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domandona per tech growers: TERRICCIO

Esatto, credo che la coltivazione nel nostro paese, sia più una coltivazione amatoriale. Che non significa di scarsa qualità.
Purtroppo, almeno per quanto mi riguarda, lo spazio di coltivazione si restringe sempre di più. Più lo spazio si restringe, più il coltivo in terra diventa arduo. Non considero i micro-coltivi, perchè quello è un mondo a parte.
La maggiorparte di noi ha uno spazio per 4 piante, per ottenere un coltivo decente in terra occorrono vasi da 11 lt come minimo. Tenendo conto dello spazio, costi e resa, fattori fondamentali, se riesco a coltivare in vasi da 6,5lt grazie al cocco, ben venga il cocco. Anzi, w il cocco!

L'unico dubbio è, uso il cocco come sostituto della terra e punto, o devo considerarlo come una idroponica?

In parole povere, utilizzo il vecchio innaffiatoio o devo pensare ad un sistema di irrigo automatico?

Quoto tutto quello che ha detto Noreason ...alla lettera !!!
 

naturale

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Noreason, intanto grazie per le preziose risposte... la porta era già mezza aperta, ma tu l'hai sfondata del tutto.
Tra un paio di settimane dovrei finire il ciclo che ho in piedi, ho già pronte delle talee e proverò il coltivo in cocco e perlite.

Però, ho ancora qualche domanda che mi gira per la testa.

Lavare il cocco: bagno a gogo e poi lo faccio asciugare o ? L'acqua deve essere a PH controllato oppure per il lavaggio iniziale va bene quella del rubinetto?

Fertilizzanti: minerali con maggior numero di micro elementi. Nel caso di carenze di micro elementi si può usare la melassa ?

Irrighi: ok, tutte le volte che il pane in superficie è asciutto, si alterna acqua e fert. O si può sempre dare fert? (oltre a guardare lo stato di salute della pianta) Il ph, va bene da 5,8 a 6,2 ? Inoltre l'irrigo deve essere abbondante da farlo fluire sotto o a misura del pane ?

L'EC è da controllare ?

Domandone finale: spesso devo viaggiare, con la terra ho trovato le mie soluzioni per non farle morire di sete. Con il cocco, come si fa a non farle morire di fame?

Grazie :thank you:
 

fumo

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Veteran
nore confermo, e continuo il test in corso con 2 automatiche cheese dinafem,quella con solo cocco bassa tozza e fogliosa,quella mista e il triplo,somiglia quasi a quella in foto tua in 6,5,ma devo anche sottolineare la velocità di quella in cocco un pochino più avanti,quella in misto continua a crescere e a formare fiori,ciao
 

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Noreason, intanto grazie per le preziose risposte... la porta era già mezza aperta, ma tu l'hai sfondata del tutto.
Tra un paio di settimane dovrei finire il ciclo che ho in piedi, ho già pronte delle talee e proverò il coltivo in cocco e perlite.

Però, ho ancora qualche domanda che mi gira per la testa.

Lavare il cocco: bagno a gogo e poi lo faccio asciugare o ? L'acqua deve essere a PH controllato oppure per il lavaggio iniziale va bene quella del rubinetto?

Fertilizzanti: minerali con maggior numero di micro elementi. Nel caso di carenze di micro elementi si può usare la melassa ?

Irrighi: ok, tutte le volte che il pane in superficie è asciutto, si alterna acqua e fert. O si può sempre dare fert? (oltre a guardare lo stato di salute della pianta) Il ph, va bene da 5,8 a 6,2 ? Inoltre l'irrigo deve essere abbondante da farlo fluire sotto o a misura del pane ?

L'EC è da controllare ?

Domandone finale: spesso devo viaggiare, con la terra ho trovato le mie soluzioni per non farle morire di sete. Con il cocco, come si fa a non farle morire di fame?

Grazie :thank you:

lavaggio cocco : puoi farlo anche senza bilanciare il Ph

fertilizzanti : io uso la linea della GHE e mi trovo bene ....ricorda che non sono specificamente studiati per il cocco percui per farti le ossa forse e'meglio usare la linea CannaCoco....piú semplice da usare....sono sicuro che una volta presa la mano passerai ad altro in modo tale da avere piu controllo sui fertilizzanti.

io fertilizzo ad ogni irrigazione ( a mano ).
il cocco in superficie secca rapidamente percui non ti basare solo sulla vista ma guarda 1.5 cm sotto se e'ancora umido.
Io di solito bagno finche esce un 10% di soluzione dal fondo del vaso e poi butto via il tutto !

