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VERSO VIENNA 2012

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VERSO LA 55° CONFERENZA INTERNAZIONALE O.N.U. SULLE DROGHE IN MARZO: VIENNA 2012, LA FINE DEL MONDO….. PROIBIZIONISTA. Sono passati nove anni da quando andammo in tantissime/i dall’Italia e dal resto dell’Europa e del mondo a Vienna nell’Aprile 2003 in occasione della 40° conferenza internazionale O.N.U. sulle droghe.
Dal nostro paese fu l’allora Movimento di Massa Antiproibizionista (MDMA) assieme a una rete internazionale di oltre 160 associazioni e ONG organizzate da ENCOD (European N.G.O. Concil on Drug) a dare vita ai quattro giorni di Meeting Internazionale Antiproibizionista dal 10 al 13 aprile al Campus dell’università di Vienna con una street parade che l’ultimo giorno attraversò la città giungendo fino al palazzo dei congressi cingendolo in un festoso e colorato assedio.
Furono fatti volare decine e decine di palloncini con i semi di quelle piante (Papavero, Erythroxylon, Coca e Cannabis) che i potenti della terra, protetti in quel palazzo, sequestrano all’umanità in tutto o quasi il pianeta con il proibizionismo, per affidarne la produzione, l’importazione e la distribuzione alle narcomafie in regime di totale monopolio esentasse.
In quell’ occasione fu esposta per la prima volta “UPPERGROUND” collettiva d’arte antiprò, inventando con un’azione situazionista uno spazio espositivo inesistente sui gradini del palazzo, come inesistente era la possibilità di essere ascoltati da chi all’interno di quelle mura decideva le politiche mondiali proibizioniste senza neanche lontanamente ipotizzare di interpellare i consumatori.
In quei giorni l’ipocrita ideologia proibizionista era al suo massimo splendore, senza crepe e senza nessun ragionevole dubbio riempiva i programmi elettorali delle destre non solo nostrane.
Mentre noi accerchiavamo il palazzo l’allora ministro degli esteri Gianfranco Fini era lì protetto da fantascientifici robocoop per annunciare l’intenzione di varare l’infame legge che tre anni dopo verrà fatta passare a fine legislatura nel decreto urgente per le olimpiadi di Torino, la 49/06 e che unirà il suo nome a quello del diversamente intelligente Giovanardi.
Quando contrastavamo dal basso l’approvazione della Fini/Giovanardi eravamo consapevoli che comunque sarebbe passata nonostante le decine di migliaia che riempivano le piazze antipro, ciò che ci ripetevamo era che stavamo gettando le basi per poterla un giorno cancellare, ci preparavamo alla resistenza prevedendo che una volta in vigore, sarebbero stati gli stessi effetti della famigerata legge a crearne gli anticorpi, a stimolarne il dissenso, a produrre consapevolezza diffusa e un giorno, ancora maggior partecipazione, dato che sarebbero state e infatti sono, migliaia le persone colpite.
Il vento sta cambiando anche all’ONU e forse anche negli USA dove inventarono il proibizionismo sulla Cannabis nel 1937, perfino loro sono stanchi di spendere miliardi nell’armare e addestrare eserciti che poi saltano il fosso a Tiquana per passare al narcotraffico che li paga meglio. In molte/i abbiamo firmato tempo fa la petizione di avaaz senza troppe illusioni (http://www.avaaz.org/it/end_the_war_on_drug/?cl=1086177113&v=9223), poi vari giornali e siti ci hanno raccontato il clamoroso cambiamento di strategia nel rapporto della Global Commission on Drug Policy riunitasi il 2 giugno a New York e anche “La Repubblica” non è stata da meno: http://www.repubblica.it/esteri/2011/06/02/news/liberalizzazione_droga-17097826/?ref=HREC2-10
Ovviamente è solo una mozione di intenti, le convenzioni internazionali sono immutate ma è il segnale di un vento diverso, ENCOD è già da tempo impegnata nell’organizzazione di Vienna 2012.
E’ il momento di riunire le forze per tentare di avanzare e Vienna 2012, dove ogni anno si riunisce l’ONU a marzo per discutere le politiche mondiali sulle droghe, è il luogo dove possiamo incidere.
Dobbiamo partecipare numerosi ora che il palazzo scricchiola al suo interno, come già abbiamo fatto in passato quando però era molto più solido, portando a Vienna la specificità del caso Italiano con le persecuzioni che la 49/06 ha innescato.
Sono purtroppo migliaia i consumatori/trici arrestati/e con una pianta in giardino o due grammi di erba, certamente non spacciatori ma cittadini/e che hanno tentato di auto produrre il proprio consumo senza finanziare le narcomafie, alcuni scontano pene insensate per poche piante, altri come Aldo Bianzino muoiono misteriosamente dopo poche ore nelle patrie galere, la prova evidente di una persecuzione.
Nel nostro paese grazie alla Fini/Giovanardi festival musicali Reggae come Rototoom sono stati costretti all’esilio in Spagna, la campagna “ma la musica non si ferma” è invece nata nel Salento dall’esasperazione per le continue perquisizioni con cani davanti alle Dance Holl Reggae, ci sono attività come “Semitalia” che hanno chiuso, sono stati arrestati e tre anni dopo assolti.
C’è il il caso dell’autista del bus che a Roma subì un incidente a causa di una macchina che non aveva rispettato il rosso al semaforo e nonostante la responsabilità dell’incidente fosse palesemente della controparte venne immediatamente licenziato a causa della positività alla cannabis nel narcotest a cui fu sottoposto, come previsto dalla attuale normativa.
C’è il caso del “LIVELLO 57” di Bologna: il teorema si è sciolto come neve al sole e gli attivisti ne sono usciti puliti ma il Livello non c’è più.
C’è poi il caso di Fabrizio Pellegrini, il paziente di Chieti autorizzato ad importare per fini terapeutici la Cannabis ( il BEDROCAN, infiorescenze femminili al 18% di THC) ma arrestato piu’ e piu’ volte per coltivazione, tanto che per la somma delle condanne rischia vent’anni e questo perche’, non potendosi permettere di pagare gli otto euro giornalieri del costo della sua medicina, ha optato per l’autoproduzione, alla faccia del diritto alla salute previsto dalla costituzione.
Ci sono poi comitati di parenti e amici delle vittime delle cosiddette “Forze dell’Ordine” che con la 49/06 ottengono la possibilità di sequestrare liberi cittadini per compiere le loro bravate, come Aldo Bianzino, Federico Aldrovandi, Giuseppe Ales, Stefano Cucchi, Giuseppe Uva e purtroppo altri, troppi per essere in un paese occidentale che si definisce civile e democratico e troppi per considerali solo casi isolati.
Ci sono state due riunioni sull’argomento, a fine giugno sul Monte Amiata e a fine ottobre a Pisa, dove una miriade di realtà e singole sensibilità come CANAPISA, ASCIA, MILLION MARIJUANA MARCH (Italia), LAB 57, P.I.C., A.L.C., A.R.A., Ass.Cult.TILT, csoa TDN, LEONCAVALLO, COMITATO VERITA’ per ALDO e altri hanno deciso di convergere su Vienna 2012.
Si inizia il 10 dicembre, giornata mondiale dei diritti umani, caratterizzandola nel nostro paese cercando di richiamare l’attenzione sui diritti umani violati dal proibizionismo, con iniziative in varie città: Roma, Pisa, Bologna, Perugia, Genova e Milano.

