossibile).
Bene fare il loro lavoro vuol dire fare rispettare la legge, senza metterla in questione, senza porsi domande, questo è il loro compito, anzi dovrebbero essere intransigenti, altrimenti se fermassero un loro amico magari non gli farebbero la multa. Ma date le premesse non siamo in questa situazione. Quindi eseguono la legge, eseguono ciò che gli viene ordinato e non si interrogano su ciò che fanno. A questo proposito per capire meglio ciò che sto dicendo invito tutti a documentarsi circa il test di Milgram (lo trovate spiegato qua: http://www.utopie.it/nonviolenza/teoria_del_potere.htm ) comunque vedrò di spiegarmi il meglio possibile.
Ma tutto ciò necessita del fatto che la legge sia Giusta (in senso assoluto, ergo impossibile), e non siamo in questa situazione, basti pensare appunto che se combattiamo la mafia coltivando un’erba medicinale rischiamo il gabbio. Inoltre nel momento in cui sono alle dipendenze del Min. degli Interni devono eseguire i suoi ordini, gli ordini di un politico, e si sa che la politica, per dire una “frase da bar”, è una cosa sporca. Troppo spesso quindi la polizia&co diventano i cani da guardia di un regime che premia i ricchi spremendo i poveri (basti pensare agli eventi dell’estate scorsa circa l’Innse e a molti altri casi simili), insomma da paladini della giustizia diventano cani da guardia dei potenti, che reprimono indiscriminatamente qualsiasi voce di protesta. Pensiamo alla Diaz e in generale al G8 di Genova del 2001: i mandati arrivavano dai vertici, la polizia ha solo eseguito ordini facendo il suo dovere (ossia crani spaccati di pacifisti, prove false per accusare manifestanti e un morto), il suo dovere fino a prova contraria non dovrebbe però essere quello di difenderci???
Facciamo un’esempio concreto, anzi attuale. La Lega (dei maiali del) Nord e i suoi alleati al governo, il PdL (Partito dei Ladroni) hanno con una legge creato i cosiddetti C.I.E. (centri di identificazione ed espulsione: http://it.wikipedia.org/wiki/Centri_di_identificazione_ed_espulsione ). Sono luoghi adibiti appunto all’identificazione dei vari immigrati e in seguito alla loro espulsione, senza entrare troppo in merito a questo discorso faccio un paio di considerazioni. Qui sistematicamente le donne vengono violentate e c’è un alto tasso di suicidi, insomma per farla breve vengono costantemente violati i i più basilari diritti umani e ovviamente ci sono delle forze “dell’ordine” che lavorano lì dentro. Fossero anche solo delle guardie carcerarie il discorso non dovrebbe cambiare. Inoltre pensiamo alla guardia costiera e al lavoro che compie contro gli immigrati, alcuni arrestandoli (vanno anche questi nei C.I.E) altri riscaricandoli in Libia (dove ci sono centri pure peggiori che attendono i poveri immigrati, fino a prova contraria esseri umani come noi). E non fanno nulla di male... tranne che eseguire la legge e gli ordini che gli sono stati impartiti.
Che differenza c’è fra la Lega Nord e il Nazismo? Nessuna a livello concettuale. Le differenze sono solo su una scala di intensità, ossia dato che sempre di razzismo si tratta la differenza è che l’odio della Lega non è ancora arrivato al livello di intensità raggiunto dal Nazismo (questo ovviamente anche perchè per ora l’opinione pubblica sarebbe contraria e questo “regime democratico” riesce ancora a porre un minimo di freni). Le SS non avevano colpa degli stermini, eseguivano solo ordini, e lo stesso i loro capoccia (o almeno così hanno tentano di giustificarsi al Processo di Norimberga). In sostanza non porsi interrogativi sugli ordini, ma eseguirli e basta senza ribellarsi è SBAGLIATO. Ora i paragoni potreste dire che sono tirati per i capelli e che non siamo nella situazione della Germania negli anni ’30. Qua non ho intenzione di rispondervi (andrei solo più OT), dovete capirlo da soli e soprattutto rendervi conto che quando si entra in dittatura non ce ne si accorge mai, ma ce ne si rende conto solo quando è ormai troppo tardi.
Insomma riassumendo la polizia per poter “fare solo il loro lavoro” necessita di 3 requisiti:
una legge Giusta in senso assoluto
zero corruzione
politici buoni e una politica non guidata dal business.
Direi che non arriveremo mai a questa situazione, infatti la polizia&co si configura come forza “dell’ordine” che dovrebbe difenderci, ma in realtà serve solo a difendere gli interessi dei ricchi-potenti-privilegiati e a fare in modo di perpetuare lo status quo ai danni dei più deboli.
