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Ritorno al secondo millennio

Theorganicguy

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Non riesco a visualizzare le foto del tuo ultimo intervento....

Grazie, Floating. Problema risolto!

Riprendiamo dal dove ci siamo interrotti:

Libanese #1
Purtroppo il maggio piovoso e freddo ha rallentato il suo sviluppo, impedendole di fiorire al solstizio d'estate come avrebbe dovuto. Nulla di grave. L'unico scopo di una femmina è di poter verificare gli aromi e le resine della linea.

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Lebanese #2
L'odore si è fatto molto più dolce e mieloso, adesso somiglia molto più alla sorella, la differenza è che questo sembra un maschio.

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Autozamadelica
O piuttosto, ciò che è rimasto dopo il temporale...Nella seconda foto si può ammirare la prima resina

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Theorganicguy

Well-known member
Pck #feno verde
Ottimo odore di mango verde. Quasi pronta per essere cimata.

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Pck #feno viola
Malnutrita a causa del trapianto in ritardo. Le nuove foglie hanno un aspetto sano.

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Erdpurt x kali china
Classico odore di pino acido e caffè che chiunque abbia coltivato erdpurt conosce bene, un pò più limonoso grazie alla kali china

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e sua cugina: Erdpurt x (zamaldelica x kali china)
classico pino e caffè
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Tutto rinvasato in ritardo ma comunque in salute e quasi pronto per fiorire e produrre i semi per le prossime generazioni. Buona giornata!
 

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Theorganicguy

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Hashplant pakistana vs hashplant libanese, indica vs sativa, NLD vs WLD, stone vs high, cbd vs thc eccetera eccetera...
La storia di una cultura, la storia di generazioni, la storia di una storia. Vecchi personaggi, un nuovo sviluppo.


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Theorganicguy

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Auto zamadelica

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Theorganicguy

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Due esemplari di erdpurt x kali china che sto testando:

fenotipo kali china, molto simile alla madre e con un aroma di pino citrico

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fenotipo erdpurt, quasi uguale al padre: pinoso, gambo legnoso e coriaceo e pochi getti laterali
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Floatingflower

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Genetiche davvero interessanti. L' odore di mango mi fa impazzire peccato che l abbia completamente perso nei miei incroci. Anche perché non posso coltivare molte piante e forse è poco comune. Spero un giorno di ritrovarlo. Anche quello al caffè ho perso ma quest anno ci faccio più attenzione. Mi piace descrivere gli odori e trovarne di nuovi...
 

Theorganicguy

Well-known member
Genetiche davvero interessanti. L' odore di mango mi fa impazzire peccato che l abbia completamente perso nei miei incroci. Anche perché non posso coltivare molte piante e forse è poco comune. Spero un giorno di ritrovarlo. Anche quello al caffè ho perso ma quest anno ci faccio più attenzione. Mi piace descrivere gli odori e trovarne di nuovi...

Grazie, Floating :) Finora ho sentito il mango solo nella mango kush del Boeronjongens di Amsterdam. Sul caffè non siamo d'accordo :biggrin: Con tutte le genetiche esistenti, puoi passare la tua vita a coltivare e scoprire nuovi aromi :biggrin:
 

Theorganicguy

Well-known member
Pck feno verde, in fioritura

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Pck feno viola, un po' più indietro
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Erdpurt x kali china #1 e #2
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Theorganicguy

Well-known member
Libanese femmina
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e dulcis in fundo: auto zamadelica, quasi pronta per essere raccolta
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Molto profumata: frutta, miele e qualche nota floreale

Buona settimana a tutti :tiphat:
 

Theorganicguy

Well-known member
Questo post è per delucidare i motivi che mi hanno portato a creare nuovi ibridi con un basso contenuto di thc. Essendo ragioni molto personali e sopratutto empiriche, desidero prima raccontare qualche esperienza fatta con le due molecole più presenti nella cara, vecchia cannabis: thc e cbd.