Nei prossimi giorni saremo in grado di comunicare con precisione orari e luoghi degli appuntamenti.
Si proseguirà organizzando nei territori iniziative spettacolo finalizzate a finanziare il viaggio a Vienna del maggior numero possibile di attivisti/e, affittando pulman o carrozze ferroviarie.
Potrebbe essere l’inizio della fine del proibizionismo, non la fine del mondo nel 2012, ma la fine del mondo proibizionista, per noi dall’Italia sarà inoltre la conclusione di un ciclo, il ritornare nel luogo del delitto da altri commesso, per esorcizzarlo.


fonte: http://www.legalizziamolacanapa.org/?p=2984
 

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Vienna 2012: Occupiamo l’ONU

Vienna 2012: Occupiamo l’ONU

OCCUPIAMO L’ UFFICIO “DRUGS & CRIME” DELL’ONU Pubblichiamo il comunicato ricevuto da Encod sull’organizzazione per Vienna 2012
Cinquant’anni dopo il lancio della Convenzione Unica sulle Sostanze Stupefacenti delle Nazioni Unite nel 1961, la guerra globale alle droghe è fallita, con molte conseguenze inattese e devastanti a livello mondiale.
E’ aumentato l’uso delle principali droghe sottoposte a controllo e dalla parte dell’ offerta esse sono diventate più economiche, più pure e più disponibili che mai. Una stima prudente delle Nazioni Unite calcola come nel mondo vi siano attualmente 250 milioni di consumatori di droghe.
Le droghe illecite costituiscono attualmente la terza industria più redditizia del mondo, subito dopo quella degli alimentari e dei carburanti, con un valore stimato di 450 miliardi di dollari l’anno, e tutto sotto lo stretto controllo della criminalità.
Combattere la guerra alle droghe costa ogni anno ai contribuenti di tutto il mondo miliardi su miliardi. Si calcolano 10 milioni di persone imprigionate in tutto il mondo per delitti collegati,per la maggior parte “pesci piccoli” – semplici consumatori e piccoli spacciatori.
La corruzione tra i tutori dell’ordine e i politici, in particolare nei paesi produttori e di transito, si è diffusa in maniera esponenziale, mettendo a rischio la democrazia e la società civile.
La stabilità, la sicurezza e lo sviluppo sono minacciati dalle conseguenze della guerra alle droghe, come lo sono i diritti umani. Decine di migliaia di persone muoiono nel corso della guerra alle droghe.
Il mondo senza droga così baldanzosamente annunciato dai sostenitori della guerra non è mai stato tanto lontano dalla sua realizzazione. Le politiche di proibizione creano più danni di quanti ne prevengano. Noi dobbiamo seriamente considerare il trasferimento delle risorse dalla criminalizzazione di decine di milioni di persone altrimenti rispettose della legge e il loro spostamento verso un approccio basato sulla salute, la riduzione del danno, la valutazione costi-benefici e il rispetto dei diritti umani. L’evidenza dimostra ampiamente come approcci basati sulla salute garantiscono migliori risultati rispetto alla criminalizzazione.
Il miglioramento delle nostre politiche sulle droghe costituisce una delle sfide politiche più importanti della nostra era.
E’ ora che i leader del mondo rivedano in maniera radicale le loro strategie di risposta al fenomeno.Questo è quello che la Commissione Globale sulla Politica delle Droghe , guidata da quattro ex presidenti, tra cui Kofi Annan ed altri leader mondiali, ha fatto in maniera coraggiosamente con la presentazione di un esaustivo rapporto, presentato per la prima volta a New York a giugno e poi anche alla Camera dei Lord di Londra il 17 Novembre 2011.
Alla base delle correnti politiche sta la Convenzione sulle Droghe Narcotiche del 1961. Si tratta ora di riesaminare questo trattato. E’ stato commissionato inoltre un documento intitolato ‘Modificare le convenzioni sulle droghe delle Nazioni Unite’ ai fini di dimostrare come degli emendamenti che potrebbero permettere ai singoli paesi la libertà di esplorare delle politiche sulle droghe in grado di adattarsi meglio alle loro esigenze , invece di cercare come si fa ora di imporre la soluzione di “una cosa che vada bene per tutti”.