Nel caso di carenze di micro aggiungere micro !!...la melassa aiuta a formare quella flora batterica che "digerisce" i composti organici e li raffina aiutando cosi le radici nell'assorbimento dei nutrienti proprio come in terra ma ricorda che tu stai gia usando dei fertilizzanti minerali molto raffinati quindi ad assorbimento pressoche immediato ...eventualmente puoi usare una soluzione di micro da spruzzare direttamente sulle foglie ....grazie all'apporto di urea nel flacone di micro della GHE i nutrimenti entrano di forza nelle cellule delle foglie ( il micro foliare va dato solo in casi rari ).

Ph va bene nel range che dicevi tu e va misurato sempre insieme all'EC della soluzione .

Per quando viaggi devi trovarti uno gnomo che lavori al posto tuo !!!
 

noreason

Natural born Grower
ICMag Donor
Veteran
Noreason, intanto grazie per le preziose risposte... la porta era già mezza aperta, ma tu l'hai sfondata del tutto.
Tra un paio di settimane dovrei finire il ciclo che ho in piedi, ho già pronte delle talee e proverò il coltivo in cocco e perlite.

Non voglio sminuire la terra, perchè mi rendo conto che un cultivo organico ha il suo perchè e la torba è ottima in questo caso, ma se parliamo di fertilizzanti minerali, allora il cocco ''viaggia'' meglio insieme ad essi.


Però, ho ancora qualche domanda che mi gira per la testa.

Lavare il cocco: bagno a gogo e poi lo faccio asciugare o ? L'acqua deve essere a PH controllato oppure per il lavaggio iniziale va bene quella del rubinetto?

Io riempio i vasi e poi li metto sul piatto doccia. Con la doccia stessa gli faccio scorrere un bel pò d'acqua et voilà, i nutrienti sono andati.

Fertilizzanti: minerali con maggior numero di micro elementi. Nel caso di carenze di micro elementi si può usare la melassa ?

Nel caso di carenza di un elemento, devi somministrarlo in qualche modo. Prendiamo il magnesio, che tu glielo dia con la melassa o aggiungendo del semplice ossido di magnesio alla soluzione, la pianta lo avrà a disposizione.
Cosa cambia tra i due però? L'ossido di magnesio apporta solo Mg. La melassa è tutto un insieme di elementi essenziali, carboidrati vari e altre sostanze, che hanno un effetto sia sulla pianta che sul substrato. A questo punto il discorso si fa più complesso.


Irrighi: ok, tutte le volte che il pane in superficie è asciutto, si alterna acqua e fert. O si può sempre dare fert? (oltre a guardare lo stato di salute della pianta) Il ph, va bene da 5,8 a 6,2 ? Inoltre l'irrigo deve essere abbondante da farlo fluire sotto o a misura del pane ?

Diciamo che ognuno ha il suo stile. Io fertilizzo sempre e lascio scorrere un pò d'acqua dal fondo. Il pH lo mantengo intorno al 6.


L'EC è da controllare ?

Se usi dei minerali si.


Domandone finale: spesso devo viaggiare, con la terra ho trovato le mie soluzioni per non farle morire di sete. Con il cocco, come si fa a non farle morire di fame?

Non viaggi :biggrin:

Non saprei....ma credo che un sistema di irrigazione automatico ben calibrato possa fare il suo sporco lavoro.
 

naturale

Member
Veteran
Intanto...mille grazie per le delucidazioni.

X sempervirdis: in casa ho già prodotti della GHE e qualcosa della Bionova. Cercherò di farmi le ossa strada facendo. Di gnomi che girano per casa non ne voglio. Lascerò il compitino a mia moglie, ma l'unica cosa che ha di verde...credo sia la bile.
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x noreason: Non partire è impossibile e aggiungo per fortuna. Inizierò irrigando a mano.. che tra l'altro da sempre la sua bella soddisfazione, nel frattempo mi organizzo per un sistema di irrigazione automatico da usare in caso estremo.
Che bello, mi è tornata la voglia di coltivare....eh a volte basta poco per riprendere entusiasmo.
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thank%20you.gif
 

Brasilian

Psychedelic Marijuana passionate
Moderator
Veteran
:woohoo:questo thread è davvero coi controcoglioni.