-Thc; L'erba con un alto contenuto di tetraidrocannabinolo è quella mi ha accompagnato per anni. Reperibile nelle strade di qualunque città, osannata da poeti e artisti. La protagonista indiscussa della storia della cannabis nel ventunesimo secolo. Una molecola in grado intensificare le sensazioni esogene e le emozioni endogene. Lavora molto a livello mentale, creando collage con tutto ciò che la nostra mente contiene.
Descrivo questa molecola come "calda", "nuvolosa" e "adrenalinica".
Fra le genetiche migliori che abbia mai provato figurano:
- Blueberry kush, con un sapore incredibile di yogurt al mirtillo e muschio,
- Kali China, con un intenso effetto elettrizzante e psicoattivo, nonché i suoi terpeni incensosi e citrici,
- NYCD, a causa del suo frizzante gusto di aranciata e benzina,
- Chinadelica, l'unica erba alla carota che abbia mai vaporizzato, completa di effetto meditativo profondo,

-Cbd, Per anni rimasta nell'ombra ma allo stesso tempo sotto gli occhi di tutti. Presente in molte varietà hashplant: Afgane, pakistane, libanesi, marocchine ecc ecc. Adorata da molti fumatori, spesso a loro insaputa, grazie alle sue proprietà regolative in grado di ridurre l'intensità del thc e prolungarne l'effetto. Non è infatti un caso che molti fumatori della vecchia scuola, nonché molti consumatori sensibili ai cannabinoidi, preferiscano i fumi importati alle varietà moderne. L'hashish ha un effetto "più tranquillo", "più rilassante", "più socievole".
Data la diffusione delle famose "erbe light", ho avuto modo di testarne alcune, ed ecco una sorpresa: l'effetto corporeo dell'erba rimane, ma l'effetto mentale viene meno!
Questa molecola può essere descritta come "tiepida", "rinfrescante" e "palliativa". Non ho avuto modo di assaggiare tante genetiche diverse, ma due sono emerse per le loro qualità organolettiche:
-remedy, limonosa, con un tocco di haze che non stona affatto
-shark shock cbd, sapore agrumato e di haze, effetto delicato e piacevole

Ovviamente non sono molte le varietà di erba con 0% di uno dei due cannabinoidi sopra citati. A volte i valori sfiorano lo 0.2%, che comunque indica la presenza nella resina di una delle due. Come molti sapranno, i terpeni svolgono un ruolo fondamentale nella complessa equazione che è l'effetto sinergico. Prendiamo erdpurt per esempio: un afgana con bassi valori di thc e cbd 3-4%. L'esperienza ci porterebbe a pensare che l'effetto sia tipo hashish marocchino: euforia, ilarità, loquacità e cosí via. Invece eccoci catapultati in un limbo cannabinoico: rilassamento totale dei muscoli, allegazione di qualsiasi ansia o irrequietezza e una sensazione di forte sedazione mentale, quasi come se le emozioni venissero soppresse di colpo. Non basta quindi avere thc e cbd per ridere su un divano delle ore, fino a farsi venire il mal di pancia e poi tornare alla propria vita come se nulla fosse. È necessario lavorare anche sui terpeni.
Lasciamo per un momento da parte l'influenza di tutti gli altri cannabinoidi (cbg, cbc, thcv) e la predisposizione genetica di una pianta a produrre cbn autonomamente. Abbiamo quindi da una parte dello spettro le piante con un rapporto thc:cbd di 200:1, come le haze, e dall'altra le varietà con 1:25, come la canapa tessile o la libanese che avete visto qualche post più sopra. Ho per anni creduto che le cosiddette indiche producessero un effetto narcotico e le sative fossero energizzanti. Ci sono però parecchi esempi che dimostrano il contrario, chi ha provato una malawi matura sa di cosa parlo: una sensazione di obnubilamento da porta sbattuta in faccia, seguita da uno stato di sedazione intenso, in grado di far addormentare un cavallo. Quindi, giocando un po' con le genetiche, possiamo ottenere un indica che ci fa saltare per la casa o una sativa narcotica. E qui comincia il bello.
Le varietà con poco thc e molto cbd tendono a produrre un effetto rilassante e ansiolitico, quelle con un rapporto 1:1 tendono a gravita verso la piscoattività. Quindi cosa succede quando iniziamo a giocare con la presenza dei due composti?
Ecco l'episodio che mi ha aperto gli occhi: casa di un amica che lavora per una ditta che produce cannabis light, mi mostra un'erba in fase di sviluppo, un incrocio di remedy (cannatonic x afghan skunk) e uno di quei ceppi di cannabis sotto con meno di 1% di thc (cannatonic x fedora). Essendo un ibrido ancora instabile, il livello di thc altalenava fra 1 e 3%, mentre il cbd era intorno al 9%. Ricordo bene di averla vaporizzata pensando fosse soltanto cannabis legale con un sapore diverso dai soliti incroci. Dopo qualche minuto, inizio ad avvertire i primi effetti nei muscoli e com mio grande stupore, avverto una sensazione di leggera ebrezza, simile ad una birra e poi risate su risate, senza alcun calo di concentrazione o alterazione della memoria a breve termine. Quel giorno fece salire in me la voglia di sperimentare altre varietà che potessero dare risultati simili. Ai tempi stavo coltivando erdpurt e kali china, una l'opposto dell'altra. Una fredda e narcotica e l'altra euforica e galvanizzante. Decisi quindi di cercare di riprodurre quel magnifico effetto con delle genetiche poco conosciute e dei sapori inusuali.
I candidati di quest'anno sono tre, due sono nell'orto e uno in guerriglia.
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Mamma

