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[Guida] SCRog e dintorni by FoZ integrato by Grahambond

Guida allo SCRog e dintorni​


by FoZ integrato by Grahambond


Come avevo promesso e con un po di ritardo causato dall'alto tenore di terpeni nell'aria,:smokeit: ecco la guida sullo Scrog e dintorni anche per gli utenti di ICmag.. Mi tocca per colpa del limite di foto per post farne due consecutivi.

E' da un po di tempo che lavoro su alcune guide (tecniche di coltivazione) online per raggrupparle tutte in un'unico 3D, in italiano. Il lavoro è l'insieme delle guide migliori, secondo me, presenti nel web, tradotte ed integrate con il lavoro fatto da Foz di Mariuana.it, del quale avevo salvato un file txt.
Spero sia di vostro gradimento, e se aveste dei suggerimenti da integrare o correggere ditemelo tranquillamente, la aggiornerò.
Infine 2 gg buoni mi ci son voluti per impaginarla in modo leggibile e scorrevole sul forum. Ciao a tutti e buona lettura.


SCRoG è l'acronimo di SCReen of Green (Schermo di Verde). E' una tecnica di coltivazione sviluppata intorno agli anni '60 negli USA quando non si usavano ancora le lampade HID nelle growroom e serviva massimizzare l'utilizzo dei neon che erano la fonte principe di illuminazione.


1- Qualche cenno di illuminazione​




Immaginiamo una fonte luminosa qualsiasi. Alla sorgente abbiamo una data intensità della luce che misuriamo in lumen/m2; man mano che ci allontaniamo dalla fonte l'intensità luminosa diminuirà in quanto la luce iniziale si 'distribuirà' su una superficie maggiore.
E' un po' la stessa cosa che accade in uno stagno quando lanciamo un sasso: vedremo delle onde circolari e concentriche che sono ben definite al centro e diventano sempre più deboli (fino a sparire) via via che si allontanano.
Riguardo alla rapporto che c'e' tra distanza della lampada e lumen, effettivamente l'intensità luminosa decade abbastanza velocemente man mano che ci allontaniamo dalla sorgente.
Per la precisione diminuisce di 1/4 al raddoppiare della distanza.
Il seguente grafico vi può dare un idea di quanto sto dicendo:



18329167.jpg


Ogni bulbo, di data potenza (espressa in Watt -W-), ha un suo raggio di azione entro cui è efficiente, maggiore è il wattaggio più grande sarà la superficie illuminabile.
Usando delle lampade con pochi Watt come i neon o piccole HID da 70-150-250 Watt, il mio raggio di azione è piuttosto esiguo e avendo a che fare con una pianta adulta in fioritura di 80-100cm. non riuscirò ad illuminare adeguatamente le cime più basse. Questo non vuole dire che la pianta non fiorirà… semplicemente, i fiori più bassi e lontani dal bulbo, saranno considerevolmente più piccoli e meno resinosi rispetto a quelli vicini alla lampada.
Ciò non preclude affatto l'uso di lampade di wattaggi minori a scapito della produttività.
Vedremo adesso come, usando alcuni accorgimenti, si possa arrivare ad avere buone produzioni con lampade poco potenti.



2- SCRoG - le basi -​


A- La Rete

Il concetto di base è molto semplice: limitare la crescita verticale e promuovere invece la crescita orizzontale, in questo modo otterremo che la pianta e tutte le sue cime saranno equidistanti dalla lampada avendo le stesse condizioni per svilupparsi come piace a noi. Questo finalità può essere perseguita in modo molto efficace mediante l'utilizzo di una rete semi-rigida, di quelle usate nelle recinzioni; la forma delle maglie non è importante, quadrata, esagonale, rettangolare va bene è invece importante che esse non siano troppo piccole, 5cm. è una buona 'taglia'.
Una volta che la pianta ha raggiunto un'altezza variabile tra i 20 e i 30 centimetri viene posta sotto la summenzionata rete e fatta crescere orizzontalmente utilizzando delle stringhe per assicurarla e guidarla al meglio. E' consigliato l'uso di cloni sul cui sesso non ci siano dubbi, scoprire un maschio abbarbicato sotto la rete sarebbe una brutta sorpresa. Oltre alla perdita di tempo e alla difficoltà per toglierlo lascerebbe un 'buco' che cozzerebbe con i 'parsimoniosi prìncipi' dello SCRoG.


