ciumbia+
Figliol Prodigo
Buon appetito a tutti amicici,
Mentre stavo a preparare qualche infiorescenza per farci degli edibi (maria da mangiare) mi è venuto il prurito di condividere questa esperienza con voi così che chi sa magari ci scrive due commenti per migliorare le procedure e chi non sa si evita di passare delle ore a googlare e a leggere un sacco di tutorial.
Quindi a seguire solito "Bignami" alla Ciumbia scritto in parole povere, come una chiacchierata tra amici, così riusciamo a capire meglio cosa accade ai nostri beneamati fiori quando li manipoliamo.
Inizio con un concetto di base:
le cime di Maria così come le abbiamo dopo il raccolto e la secca stonano solo se le fumiamo, se le ingoiamo stiamo lucidi come Salvini che non si droga (l'ha detto lui non io) col risultato che visto l'apporto di fibre cagheremo meglio ma, vista la mancanza di elementi psicotropi, saremo nervosi, incazzati e tristi come prima di mangiare le cime.
Bella sfiga eh? ma a tutto c'è rimedio: ci pensa la chimica, non quella riferita al noto effetto collaterale che ti viene fame, ma la chimica molecolare..... e ho detto mica c@zzi lo so, ma non mollare proprio ora a leggere.... ti ho promesso che userò parole semplici per spiegare.
Premessa:
Del CBD edibile non ne parliamo perché se sto male mi prendo un'aspirina e non butto via 200 euro di bolletta elettrica, se devo spendere preferisco tirar su piante decisamente cariche di THC.... comunque la decarbossilazione funziona anche per rendere attivo il CBD
Iniziamo a studiare:
Dobbiamo sapere che nella sua forma "cruda" un bud di Cannabis contiene una percentuale X del suo peso pari alla quantità di sostanza sballante; banalizzando: se avete uno strain al 10% di THC dichiarato dalla seed bank, su 10gr di bud seccarti e toelettati avrete 1gr di droga, il resto è lattuga.
La droga in questione si chiama delta 9-Tetrahydrocannabinolic Acid .... per afasici e dislessici più comodamente abbreviabile in THCA.
Questo benedetto THCA però è una molecola in forma acida che passa per il cervello ma non prende residenza nei neuroni, quindi non da nessun tipo di sballo, per levare la A di acido da quella molecola e trasformarla in delta 9-Tetrahydrocannabinolic cioè THC che prende residenza nei neuroni e ci regala hig e stone (ci tira su e ci fa ridere o ci spegne per qualche mezzora) ci sono due modi:
A) con la scolorina si cancella la A dalla sigla, il THCA lo leggo THC ed è fatta!
B) mediante una reazione chimica controllata si trasforma la molecola in forma acida THCA nel suo omologo psicotropo THC
Il metodo A lo ho provato e per ora non funziona, va migliorato; direi di soffermarci meglio sul metodo B che qualche risultato me lo ha dato.
La magia che ci fa levare la A si chiama decarbossilazione:
la reazione di decarbossilazione corrisponde ad un accorciamento della catena dello scheletro di atomi di carbonio (estic@zzi prof!!!!), detto alla Ciumbia: leva un atomo deqquà, un altro dellà e te fai er tiaccaccí da magnà.
Il bello è che per per farlo non servono ne lauree ne laboratori, basta un po di calore applicato per qualche tempo alle cimozze per fare l'abracadabra; quindi Calore e tempo sono gli unici ingredienti che ci servono. Un fornello o un forno ce lo avete tutti e, siccome la metà di voi sta ai domiciliari il tempo non manca.
Di seguito due concettini basici basici da tenere a mente prima di vedere tutti i metodi domestici per decarbossilare la Cannabis a casa:
-Piú è alta la temperatura meno tempo serve
-Piú è bassa la temperatura meno THC si perde durante il processo
Quindi bisogna trovare un giusto compromesso tra temperatura e tempo.
Si può usare il forno:
le cime devono quocere a 115°C per 45 minuti (a 3/4 di cottura vanno un po rivoltate). È il metodo più semplice ma ha dei grossi contro, l'erba si tosta e quel gusto ce lo porteremo dietro anche nelle ricette a cui aggiungere o il nostro THC, la casa si riempie di odore che se uno aspetta visite o sta in condomino non è mai cosa buona, bisogna essere certi della corretta temperatura e sovente i termostati dei forni domestici non sono ben tarati e temperatura rilevata e temperatura reale possono differire anche di 10 gradi che per noi vuole dire solo perdita di prodotto, la perdita di prodotto col forno è di oltre il 30%, che vuole dire che del grammo di droga (contenuto nei 10gr di cime) che volevate rendere psicotropa ne avrete "perso" 1/3 durante la cottura..... anche Escobar la accuserebbe emotivamente.
