What's new
  • Happy Birthday ICMag! Been 20 years since Gypsy Nirvana created the forum! We are celebrating with a 4/20 Giveaway and by launching a new Patreon tier called "420club". You can read more here.
  • Important notice: ICMag's T.O.U. has been updated. Please review it here. For your convenience, it is also available in the main forum menu, under 'Quick Links"!

ATTENZIONE:Cannabis dal web

H

HydroLady

http://www.inagro.it/index.php?opti...&catid=186:cronaca-nocera-inferiore&Itemid=62

Vi faccio carinamente notare come il giornalista titoli il pezzo "14 ARRESTI per aver acquistato semi etc"...quando di arresto non ce n'è stato MANCO UNO.

L'utente di og di cui parlava Franki è in zona alta Puglia, giusto per informarvi.


Io sono schifata, schifata, schifata...se poi vi va di farvi 2 risate...guardate questo splendido video del tg1, dove la condanna a 7 anni a Dell'Utri per associazione mafiosa, viene abilmente messa in secondo piano....
http://www.youtube.com/watch?v=CllEdoWGm0w

sempre più fiducia nel "giornalismo" italiano...Orwell e il Grande Fratello ci fanno la famosa p***a :D (ops scusate la volgarità)
 
O

OtrDub

mi viene da piangere, e allo stesso tempo di commettere un omicidio,, anzi piu di uno.... e mo ti mando pure un pm cara aliciotta.


poi, come si fanno ad arrestare delle persone per aver acquistato una cosa LEGALE???????? bho!!!!


IGNORANTI! e non si firmano sti cazz di giornalisti....
 
Si si d' accordo con OtrDub..più che omicidi vere e proprie "torture di istruzione".. uccidendoli semplicemente manco riconoscono di esser orribilmente stupidi e ignoranti..!!
 

gobik

New member
ATTENTI!

ATTENTI!

Growers, attenzione a questa gente senza scrupoli, viscidi personaggi da censurare: Matteo Filla, Giulio Sequi, Andrea Sommariva, Carlo Casalone, Matteo Gracis. Una manica di cialtroni che per il profitto non fanno altro che mettere a repentaglio la vostra libertà. Non Comprate semi da rivenditori italiani o saranno guai seri!
 
X

xiuder

Scusatemi ma io mi voglio permettere di dire una cosa... e non lo dico tanto per dire, quanto perchè sono un sistemista di rete.

Noi ci stiamo preoccupando per gli acquisti fatti online dai siti italiani, ma il problema è che noi stiamo dando alle autorità il nostro indirizzo di casa semplicemente scrivendo su questo forum.... non so se ve ne rendete conto...

Qualora ci fosse una denuncia fatta alla polizia postale causata ad esempio dalle nostre "confessioni pubbliche " (vedi tutti queli che scrivono e tengono diario delle coltivazioni), la Polizia postale richiederà al Webmaster di Icmag.com il report COMPLETO di tutti gli indirizzi IP che hanno visitato il sito.
Dall'indirizzo IP ci vogliono (con i mezzi della polizia postale) circa 30 secondi a capire da dove proviene e a che nome è intestato e altri 45 per farti arrivare la pattuglia a casa; mentre con i software online non piu di 1 minuto (cercate: Trace IP).

Quindi io non mi preoccuperei cosi tanto come voi vi state preccupando, perchè comunque tutti noi abbiamo all'attivo dei post dove dichiariamo di coltivare piante di ganja, e quindi punibili per legge.

Spero di essere stato illuminante e di aver tolto qualche paranoia;)
 

misterx_87

Member
la Polizia postale richiederà al Webmaster di Icmag.com il report COMPLETO di tutti gli indirizzi IP che hanno visitato il sito.

eheh e secondo te i webmaster di ICMAG danno gli indirizzi ip alla polizia postale italiana?
A che pro?
 
X

xiuder

Qualora la denuncia venisse semplicemente inoltrata dalla polizia postale (non polizia italiana, attenzione) al sito web automaticamente verrà fornita una copia della denuncia anche alla polizia postale della nazione di provenienza di ICMAG (anche se non giurerei che serva quest'ultimo passaggio, ma non ne sono sicuro).