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Papà

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Purtroppo non sono riuscito a trovare un maschio fra la ventina di semi che sto testando, quindi sarò costretto a creare un ulteriore f1 con il maschio di libanese che sta sparando polline a destra e manca. Ritengo che questo incrocio abbia un grosso potenziale, sia a livello ricreativo che medicinale. Solo il tempo potrà dircelo.
 

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Galvano

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Sempre interessante, curioso di conoscere i risultati dell'esperimento ;-)


Anch'io vorrei fare qualcosa del genere, ho già i semi di una CBD e una sativa ma ormai è tardi per provarci quest'anno in guerrilla.
 

Theorganicguy

Well-known member
Sempre interessante, curioso di conoscere i risultati dell'esperimento ;-)


Anch'io vorrei fare qualcosa del genere, ho già i semi di una CBD e una sativa ma ormai è tardi per provarci quest'anno in guerrilla.

Ciao, Galvano

Adesso hai tempo per documentarti e iniziare a porti qualche domanda su cosa vorresti ottenere. Creare nuove genetiche è semplice, perfezionarle può richiedere decenni. Sbaglio o tu coltivi anche in indoor?

Davvero molto interessanti queste considerazioni. Fanno pensare .:thank you:

Ciao, Floating
Lieto che la discussione sia di tuo gradimento. Il bello della ganja, come diceva Franco, sta nella sua diversità e nulla mi diverte quanto mischiare geni il più diversi per creare qualcosa di nuovo.
 

Floatingflower

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Già. ... a voler sperimentare ci sarebbe un universo da scoprire... mi sento ignorante su molte cose.
Purtroppo le limitazioni e i divieti associati a questa pianta ci legano le mani.....
 

Galvano

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Ciao, Galvano
Adesso hai tempo per documentarti e iniziare a porti qualche domanda su cosa vorresti ottenere. Creare nuove genetiche è semplice, perfezionarle può richiedere decenni. Sbaglio o tu coltivi anche in indoor?

Ciao Theo,
purtroppo no, è il secondo anno che provo a fare guerilla, e quest'anno in indoor ho solo messo giù i semi e gli ho fatto fare un mese di vegetativa prima di mettere le piantine a dimora.

La mia idea è di provare ad adattare qualche strain all'ambiente montano, dai 1300 ai 1700 metri, per questo ho preso dei semi di sativa sudafricana coltivata sugli altopiani (fino ai 1800-2000 metri se non sbaglio), con tempi di fioritura "veloci" (una settantina di giorni, sperando di starci con i tempi), se non funzionasse potrei ripiegare su qualche autofiorente (o qualche incrocio con autofiorente).

Ma non la vedo semplice giocare col polline in guerrilla, non potendo andare a trovare le piante a piacimento ma solo una volta ogni due settimane.