Si può usare il microonde alla massima potenza per un ciclo da 90 secondi ed a seguire un secondo ciclo da 60 secondi, la perdita di prodotto col microonde è circa del 15% però per arrivare ad un buon risultato bisogna fare un sacco di prove perché ogni microonde è diverso dall'altro, odori in casa se ne hanno solo per 5-10 minuti.
Si può mettere a bagnomaria ... è il mio metodo preferito perché visto il nome è la morte sua ahahah; 95°C per 1 ora: zero odori, temperatura gestibile con precisione e continuità usando solamente la manopola di regolazione del gas ed un termometro da cucina da 5 euro su Amazon (che vi serve pure per fare il caramello e le uova alla coque).
Potete mettere le cime dentro un barattolo o in un sacchetto sigillato a mollo nella pentola o.....
SOTTOVUOTO: ad ora il miglior metodo per decarbossilare senza perdere nulla in potenza, sapori, combinazione di principi attivi.
Essendo il sous void un metodo di cottura che utilizzo normalmente a casa sono fortunato ed ho già sis l'apparecchio per aspirare e sigillare i sacchetti, sia il termocircolatore per gestire in automatico la temperatura quindi di seguito me lo vedrete usare, ma va bene come detto sopra un fornello, una pentola ed un termometro da cucina.
TUTTORIAL:
Come operazione preliminare bisogna prendere le cime, io ho scelto della Black Sugar al 20% di THC
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Ne ho presi 10gr
View media item 18706686
le ho sminuzzarle un po a forbicina
View media item 18706682
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in modo da aumentarne la superficie e rendere la trita omogenea, io taglio coriandolini sui 2mm
View media item 18706685
Metto il trim in una busta per sottovuoto e la sigillo
View media item 18706683View media item 18706681
La infilo nella pentola col ricircolatore termico
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95 gradi per un'ora
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E mi ritrovo con un prodotto decarbossilato con certezza ad almeno il 95% di resa
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Zero odori per casa, zero aromi di tostatura nelle ricette, una bustina comoda da mettere in frigo in attesa di iniziare l'estrazione.
Busta sottovuoto prima della cottura
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e dopo...... pare pure più bella
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Per ora finisco qui, seguirà altro post più sotto per spiegare sempre in maniera semplice come misurare le dosi di cannabis per gli edibili durante la loro estrazione e rimozione dal trim decarbossilato di cui a tutta la pappardella di sopra anzi esposta.
Cordialmente Ciumbia
Mentre stavo a preparare qualche infiorescenza per farci degli edibi (maria da mangiare) mi è venuto il prurito di condividere questa esperienza con voi così che chi sa magari ci scrive due commenti per migliorare le procedure e chi non sa si evita di passare delle ore a googlare e a leggere un sacco di tutorial.
Quindi a seguire solito "Bignami" alla Ciumbia scritto in parole povere, come una chiacchierata tra amici, così riusciamo a capire meglio cosa accade ai nostri beneamati fiori quando li manipoliamo.
Inizio con un concetto di base:
le cime di Maria così come le abbiamo dopo il raccolto e la secca stonano solo se le fumiamo, se le ingoiamo stiamo lucidi come Salvini che non si droga (l'ha detto lui non io) col risultato che visto l'apporto di fibre cagheremo meglio ma, vista la mancanza di elementi psicotropi, saremo nervosi, incazzati e tristi come prima di mangiare le cime.
Bella sfiga eh? ma a tutto c'è rimedio: ci pensa la chimica, non quella riferita al noto effetto collaterale che ti viene fame, ma la chimica molecolare..... e ho detto mica c@zzi lo so, ma non mollare proprio ora a leggere.... ti ho promesso che userò parole semplici per spiegare.
Premessa:
Del CBD edibile non ne parliamo perché se sto male mi prendo un'aspirina e non butto via 200 euro di bolletta elettrica, se devo spendere preferisco tirar su piante decisamente cariche di THC.... comunque la decarbossilazione funziona anche per rendere attivo il CBD
Iniziamo a studiare:
Dobbiamo sapere che nella sua forma "cruda" un bud di Cannabis contiene una percentuale X del suo peso pari alla quantità di sostanza sballante; banalizzando: se avete uno strain al 10% di THC dichiarato dalla seed bank, su 10gr di bud seccarti e toelettati avrete 1gr di droga, il resto è lattuga.
La droga in questione si chiama delta 9-Tetrahydrocannabinolic Acid .... per afasici e dislessici più comodamente abbreviabile in THCA.