68734866.jpg



B- Training

Non è indispensabile 'legare' i rami ma… è caldamente consigliato farlo. L'ideale è che ad ogni buco della rete corrispondano una o due cime. Per conseguire questo scopo e per 'domare' la pianta la cosa migliore è usare le stringhe che vedete nella foto. Sono di plastica morbida con un anima di fil di ferro… di quelle che si usano per richiudere le buste dei pandori, panettoni & Affini.


immaginett.jpg



Hanno il vantaggio di poter essere applicate e tolte molto facilmente e sono riutilizzabili.
Se ne trovano a pacchi nei negozi che vendono articoli per l'Ufficio.
Per chi non vuole complicarsi troppo la vita dello spago 'vulgaris' va benissimo lo stesso.

Legare la pianta sotto la rete è un arte . Si tratta di armonizzare due tendenze, a volte non proprio coincidenti. Da una parte abbiamo il nostro obiettivo di riempire uniformemente lo schermo, dall'altra invece c'è la pianta che crescerebbe infischiandosene della rete.
Innanzitutto è importante avere una pianta che 'collabori' e che abbia una 'forma idonea' ai nostri propositi, sarà pertanto necessario operare in tal senso sia modificandone la forma tramite 'topping' (vedi paragrafo - C -) sia scegliendo una qualità con le giuste caratteristiche fenotipiche (vedi fine paragrafo - D -).


immaginebf.jpg


Avendo a che fare con una pianta ramificata abbiamo due possibilità per sistemarla sotto la rete: o al centro oppure da un lato. (vedi schema sottostante)
- Nel primo caso dovremmo aver cura di assicurare i vari rami in modo che formino una raggiera o una spirale. E' importante che alcuni dei rami secondari (evidenziati in rosso) vengano riportati verso il centro onde evitare che questa zona rimanga 'sguarnita' di cime.
- Nel caso di una distribuzione di tipo Eccentrico il fusto sarà posto in un angolo o addirittura al di fuori del perimetro della rete, i rami principali saranno legati parallelamente gli uni agli altri e quelli secondari verranno disposti perpendicolarmente ai primi in modo da riempire gli spazi vuoti.

I rami principali andranno fatti comunque scorrere verso il bordo dello schermo in quanto tenderanno a produrre cime leggermente più grandi (evidenziate in verde) che, se poste nel centro, potrebbero mettere in ombra le vicine.


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Se la pianta è ben preparata, legarla alla rete non è assolutamente un problema. L'importante è farlo periodicamente e con costanza in modo da 'maneggiare' rami molto teneri e facilmente guidabili.
Io lascio crescere i rami per 4-5 cm. prima di fissarli ricacciandoli al di sotto della rete.

Altri tipi di LST circolare:
attachmentphpe.jpg


Di seguito alcuni 'dietro le quinte' :




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3
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Nelle foto 2 e 3 potete osservare come il fusto principale sia legato 'sopra' la rete per il suo tratto iniziale mentre viene fatto passare al di sotto nella parte terminale.

