What's new
  • Happy Birthday ICMag! Been 20 years since Gypsy Nirvana created the forum! We are celebrating with a 4/20 Giveaway and by launching a new Patreon tier called "420club". You can read more here.
  • Important notice: ICMag's T.O.U. has been updated. Please review it here. For your convenience, it is also available in the main forum menu, under 'Quick Links"!

3 Aprile Bologna - Ass. Naz. per la regolamentazione della coltivazione

H

HydroLady

Ho autonomamente deciso che continuerò ad utilizzare questo thread per aggiornarvi sui rapporti istituzionali dell'ASCIA e sugli sviluppi delle questioni politiche. Rimarrà il thread dell' "Angolo delle idee" per discutere proposte e progetti :)

Quindi vi aggiorno un po': ricordate la conferenza stampa tenuta dall'ASCIA in parlamento? e le risposte prima del DPA, poi di Claudia Sterzi (Associazione Radicali Antiproibizionisti) e dell' ASCIA?

Bene, ora che avete ripassato tutto, vi informo che il Prof. Serpelloni ha ri-risposto, con una lettera indirizzata a Claudia Sterzi:
(Oggetto: sue dichiarazioni rilasciate durante la conferenza stampa del 22 marzo 2011)

Gentile Dottoressa, sono venuto a conoscenza delle dichiarazioni da lei rilasciate in conferenza stampa di cui all’ oggetto, alla presenza delle maggiori agenzie del paese e successivamente diffuse, a mezzo stampa, internet e radio.. Risulta allo scrivente che è stato da lei affermato testualmente: “ci stanno bombardando di studi sulla pericolosità della marijuana, ma spesso gli studi se li inventano o manipolano i dati”.

Purtroppo ritengo tali affermazioni francamente diffamatorie e lesive dell’ immagine e della reputazione personale e professionale, in quanto mi si accusa di inventare e quindi fornire dati falsi o addirittura alterare, mediante manipolazione volontaria e consapevole, dati già esistenti.

Nel rigettare, quindi, il fatto che mi vengano da lei attribuiti comportamenti di falsificazione e manipolazione di dati scientifici, in quanto non corrispondente al vero, dandole ampia facoltà di provare le sue affermazioni,prima di procedere con le appropriate forme di tutela nelle opportune sedi, le chiedo, cortesemente, di circostanziare le sue affermazioni con dati e fatti concreti e reali che provino e supportino le sue gravi affermazioni.

Le chiedo inoltre di smentire immediatamente e contestualmente tali sue dichiarazioni, attraverso le stesse vie mediatiche, paritetiche per diffusione e rilevanza, utilizzate alla loro prima diffusione.

Le comunico inoltre che il sottoscritto non ha fatto altro che riportare, come potrà facilmente visionare e verificare, articoli derivanti dalla letteratura scientifica accreditata e da una serie di ricerche altamente professionali.

Infine, tengo a precisare che sono disponibile ad un eventuale incontro presso la nostra sede Dipartimentale per qualsiasi confronto e chiarimento in merito alle vostre proposte relative alla coltivazione domestica della cannabis, anche se personalmente non le condivido. Tutto questo però all’interno di una discussione che non valichi mai i confini del rispetto della persona, delle proprie idee e della buona educazione oltre ad escludere l’uso dellla diffamazione gratuita per sminuire i propri avversari.

In attesa di un suo cortese e formale riscontro, anche se negativo e nei termini previsti dalla legge, porgo cordiali saluti

Giovanni Serpelloni

Questa la risposta di Claudia Sterzi
Gentilissimo Dottor Serpelloni, purtroppo le cose non stanno come da lei indicato nella sua lettera del 25 marzo 2011; è stata estrapolata una frase dal contesto nel quale ciò che io sostengo, e che ho più volte sostenuto in pubblico, non è esattamente ciò che lei riporta. Non si vuole togliere alcun crisma di rispettabilità e di veridicità a singoli studi, come pochi minuti dopo ho precisato, nel corso della stessa conferenza stampa. Più semplicemente, la falsificazione dei dati si compie nel momento in cui si citano sempre gli stessi 2 o 3 studi su decine di migliaia esistenti sull’argomento, la maggior parte validi e rispettabili quanto quelli da voi prediletti.Questo per quanto riguarda la pericolosità della canapa per la salute e per quanto riguarda l’ esistenza di una “dipendenza” da canapa. Su altri dati, vale ciò che ho risposto già alla vostra nota, attraverso comunicato stampa, e che le riporto qui sotto; potrebbe non averlo visto, vista la poca diffusione che generalmente hanno i miei comunicati.La ringrazio dell’invito, che accetto, e del quale le chiedo di precisare tempi e modi Claudia Sterzi


A breve pubblicherò anche la risposta dell'ASCIA :D
 

RulaTone

Well-known member
Veteran
Cavoli ma sono attivi come pochi all'Ascia! Mi sento uno stronzo a non aver firmato...
Massimo appoggio!
E grazie Alice che ci tieni sempre aggiornati!!!
 
H

HydroLady

Cavoli ma sono attivi come pochi all'Ascia! Mi sento uno stronzo a non aver firmato...
Massimo appoggio!
E grazie Alice che ci tieni sempre aggiornati!!!

Figurati amico mio, io mi diverto :)

Ricordo a te e a tutti gli altri che seguendo il link sulla mia firma potete tesserarvi all'ASCIA...più siamo meglio è :D
 
H

HydroLady

Come promesso ecco la risposta dell'ASCIA a Serpelloni :)

Del secondo comunicato del DPA, per mano del capo-dipartimentale prof. Serpelloni e indirizzato a Claudia Sterzi, la frase che più abbiamo tenuto in considerazione dopo la netta chiusura che era stata espressa nel primo, è la seguente:

“Infine, tengo a precisare che sono disponibile ad un eventuale incontro presso la nostra sede Dipartimentale per qualsiasi confronto e chiarimento in merito alle vostre proposte relative alla coltivazione domestica della cannabis, anche se personalmente non le condivido. Tutto questo però all’interno di una discussione che non valichi mai i confini del rispetto della persona, delle proprie idee e della buona educazione oltre ad escludere l’uso dellla diffamazione gratuita per sminuire i propri avversari.“