Se ne vedono pochi di thread così e anche abbastanza di rado.
Infatti colgo l'occasione per ricomplimentarmi con Zombo per
aver avuto questo spunto di grande interesse.
Non vorrei sembrare esagerato ma potrebbe aver aperto un nuovo
filone di pensiero per il grower medio.
Se me lo permettete vorrei rilanciare qualche punto che secondo la mia modestissima esperienza possa ancora essere approfondito.

Per ottenere il giusto compromesso a seconda delle condizioni,
quale dovrebbe essere la giusta proporzione tra cocco e inerte?
70%cocco 30%inerte? o altra.

Quale ammendante preferire? perlite o pomice o altro
nel caso della pomice Nore dice di setacciarla per eliminare le parti più piccole e le polveri.Qual è la giusta pezzatura da ottenere?
E' da preferire il cocco pressato o quello sfuso per poterlo miscelare
più agevolmente con l'inerte?

Per la fibra di cocco si può anche non lavarla e utilizzarla con il
nutrimento che ha già di suo?
Nel caso la si lavi qual è il giusto procedimento per rifertilizzarla?
Ho letto che va messa in un secchio con la soluzione nutritiva precedentemente miscelata e lasciata a mollo per 48 ore.

l'inerte e gli eventuali enzimi e micorizze vanno aggiunti prima o dopo la fertilizzazione?

Sono da preferire per la fertilizzazione le linee specifiche per la coltivazione in cocco o bisogna orientarsi per dei prodotti macro e micro monocomponenti?

Si puo definire orientativamente una linea guida di fertilizzazione?
Ci si deve affidare alle specifiche tabelle dei prodotti utilizzati,o bisogna fare conto solo sull'esperienza e la risposta delle piante.

Quali sono i margini di errore?
Sono tollerati meglio o peggio,si possono recuperare rispetto all'uso
di altri medium.

Quali dovrebbero essere i valori di EC?range consigliato?

Ecco questi sono i quesiti che mi sono subito posto leggendo e rileggendo i passaggi di tutti i Big che si sono susseguiti.

Ringrazio anticipatamente chi avrà la volontà e la pazienza per
rendere questo thread ancora più interessante e completo.

A voi la parola Tech Growers.

Buona grow a tutti.:tiphat:
 

appiccicoso

Member
domanda da babbeo, visto che è saltato fuori l'argomento ed era da un po' che volevo chiederlo. Usando una linea di fert organici (biomagno nel mio caso) è possibile associarli ad un sub di cocco/perlite o terra/cocco/perlite. Avevo letto sul catalogo che in teoria sì, ma sta cosa mi puzza un po', proprio per il fatto che in 24h i fert si "degradano" se vengono lasciati in bottiglia, ma forse in un substrato, seppur inerte, ma a contatto con le radici e tutta quella microfauna che c'è presente lì sotto, si possono comunque utilizzare tranquillamente. Sarebbe una bella svolta, perchè ho notato anch'io, dai cicli postati qui sul forum, che le piante in cocco hanno una marcia in più!
Ciao ragassuoli!
 

sgapetti

Active member
Veteran
Posso dire la mia, sto ancora cercando di trovare un sub molto aeroso e con ottime qualita' drainanti , e' come al solito un work in progress. Nel ciclo attuale sto usando 30% di cocco e 70% si sub organico a base di sfagno bianco e scuro, e come gia' fatto notare il cocco trattiene tanta aqcua.Il sub per i prossimi cicli e stato mischiato con queste proporzioni, totale 130 litri:

45 l cocco ikea flushato
15 l composto di torba 20%( sfagno ) e letame di cavallo 80%
20 l sepiolite
50 l di sub organico con queste proporzioni, questo lo faccio preparare da una ditta specializzata e lo compro al metro cubo:

50% Torba di sfagno bianco ( abbastanza fresca, trattiene enormi quantita' di acqua quando bagnata e enormi quantita' di aria quando secca.
25% di torba di sfagno scura ( stagionata e decompostata, lega a se' tutti i nutrimenti e li rilascia lentamente nel sub )
10% di letame ( vacca e gallina ) il tutto compostato
5% di argilla
4% gesso ( gypsum )
6%dolomite lime, polvere di pietra calcarea,polvere di alghe, sali epson un po' di cenere di betulla e polvere di ossa.Piu' i vari micro a macro elementi, giusto per cercare di precisare.