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C- Potare o non potare…
Per fare si che la pianta si distribuisca con più facilità sotto la rete è buona norma fare quello che gli anglofoni chiamano 'topping'. Al fine di promuovere lo sviluppo dei rami laterali, prima di mettere la pianta sotto la rete, le viene tagliata la parte apicale. In questo punto si ha normalmente una concentrazione ormonale maggiore rispetto ai rami laterali ed è per questo motivo, oltreché per la migliore esposizione alla luce, che la cima principale si sviluppa di più delle altre. Il taglio forza la pianta a ridistribuire tali ormoni garantendo una maggiore uniformità nella costruzione dei fiori. Non vogliamo una cima più grande delle altre che tolga luce alle sottostanti, ma bensì un mare di verde formato da tante cime della stessa taglia; lo stesso effetto visivo che avremmo con un SoG… ma con 1/4 delle piante. E' importante effettuare il topping quando la pianta è ancora giovane in modo che tutti i rami laterali abbiano modo di arrivare a toccare lo schermo nello stesso momento, una volta raggiunta una altezza di 13-15cm. è pronta per la 'decapitazione'; al fine di arrecare meno traumi possibile alla giovane piantina il taglio andrebbe fatto con una lama affilata sterilizzata seguendo un angolo di 45° proprio a livello della parte apicale della pianta.
Particolarmente consigliato è l'uso della tecnica di potatura FIM(o Fuck I Missed). Se con la precedente metodologia avremo lo sviluppo di due nuove cime, con la FIM invece otterremo la produzione di molti più siti di crescita (da 3 a 8). Contrariamente al taglio 'tradizionale' a 45° in questo caso faremo un taglio a 'conca': servendoci di una lametta morbida che piegheremo a U e useremo come un cucchiaio
andremo a scavare la punta della pianta.


immaginelr.jpg


E' importante NON tagliare completamente il germoglio apicale, dovremo aver cura di lasciare intatto un 20% del medesimo. In pratica non avremo una ablazione totale ma solamente della punta, la base rimane al suo posto tagliata a ciotola. La figura sottostante dovrebbe essere d'aiuto ma… solo la pratica vi renderà perfetti… armatevi di lamette, coraggio…e mano ferma!


Primo piano del taglio apicale​

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Questi sono alcuni dei risultati che si possono ottenere con la tecnica FIM:

immagineje.jpg

Rispettivamente in vegetativa ed in fioritura avanzata.

Qua una scheda molto interessante per mettere a confronto le due principali tecniche Topping(o potatura) contro la tecnica denominata FIM (Fuck I missed)

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D- Quante piante?

Lo SCRoG è l'ideale in piccoli setup con piccole HID o neon; nulla comunque ci vieta di 'scroggare' con una lampada da 1000W e 2m2 di rete… ci sarà richiesta un po' di manutenzione in più per curare uno schermo più grande.
Nel decidere quante piante mettere sotto la rete dovremmo tenere in conto un dato fondamentale: usando lo SCRoG rispetto al normale metodo di coltivazione abbiamo bisogno in fase vegetativa di un tempo che va da una a tre settimane IN PIU' per riempire completamente tutta la rete. Quindi aumentando il numero delle piante diminuiremo il tempo necessario al riempimento.
Prendiamo come esempio una piccola grow room di 60cm. x 60cm. il numero ideale è 4 piante, ma volendo accorciare i tempi possiamo decidere di ospitarne fino a 6; se invece aspettare non è un problema sotto la rete fioriranno 2 piante.
In quest'ultimo caso la produzione sarà migliore (cime più grandi) visto che la pianta maturerà in vegetativa più a lungo, ma effettivamente il guadagno non è marcato e tra le tre consiglio la prima soluzione con 6 piante e cicli più corti.
Riguardo all riempimento potremo optare tra due tipologie estreme (o tutte le varianti intermedie) che differiscono tra loro per densità. Possiamo decidere di mettere in fioritura uno screen non ancora completamente riempito; oppure lasciare vegetare le piante per un periodo maggiore, riempire completamente la rete consentendo una crescita verticale di una decina di cm., e quindi portare tutto a fioritura.

Nel primo caso avremo un cuscino di cime appena sopra lo schermo


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nel secondo caso otteremo uno schermo più denso, con cime più allungate e un aspetto a 'foresta'.