Ritenendoci delle persone educate, rispettose e soprattutto corrette abbiamo così risposto:

Egregio Prof. Serpelloni, essendo venuti a conoscenza della Sua lettera alla Dott.ssa Claudia Sterzi ed avendo assistito alla trasmissione Matrix, in cui Lei ha potuto di nuovo esprimere, con argomentazioni contraddittorie, la Sua contrarietà all’uso di cannabis, non possiamo esimerci dal risponderLe, notando con rammarico di come Lei non tenga in considerazione il motivo per cui la conferenza stampa svoltasi alla Camera dei Deputati è stata indetta e la motivazione che ci spinge a stimolare il dibattito sulla canapa e precisamente, per denunciare il carattere estremamente repressivo della legge “Fini-Giovanardi” e per evidenziare la necessità di regolamentare la coltivazione domestica, il cui unico benefico effetto sarebbe quello di liberare migliaia di onesti cittadini dalla criminalizzazione delle proprie esigenze terapeutiche o dei loro stili di vita. Vorremmo precisare che nella conferenza stampa nessuna mancanza di rispetto è stata effettuata nei Suoi confronti, né nei confronti delle ricerche che vengono citate nella Sua risposta, ma è solo stato affermato che con troppa superficialità vengono presi in esame dal DPA gli studi a favore della canapa e con eccessiva serietà vengono invece adottati quelli che la demonizzano, rasentando qualche volta il puro terrorismo psicologico e la fobia persecutoria, cosa che purtroppo si è notata palesemente anche durante la trasmissione Matrix, sia con le velate minacce di una spiacevole sorpresa per i titolari di growshops e sia per la disinvoltura con cui si è glissato sul parere di un noto e riconosciuto studioso come il prof. Grinspoon e di altri esimi colleghi. Infine, essendo la “la regolamentazione della coltivazione domestica della canapa” obiettivo dell’opera di sensibilizzazione che la nostra Associazione sta effettuando nei confronti della società civile, ci sentiamo in dovere di accettare il Suo cortese invito per un sereno confronto e chiarimenti sulla nostra proposta. In attesa di un Suo gentile riscontro La salutiamo cordialmente.

Il prof. Serpelloni ci ha risposto quasi immediatamente dichiarandosi disponibile dopo la pausa pasquale.

http://www.legalizziamolacanapa.org/

:wave:
 
H

HydroLady

Risposta dell’ASCIA alla conferenza stampa del DPA



Rispondiamo all’on. Giovanardi, al Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Gianni Letta e al prof. Serpelloni che hanno di nuovo parlato di marijuana e di …cocaina, confondendo, come oramai è d’uso, la cioccolata con …altre cose!
Questo il comunicato del DPA alla conferenza stampa:


Citazione:
La marijuana è la sostanza stupefacente più consumata negli Stati Uniti e nel mondo. Numerosi studi hanno evidenziato i fattori di rischio che possono determinare il consumo di tale droga: tuttavia, un ruolo determinante nelle abitudini di consumo di marijuana nei giovani sembrerebbe essere rappresentato anche dal livello di approvazione o di disapprovazione della società. E’ il risultato dello studio condotto su 986.003 adolescenti, che hanno partecipato alle indagini ‘Monitoring the Future’ realizzate negli Stati Uniti dal 1976 al 2007, che è stato presentato il 25 maggio a Palazzo Chigi dai sottosegretari Gianni Letta e Carlo Giovanardi e dal capo del Dipartimento politiche antidroga Giovanni Serpelloni. “Abbiamo scelto di presentare lo studio americano – ha spiegato Serpelloni – perché dimostra che un livello elevato di disapprovazione del consumo di marijuana durante l’adolescenza determina una minore probabilità di farne uso. A livello di popolazione, sono state create due variabili che indicano la proporzione di studenti che disapprovano il consumo di marijuana ogni anno e all’interno di ogni gruppo di nascita. I risultati hanno evidenziato che il ruolo significativo nella previsione del rischio di consumare marijuana è proprio rappresentato dal livello di disapprovazione. Questo non fa che confermare la nostra volontà di proseguire nella azione di contrasto alla droga per tutelare e salvaguardare la salute dei nostri ragazzi”. Nel corso della conferenza è stato proiettato un video che ha mostrato le lesioni gravissime nei confronti di chi fa uso di cocaina, che ha subito delle lesioni estetiche e funzionali capaci di distruggere e corrodere le strutture interne del volto.