ICMAG a quel punto non servirà piu a nulla, perchè sarà il provider sul quale si appoggia a fornire gli indirizzi IP (garantito che lo farà poichè altrimenti sarebbe a rischio di chiusura e sopratutto verrebbe inoltrata una denuncia anche a suo carico con l'accusa di favoreggiamento e inibizione di prove). Immagina che è come se denunciassero ARUBA se non fornisse i dati.

Per questo io credo semplicemente che sanno gia tutto di CHI siamo, DOVE siamo, e QUANTO abbiamo.

Anche usando TOR o simili per occultare l'IP non serve a niente ragazzi.
1) perchè non siamo hacker, e quindi chi lavora alla polizia postale ne sa di gran lunga piu di noi (anche di me sicuramente, essendo io un sistemista di rete,e conoscendo la materia)
2) perchè anche se riuscissimo ad occultarlo cè comunque salvato sui report del provider il "momento del cambio". (Minchia si connette con un IP e cosi di botto quell'IP non c'è piu).

Non so se riesco a spiegarmi:)
 

frankishow

Active member
Scusatemi ma io mi voglio permettere di dire una cosa... e non lo dico tanto per dire, quanto perchè sono un sistemista di rete.

Noi ci stiamo preoccupando per gli acquisti fatti online dai siti italiani, ma il problema è che noi stiamo dando alle autorità il nostro indirizzo di casa semplicemente scrivendo su questo forum.... non so se ve ne rendete conto...

Qualora ci fosse una denuncia fatta alla polizia postale causata ad esempio dalle nostre "confessioni pubbliche " (vedi tutti queli che scrivono e tengono diario delle coltivazioni), la Polizia postale richiederà al Webmaster di Icmag.com il report COMPLETO di tutti gli indirizzi IP che hanno visitato il sito.
Dall'indirizzo IP ci vogliono (con i mezzi della polizia postale) circa 30 secondi a capire da dove proviene e a che nome è intestato e altri 45 per farti arrivare la pattuglia a casa; mentre con i software online non piu di 1 minuto (cercate: Trace IP).

Quindi io non mi preoccuperei cosi tanto come voi vi state preccupando, perchè comunque tutti noi abbiamo all'attivo dei post dove dichiariamo di coltivare piante di ganja, e quindi punibili per legge.

Spero di essere stato illuminante e di aver tolto qualche paranoia;)

La discussione riguarda i siti italiani appunto xkè tutte queste perquisizioni sono partite dal sequestro di un sito ke vendeva semi e avendo sequestrato anke il pc sono risaliti a ki aveva acquistato anke solo 20€ di semi e a distanza di 2 anni gli sono piombati in casa e sono a migliaia... hai ragione quando dici ke volendo possono sapere ki sei postando su questo forum, ma no di certo far partire una denuncia internazionale xkè mi coltivo 2 piante x uso medico/religioso/ricreativo...x quanto in questa nazione non c'è da stupirsi di nulla ma questa secondo me è fantascienza..

P.S. Anke oggi è stata fatta visita dalle fdo ad un utente di un altro forum sempre x la storia di merano......azzz stanno proprio incarogniti..
 
X

xiuder

Franki, io non so cosa pensare, sicuramente non mi sento sicuro. Visto che stanno facendo queste perquise agli utenti che a quanto pare hanno acquistato da siti italiani non dico che la denuncia verrà fatta a livewllo internazionale come dici tu, ma sono sicuro che loro gia SANNO tutto di noi, e non posso immaginare che non lo sappiano, dopo queste continue perquisizioni... come facciamo a sapere che loro si sono fatti dare i nominativi da Filla e compagnia bella? Se invece hanno semplicemente agito come ho descritto sopra?

Non si è piu al sicuro ragazzi...
 