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Ritengo che con lampade di basso wattaggio sia auspicabile adottare la soluzione 'a cuscino' mentre invece con lampade con maggiore capacità di penetrazione (400W e superiori) sia possibile effettuare uno SCRoG più denso.
Un dato fondamentale da considerare è che una volta posta in fioritura la pianta non smette di crescere, tutt'altro, va incontro ad una fase di 'streching' di cui dobbiamo tener conto; possiamo mettere in fioritura uno schermo al 80-85% e continuare le training session durante le prime due settimane di tale fase oppure fare fiorire una rete già molto fitta e guadagnare cm. di cime in altezza. Questa crescita varia per entità e durata a seconda della genetica della pianta; la Silver Pearl della Sensi Seeds ha una fase di allungamento piuttosto ridotta mentre alcuni fenotipi di Bubble Gum della WhiteLabel ('sottomarca' della Sensi) hanno uno streching più evidente; la Cinderella99 (Brothers Grimm) può addirittura raddoppiare la sua altezza in fioritura.
Scroggando una pianta sconosciuta è buona norma metterla a fiorire avendo cura di non riempire tutta la rete per evitare di essere 'sorpresi' da eventuali over-streching che porterebbero le cime troppo vicine alla lampada (do per scontato che chi usa lo SCRoG ha problemi di altezza con la sua grow room ).
Alcune qualità consigliate per lo SCRoG: Silver Pearl - Northern Light - Cinderella99 - Bubble Gum


E- Sfoltimento

E' consigliabile sfoltire periodicamente lo schermo soprattutto se è molto fitto. Questo per promuovere la circolazione dell'aria attorno alle cime e evitare la formazione di funghi e muffe.
Di sicuro toglieremo le foglie gialle, ingiallite o secche e tutti quei rametti che rimasti sotto la rete non riescono a prendere luce sufficiente.



 
3- LST - Tecniche a basso impatto-


Queste tecniche sono utilizzate per cercare di evitare lo stress subito dalle piante con le tecniche di potatura (topping) o FIM . La potatura e la tecnica LST possono andare di pari passo anche se molti growers preferiscono lasciar crescere la pianta naturalmente con una sola apicale e poi legarla e piegarla a piacimento. Questa tecnica può avere gli stessi effetti della potatura perché il sistema di trasporto dell’auxina ridistribuirà l’energia apicale ad altri rami. Quando la pianta viene legata ed il fusto principale legato in basso, tutti gli altri getti sopra di esso cresceranno più rapidamente facendo credere alla pianta che questi siano le nuove cime apicali.

immaginexi.jpg

Questi diagrammi originariamente postati dabig_budha, aiutano a capire meglio di cosa stiamo parlando.
Questi sono dei diagrammi magnifici, quindi grazie a chi le ha create



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Diagramma 1 - Generalmente inizio a legare la mia pianta dopo che le siano cresciute almeno 4-5 internodi.
Prima di piegare, eseguo una potatura, ma si potrebbe usare anche la tecnica del FIM. Il tutto sta nel cercare di promuovere la crescita laterale.
Di solito rimuovo anche le foglie più grandi (prendisole) da una parte della pianta, questo perché non intralcino quando la piegheremo..



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Diagramma 2 – Qua abbiamo piegato la pianta. Il primopasso è di “ancorare” la base della pianta alla base, questo dovrebbe prevenire che la pianta si smuova ed esca dal vaso.(facendo piccoli forellini alla parte superiore dei vasi di plastica o attorno ai vasi solidi).
Il secondo legamento si effettuerà sul fusto principale. E’ sempre meglio cercare di piegare le proprie painte quando sono in carenza di acqua, sono sofferenti e saranno più facili da piegare.
Se lo si fa quando sono in abbondanza di acqua saranno più vigorose e si spaccano con maggior facilità.

Diagramma 3 – Illustra come piego giù le foglie più grandi (prendisole) per permettere la penetrazione migliore della luce sui rami laterali.


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Diagramma 4 – Illustra come i rami laterali inizino a crescere rapidamente e la crescita della pianta si aggiusti di conseguenza.