Dal momento che non possiamo sradicare la produzione, la domanda, o l’uso delle droghe, noi dobbiamo trovare dei nuovi modi di ridurre i danni.Noi dovremmo sostenere i nostri governi affinché esplorino delle nuove politiche basate sull’evidenza scientifica.
Per questa ragione noi occuperemo il prossimo incontro del’ UNODC, l’ufficio Droghe e Crimine delle Nazioni Unite, che si terrà tra il 12 e il 16 marzo 2012 a Vienna, in Austria.
OCCUPARE L’ UNODC – Piano d’azione:
Sabato, 10 marzo: Noi organizzeremo una grande protesta internazionale sabato 10 marzo. Dobbiamo organizzare manifestazioni in più capitali possibili. In tal modo tutto il mondo saprà che la settimana seguente noi occuperemo l’ UNODC. Organizza una manifestazione e segnalala sulla lista. Inviate le vostre informazioni a: office@freedomfestival.at A Vienna noi faremo una gigantesca manifestazione,dove stiamo progettando di avere un collegamento live stream con altre città.
Durante la manifestazione, una parte di noi, organizzerà il campeggio occupy, proprio accanto il Palazzo delle Nazioni Unite. Noi vogliamo terminare la manifestazione con un concerto nel campeggio.
Prima notte nel campo!
Domenica 11 marzo: La giornata è dedicata all’accoglienza dei partecipanti con la preparazione alle azioni di fronte al Palazzo.
Lunedì, 12 marzo: Inizia il il Meeting dell’UNODC:
Occupy Camp: Che organizzeremo come segue:
1] Tende e cibo : avremo due o tre tende di 15m x 15m dove gli attivisti possono dormire. Wam Kat si unirà a noi con la sua cucina fiammeggiante per offrire cibo gratuito agli attivisti. Ci saranno delle toilette a disposizione e si spera di installare delle docce.
Tenda multimediale: stiamo progettando una tenda dedicata ai media con tutte le apparecchiature elettroniche necessarie ecc, un posto in cui possiamo anche fare interviste e altro.
2] La tenda delle feste e dei workshop: pensiamo di organizzare una mega tenda dove organizzare un benefit. Musicisti come Macka B. si unirebbero a noi, così potremmo fare dei concerti durante la settimana. Durante il giorno possiamo usare la tenda per seminari e simposi.
3] Azioni dentro l’ UNODC: stiamo elaborando degli interventi, organizzando i workshop e un tavolo informativo dentro il Vienna international center.
4] Azioni di fronte alla Gate 1: tireremo su una tenda presso la porta principale Gate1 (dove entreranno tutti i membri dell’ UNODC) dove cercheremo di organizzare una iniziativa differente giorno dopo giorno come mostre, discussioni, ecc.
5] Infozona: stiamo allestendo una infozona dove descrivere le cose da fare ed ognuno possa fornire degli input ed ispirarsi su quel che si vuole… organizzeremo i gruppi di lavoro, le azioni fuori e dentro il Palazzo eccetera.
7] Conferenza stampa: riserveremo il Cafè Landtmann per due giorni per indire una conferenza stampa il venerdì 9 marzo all’inizio della manifestazione e una dopo la seduta del’ UNODC il 16 marzo.
8] Bandiere e striscioni in formato XXL: sistemeremo le tende proprio dietro il palazzo delle Nazioni Unite in tal modo dovremo pensare di produrre bandiere in formato extralarge che dicono: „Vogliamo una svolta“ o „Noi vi stiamo osservando“ in tal modo che i delegati li possano vedere quando guardano fuori dalla finestra
9) Musica e discorsi dall’esterno: pensiamo di organizzare un incredibile sound system dal quale far veicolare informazione proprio di fronte al Palazzo delle Nazioni Unite in tal modo che possiamo comunicargli le nostre richieste durante il meeting dell’UNODC.
Esprimetevi – Diffondete il messaggio!
Fermiamo la guerra globale alle droghe tutti insieme!
Encod
 