Quindi nei prossimi cicli avro il 50% di materiale inerte ( cocco e sepiolite ) e il 50% di sub organico e composti vari. Quello che vorrei ottenere e un sub molto arieggiato che si asciuga velocemente per favorire il metabolismo della canapa e la possibilita' di continuare a usare fertilizzanti organici tipo biobizz. Usero' anche le mychorizze per vedere cosa succede.

Peace S
 
Last edited:

noreason

Natural born Grower
ICMag Donor
Veteran
Per ottenere il giusto compromesso a seconda delle condizioni,
quale dovrebbe essere la giusta proporzione tra cocco e inerte?
70%cocco 30%inerte? o altra.

Se vuoi spingere il metabolismo al massimo vai sul 50/50.
Se vuoi un compromesso tra buona ritenzione idrica ed areazione vai su 75% cocco e 25% inerte.

Considerando questi come valori di riferimento, se coltivi in estate ti conviene aggiungere meno perlite. Viceversa, in inverno conviene diminuire la quantità di fibra di cocco.

In poche parole è una bilancia dove da una parte vi è l'acqua(quindi anche l'assorbimento di nutes) e dall'altra l'ossigeno.

Per capirci, una pianta da travasare, con poche radici, può beneficiare molto del maggior apporto di ossigeno. Viceversa, una pianta grande, con un apparato molto sviluppato, può beneficiare molto di una buona ritenzione idrica.

Il segreto è non far mai mancare acqua e ossigeno alle radici. Se usi più inerte dovrai innaffiare di più, ma avrai più ossigeno. Se usi più cocco dovrai innaffiare di meno, ma avrai meno ossigeno.


Quale ammendante preferire? perlite o pomice o altro

Credo la perlite sia da preferire. La sua densità è inferiore a quella della pomice, che è anche molto varia a seconda della pezzatura, che nella perlite è più uniforme.

La perlite dovremmo essere intorno ai 100Kg/m3, mentre la pomice a seconda della grandezza varia tra i 250-500Kg/m3.

Credo entrambi siano tra le più facili da trovare, non alterano il pH e fanno un buon lavoro.

nel caso della pomice Nore dice di setacciarla per eliminare le parti più piccole e le polveri.Qual è la giusta pezzatura da ottenere?

L'importante è togliere la sabbia e i pezzi di grandezza fino a 3mm, ovvero i più piccoli. Il resto va benone. Solitamente quando devo setacciarla uso un cestello per friggitrice :biggrin: o una griglia di un ventilatore....fanno un ottimo lavoro :biggrin:


E' da preferire il cocco pressato o quello sfuso per poterlo miscelare
più agevolmente con l'inerte?

Il cocco pressato occupa meno spazio, è più leggero e non è difficile da sbriciolare, basta un secchio e un pò d'acqua calda.

Per la fibra di cocco si può anche non lavarla e utilizzarla con il
nutrimento che ha già di suo?

Volendo si. Io ho esperienze con quello di ikea e ti dico che ha un EC abbastanza alto.


Nel caso la si lavi qual è il giusto procedimento per rifertilizzarla?

Dipende dalla grandezza della pianta. Dal seme fino alla prima settimana o dieci giorni di vita, io uso fertilizzanti fino a raggiungere un valore EC di 0,8/0,9 partendo dall'acqua di rubinetto con ec 0,2.
Fai scorrere per bene la soluzione nutritiva nel cocco finchè non ne esce abbondantemente da sotto et voilà.

Ho letto che va messa in un secchio con la soluzione nutritiva precedentemente miscelata e lasciata a mollo per 48 ore.

Non è necessario.

l'inerte e gli eventuali enzimi e micorizze vanno aggiunti prima o dopo la fertilizzazione?

Le mico. le puoi mischiare al cocco inizialmente. Gli enzimi io li aggiungo ad ogni irrigazione dopo aver aggiunto i fertilizzanti.

Sono da preferire per la fertilizzazione le linee specifiche per la coltivazione in cocco o bisogna orientarsi per dei prodotti macro e micro monocomponenti?

Mai provate linee specifiche per il cocco, ma difficilmente farei a meno del calcio e magnesio mono-componente.