Diagramma 5 – Illustra come si possa usare più di un legamento per piegare meglio i rami laterali per formare una foresta uniforme (attenzione che perà qui si parla di crescita sotto lampade fluorescenti quindi la forma è voluta in massima ragione per ciò)



Si può anche continuare a piegare verso il basso la nova crescita della pianta con il risultato di formare un bel cespuglietto. In effetti qua il coltivatore si può sbizzarrire molto e molto dipende dall’esperienza acquisita in precedenti cultivi.


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Questo è quello che si dovrebbe cercare di ottenere un cespuglietto uniforme e state pronti a spulciare un po di fogliame ad inizio fioritura con lo strech(allungamento).
Questa Oltimer Haze si stava allungando molto ed aveva degli intenodi abbastanza distanti così l’ho potata e piegata in modo ce crescesse intorno a se stessa ed eventualmente in una sfera..



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Da dire c’è che non tutte le varietà rispondono allo stesso modo alle piegature ed in alcune si decrementa la produzione finale anche..
Qua c’è un’esempio di serious legature per cercare di tenere bassa la pianta e massimizzare la resa.


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Questo dovrebbe dimostrare quante varianti possibili ci sono per piegare e legare le proprie piante, ogni forma è possibile. Provare per credere.
Queste sono anche buone tecniche per tenere in vita mamme.





5 – Crop e supercropping-


Esiste anche una tecnica chiamata Supercropping che consiste nel rompere la parte interna del tessuto vascolare della pianta per avere un controllo maggiore sulla crescita della stessa ma soprattutto per aumentarne la salute, la potenza ed il raccolto. Questa piccola e soffice parte di tessuto è composta di cellulosa e forma un sistema di tessuti vascolari che possono essere divisi in due gruppi chiamati xilema e floema. Questi sono i due principali responsabili del trasporto dell’acqua e nutrimenti lungo il fusto della pianta

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Rompendo i tessuti interni della pianta, si stimolerà la loro ricostruzione. La pianta ricostrurà il tessuto in maniera molto più resistente di prima e questo è uno dei fattori che possono far aumentare il raccolto finale. Mentre si ricostruisce il tessuto interno la pianta espande il proprio tessuto celluloso, e questo è il motivo per il quale il ramo crescerà più grosso nel punto dove è stato piegato. Pensatela così: invece di avere una strada a due corsie per il trasporto dell’acqua e nutrimenti, adesso si ha una autostrada a 4 corsie..
Se croppi il fusto principale crescera molto grosso/spesso, il che porterà benefici a tutta la pianta. Se si croppa uno dei rami laterali ti permetterà di avere maggior controllo sulla forma finale che prenderà la pianta. Questo permetterà anche una maggior penetrazione luminosa anche alle parti basse della pianta.
Dato che il nuovo ramo croppato crescerà più forte, potrà anche sopportare maggior peso. I rami che sembrano i più danneggiati dal crop, cresceranno più forti per compensare la ferita.
Da qua si può notare come il fusto sia cresciuto più forte dove i tessuti vascolari sono stati danneggiati e poi riparati.


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L’idea di fondo è di avere un controllo maggiore sulla pianta e nel contempo migliorare lo stato di salute ed il raccolto finale. Le piante croppate di solito crescono come dei bei cespuglietti rigogliosi, oltre ad essere un buon metodo per ottenere numerose cime apicali.
Il Supercropping dovrebbe essere effettuato durante la seconda e terza settimana di vegetativa. Prendi un rametto tra il dito indice ed il pollice e comincia a schiacciare e girare delicatamente e contemporaneamene il fusto fino a che non sentirai che i tessuti interni iniziano a collassare sotto la pressione delle tue dita. Lentamente schiaccia e piega il ramo senza romperlo.Basta solo una leggera pressione fino a che si sente che il ramo perde vigore, poi si piega. Il ramo potrebbe piegarsi molto ma è tutto a posto, si riprendera entro poco tempo


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Ricordatevi che qualche volta dovrai tenere la pianta in vegetativa un poco più a lungo del normale per permettere alla pianta di riprendersi dalla rottura dei tessuti e redirezionare le energie.
Probabilmente è meglio scegliere la potatura/LST od il supercropping, perché entrambe le tecniche hanno lo stesso intento ed effettuarle entrambe sulla stessa pianta potrebbe portarla ad avere troppo stress. Sfoltire la pianta dalle foglie sarà quasi un obbligo con il supercrop per assicurarsi che la pianta lavori al massimo della sua potenzialità.
Se questa tecnica viene effettuata correttamente e con pazienza, il risultato sarà facilmente una pianta più potente, più cespugliosa ed un raccolto maggiore.