Inutile ricordare ulteriormente che se fino al 2006 la cannabis figurava nella tabelle delle droghe leggere, un motivo ci dovrà pur esser stato, se non altro in nome del buon senso. Ma è impensabile far germogliare il seme del dubbio quando non c’è la predisposizione a rivedere le proprie convinzioni e si prosegue armati solo di discutibili certezze.
Nella conferenza stampa è stato fatto notare come dalla disapprovazione sociale nasca un rifiuto spontaneo all’uso della marijuana e noi ci stupiamo di come ancora possa far notizia la scoperta dell’acqua calda. La disapprovazione sociale porta naturalmente a guidare la convenzione degli usi e dei costumi della società, altrimenti saremmo forse una massa di depravati senza regole morali ed etiche, quindi non ci meravigliamo dei risultati mostrati in conferenza stampa, sarebbero risultati identici anche se, invece di cannabis, si fosse parlato di caffè, alcol o tabacco.
Un po’ di storia a questo punto non fa male e confidiamo che sia utile anche all’on Giovanardi e al prof. Serpelloni.
Nei confronti della canapa la disapprovazione sociale risale al 1937, quando in virtù di una massiccia campagna denigratoria (portata avanti dalla catena editoriale Hearst che iniziava a sfruttare la deforestazione per produrre carta e dalla società chimica Du Pont che produceva le componenti chimiche per ottenere cellulosa), la canapa assunse il nome messicano di “marijuana”, volendo metterla in cattiva luce nei confronti dell’opinione pubblica, dato che in quel periodo il Messico era un paese nemico con il quale gli USA avevano appena terminato una guerra di confine.
Come creare una utile disapprovazione nei confronti di una pianta scomoda per l’industria se non collegandola ai nemici che ne esaltavano addirittura l’uso nella celeberrima “Cucaracha”?
E quindi la innocua e portentosa canapa dai mille usi divenne la pianta proibita e gli interessi dei vari Hearst e dei vari Du Pont sparsi in tutto il mondo capitalistico fecero propria la sua demonizzazione e la imposero in tutti i Paesi industrializzati!
E a questo punto poniamo il solito quesito: quanto la disapprovazione sociale è dovuta a vere cause di criminalità o emergenza sanitaria dovuta all’uso di cannabis e quanto invece viene ancora abilmente manovrato nell’opinione pubblica affinché le industrie del petrolio e della carta, quelle farmaceutiche e la criminalità organizzata possano continuare a trarre beneficio dalla disapprovazione sociale nei confronti della cannabis?
Concludiamo riportando anche noi dei dati che provengono da statistiche elaborate negli USA sulle morti non naturali e chissà che non possano essere fonte di riflessione per chi vede nella cannabis l’unico pericolo per la salute!
MORTI PER TABACCO: 440.000 (lo 0,63% dei consumatori)
MORTI A CAUSA DI UNA CATTIVA ALIMENTAZIONE: 400.000
MORTI PER ALCOL: 85.000
MORTI PER AGENTI MICROBICI: 75.000
MORTI SUL LAVORO: 60.000
MORTI PER AGENTI TOSSICI: 55.000
MORTI PER INCIDENTI STRADALI: 40.000
MORTI A CAUSA DI MEDICINALI REGOLARMENTE PRESCRITTI: 32.000
MORTI PER SUICIDIO: 30.000
MORTI PER INCENDIO: 29.000
MORTI PER OMICIDIO: 20.000 (il 50% degli omicidi negli USA è collegato all’abuso di alcolici)
MORTI PER FARMACI NON STEROIDEI (compresa l’aspirina) 7.600 (e 76.000 ricoveri)
MORTI PER COCAINA: 2.500 (Sopratutto nella formulazione di Crack)
MORTI PER LA SOLA ASPIRINA: 2.000
MORTI PER EROINA: 2.000 circa (meno dello 0,5% dei consumatori);
MORTI PER OXYCONTIN (oppiaceo farmaceutico simile alla morfina): 1.000 (lo 0,004% dei consumatori)
MORTI PER PSEUDO-ECSTASY: 76 (lo 0,002% dei consumatori)
MORTI PER CANNABIS: 0 (Zero, nessun caso mai registrato)


Giancarlo Cecconi – ASCIA
Legalizziamolacanapa.org Team
 

pasqsn

GuerrillaLifestyle
Veteran
Insieme si può!

Ci stiamo avvicinando verso la stagione morta, quel sospirato periodo in cui cerchiamo di tenere fuori dai nostri pensieri le pressioni economiche, quelle sociali e anche quelle legali per chi ci è incappato, per goderci un po’ di mare o un po’ di frescura in montagna, sapendo che anche la maggior parte dei direttori di banca e degli avvocati sono in pausa e questo ci conforta, ma un pensiero e un saluto particolare va a tutti i nostri amici che sono ingiustificatamente agli arresti domiciliari:

“resistete ragazzi, lottiamo per voi!”

Per farci comprendere che nulla è ancora cambiato, basta osservare di come le solerti forze dell’ordine siano impegnate come sempre a reprimere il reato più comune e diffuso: la coltivazione domestica di cannabis, e a conferma dell’inutile e dannosa persecuzione, stiamo finendo di redigere il bollettino degli arresti del primo semestre 2011 da far pervenire ai nostri politici e come temevamo, anche questa volta la statistica di oltre 5 arresti al giorno non ha subito modifiche!

Eppure, a dispetto della cecità di Giovanardi, qualcosa sta cambiando con estrema rapidità e anche tra le forze dell’ordine e nella magistratura qualche falla inizia a manifestarsi, quel muro proibizionista e omertoso che fino a qualche mese fa sembrava imperforabile, inizia a mostrare segni di debolezza e in noi la speranza che il buon senso possa prevalere sull’ottusità legislativa imperante, non cesserà mai di esistere.

Il DPA somiglia sempre più ad un fortino assediato, al cui interno, nonostante ciò che avviene fuori, continua a rimanere inalterata la presunzione dello stare nel giusto e che siano tutti gli altri a sbagliare, e indipendentemente dalle indicazioni della Global Commission per una regolamentazione controllata, o che sia la Corte di Cassazione ad entrare in contrasto con l’incostituzionalità della legge con sentenze che escludono l’ipotesi di reato per una modesta coltivazione domestica, o addirittura da quanto fatto conoscere dalla comunità di Sanpatrignano che denuncia la falsità dei dati presentati da Giovanardi al Parlamento, il DPA potrà ancora diffondere notizie artefatte e menzognere sui danni provocati dall’uso di cannabis, potrà ancora attivarsi forsennatamente per trovare clienti per la mafia, per le comunità terapeutiche e per l’apparato legislativo, ma la politica di chiusura contro una tendenza generale e condivisa dalla maggior parte dei Paesi in favore della tolleranza, non potrà resistere alla voglia di cambiamento e all’ondata di indignazione che sta montando in tutto il mondo!

Come associazione abbiamo chiesto più volte di essere ricevuti dal prof. Serpelloni, così come è stato più volte richiesto da Claudia Sterzi dell’ARA, da Pino Cucci dell’ACT, da Andrea Trisciuoglio dell’ALC e dagli amici del PIC, a tutti ci è stato assicurato un incontro dove poter illustrare le anomalie legislative, ma come presumibile, tutte le aspettative sono state disilluse e nel fortino ci si preoccupa solo di rintuzzare disperatamente tutti gli attacchi, come è accaduto per la richiesta di oscuramento del blog di Grillo in cui l’attore/politico aveva espresso tutta la sua soddisfazione per la sentenza della Corte di Cassazione, anziché abbassare il ponte levatoio e iniziare un confronto che risulti proficuo per la pacifica convivenza sociale.