A questo punto ognuno è libero di pensare quello che vuole, io il mio contributo ho provato a darlo, obbligare qualcuno a credere a ciò che dico non è giusto. Vi lascio con un racconto: un po’ di tempo fa lavorai per un po’ di mesi in un centro commerciale e scoprii che ogni anno, sotto Natale, il direttore prende 5 panettoni 5 pandori e 10 bottiglie di spumante e li porta ai carabinieri (sono di un paese piccolo, quelli che qualcuno ha detto che fanno “davvero” il loro lavoro). Alla mia domanda sul perchè la risposta è stata: “per evitare che rompano... lo fanno tutti i supermercati della zona”. Questa cosa secondo me ha un nome.... pizzo!
My 2 joint
Dato che mi trovo via da casa ed ho una discreta quantità di tempo libero ho deciso di dedicarlo al forum per tentare di fare chiarezza o quanto meno di esporre il mio pensiero. Se questo fosse poi condiviso si potrebbe indirizzare i novizi del forum che dicono il solito ritornello a leggere questo 3D. Se avete integrazioni saranno rapidamente editate. Il tutto ovviamente se condividete. Se no avrò buttato via un paio d’ore ma almeno ci ho provato.
Si prega di leggere con la massima attenzione e di non andare OT o venire qua a trolleggiare. La discussione ha un intento “pacificatore” e non quello di fomentare nuovi litigi che direi ora come ora sono anche già troppi.
Ora cercherò di esplicare cosa davvero significhi: “fare solo il loro lavoro”.
Tanto per cominciare perchè una persona vorrebbe entrare nella polizia&co? Principalmente immagino siano 3 i possibili motivi:
per avere un lavoro, in cui in Italia sappiamo che si possa fare poco ed essere dei privilegiati (non mi spreco per questo punto, se uno fa il pulotto per questo motivo ruba solo i nostri soldi)
per avere il “potere” e sentirsi rispettato da tutti (in questo caso ancora non mi spreco, l’eventuale pulotto è solo feccia ai miei occhi)
per aiutare il prossimo e far rispettare la legge.
Quest’ultimo punto è l’unico interessante e da analizzare a fondo. Senza pensare anche a me verrebbe (anzi veniva ormai non più) da dire massimo rispetto a te e alle tue motivazioni...
Ma è davvero così? Pensiamoci bene se entriamo in una pozza di merda è inevitabile che ci sporchiamo... Ossia se entro nella polizia devo far rispettare la legge, quindi per prima cosa dovrei indirizzare le mie attenzione ed energie a ripulire la polizia dalla corruzione, ma è davvero così? Ovviamente no perché all’interno di un gruppo si fa sempre muro e ci si difende da chiunque ci attacchi, quindi nessuno sbirro tradirà mai gli altri. Ipotizziamo un eroe? Bene verrà prontamente emarginato, rimosso dall’incarico e trasferito a Canicattì, anche se denunciasse la corruzione finirebbe per soccombere per il semplice fatto che sarebbe un testimone contro altri dieci o più che direbbero che mente. Ergo la sua azione non porterebbe a nulla. E tutto ciò ha un duplice effetto, cito: "[...] si pensi alla singolare messa in scena della questura di Napoli, quando decine di poliziotti si ammanettarono in segno di protesta perché otto loro colleghi erano stati posti agli arresti domiciliari in quanto imputati di reati gravi (dalla violenza privata al sequestro di persona) commessi in occasione di una manifestazione no-global del marzo 2001.
Comportamenti del genere, tutt'altro che rari, finiscono per produrre un duplice effetto. Da un lato, alimentano la presunzione di impunità interna alle categorie coinvolte, rafforzando il senso di superiorità dei loro componenti che, constatando la mancata punizione e la protezione incondizionata da parte dell'istituzione, possono ritenersi legittimati, in virtù del ruolo, a compiere azioni impossibili per gli altri. Dall'altro lato, situazioni del genere scoraggiano le persone danneggiate o i semplici osservatori a intraprendere azioni contro le categorie "impunibili", temendo che ciò si rivelerebbe un inutile dispendio di tempo e risorse, o addirittura un'esposizione a vendette e rappresaglie. Forse non si può dire che ciò significhi un'accettazione vera e propria dell'oppressione [...]"
Da: "Ovunque in catene" di Persio Tincani che raccomando a tutti!
Non vi ho convinti? Tranquilli vado avanti ancora per un po’...
Ora ipotizziamo che la polizia sia stata pulita dalla corruzione e che tutti facciano “solo il loro lavoro” (faccio subito notare che è questa è un’evenienza ideale e assolutamente impossibile).
Bene fare il loro lavoro vuol dire fare rispettare la legge, senza metterla in questione, senza porsi domande, questo è il loro compito, anzi dovrebbero essere intransigenti, altrimenti se fermassero un loro amico magari non gli farebbero la multa. Ma date le premesse non siamo in questa situazione. Quindi eseguono la legge, eseguono ciò che gli viene ordinato e non si interrogano su ciò che fanno. A questo proposito per capire meglio ciò che sto dicendo invito tutti a documentarsi circa il test di Milgram (lo trovate spiegato qua: http://www.utopie.it/nonviolenza/teoria_del_potere.htm ) comunque vedrò di spiegarmi il meglio possibile.