Si puo definire orientativamente una linea guida di fertilizzazione?
Ci si deve affidare alle specifiche tabelle dei prodotti utilizzati,o bisogna fare conto solo sull'esperienza e la risposta delle piante.

Devi far conto sul valore EC della soluzione nutritiva. A seconda di quanti W usi, di quanto si asciuga il substrato e della grandezza e fase della pianta regolerai questo valore adattandolo al fabbisogno della pianta.
Per darti un'idea io inizio con 0,8 per aumentare man mano che cresce la pianta fino ad arrivare ad un massimo all'incirca di 2 mS/cm.

Quali sono i margini di errore?

Non devi far accumulare sali nel substrato e per farlo basta assicurarsi di far scorrere un pò d'acqua dal fondo ad ogni irrigazione, oppure flushare le piante ogni X giorni.
Io preferisco la prima soluzione, meno stress per le piante.

Sono tollerati meglio o peggio,si possono recuperare rispetto all'uso
di altri medium.

Più aumenti l'ossigeno e più il metabolismo tende ad accelerare. In caso di carenza, con un metabolismo accelerato, questa avanzerà prima, così come si risolverà prima una volta effettuati gli interventi opportuni.

Quali dovrebbero essere i valori di EC?range consigliato?

Minimo 0,8 - Massimo 2,5. Oltre questi valori solitamente non si va.



domanda da babbeo, visto che è saltato fuori l'argomento ed era da un po' che volevo chiederlo. Usando una linea di fert organici (biomagno nel mio caso) è possibile associarli ad un sub di cocco/perlite o terra/cocco/perlite. Avevo letto sul catalogo che in teoria sì, ma sta cosa mi puzza un po', proprio per il fatto che in 24h i fert si "degradano" se vengono lasciati in bottiglia, ma forse in un substrato, seppur inerte, ma a contatto con le radici e tutta quella microfauna che c'è presente lì sotto, si possono comunque utilizzare tranquillamente. Sarebbe una bella svolta, perchè ho notato anch'io, dai cicli postati qui sul forum, che le piante in cocco hanno una marcia in più!
Ciao ragassuoli!

Cocco e organici possono funzionare senza troppi problemi.
Quello di ikea, fondamentalmente è un substrato morto, privo di vita.
Man mano che la pianta cresce, le irrigazioni si alternano etc... volenti o nolenti, viene contaminato da batteri, funghi, lieviti che se nutriti rappresenteranno una risorsa per la pianta, andando a decomporre tutte quei composti organici, grossi agglomerati di molecole, rilasciando gli elementi base in forme meno complesse, che potranno successivamente essere assorbite dalle radici.

Mi ricordo di due cloni di NYxBG in cocco e perlite entrambi. Ad uno davo la linea organica gaia, ad uno i minerali dutch formula.

Quello coltivato con i gaia ha manifestato una carenza di azoto, l'odore era un pò più penetrante ma in fumata identiche.

A livello di parassiti il clone coltivato con i minerali si è beccato gli afidi. L'altro no.

Spero di avervi chiarito un pò di più le idee, ma ricordatevi che provare di persona e anche sperimentare di persona è quasi sempre meglio di 1000 parole ;)

Green vibz :wave:
 

Brasilian

Psychedelic Marijuana passionate
Moderator
Veteran
Spero di avervi chiarito un pò di più le idee, ma ricordatevi che provare di persona e anche sperimentare di persona è quasi sempre meglio di 1000 parole ;)

Green vibz :wave:

Speravo in un tuo intervento ed è arrivato subito.:biggrin:
Grazie mille per aver dato risposta ai miei quesiti. Sei stato estremamente esaustivo e credo che ne trarranno beneficio in tanti.

Salutoni e ancora grazie:tiphat:
 
abbiamo parlato di cocco ma ecco qui una ricetta per il super-terriccio ....questi sono ragazzi che lavorano con Subcool ....terriccio carico e maturo ( 40-60 gg di maturazione)...se aprite la tendina c'é tutta la ricetta !
https://www.youtube.com/watch?v=f98guT1V2h0

questo io lo uso anche in cocco con risultati direi eccellenti ...da usare alternato con i nutrienti minerali inorganici in quantoa detta del fabbricante (Great White ) le micorrizzla non amano i fertilizzanti di sintesi. .....Compost-Tea :https://www.youtube.com/watch?v=Uj4FL0u1wvg .... :)
x secchio da 20 litri
8 tazze di sterco fresco
1 cucchiaio di Great White micorrize
3-4 cucchiai di melassa
Acido Fulvico
Acido umico
stimulatore a base di alghe
Buttate dentro la pompa ad aria e lasciate areare il Thé per 24-36 ore ....pronto per l'uso !!
 

jahlive908

Member
Veteran
thanx semper per la ricetta del tuo super sub!