Di fronte a questa insana e pericolosa cecità da parte del DPA, ci stiamo coordinando con le altre realtà per preparare insieme degli eventi pubblici nel prossimo autunno, per esercitare maggiore pressione e ottenere la necessaria visibilità per portare la discussione sulla cannabis nelle giuste sedi, ma ci stiamo anche organizzando per mobilitare i nostri associati e gli iscritti alla NL per delle azioni dimostrative da esercitare ogni volta sia possibile, da operazioni di mailbombing, ai presidi locali in occasione di meeting proibizionisti o di celebrazioni di processi contro coltivatori e consumatori in proprio, alle quali speriamo vogliate aderire numerosi e determinati, questo è il momento storico in cui possiamo agire e non dobbiamo lasciarcelo scappare.

Mai si è parlato di cannabis come in questo periodo e con tale apertura, mai il fronte antiproibizionista era riuscito, come ora, ad unirsi intorno ad un progetto nato dalla base e mai l’indignazione contro una legge liberticida era arrivata ad una simile intensità, è il momento buono quindi per organizzarci, partecipare, creare ulteriori consensi e riconoscerci finalmente come un unico popolo meritevole del rispetto dovuto ad ogni cittadino e invitiamo quelli che ancora sono titubanti ad esporsi, ad unirsi a noi e tesserarsi all’ASCIA per partecipare attivamente a tutte le iniziative che verranno proposte: INSIEME SI PUO’!

Stiamo mettendo a punto i team di lavoro ed entro il mese di luglio li renderemo operativi inviando con una NL i vari indirizzi e-mail, tramite i quali ognuno potrà portare il proprio contributo per quanto riguarda la stesura di articoli, la creazione di materiale video per il canale ASCIA su you-tube, per partecipare all’operazione di monitoraggio quotidiano su quanto avviene nell’”universo canapa”, per proporre idee per azioni e dimostrazioni praticabili e per quant’altro possa servire a far crescere la nostra forza di impatto.

In questo mese cercheremo di rendere funzionale anche il sito “asciaweb” dove cercheremo di coordinare i gruppi regionali attraverso un forum dedicato ai soci ASCIA e discutere insieme dei vari aspetti del progetto.
In questi prossimi due mesi invieremo NL informative sull’andamento delle cose, ma l’appuntamento per tutti è a settembre, quando inizieremo una vera e propria operazione di bombardamento mediatico!

Auguriamo a tutti voi una buona estate e se qualcuno è in zona, questi sono i prossimi appuntamenti canaposi:

Luglio

6-7-8-9-12-13-15-16 luglio – Padova SHERWOOD FESTIVAL

http://www.sherwood.it/articolo/275/sherwood-festival-2011

15-16-17 luglio – Felina FESTA DELLA CANAPA

http://www.festadellacanapa.com/

Agosto

Dall’11 al 22 agosto – Brescia FESTA RADIO ONDA D’URTO

http://festaradio.org/

Giancarlo Cecconi – ASCIA

Fonte: http://www.legalizziamolacanapa.org/?p=2303
 

pasqsn

GuerrillaLifestyle
Veteran
Uno Stato di polizia!

Cari criminali questa volta dedichiamo un po’ di spazio ad alcune testimonianze di vita vissuta che ci sono arrivate e che ben testimoniano il clima di pura e assoluta repressione nei confronti di un’intera generazione.

Può essere uno spinello, una birra o semplicemente la diffidenza verso un tatuaggio o un piercing, ma un motivo per perseguitare i giovani lo cercano e lo possono trovare sempre.

Dobbiamo reagire, unirci, organizzarci, farci sentire, avere la voglia di strillargli contro l’indignazione più profonda, lottare per mandare a casa Giovanardi-Torquemada e ridurre il loro pensiero bigotto e oppressivo a pura e inutile aria fritta e per giunta puzzolente!

Quelle che seguono non sono storie provenienti dall’Argentina o dal Cile degli anni ’70 e siamo tutti molto preoccupati di come le forze dell’ordine stiano assumendo sempre più i comportamenti di implacabili sbirri al servizio del “dittatore” di turno!

Da Angela:

Ragazzi che tristezza: sono appena tornata da ROCK ROMA , vado nell’area concerti, passo di fronte all’entrata e vedo cani all’opera che scandagliano tra la folla, dopo un’oretta ritorno per andare nel retropalco e nella zona vietata agli spettatori dove è allestito il servizio di sicurezza e il pronto soccorso, vedo una decina di ragazzi e ragazze in lacrime, sotto la minaccia dei cani al guinzaglio, che attendevano di essere portati via dalle guardie, è la stessa scena ogni sera. ATTENZIONE!!!! ci sono sempreeee!!!
Ma che gli abbiamo fatto a questi scellerati?

Da Gianluca:
Scrivo per raccontarvi una cosa che mi è accaduta ieri sera.
Per la prima volta ho rischiato di essere portato in questura, niente di grave, giusto perchè mi stavo fumando uno spinello.
Ieri sera, nella mia città, si è tenuto un raduno organizzato su facebook di giovani in spiaggia. Eravamo un migliaio, e c’era uno spiegamento di forze dell’ordine da far paura, manco si prevedesse un attentato terroristico!!
Stavo seduto in cerchio con un mucchio di compagni, inizio ad arricciare qualche canna. Guardando qua e là già avevo notato un paio di sbirri in borghese che si aggiravano tra la folla e ingenuamente pensai: figurati, stanno girando tante di quelle canne, cosa possono dirmi….?
Guardarono verso di noi e tirarono dritti…. ma dopo un pò, mentre passo il joint alla mia ragazza, mi giro e vedo un altro tipo losco (sulla quarantina e più) che girava da solo tra la folla, lo guardo e lui mi guarda, faccio finta di niente, allora lui si avvicina e si ferma dietro di noi, a questo punto do una botta alla mia ragazza e gli dico spegnila. Da premettere che attorno a me giravano una 15ina di canne, ma avevo visto che mi aveva addocchiato, forse si stava annoiando l’infame!
A quel punto si accuccia dietro a me e mi dice:
Ragazzi, perchè mi dovete costringere a fare la carogna?
e io: ….non vedo che stiamo facendo di male…
lui: che vi state a fumà???
io, ovviamente: niente….
lui, mi mette una mano in testa e mi dice: sei un ragazzo intelligentissimo, si vede dai capelli (non chiedetemi cosa intendeva dire perchè non so cosa c’entrano i capelli con l’intelligenza di una persona, comunque…)
io: grazie!
lui: lo sai che se voglio posso farti del male…?
io: perchè dovresti? cosa stiamo facendo di male?
lui: ehi! se non stavi facendo niente di male non la facevi sparire quella canna!
A questo punto se n’è andato e io ovviamente, per evitare problemi inutili, l’ho messa nel pacchetto di sigarette e l’ho riaccesa più tardi.
Infatti dopo un pò è tornato dietro di me per vedere cosa stavamo facendo!
….l’impressione che mi ha dato è quella di uno che si sente un Dio, solo perchè ha un distintivo. E’ venuto da me con aria strafottente, come per dire, sai che se io voglio posso rovinarti la vita, ma non lo faccio perchè sono buono, e tu dovresti ringraziarmi. Ma vai a cagare va!
Che andassero a prestare servizio nei quartieri popolari dove l’eroina gira come niente fosse e i tossici si bucano sotto i palazzi, dove ragazze vengono tenute in schiavitù e fatte prostituire, queste sono cose che accadono sotto gli occhi di tutti, anche la persona più ingenua sa dove accadono, non penso che gli sbirri non lo sappiano!
Invece no, vengono in spiaggia dove un migliaio di ragazzi si sono ritrovati per passare una serata diversa e divertirsi insieme pacificamente, a fare gli arroganti e i prepotenti con chi sanno che non gli creerà problemi.
Non posso che provare compassione per persone del genere…..