Questo benedetto THCA però è una molecola in forma acida che passa per il cervello ma non prende residenza nei neuroni, quindi non da nessun tipo di sballo, per levare la A di acido da quella molecola e trasformarla in delta 9-Tetrahydrocannabinolic cioè THC che prende residenza nei neuroni e ci regala hig e stone (ci tira su e ci fa ridere o ci spegne per qualche mezzora) ci sono due modi:
A) con la scolorina si cancella la A dalla sigla, il THCA lo leggo THC ed è fatta!
B) mediante una reazione chimica controllata si trasforma la molecola in forma acida THCA nel suo omologo psicotropo THC
Il metodo A lo ho provato e per ora non funziona, va migliorato; direi di soffermarci meglio sul metodo B che qualche risultato me lo ha dato.
La magia che ci fa levare la A si chiama decarbossilazione:
la reazione di decarbossilazione corrisponde ad un accorciamento della catena dello scheletro di atomi di carbonio (estic@zzi prof!!!!), detto alla Ciumbia: leva un atomo deqquà, un altro dellà e te fai er tiaccaccí da magnà.
Il bello è che per per farlo non servono ne lauree ne laboratori, basta un po di calore applicato per qualche tempo alle cimozze per fare l'abracadabra; quindi Calore e tempo sono gli unici ingredienti che ci servono. Un fornello o un forno ce lo avete tutti e, siccome la metà di voi sta ai domiciliari il tempo non manca.
Di seguito due concettini basici basici da tenere a mente prima di vedere tutti i metodi domestici per decarbossilare la Cannabis a casa:
-Piú è alta la temperatura meno tempo serve
-Piú è bassa la temperatura meno THC si perde durante il processo
Quindi bisogna trovare un giusto compromesso tra temperatura e tempo.
Si può usare il forno:
le cime devono quocere a 115°C per 45 minuti (a 3/4 di cottura vanno un po rivoltate). È il metodo più semplice ma ha dei grossi contro, l'erba si tosta e quel gusto ce lo porteremo dietro anche nelle ricette a cui aggiungere o il nostro THC, la casa si riempie di odore che se uno aspetta visite o sta in condomino non è mai cosa buona, bisogna essere certi della corretta temperatura e sovente i termostati dei forni domestici non sono ben tarati e temperatura rilevata e temperatura reale possono differire anche di 10 gradi che per noi vuole dire solo perdita di prodotto, la perdita di prodotto col forno è di oltre il 30%, che vuole dire che del grammo di droga (contenuto nei 10gr di cime) che volevate rendere psicotropa ne avrete "perso" 1/3 durante la cottura..... anche Escobar la accuserebbe emotivamente.
Si può usare il microonde alla massima potenza per un ciclo da 90 secondi ed a seguire un secondo ciclo da 60 secondi, la perdita di prodotto col microonde è circa del 15% però per arrivare ad un buon risultato bisogna fare un sacco di prove perché ogni microonde è diverso dall'altro, odori in casa se ne hanno solo per 5-10 minuti.
Si può mettere a bagnomaria ... è il mio metodo preferito perché visto il nome è la morte sua ahahah; 95°C per 1 ora: zero odori, temperatura gestibile con precisione e continuità usando solamente la manopola di regolazione del gas ed un termometro da cucina da 5 euro su Amazon (che vi serve pure per fare il caramello e le uova alla coque).
Potete mettere le cime dentro un barattolo o in un sacchetto sigillato a mollo nella pentola o.....
SOTTOVUOTO: ad ora il miglior metodo per decarbossilare senza perdere nulla in potenza, sapori, combinazione di principi attivi.
Essendo il sous void un metodo di cottura che utilizzo normalmente a casa sono fortunato ed ho già sis l'apparecchio per aspirare e sigillare i sacchetti, sia il termocircolatore per gestire in automatico la temperatura quindi di seguito me lo vedrete usare, ma va bene come detto sopra un fornello, una pentola ed un termometro da cucina.
TUTTORIAL:
Come operazione preliminare bisogna prendere le cime, io ho scelto della Black Sugar al 20% di THC
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Ne ho presi 10gr
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le ho sminuzzarle un po a forbicina
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in modo da aumentarne la superficie e rendere la trita omogenea, io taglio coriandolini sui 2mm
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Metto il trim in una busta per sottovuoto e la sigillo
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La infilo nella pentola col ricircolatore termico
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95 gradi per un'ora
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E mi ritrovo con un prodotto decarbossilato con certezza ad almeno il 95% di resa
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Zero odori per casa, zero aromi di tostatura nelle ricette, una bustina comoda da mettere in frigo in attesa di iniziare l'estrazione.
Busta sottovuoto prima della cottura
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e dopo...... pare pure più bella
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Per ora finisco qui, seguirà altro post più sotto per spiegare sempre in maniera semplice come misurare le dosi di cannabis per gli edibili durante la loro estrazione e rimozione dal trim decarbossilato di cui a tutta la pappardella di sopra anzi esposta.
Cordialmente Ciumbia
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