6- SCRoG -tecniche avanzate-


-Nel corso degli anni il concetto di base dello SCRoG è andato incontro ad una serie di aggiustamenti nel tentativo di renderlo più pratico e/o produttivo … ve ne presento brevemente alcuni-
A- Arena
Oltre ad essere un vecchio disco live dei 'Duran Duran' è anche una 'tipologia morfologica' di SCRoG che massimizza l'utilizzo della luce. Facendo assumere allo schermo un aspetto a concavo (ad arena… appunto) avremo una migliore illuminazione delle cime più esterne.
L'Arena SCRoG ha un senso laddove si usino dei bulbi e NON dei tubi al neon. Nel primo caso la distribuzione della luce è su una superficie sferica che si adatta alla conca dello schermo mentre con una batteria di neon è preferibile mantenere le cime su un piano uniforme.


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Per realizzare una Arena SCRoG potremo utilizzare due schermi coincidenti a cui daremo la forma a V (utilizzando delle cerniere), in questo modo avremo un aumento effettivo dell'area utile oltre ad una sua migliore esposizione alla luce. Oppure, più semplicemente, applicheremo una rete (fissata al perimetro della grow room) a cui avremo precedentemente 'imposto' una forma concava, se è sufficientemente rigida manterrà tale forma.


B- Modular

Il limite più grande dello SCRoG è senza dubbio l'allungamento del periodo di crescita che porta ad una 'diluizione' annua dei raccolti. Per ovviare a questo inconveniente, disponendo di due ambienti distinti per la vegetativa e per la fioritura, c'è chi ha pensato di dotarsi di piccole unità, ognuna contenente da una a tre piante, che possono essere comodamente spostate da una camera all'altra una volta ultimato il riempimento dello schermo. In questo modo potremo tenere 4 moduli in fioritura e prepararne comodamente altri 6-8 nella camera vegetativa.


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Queste unità rappresentano una possibile parziale soluzione per chi volesse tentare uno SCRoG partendo dai semi anziché dai cloni; Nel caso scoprissimo un maschio in fioritura non dovremmo fare altro che sostituire il modulo… incriminato con un altro. Avremo si delle disparità tra lo stato dei vari schermi ma se non altro non dovremo dannarci l'anima per rimuovere la pianta da sotto la rete senza rovinare le altre.


C-Vertical - 'Box of Green


Questo è il capitolo più affascinante dello SCRoG e ne è l'estremizzazione dei princìpi.
In questo caso non avremo un riflettore ma bensì cresceremo le piante tutt'intorno al bulbo sfruttando ogni singolo lumen che è in grado di emettere. Oltre a legare le cime orizzontalmente le fisseremo anche verticalmente o a testa in giù se necessario in modo da formare un vero e proprio 'Box di Verde' attorno alla sorgente luminosa. In questo modo utilizzeremo a pieno le potenzialità della lampada e, nello stesso spazio, avremo una superficie di fioritura raddoppiata se non addirittura quadruplicata. L'inconveniente di questa tecnica consiste nel fatto che la distanza tra la rete e il bulbo è fissa o quantomeno non immediatamente regolabile. Il che presuppone una buona conoscenza dello SCRoG e delle piante (entità dello streching, conoscenza tempo di fioritura…) per evitare di bruciare le cime qualora si avvicinassero irrimediabilmente alla lampada.