Da Andrea:
Alcune sere fa stavo passeggiando con la mia ragazza nel parco vicino alla mia abitazione, mentre attraversavamo la strada per ritornare verso casa un’auto dei carabinieri ci incrocia, ci guardano e si fermano.
Scendono dall’auto e si avvicinano, neanche ci salutano e con una malcelata arroganza ci chiedono i documenti.
Uno si ferma a controllarci e l’altro va verso la macchina e inizia a parlottare al radiotelefono.
Dopo qualche minuto scende, torna verso di noi e ci dice “facciamo l’alcol test e il drug test”!
Io gli rispondo che non guidando alcun mezzo e non avendo comportamenti preoccupanti mi sembra che la richiesta non sia pertinente. L’arroganza diventa prepotenza e iniziano a minacciare “allora volete per forza passare dei guai?”
Io insisto e sono irremovibile, il controllo passi pure, ma cercare per forza qualcosa che possa crearmi problemi non mi sembra lecito!
Alla fine l’altro carabiniere fa un cenno a quello più intransigente, forse aveva intuito che in qualsiasi processo sarebbe risultato un abuso di potere e quello sospira, ci ridà i documenti e ci dice “andate a casa, per questa volta l’avete scampata!”
Se non è uno stato di polizia questo, allora come si potrebbe chiamare?

Quei poliziotti e carabinieri molto probabilmente si saranno accesi qualche sigaretta o bevuto qualche caffè, senza neanche immaginare che solo pochi secoli fa, in alcuni Stati, per chi fumava tabacco erano previste multe, confisca dei beni, carcere, taglio del labbro, innumerevoli e fantasiose violenze corporali e qualche volta addirittura la condanna a morte, e che in tutto il mondo le coffee houses (quelli che oggi chiamiamo comunemente bar) vennero fatte chiudere più volte e sia i proprietari dei locali che i loro clienti furono sottoposti a veri e propri tartassamenti economici e giudiziari!

Dalle testimonianze ricevute possiamo solo affermare che la Storia a certe persone, non insegna proprio nulla!

Giancarlo Cecconi – ASCIA

Fonte: http://www.legalizziamolacanapa.org/?p=2345
 

pasqsn

GuerrillaLifestyle
Veteran
MAILBOMBING estiva - ASCIA

MAILBOMBING estiva - ASCIA

Prima che i giornali si perdano con le insulse storie estive e che la Camera dei deputati chiuda per ferie, vi chiediamo un po' di partecipazione contribuendo a far sentire il fiato sul collo a giornalisti e politici, facendogli capire che siamo stanchi della loro sordità e della loro cecità e che dalla ripresa autunnale saremo più presenti e determinati che mai.

Esercitiamo una massiccia azione di mailbombing inviando agli indirizzi indicati in basso, il testo che segue e diffondiamo l'iniziativa in rete in modo che questi egregi signori possano ricevere centinaia di mail ed iniziare a comprendere che non si può continuare a scherzare con la libertà e con la dignità delle persone!

Ci contiamo: INSIEME SI PUO'!
__________________________________________________ _____________
Testo da copiare

BASTA CON LA FINI-GIOVANARDI

Gennaio 2006 - Per decreto, passato con la richiesta di fiducia, viene
varata la legge 49/06 denominata Fini-Giovanardi che equipara
la cannabis alle droghe pesanti

Gennaio 2011 - Dopo 5 anni dall'entrata in vigore della legge questi sono i
risultati:

- Raddoppiano i detenuti presenti in carcere per art.73:
14.640 nel 2006 contro 27.294 nel 2010.

- Aumentano le segnalazioni al Prefetto:
da 39.075 segnalati nel 2006 a 47.093 nel 2008 (ultimo dato ufficiale)

- Oltre il 70% dei segnalati è per cannabis

- Una ricerca in profondità condotta in Toscana mostra che il 40% dei detenuti
sono in carcere per reati di droga minori

- La repressione continua ad essere concentrata contro i coltivatori e
consumatori in proprio di cannabis

Giugno 2011 - la "Global Commission on Drug Policy" dichiara il fallimento
della guerra globale alla droga

DOPO 5 ANNI DI INSULSA GUERRA CONTRO LA CANAPA E I SUOI CONSUMATORI A BENEFICIO DELLA MAFIA E DELL'APPARATO GIUDIZIARIO, QUALCOSA STA CAMBIANDO, MA NON ABBASTANZA VELOCEMENTE PER FERMARE LE MIGLIAIA DI ARRESTI AI DANNI DI ONESTI CITTADINI, CAUSATI OGNI ANNO DA UNA LEGGE LIBERTICIDA E FONDAMENTALISTA.