L'alternativa è affidarsi alla open pollination (ovviamente accertandomi che nelle vicinanze non ci siano altre piante), ma anche così, trovare un posto dove piazzare dieci piantine in guerrilla, sperando che buona parte riesca a scampare a grandinate, animali ed esseri umani, mi sembra un eccesso di ottimismo :)

Se legalizzassero la coltivazione della cannabis e magari istituissero i Cannabis Social Club, allora sì che ci sarebbe da divertirsi :biggrin:
 

Theorganicguy

Well-known member
Ciao Theo,
purtroppo no, è il secondo anno che provo a fare guerilla, e quest'anno in indoor ho solo messo giù i semi e gli ho fatto fare un mese di vegetativa prima di mettere le piantine a dimora.

La mia idea è di provare ad adattare qualche strain all'ambiente montano, dai 1300 ai 1700 metri, per questo ho preso dei semi di sativa sudafricana coltivata sugli altopiani (fino ai 1800-2000 metri se non sbaglio), con tempi di fioritura "veloci" (una settantina di giorni, sperando di starci con i tempi), se non funzionasse potrei ripiegare su qualche autofiorente (o qualche incrocio con autofiorente).

Ma non la vedo semplice giocare col polline in guerrilla, non potendo andare a trovare le piante a piacimento ma solo una volta ogni due settimane.

L'alternativa è affidarsi alla open pollination (ovviamente accertandomi che nelle vicinanze non ci siano altre piante), ma anche così, trovare un posto dove piazzare dieci piantine in guerrilla, sperando che buona parte riesca a scampare a grandinate, animali ed esseri umani, mi sembra un eccesso di ottimismo :)

Se legalizzassero la coltivazione della cannabis e magari istituissero i Cannabis Social Club, allora sì che ci sarebbe da divertirsi :biggrin:

Ciao, Galvano

Ci sono diverse varietà che funzionano bene in un clima alpino. Tutto dipende dalla tua latitudine dal tuo microclima. Così sui due piedi ti suggerirei genetiche nepalesi o pakistane, resistenti all'umido e al freddo.
Se scegli la giusta finestra temporale, puoi impollinare una pianta e preparare i semi per l'anno prossimo. L'open pollination è adatta ad altri scopi, come riprodurre una varietà autoctona o produrre semi a scopo commerciale. Se il tuo scopo è riempire il frigo di semi, questa é la strategia giusta, ma se tu vuoi fare qualche barattolo con cannabis di qualità e fare qualche esperimento, allora meglio raccogliere un po' di polline da un maschio e poi sopprimerlo, per poi impollinare le piante da te selezionate.

Se legalizzassero la coltivazione della cannabis e magari istituissero i Cannabis Social Club, allora sì che ci sarebbe da divertirsi :biggrin:

Chissà...se guardiamo il panorama globale, fra l'utilizzo degli insetticidi e pesticidi, la qualità dei prodotti disponibili negli appositi negozi e mille altre situazioni losche, lo scenario non è delle migliori. Guarda soltanto il mercato della Cannabis Light: appena avverte l'odore del guadagno, l'uomo si tramuta in un'avida creatura disposta a spremere il mercato fino all'ultima goccia. Ci sono delle eccezioni, gente appassionata che s'impegna a produrre un prodotto di qualità, ma dopo aver provato diverse varietà legali presenti sul mercato, mi sono reso conto che navighiamo in pessime acque.

Ma non fasciamo la testa prima di essercela rotta. Vediamo che cosa il futuro ha in serbo per questa straordinaria, versatile nonché controversa pianta.
 

Theorganicguy

Well-known member
Erdpurt x kali china, apparentemente un fenotipo kali china. La prima pianta a fiorire della stagione, nonché la più precoce che abbia mai coltivato. Di solito, nelle altre varietà olandesi o americane, gli apicali iniziano a formarsi intorno alla terza settimana di agosto. Questa ha iniziato qualche giorno fa.

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Questa invece é la femmina di libanese, che ha iniziato a sputare i pistilli più piccoli che abbia mai visto.
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Buon fine settimana :tiphat:
 

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