immaginetw.jpg

Questo che vedete è un esempio di vertical SCRoG (o BoG) modulare alimentato da una 70W hps.
Il concetto è sempre lo stesso… cambia l'orientamento e il numero dei piani a cui è legata la pianta.

immagineiw.jpg


Vorrei concludere questo breve viaggio nel mondo dello 'SCRoG' presentandovi quello che secondo me è 'the State of the Art' di questa tecnica.
Lo chiamo il Tunnel of Green e lo ha realizzato Realhigh un buon amico conosciuto su OverGrow.com.
Consta di un bulbo hps 400W ventilato attorno al quale, lungo un perimetro circolare, è montata una rete. La lampada e avvolta dentro un cilindro di vetro temperato (pyrex) che è connesso alle due estremità con un sistema di ricambio dell'aria. Potete intuire come: il tipo di cultura (idroponica), la prossimità tra cime e la 400W e, non ultima, l'abilità del buon 'Real' diano dei raccolti 'fuori misura'.:eek::


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7- Links​



Superchicche from the web..aggiornate 12/10/2009

http://www.icmag.com/ic/showthread.php?t=115377
http://www.thctalk.com/cannabis-forum/showthread.php?t=1377
http://www.rollitup.org/advanced-marijuana-cultivation/200413-fimming-m-blaze-complete-how.html
http://www.rollitup.org/advanced-marijuana-cultivation/151706-uncle-bens-topping-technique-get.html
 

warpese

Active member
Veteran
LST CIRCOLARE
spettacolo, è un bel pò che ce l'ho in mente... ora sò che qualcuno l'ha fatto, quindi è fattibile :D
la mia prossima (unica) pianta sarà così!!
ma dimmi un pò edcm ops, mr green :D questa tecnica non comporta alcun taglio giusto? solo legature...
 
Last edited by a moderator:
ma dimmi un pò edcm ops, mr green :D questa tecnica non comporta alcun taglio giusto? solo legature...

non ti sei accorto che due talee stanno seguendo questo percorso ?

anche se sarà una di esse a finire in un maxi vaso .

poi ti spieghero' un sacco di cose su questa tecnica che sembra facile .

intanto se guardi il penultimo disegno il top si effettua una volta completato il cerchio , ma il difficile é arrivarci , poiché le prime cime prendono la dominanza apicale partendo verso l'alto , ritardando di fatto il vero apicale , dirai tu basta piegare , giusto in parte , i nuovi germogli prendono anch'essi la direzione del cielo , cercando di arrivare a DIO , solo che o intervieni tu che li pieghi o interviene lui che li getta in basso per poter rimanere tranquillo :biggrin:
 
secondo voi toppandola subito dopo averla piegata,e legando le due future cime in direzione circolare opposta, non si fà prima???

Si può fare quasi tutto, ma ricordati che il topping è una tecnica abbastanza invasiva (o meglio definita HST High stress tecnique) e se la pieghi e subito dopo la toppi, la pianta sicuramente ci impiegherà un po di più a riprendersi dal doppio mini-schock, pur essendo uno a basso impatto (piegatura).
Ciao
 

jahjahj

Member
una curiosità.. ma se si continuano a piegare le piante ank nel primo periodo di fioritura si va incontro a qualche tipo di problema?
 
una curiosità.. ma se si continuano a piegare le piante ank nel primo periodo di fioritura si va incontro a qualche tipo di problema?

No. A patto che questo periodo non superi il periodo di stretching dello strain utilizzato !!! Infatti nella tecnica SCroG si fa il cambio fotoperiodo quando la rete è piena dal 60 al 75% in modo che si riempia poi definitivamente con lo stretching delle prime due settimane.
Ciao
 
moooolto interessante!!
quali sono quindi le strain più adatte alla scrog? meglio più indica che sativa, ho capito bene?
se domani volessi prendere dei semi per incominciare a imparare questa tecnica cosa mi consigliate??

thnx!