FERMIAMO LA FOLLIA DEI PROIBIZIONISTI!
PRETENDIAMO LA REVISIONE DELLA FINI-GIOVANARDI!

__________________________________________________ ______________

Da inviare a:

ladenuncia@ilmessaggero.it
larepubblica@repubblica.it
redazione@ilmanifesto.it
segreteria@ilfattoquotidiano.it
direzione@unita.it
segreteria@liberazione.it
bersani_p@camera.it
casini_p@camera.it
dipietro_a@camera.it
berlusconi_s@camera.it
bossi_u@camera.it
dipartimentoantidroga@governo.it

e ...a tutti quelli che riterrete opportuno!
legalizziamolacanapa.org Team

 

30x470

Memberber..ember!!
Veteran
Forza ...tutti insieme!!
Ritornello:rtfo:.
...
...

Ti strappo li pili ad uno ad uno....
Ti strappo li pili ad uno ad uno..:dance:
 
Last edited:

30x470

Memberber..ember!!
Veteran
Forza ...tutti insieme!!

"C'è un tentantivo, neanche troppo velato, di inasprire la repressione senza agire sulla legge 309/90, ma agendo su leggi attigue:

- Aumento delle sanzioni, oltre che per uso personale (Art.75 DPR 309/90), a quelle per guida sotto effetto di sostanze stupefacenti (Art.187 cds), fino alla previsione del reato di omicidio stradale, per chi guida sotto effetto, con la beffa di incolpare anche chi non ha colpe oggettive nell'incidente, ma ugualmente incriminato per il solo fatto di aver assunto la sostanza, casi di gente ferma allo stop, o di auto che sono state travolte da altre auto passate con il rosso (clamorosa la vicenda dell'autista dell'Atac di Roma, licenziato perchè trovato positivo ai cannabinoidi in un incidente in cui una macchina era andata contro il bus che lui conduceva)

- Fare analisi sui metaboliti che permangono per moltissimo tempo nelle urine anche in assenza totale di qualsiasi effetto riscontrabile al momento della contestazione.

- Pretendere analisi per determinate categorie come insegnanti, amministratori, agenti di borsa, etc, che non svolgono ruoli manuali pericolosi o uso di macchinari.

- Considerare reato il passaggio di spinelli tra amici (spaccio) ed ora anche l'uso di gruppo, quando si sa benissimo cosa significhi il termine 'joint', nome con cui comunemente viene chiamato lo 'spinello'.

E proprio su questo ultimo punto la sentenza della Cassazione di alcuni giorni fa ci lascia sgomenti e perplessi:

http://quibrescia.it/cms/?p=87988

Il tentativo in atto è palese: colpire dal punto di vista morale i consumatori, non durante il loro stato 'confusionale', ma semplicemente perchè adepti alla sostanza... parlare di discriminazione è riduttivo, visto anche come si esprime la Costituzione:

Art. 2 La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l'adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale.

Art. 17. I cittadini hanno diritto di riunirsi pacificamente e senz'armi. Per le riunioni,! anche in luogo aperto al pubblico, non è richiesto preavviso. Delle riunioni in luogo pubblico deve essere dato preavviso alle autorità, che possono vietarle soltanto per comprovati motivi di sicurezza o di incolumità pubblica.

Art. 18. I cittadini hanno diritto di associarsi liberamente, senza autorizzazione, per fini che non sono vietati ai singoli dalla legge penale.


E visto che per il consumo personale non sono previste sanzioni penali, a questo punto ci sembra evidente che la Cassazione si sia pronunciata calpestando i diritti costituzionali ed in particolar modo l'art. 18.

Quando si verificano queste cose non possiamo stare a guardare senza reagire e quindi vi invitiamo a partecipare numerosi come sempre alla seguente mailbombing da inviare a:

cassazione@giustizia.it, posta@associazionemagistrati.it, ascia@legalizziamolacanapa.org
Oggetto: Disapprovazione della sentenza n.6374/2012

Eg. Signori, a seguito della sentenza 6374 della Quarta Sezione Penale riguardo alla presunta colpevolezza nel rito dello spinello di gruppo, il sottoscritto esprime la più totale e completa disapprovazione.

Basterebbe il semplice buon senso per comprendere che nulla di criminale viene posto in essere dalla tradizionale abitudine di dividere uno spinello e soprattutto vorrei esternare la massima preoccupazione per l'atteggiamento anticostituzionale della Quarta Sezione Penale che non ha contemplato, nell'emettere la sentenza, i seguenti articoli della Costituzione:

Art. 2

La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l'adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale.

Art. 17.

I cittadini hanno diritto di riunirsi pacificamente e senz'armi.

Per le riunioni, anche in luogo aperto al pubblico, non è richiesto preavviso.

Delle riunioni in luogo pubblico deve essere dato preavviso alle autorità, che possono vietarle soltanto per comprovati motivi di sicurezza o di incolumità pubblica.

Art. 18.

I cittadini hanno diritto di associarsi liberamente, senza autorizzazione, per fini che non sono vietati ai singoli dalla legge penale.

Ed essendo il consumo soggetto alle sanzioni amministrative e non penali sembra evidente come tutti e tre gli articoli ed in particolare l'art.18 siano stati stravolti da soggettive interpretazioni della legge 49/06, di cui auspichiamo una celere e doverosa revisione!

In fede e con la speranza che vogliate riparare a questo ennesimo sopruso nei confronti di pacifici cittadini, invio distinti saluti.

---
Fonte: ASCIA

grazie e ciao
:rtfo:
 

pasqsn

GuerrillaLifestyle
Veteran
Conferenza Stampa al Senato

Domani 27 marzo, alle ore 15,30 l’ASCIA, insieme all’Associazione Luca Coscioni, all’Associazione Radicale Antiproibizionisti e al Movimento Liberale Antiproibizionista terrà una conferenza stampa al Senato.

Quella che segue è la relazione, sottoscritta dalle quattro associazioni, con le motivazioni che ci hanno spinto a richiedere la conferenza stampa:

Ad un anno preciso dalla conferenza tenuta alla Camera, siamo di nuovo a parlare della Fini-Giovanardi, perché nonostante quanto accaduto a livello internazionale, in Italia la repressione nei confronti dei consumatori non sembra voler cessare e nonostante la presentazione di una proposta di legge da parte di alcuni senatori del PD ancora non si è voluto aprire nessun dibattito a livello parlamentare.