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Resoconto degli incontri di ASCIA e del Comitato “Vienna 2012″

Resoconto degli incontri di ASCIA e del Comitato “Vienna 2012″

In occasione della 5^ Cannabis Cup, che si è svolta a Roma lo scorso fine settimana, si è tenuta una riunione del Comitato di Coordinamento ASCIA e un incontro tra tutte le componenti antiproibizioniste che aderiscono al progetto “Vienna 2012: verso la fine del mondo proibizionista” per sviluppare una grande mobilitazione, per marzo, in occasione del meeting mondiale sulla politica per le droghe indetto dall’UNODC. Per quanto riguarda la riunione ASCIA, è stato confermato l’impegno nel voler stabilire un tavolo di confronto con le forze istituzionali e con i responsabili dei partiti coinvolti nel problema, e in primo luogo cercare di stabilire un contatto con il ministro Riccardi affinché le strumentali informazioni provenienti dal DPA, possano essere confutate dalle stesse vittime del proibizionismo.
Per l’organizzazione della nostra associazione, i nostri web masters si opereranno per attivare nel più breve tempo possibile il sito http://www.ascia-web.org, dove, oltre alla consueta diffusione di controinformazione, sarà attivato un forum ad uso esclusivo dei soci, per sviluppare insieme la strategia dell’associazione, per preparare in maniera efficace la trasferta per Vienna e soprattutto per organizzarci a livello territoriale per attivare le iniziative condivise e per organizzare insieme l’assemblea dei soci che prevediamo di svolgere a maggio. Infine sono state proposte altre iniziative, della cui realizzazione informeremo nel momento in cui saranno maturi i tempi e i modi, ma soprattutto quando saremo in grado, tutti insieme, di sviluppare una vera e decisa mobilitazione di massa.
L’ASCIA conta ad oggi 300 soci ed è indiscutibilmente la realtà associativa più numerosa nel panorama antiproibizionista, questo numero di consensi ci permette un’ottima riuscita nelle azioni di pressione come le mailbombing e l’autorevolezza necessaria per poter insistere sulla necessità di un confronto proficuo ed obiettivo con le istituzioni e i media, ma non siamo ancora sufficienti per pensare di poter incidere realmente sulle decisioni governative e quindi invitiamo tutti i nostri associati e simpatizzanti nel voler contribuire a far crescere il numero dei “cannabis-indignati”, promuovendo nei propri blog o profili l’invito a tesserarsi ad ASCIA: http://www.legalizziamolacanapa.org/?page_id=1628
Per quanto riguarda l’incontro del “Comitato Vienna 2012″, oltre a convenire sul momento proficuo nella lotta al proibizionismo, è stata riaffermata una indiscutibile “unità di intenti” per riuscire a portare al meeting dell’UNODC una nutrita rappresentanza dall’Italia come testimonianza della diffusa insofferenza nei confronti della fini-giovanardi e quindi vi terremo informati in tempo reale sugli sviluppi dell’organizzazione.
E’ stato comunque stabilito che ogni associazione cercherà di organizzare in propria autonomia, ma in pieno coordinamento con gli altri, la trasferta con pullman o charter in base al numero di adesioni che si riusciranno ad avere e verranno indicate le possibilità di pernottamento per la cui organizzazione si sta attivando ENCOD.
Segnaliamo il neonato sito che sarà il punto di riferimento internazionale per la manifestazione: http://www.drugpeacefestival.com
Se qualche associato o simpatizzante di ASCIA volesse farsi promotore per organizzare la trasferta dalla propria città, può scriverci e lo metteremo in contatto con il coordinamento.
ASCIA
 