Non c'e una regola MA le sative sono predilette per lo SCroG appunto perchè stretchano più velocemente e riempiono lo schermo prima, o cmq qualsiasi strain che abbia molte diramazioni ed uno stretch notevole..
Mentre le indica dom. sono preferite per il SOG, per la compattezza, uniformità maggiore e le dimensioni ridotte che consentono anche una distribuzione luminosa migliore su tutta la pianta visto che di top crop etc etc il SOG non ne prevede..
Ciao
 

jahjahj

Member
scusate, quindi lo scrog è da utilizzare indoor? oppure anche outdoor?
indoor. principalmente serve ad ottimizzare la luce ed uno spazio limitato..
in outdoor il sole di certo nn va ottimizzato, quindi direi che, se proprio hai problemi di spazio, l'alternativa sia SOG e non ScroG

ma io nn sono un guru (come si può notare dalle domande precedenti) quindi nn prendere quello che dico come fosse il vangelo, anzi!
 
scusate, quindi lo scrog è da utilizzare indoor? oppure anche outdoor?

Ciao jese, come ricordato in precedenza, non ci sono grosse limitazioni nell'utilizzo di queste tecniche ma esistono metodi più adatti ad un certo tipo di coltivazione che altri.. E lo SCrog è poco adattto all'outdoor solo perchè ... non serve ... la distanza dalla fonte luminosa è indifferente out, l'uniformità la ottieni meglio con fim piegature e potature. Poi dovresti piantare cloni, molto vicini, e con una vegetativa da 3 mesi e una fioritura di 2 ti si coprirebbero l'un l'altra, con scarsi risultati finali.
In teoria out si cerca di interrare piantine che diventeranno alberi, ed in questo caso gli serve tutto lo spazio necessario..
Naturalmente fatta eccezione del fattore antisgamo che, come già detto,è ottenibile con altre tecniche.
Ciao
 

A69

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ScrOG
esempio:

- Talee mandate in fioritura giusto il tempo di fargli spuntare qualche calice qua e là;
- dopo circa 15-20 di fioritura sono state rimesse in rivegetativa, infatti da foto si può osservare come da ogni calice spuntano foglie e rametti;
- dall'altra foto fatta da sotto si può osservare come si ottiene una mostruosa ramificazione
- le talee erano solo 6 sotto la rete.....;
- le altre foto rendono chiaro il duro lavoro ma con risultati al massimo rendimento del setup, il mio setup....
Saluti e raccomandazione a studiare
 

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fumo

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mi hai fatto veni voglia di provarci,6tale?da quanto stanno in box tra vege e bloom bro!!grazie
 
ScrOG
esempio:

- Talee mandate in fioritura giusto il tempo di fargli spuntare qualche calice qua e là;
- dopo circa 15-20 di fioritura sono state rimesse in rivegetativa, infatti da foto si può osservare come da ogni calice spuntano foglie e rametti;
- dall'altra foto fatta da sotto si può osservare come si ottiene una mostruosa ramificazione
- le talee erano solo 6 sotto la rete.....;
- le altre foto rendono chiaro il duro lavoro ma con risultati al massimo rendimento del setup, il mio setup....
Saluti e raccomandazione a studiare

Carina questa tecnica A69, ed ottimo risultato.. L'unica mia perplessità è il tempo che ci metteresti con questa tecnica e se ne vale la pena sul puro piano efficenza/resa.. Cmq molto ben fatto e con talee uguali, immagino..
Ciao
 
@ Bio Kio, la tecnica del tuo video è un supercrop e non preoccuparti non è poi così zingaro se fatto bene . Anche se pure io preferisco una bella hst: toppate e potature più legacci, ma è più per il fatto che devo riempire la grow e quindi allargo... eheh

@jese.. In out a meno che tu non debba tenerle basse per vari motivi, la trovo una tecnica abbastanza inutile visto che con la luce del sole non vale la regola della diminuzione dell'intensità della luce man mano che la fonte luminosa si allontana (cosa che succede con tutte le lampade "artificiali").. Con la luce del sole la tua pianta prende la stessa quantità di luce dall'apicale al rametto più basso..

Ciao
 

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