Ma tutto ciò necessita del fatto che la legge sia Giusta (in senso assoluto, ergo impossibile), e non siamo in questa situazione, basti pensare appunto che se combattiamo la mafia coltivando un’erba medicinale rischiamo il gabbio. Inoltre nel momento in cui sono alle dipendenze del Min. degli Interni devono eseguire i suoi ordini, gli ordini di un politico, e si sa che la politica, per dire una “frase da bar”, è una cosa sporca. Troppo spesso quindi la polizia&co diventano i cani da guardia di un regime che premia i ricchi spremendo i poveri (basti pensare agli eventi dell’estate scorsa circa l’Innse e a molti altri casi simili), insomma da paladini della giustizia diventano cani da guardia dei potenti, che reprimono indiscriminatamente qualsiasi voce di protesta. Pensiamo alla Diaz e in generale al G8 di Genova del 2001: i mandati arrivavano dai vertici, la polizia ha solo eseguito ordini facendo il suo dovere (ossia crani spaccati di pacifisti, prove false per accusare manifestanti e un morto), il suo dovere fino a prova contraria non dovrebbe però essere quello di difenderci???
Facciamo un’esempio concreto, anzi attuale. La Lega (dei maiali del) Nord e i suoi alleati al governo, il PdL (Partito dei Ladroni) hanno con una legge creato i cosiddetti C.I.E. (centri di identificazione ed espulsione: http://it.wikipedia.org/wiki/Centri_di_identificazione_ed_espulsione ). Sono luoghi adibiti appunto all’identificazione dei vari immigrati e in seguito alla loro espulsione, senza entrare troppo in merito a questo discorso faccio un paio di considerazioni. Qui sistematicamente le donne vengono violentate e c’è un alto tasso di suicidi, insomma per farla breve vengono costantemente violati i i più basilari diritti umani e ovviamente ci sono delle forze “dell’ordine” che lavorano lì dentro. Fossero anche solo delle guardie carcerarie il discorso non dovrebbe cambiare. Inoltre pensiamo alla guardia costiera e al lavoro che compie contro gli immigrati, alcuni arrestandoli (vanno anche questi nei C.I.E) altri riscaricandoli in Libia (dove ci sono centri pure peggiori che attendono i poveri immigrati, fino a prova contraria esseri umani come noi). E non fanno nulla di male... tranne che eseguire la legge e gli ordini che gli sono stati impartiti.
Che differenza c’è fra la Lega Nord e il Nazismo? Nessuna a livello concettuale. Le differenze sono solo su una scala di intensità, ossia dato che sempre di razzismo si tratta la differenza è che l’odio della Lega non è ancora arrivato al livello di intensità raggiunto dal Nazismo (questo ovviamente anche perchè per ora l’opinione pubblica sarebbe contraria e questo “regime democratico” riesce ancora a porre un minimo di freni). Le SS non avevano colpa degli stermini, eseguivano solo ordini, e lo stesso i loro capoccia (o almeno così hanno tentano di giustificarsi al Processo di Norimberga). In sostanza non porsi interrogativi sugli ordini, ma eseguirli e basta senza ribellarsi è SBAGLIATO. Ora i paragoni potreste dire che sono tirati per i capelli e che non siamo nella situazione della Germania negli anni ’30. Qua non ho intenzione di rispondervi (andrei solo più OT), dovete capirlo da soli e soprattutto rendervi conto che quando si entra in dittatura non ce ne si accorge mai, ma ce ne si rende conto solo quando è ormai troppo tardi.
Insomma riassumendo la polizia per poter “fare solo il loro lavoro” necessita di 3 requisiti:
una legge Giusta in senso assoluto
zero corruzione
politici buoni e una politica non guidata dal business.
Direi che non arriveremo mai a questa situazione, infatti la polizia&co si configura come forza “dell’ordine” che dovrebbe difenderci, ma in realtà serve solo a difendere gli interessi dei ricchi-potenti-privilegiati e a fare in modo di perpetuare lo status quo ai danni dei più deboli.
A questo punto ognuno è libero di pensare quello che vuole, io il mio contributo ho provato a darlo, obbligare qualcuno a credere a ciò che dico non è giusto. Vi lascio con un racconto: un po’ di tempo fa lavorai per un po’ di mesi in un centro commerciale e scoprii che ogni anno, sotto Natale, il direttore prende 5 panettoni 5 pandori e 10 bottiglie di spumante e li porta ai carabinieri (sono di un paese piccolo, quelli che qualcuno ha detto che fanno “davvero” il loro lavoro). Alla mia domanda sul perchè la risposta è stata: “per evitare che rompano... lo fanno tutti i supermercati della zona”. Questa cosa secondo me ha un nome.... pizzo!
My 2 joint