Da niubbio del cocco pongo un altra domanda: si è parlato di analogia con l'idroponica, ma anche per quanto riguarda la rapida risposta della pianta ai nutes?

spero di esser stato chiaro, grazie a tutti per la condivisione
 
il cocco e' un medium naturale inerte ( rilascia un po di potassio ma ne parliamo piu avanti ) con delle proprietá migliori di altri medium ( vedi il grodan o lana di roccia che si usava tanto negli anni 90 )....quindi si tratta a tutti gli effetti di una coltivazione idroponica con rese, pregi e difetti di una coltura idroponica .
Il fatto che abbia tra le proprietá fisiche un'ottima relazione acqua/aria, la conseguente abbondante ossigenazione delle radici fa si che le piante reagiscano anch'esse in maniera ottimale ( crescita radici, crescita veg, bloom ecc ecc ).
 

zomboweed

UnDead Member
Veteran
Non pensavo con una domanda tanto .... "banale" di scatenare un tale ... brainstorming !

complimenti vivissimi a tutti per aver condiviso le vostre ricette segrete ..... e grazie a tutti .
Devo dire che mi sono chiarito le idee sul cocco e ho preso dei grandi spunti per la preparazione del prossimo cultivo !
 

gigio852

New member
zombo tu dici di essere un pasticcione,a mio parere sai il fatto tuo(questo 3d è fantastico)...i partecipanti poi non scherzano niente..io personalmente di ricette non ne conosco uso composana arricchito con perlite e del letame compostato,ma di percentuali nulla tutto a occhio proprio come quando faccio la pizza per la famiglia...devo dire però che il cocco ikea mi intrippa prima o poi lo provo.. ....
 

Tarallo

Member
Salve a tutti raga.....
Dovendo sostituire il dwc a causa delle elevate temperature estive ho preso spunto da questo fantastico 3d di zombo per la composizione di un sub con buone caratteristiche.....
Lo strain sono due af maxi gom di grass o matic:
Lista della spesa:
-25l terra canna professional
-20l di cocco atami
-5kg humus di lombrico
-1kg di guano
-10l argilla espansa
-10l perlite
 

Tarallo

Member
Quale sarebbe una buona composizione di questi elementi per un buon sub per delle af??
Raga x la miscelazione dei componenti contavo di fare tutto con la bilancia da cucina...non mi fido molto del mio occhio...penso proprio che i vasi saranno da11l e direttamente i definitivi
Sono molto gradite opinioni,,consigli, critiche...di tutto và
Grazie dell' attenzione..
Hola boys
 

noreason

Natural born Grower
ICMag Donor
Veteran
Salve a tutti raga.....
Dovendo sostituire il dwc a causa delle elevate temperature estive ho preso spunto da questo fantastico 3d di zombo per la composizione di un sub con buone caratteristiche.....
Lo strain sono due af maxi gom di grass o matic:[URL=https://www.icmag.com/ic/picture.php?albumid=45791&pictureid=1074359&thumb=1]View Image[/url]
Lista della spesa:
-25l terra canna professional
-20l di cocco atami
-5kg humus di lombrico
-1kg di guano
-10l argilla espansa
-10l perlite
[URL=https://www.icmag.com/ic/picture.php?albumid=45791&pictureid=1074358&thumb=1]View Image[/url] [URL=https://www.icmag.com/ic/picture.php?albumid=45791&pictureid=1074357&thumb=1]View Image[/url] [URL=https://www.icmag.com/ic/picture.php?albumid=45791&pictureid=1074356&thumb=1]View Image[/url]


Non saprei dire con precisione quanto humus e guano usare, ma eviterei di usare l'argilla espansa e punterei tutto sulla perlite.

:wave:
 
Complimenti gente, ho avuto modo, nabbo come sono, di capire alcuni passaggi importanti per il composto da utilizzare ! Vi marco stretto occhio !
 
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