A giugno dello scorso anno la Global Commission on Drug Policies ha concluso i lavori redigendo un documento in cui si dichiarava il fallimento della “guerra alle droghe” e si invitavano i governi a contemplare forme di regolamentazione, in particolar modo per la cannabis, affermando che “la lotta contro il consumo di canapa mediante il ricorso a sanzioni penali comporta tuttavia un impegno notevole per la polizia e la giustizia, spesso considerato eccessivo rispetto alla gravità del fatto commesso, soprattutto quando gli autori sono persone adulte che fanno un uso moderato di tale sostanza senza porre problemi particolari dal profilo sociale.”
In Italia non solo non si è tenuto minimamente conto di queste indicazioni, ma si è proceduto ad un vero e proprio inasprimento nei confronti di piccoli coltivatori e consumatori in proprio, alcuni esempi:

Dalla Procura di Bolzano parte la richiesta di incriminazione verso Semitalia, un’azienda che vende semi di cannabis on line, per istigazione alla coltivazione. Oltre alla denuncia dei titolari, viene sequestrato il data base dell’azienda con i nominativi dei clienti e scattano in tutta la penisola circa 2.800 perquisizioni domiciliari, alla ricerca di piante di canapa coltivate illegalmente, con conseguenti denunce anche per piccoli quantitativi di cannabis o una sola pianta, in totale: centinaia di indagati per spaccio.
Un’operazione del genere non si vedeva dai tempi di Filippo il Bello nei confronti dei Templari!

Considerando che in Italia il reato di spaccio prevede fino ad una pena di 20 anni, con un minimo di 6, si può notare facilmente come lo spaccio o la detenzione di sostanze stupefacenti, oltre la soglia prevista dall’ingannevole concetto di dose massiva consentita, permette di comminare pene di gran lunga maggiori a reati ben più gravi socialmente, come la rapina a mano armata, l’aggressione o la violenza sessuale.

Abbiamo poi assistito nelle ultime settimane, ad una pirotecnica escalation di proposte da parte del DPA, per una mirata individuazione e conseguente persecuzione nei confronti dei consumatori di cannabis.

Si è partiti con una proposta di effettuazione di drug test obbligatorio, nei confronti di liberi professionisti, insegnanti, amministratori, agenti di borsa e altre categorie professionali che nulla hanno a che vedere con il concetto di “pericolosità sociale”, volendo palesemente colpire abitudini personali nonostante l’indiscutibile qualità professionale.

Vale la pena ricordare che alla proposta di drug test fatta ai parlamentari, scandalosamente anonima e volontaria, hanno risposto in pochissimi e ci sembra di cattivo gusto “predicare bene e razzolare male”.

Poco tempo fa, il DPA ha proposto di ritenere valide sempre e comunque, le analisi delle urine anziché quelle del sangue nel caso di incidenti stradali, volendo ignorare che, mentre dalle analisi del sangue è possibile verificare se il soggetto sia sotto l’effetto della sostanza, con quelle delle urine, che rintracciano la cannabis anche a distanza di oltre un mese, si accerta solo che il soggetto ha consumato, anche solo occasionalmente, cannabis e sembra evidente di come lo scopo sia punire, criminalizzare ed emarginare chi faccia uso di questa sostanza.

Per arrivare solo alla scorsa settimana con l’approvazione da parte dei 193 Paesi che hanno partecipato ai lavori dell’UNODC, di una risoluzione proposta dal DPA su una politica di tutela delle donne e dei minori dalle tossicodipendenze, cosa encomiabile se in Italia la cannabis non fosse paragonata all’eroina.

Il DPA enfatizza questa vittoria, che sicuramente in molti altri paesi (dove vengono tutelati i diritti di tutti i cittadini) verrà adottata in termini democratici e con l’intenzione di fare del bene, invece in Italia, conoscendo l’accanimento del DPA verso i consumatori di cannabis, possiamo immaginare che questa risoluzione sarà adottata come un coltello per colpire alle spalle chiunque “fra le minorenni in attesa o neo-mamme” abbia usato cannabis nei mesi precedenti, per procedere eventualmente a togliergli l’affidamento dei figli, o peggio, in caso di aborto spontaneo punirla per “omicidio fetale” come succede già in 36 Stati USA su 50.

Anche quest’anno presentiamo in conferenza stampa il bollettino della guerra dello Stato contro la Canapa relativo al 2011, dove vengono messi in risalto gli arresti per inique quantità di cannabis, volendo in questo modo evidenziare di come sia in atto una vera e propria caccia al consumatore grazie al concetto della “presunzione di reato” espresso nella Fini-Giovanardi.

Questa “presunzione” viene confortata dal grande numero di “patteggiamenti” nei processi a carico di semplici consumatori in proprio, senza considerare che la promessa di uno sconto di pena, induce il più delle volte a farsi carico di crimini non commessi, un metodo che ci ricorda gli infausti tempi dell’Inquisizione.

Questa repressione verso la cannabis, è ancora più assurda quando applicata ai malati che utilizzano la sostanza per alleviare patologie gravemente invalidanti.
Nonostante la legge inserisca i farmaci con canapa in “tabella B” come le benzodiazepine (farmaci di riconosciuta efficacia terapeutica), nonostante le diverse testimonianze di pazienti che confermano la loro efficacia e nonostante una legge che permette l’importazione del farmaco, moltissimi medici, per convinzione personale o per ignoranza della legge o per paura di qualche rappresaglia proibizionista, evitano nella maniera più assoluta di prescrivere la sostanza.

Molti malati sono stati arrestati e condannati, per il semplice fatto che si sono dovuti autocoltivare la canapa o peggio procurarla dagli ambienti di spaccio.

Augurandoci che il ministro Riccardi non voglia proseguire nella catastrofica politica adottata dal suo predecessore, chiediamo ai media di voler rendere visibile questa persecuzione nei confronti di cittadini, il più delle volte, rispettabili e rispettosi e agli Onorevoli Parlamentari di voler provvedere ad una rapida revisione della Fini-Giovanardi, alla cancellazione della “presunzione di reato” e ad una regolamentazione della coltivazione domestica e della detenzione a scopo personale.