X

xiuder

Hai ragione Krull. Le persone sono state avvertite, poi sta al singolo decidere cosa fare. :)

Verdi saluti:)
 
N

nosferato

http://www.inagro.it/index.php?opti...&catid=186:cronaca-nocera-inferiore&Itemid=62
L'utente di og di cui parlava Franki è in zona alta Puglia, giusto per informarvi.

Forse Aliciotta si riferiva a questo:

Farmaci a base di marijuana. Malato di Sclerosi multipla denunciato per spaccio

Un 32enne: «Perquisita la mia casa e sequestrate le medicine che mi permettono di muovermi meglio»


http://www.corriere.it/cronache/10_...re_753ffec6-8803-11df-adfd-00144f02aabe.shtml
 

MemmusBong

Member
Ho letto anchio di quest'ultimo caso, e inoltre ho anche letto di arresti sul giornale della mia regione per il caso filla....

ah..... ne hanno fatto un altro:

http://www.sweethemp.it/


Ci sono andato solo un paio di volte di persona... Occhio ragazzi.. :wave:
 

StRa

Señor Member
Veteran
ciao memmus grazie per aver segnalato questa cosa......non ne ero al corrente......ma da quanto tempo è chiuso il sito che riporti sopra? hai qualche altra news?
 

zomboweed

UnDead Member
Veteran
Qualora la denuncia venisse semplicemente inoltrata dalla polizia postale (non polizia italiana, attenzione) al sito web automaticamente verrà fornita una copia della denuncia anche alla polizia postale della nazione di provenienza di ICMAG (anche se non giurerei che serva quest'ultimo passaggio, ma non ne sono sicuro).

ICMAG a quel punto non servirà piu a nulla, perchè sarà il provider sul quale si appoggia a fornire gli indirizzi IP (garantito che lo farà poichè altrimenti sarebbe a rischio di chiusura e sopratutto verrebbe inoltrata una denuncia anche a suo carico con l'accusa di favoreggiamento e inibizione di prove). Immagina che è come se denunciassero ARUBA se non fornisse i dati.

Per questo io credo semplicemente che sanno gia tutto di CHI siamo, DOVE siamo, e QUANTO abbiamo.

Anche usando TOR o simili per occultare l'IP non serve a niente ragazzi.
1) perchè non siamo hacker, e quindi chi lavora alla polizia postale ne sa di gran lunga piu di noi (anche di me sicuramente, essendo io un sistemista di rete,e conoscendo la materia)
2) perchè anche se riuscissimo ad occultarlo cè comunque salvato sui report del provider il "momento del cambio". (Minchia si connette con un IP e cosi di botto quell'IP non c'è piu).

Non so se riesco a spiegarmi:)

perdonami... ma se fosse come dici tu la DEA avrebbe già fatto chiudere icmag da anni.

o perlomeno ne impedirebbe l'accesso agli statunitensi.

mettiamola così .. e giriamola. se così fosse, un sito che parla di alcool con accesso (ipotetico, visto come filtrano internet..) dai paesi arabi verrebbe fatto chiudere dalle autorità islamiche con una semplice denuncia internazionale. ma le cose non stanno così.

l'unica cosa che possono fare è agire a livello nazionale, come hanno fatto ad esempio con piratebay, il cui accesso ci è precluso. a meno di non usare un sito di passaggio tipo anonymouse. ma che le autorità italiane facciano chiudere un sito con server in olanda per "istigazione all'uso di stupefacenti", oltretutto in un paese dove un determinato uso è consentito, è impossibile. per ora.
 

MemmusBong

Member
ciao memmus grazie per aver segnalato questa cosa......non ne ero al corrente......ma da quanto tempo è chiuso il sito che riporti sopra? hai qualche altra news?


Io mi ricordo d'averlo visitato meno di 10 giorni fà ed era ancora online...
 

StRa

Señor Member
Veteran
Io mi ricordo d'averlo visitato meno di 10 giorni fà ed era ancora online...


infatti in giro si dice sia fresca fresca la chiusura del sito....

ad ogni modo riporto una comunicazione in merito alle perquise partite a causa degli acquisti dai siti di Filla:
------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
Comunicato- denuncia

Ci rivolgiamo a tutti coloro che credono ancora nella libera informazione , ma soprattutto a coloro che non vogliono darsi vinti nella speranza che in questo paese esista ancora un barlume di democrazia, di giustizia e di equità.