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E' giunto il momento di riunire le forze per tentare di avanzare verso l'appuntamento ONU di Vienna 2012, quest'anno possiamo incidere sulla discussione delle politiche mondiali sulle droghe.
Dobbiamo partecipare numerosi ora che il palazzo scricchiola al suo interno, come già abbiamo fatto in passato quando però era molto più colido, portando a Vienna la specificità del caso Italiano con le persecuzioni che la legge 49/2006 ha innescato.

questi gli appuntamenti verso Vienna 2012:

BOLOGNA
24 gen. ore 17:30 presentazione libro " Dopo la guerra alla droga"
http://lab57.indivia.net/
http://www.fuoriluogo.it/

Sab. 4 Feb. (h 16.00) FLASH.MOB NAZIONALE "Carcere: SOLD OUT!"
https://www.facebook.com/events/214270661986543/

PISA
Sab. 4 Feb. (h 16.00) FLASH.MOB NAZIONALE "Carcere: SOLD OUT!"
https://www.facebook.com/events/214270661986543/

20 feb. ore 21:00 cena di autofinanziamento "VERSO VIENNA 2012"
http://osservatorioantipro.org/
https://www.facebook.com/osservatorio

TORINO
Sabato 28 gennaio REVOLT99 + THC + CYBERRAISE for Benefit
http://www.csoagabrio.info/
http://lab57.indivia.net

MILANO
Sab. 4 Feb. (h 16.00) FLASH.MOB NAZIONALE "Carcere: SOLD OUT!"
https://www.facebook.com/events/214270661986543/

ROMA
Sab. 4 Feb. (h 16.00) FLASH.MOB NAZIONALE "Carcere: SOLD OUT!"
https://www.facebook.com/events/214270661986543/

GENOVA
Sab. 4 Feb. (h 16.00) FLASH.MOB NAZIONALE "Carcere: SOLD OUT!"
https://www.facebook.com/events/214270661986543/

VERONA
Sab. 4 Feb. (h 16.00) FLASH.MOB NAZIONALE "Carcere: SOLD OUT!"
https://www.facebook.com/events/214270661986543/

PALERMO
Sab. 4 Feb. (h 16.00) FLASH.MOB NAZIONALE "Carcere: SOLD OUT!"
https://www.facebook.com/events/214270661986543/

CROTONE
Sab. 4 Feb. (h 16.00) FLASH.MOB NAZIONALE "Carcere: SOLD OUT!"
https://www.facebook.com/events/214270661986543/

PADOVA
Sab. 4 Feb. (h 16.00) FLASH.MOB NAZIONALE "Carcere: SOLD OUT!"
https://www.facebook.com/events/214270661986543/