Andrea Trisciuoglio (Associazione Luca Coscioni)
Claudia Sterzi (Associazione Radicali Antiproibizionisti)
Giancarlo Cecconi (Associazione Sensibilizzazione Canapa Autoprodotta)
Edoardo De Blasio (Movimento Liberali Antiproibizionisti)

http://www.legalizziamolacanapa.org/?p=3500
 

appiccicoso

Member
dai ragazzi...continuate così...pasqsn, se ti ricordi siamo più o meno vicini, o meglio ad occhio non abitiamo a mille mila km di distanza se serve una mano (e sicuro serve) sono più che disposto ad aiutare, nei limiti del possibile perchè ahimè sono vittima anch'io della nostra società e devo/dovrò pur campare dedicando del tempo prezioso alle inutilità che potrebbe essere dedicato a ben altre attività più nobilitanti a parer mio e si spera più promettenti!
 

pasqsn

GuerrillaLifestyle
Veteran
ITALIA - Antiproibizionisti droghe: stop alla caccia dei consumatori di cannabis

'In Italia e' in atto una vera e propria caccia al consumatore di cannabis'. Ogni giorno, in media, vengono arrestati 'circa 10 consumatori' e tra questi 'almeno uno e' fermato per aver superato di pochissimo la dose massiva consentita'. Lo affermano le associazioni Luca Coscioni, Radicali antiproibizionisti, Sensibilizzazione Canapa autoprodotta (Ascia) e il movimento Liberali antiproibizionisti, che oggi, in occasione di una conferenza stampa al Senato, hanno invitato il ministro con delega alle politiche antidroga, Andrea Riccardi, il Governo, il Dpa e il Parlamento a 'rivedere la Fini-Giovanardi, cancellare la presunzione di reato, giungere a una regolamentazione della coltivazione domestica e della detenzione a scopo personale e a non introdurre, in caso di incidente stradale, l'esame delle urine per il conducente, poiche' si potrebbe riscontrare la presenza della sostanza anche se consumata un mese prima'.
'Ognuna delle nostre organizzazioni ha chiesto un incontro a Riccardi - ha spiegato Giancarlo Cecconi (Ascia) - ma il ministro non ci ha ancora risposto. Non vogliamo altro che evitare la 'criminalizzazione' dei 5 milioni di consumatori occasionali o abituali di cannabis'. 'Viviamo in uno Stato di polizia, quando le richieste che giungono dai social network e dalla rete vanno in direzione opposta' ha puntualizzato Edoardo De Blasio (movimento Liberali antiproibizionisti). Per le associazioni 'non e' corretto che chi consuma cannabis, magari nella propria abitazione, venga criminalizzato, a differenza di chi beve o fuma'.
'Per quanto si continuino a depositare in Parlamento disegni di legge - ha commentato la senatrice radicale Donatella Poretti - non si riesce a modificare in positivo la Fini-Giovanardi. Da questo Governo tecnico ci aspettavamo iniziative piu' pragamatiche, meno ideologiche'. 'Preoccupa', ha sottolineato infine Claudia Sterzi (Radicali antiproibizionisti), la risoluzione proposta dal Dipartimento antidroga ai lavori dell'Unodc (organizzazione dell'Onu contro la droga e il crimine) di Vienna a tutela delle donne e dei minori: 'Questa risoluzione, in Italia, si trasformera' in un accanimento verso le donne e le giovani mamme: vogliamo affermare la facolta' di far uso di cio' che vogliamo senza essere chiamati criminali'.

http://droghe.aduc.it/notizia/antiproibizionisti+droghe+stop+alla+caccia+dei_125132.php
 

pasqsn

GuerrillaLifestyle
Veteran
Riccardi come Giovanardi? Resoconto della conferenza stampa al senato

27 marzo 2012, presso la sala “Caduti di Nassiriya” del Senato della Repubblica, si è svolta la conferenza stampa: “Droga: Riccardi come Giovanardi? Alla commissione droghe di Vienna l’Italia resta ferma ad approcci pietistici e anti-scientifici”.

Ad organizzare la conferenza la Sen. Donatella Poretti. Hanno partecipato Giancarlo Cecconi di ASCIA, Andrea Trisciuoglio dell’associazione “Luca Coscioni”, Claudia Sterzi dell’ARA e Edoardo De Blasio segretario del Movimento Liberali Antiploibizionisti.

Le argomentazioni, delle principali associazioni antiproibizioniste italiane, hanno evidenziato i molteplici danni conseguenza della normativa vigente in Italia per la regolamentazione delle droghe.

Noi dell’ASCIA ci riteniamo soddisfatti della disponibilità da parte del mondo politico che, a distanza di un anno dalla conferenza tenuta alla Camera dei Deputati, torna a darci spazio presso il Senato.

Con la speranza che quanto detto in conferenza inizi ad essere seriamente preso in considerazione e che le varie proposte già presentate non restino in fondo alla scala delle priorità, come associazioni, stiamo elaborando delle iniziative affinché il tema della persecuzione dei semplici consumatori di canapa acquisti la visibilità necessaria per ottenere dall’opinione pubblica e politica, un interpretazione obbiettiva dei danni sociali e dei dati scientifici ed economici, senza che alcuna maschera venga posta da chi, grazie agli interessi procuratigli dal proibizionismo, possiede gli strumenti per filtrare o addirittura camuffare la realtà.

Di seguito pubblichiamo i link con l’audio dei vari interventi (anche da scaricare integralmente), i Video degli interventi, e il comunicato ANSA relativo alla conferenza

ASCIA

fonte:http://www.legalizziamolacanapa.org/?p=3538


Registrazione conferenza stampa in Senato di Ascia, Ass. Luca Coscioni, ARA, MLA

http://www.radioradicale.it/scheda/348998/droga-riccardi-come-giovanardi-
alla-commissione-droghe-di-vienna-litalia-resta-ferma-ad-approcci-pietistic
 

Latest posts

Latest posts

Top