Già da qualche settimana è in atto un operazione di polizia giudiziaria in tutta Italia, che è ben lontana dai presupposti costituzionali e dai diritti giuridici attualmente vigenti in questo paese.

ANTEFATTO. Tutto è scaturito da un'indagine dei carabinieri di Merano che, già nel 2008, avevano scoperto alcuni siti web destinati alla vendita di semi di canapa, lampade da coltivazione, concimi ecc.
Matteo Filla il gestore di questi siti era già stato incriminato tempo fa e poi assolto dal tribunale di Rovereto dall’ accusa di spaccio di sostanze in qualche modo collegate alla droga.

Il nodo giuridico è proprio qui.

La sentenza di assoluzione di Matteo Filla si basa su una considerazione tecnica di fondo: i semi di marijuana o di canapa indiana, pur essendo potenzialmente fonte di produzione di droga, non possono essere considerati alla stregua di una sostanza proibita in quanto il seme non contiene alcun principio di sostanza attiva.
Da sottolineare il fatto che gli stessi semi vengono utilizzati da milioni di individui in tutto il mondo come alimentaz! ione alternativa e per diversi disturbi e patologie che le loro proprietà terapeutiche leniscono.

ENTRANDO NEL MERITO. A seguito di quest’indagine ormai chiusasi nel dicembre del 2009, la polizia entra in possesso di un archivio clienti di 2500 persone che avevano acquistato sui siti di Filla tra il 2005 ed il 2009, non solo semi di canapa (lo ricordiamo a tutt’oggi legali), ma lampade per la coltivazione, concimi a base di alghe, libri e materiale di ogni genere che se pur presupponendo il reato di coltivazione, di fatto non lo accerta.



In questi giorni quindi si sta svolgendo una vasta operazione in tutta Italia per la quale centinaia forse migliaia di persone vengono arrestate ed incriminate per l’articolo 73 (spaccio di stupefacenti), rei di aver semplicemente acquistato sul web (lo ricordiamo) nessuna merce illegale…
Tra l’indifferenza dei media “ufficiali” e le menzogne o la profonda ignoranza di quelli locali stiamo assistendo oltre che allo stillicidio dei più basilari diritti giuridici, ad un operazione che viola la privacy e forse la Costituzione.

Grazie al web ed ai blog, la rete di comunicazione capillare che questa redazione possiede insieme a molte altre, si sono potute raccogliere centinaia di testimonianze, alcune delle quali possono essere approfondite nei seguenti link


www.overgrow.it
[URL="http://www.legalizziamolacanapa.org"]www.legalizziamolacanapa.org[/URL]
www.enjoint.it
www.dolcevitaonline.it
www.hempyreum.ch

Dopo il lavoro svolto da queste redazioni ed a quanto risulta dalle prime stime, quest’operazione sembra potersi dichiarare fallimentare, dispersiva, inconcludente ed inutilmente repressiva dato che pochissime decine tra le migliaia di casi sono stati effettivamente trovati in possesso di sostanza stupefacente.

Imprenditori, casalinghe, professionisti, studenti di buona famiglia sono tutt’ora indagati per spaccio e sono stati brutalmente svegliati, ammanettati nella notte ed in molti casi gettati in pasto ai media locali, tacciati come criminali e spacciatori.
In qualche caso ci sono state addirittura denunce di maltrattamenti e percosse.

Tutto ciò per aver comprato sul web quello che la legge a tutt’oggi non vieta.

Che la democr! azia e l’informazione in questo paese stiano vivendo un ! periodo di crisi pericolosa, è sotto gli occhi di tutti.
Questa denuncia-comunicato auspica che tra la confusione e l’oblio delle redazioni “ufficiali” esistano ancora Esseri Umani che hanno a cuore oltre che questo mestiere, un ideale di giustizia e democrazia troppo spesso annichilito in questo periodo storico e vogliamo cogliere l’occasione per ringraziare le testate giornalistiche che hanno voluto dare risalto all’ultima mostruosità generata dal sonno della ragione: la vicenda che ha coinvolto Andrea Trisciuglio solo due giorni fa.
Il dirigente dell'Associazione Luca Coscioni e malato di Sclerosi Multipla, che per contrastare la malattia di cui è affetto, consuma Bediol mensilmente e regolarmente ricevuto dalla sua ASL, ha subito una perquisizione alle prime ore del mattino, con i carabinieri che rovistavano tra i suoi effetti personali alla ricerca di non si sa cosa e moglie e figlio terrorizzati per quello che! accadeva sotto i loro occhi.

Tutto questo non ha giustificazione e spiegazione alcuna!

E’ legale e costituzionale questo comportamento delle autorità giudiziarie?

Abbiamo chiesto il parere legale dell’Avvocato Carlo Alberto Zaina che ha vinto molte battaglie giudiziarie in merito di coltivazione e consumo di canapa:


Nessuno può e deve impedire che l’Autorità giudiziaria verifichi la sussistenza di ipotesi di reato, perchè questa è sua prerogativa costituzionale.
Ciò che, invece, sorprende è la circostanza che si parta da un dato giuridico assolutamente irrilevante e neutro come quello della vendita dei semi (attività del tutto legale), per inferire da tale elemento, conseguenze idonee a legittimare e svolgere un indagine che, altrimenti, non potrebbe ! avere corso, per assenza di presupposti di fatto e diritto.
In questo particolare contesto, ulteriori perplessità vengono suscitate dal ruolo assunto dalla giurisprudenza, la quale ha emesso pronunzie di risulta di difficile comprensione.
Si verifica, infatti, una tangibile e radicale contraddizione fra giudici di legittimità (Corte di Cassazione), da un lato, e giudici di merito, dall'altro.
Questi ultimi in varie pronunzie (vedi ad esempio sentenza G.U.P. Milano 13 ottobre 2009), hanno colto un dato naturalistico inoppugnabile, ribadendo la evidente differenza che intercorre sia sul piano giuridico, che su quello fattuale, tra coltivazione domestica ed agraria; la prima non punibile la seconda costituente reato.
La confusione che, quindi, si determina tra le variegate posizioni giurisdizionali, è diretta conseguenza, come più volte evidenziato, della supplenza che la Magistratura opera sullo specifico punto rispetto a! l potere legislativo, dando corso a decisione spesso tra loro ! opposte e confliggenti.
Emerge, così, l'incapacità (e la assenza di volontà) del legislatore e della politica, più in generale, di farsi seriamente carico di un problema endemico e che, siccome irrisolto e fonte di contrasti, necessita, quindi, di un intervento di profonda riforma sulla attuale legislazione in materia di coltivazione.
La novella del 2006 (l. 21.2.2006 n. 49) si è rivelata, in questo senso, un'occasione sprecata.
Le odierne iniziative giudiziarie (ancorché formalmente ineccepibili sul piano procedimentale) appaiono pertanto difficilmente comprensibili, perchè si finiscono per indirizzarsi nei confronti di utenti finali (spesso incensurati e con una vita regolare) i quali, in realtà, nulla hanno a che fare con percorsi criminali.
Paradossalmente viene perseguito e sanzionato chi, anzi, sottrae ad associazioni criminali, fette di mercato cospicue e rilevanti introiti economici.
E', infatti! , dato che emerge dalla comune quotidiana esperienza forense che chi coltiva in proprio è persona che non è adusa ad acquistare presso coloro che spacciano stupefacenti e, in forza di tale scelta, elude circuiti usuali di piccola o grande criminalità.
Si tratta, quindi, di conferire la giusta evidenzia (peraltro già riconosciuta dalla costante e maggioritaria giurisprudenza) al diritto del singolo di non essere sottoposto a sanzioni penali, in relazione all’uso esclusivamente personale di sostanze stupefacenti.

Avvocato Carlo Alberto Zaina



legalizziamolacanapa.org Team
 

Latest posts

Latest posts

Top