PERUGIA
Sab. 4 Feb. (h 16.00) FLASH.MOB NAZIONALE "Carcere: SOLD OUT!"
https://www.facebook.com/events/214270661986543/

VITERBO
Sab. 4 Feb. (h 16.00) FLASH.MOB NAZIONALE "Carcere: SOLD OUT!"
https://www.facebook.com/events/214270661986543/

BOLZANO
8-9 marzo congresso: Il lavoro di prevenzione in tempi di repressione
http://www.forum-p.it/smartedit/documents/download/kongress_congresso.pdf

Mi raccomando tutti presenti!! :D
 

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Sabato 4 febbraio - FlashMob Carcere: SOLD OUT - Ore 16 davanti le carceri della vostra città!!

Perché davanti le carceri?
Perché vogliamo denunciare la drammatica situazione delle carceri italiane!
Il totale dei detenuti nelle carceri italiane è di circa 68.000, 22.000 in più rispetto al limite consentito per legge!
I decessi in carcere tra il 2000 e il 2011 sono stati 1915, tra questi 685 suicidi. Solo lo scorso anno i decessi sono stati 220 circa.

No alla legge Fini-Giovanardi
Siamo qui anche per dire NO all'art. 73 del D.p.r 309/1990, meglio conosciuta come "Fini-Giovanardi", una legge liberticida e repressiva che mette in carcere ogni anno migliaia di persone per il semplice fatto di coltivare o fare uso di Cannabis, pianta medicinale riconosciuta per le sue notevoli proprietà terapeutiche. Le pene sono da 1 a 6 anni per la coltivazione ad uso personale e da 6 a 20 anni per la coltivazione ai fini di spaccio!
Dopo 6 anni dall'entrata in vigore delle legge "Fini-Giovanardi" sono aumentati gli ingressi in carcere, erano il 28% nel 2006, sono cresciuti fino ad arrivare al 31% nel 2010.
Inoltre questa legge infame ha fatto aumentare le segnalazioni: nel 2010 sono state 32.575 le segnalazioni delle forze dell’ordine alle Prefetture per l'uso personale e nel 2009 ben il 72% dei segnalati era per Cannabis! Una percentuale importante a fronte del 13% per cocaina e all’11% per gli oppiacei.
Peccato che l’aumento degli arresti e delle segnalazioni abbia fatto crollare drasticamente le richieste di programmi terapeutici dalle 6.713 del 2006 alle appena 518 dello scorso anno!
Noi crediamo che non sia il carcere la soluzione migliore per risolvere il problema delle tossicodipendenze!
Nelle nostre carceri la situazione è drammatica, 68.000 detenuti di cui oltre il 50% per reati legati alla Fini-Giovanardi!
Uno spreco di soldi pubblici e forze di polizia per reati inesistenti, come l'uso personale o la coltivazione domestica di marijuana, pratiche che vengono condannate solo perché lontane dagli usi e costumi della nostra società che oramai ha toccato il fondo!
Noi chiediamo l'abrogazione di questa legge e la depenalizzazione dell'uso personale e della coltivazione domestica di Cannabis, ciò porterebbe meno introiti alla Mafie e al mercato nero, più entrate per le casse dello Stato se applicata una tassazione e meno intasamenti nei tribunali e nelle carceri!
Noi crediamo che in carcere ci debbano stare i veri criminali!!

evento fb: https://www.facebook.com/events/214270661986543/
 

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ORA ...X

Si parlerà di droga, sicuro!
E non mancano di certo "poco più di 20 giorni...".. fermatemi non arrivo ad immaginare..

Avanti tutta!

Continuiamo così ..."VERSO VIENNA 2012"
Comunicato..Dlin Dlon..

"Mancano ormai poco più di 20 giorni all'appuntamento che il mondo antiproibizionista si è dato a Vienna in occasione della conferenza dell'UNODC e l'organizzazione sta entrando nel vivo per cercare di garantire una massiccia presenza di fronte al palazzo dell'ONU.

Per chiunque voglia partecipare iniziamo a fornire le prime informazioni, per "Occupiamo l'ONU, Drug Peace Festival" :

Treno: Trenitalia propone una tariffa Smart per Vienna a 29 euro con partenza da Roma, Firenze, Bologna e Venezia.

Da Vienna per il ritorno il prezzo è di 49 euro.

info: 892021 o http://www.tren italia.it


Pullman: Il costo è di 50 Euro circa a persona, per chi vuole fare solo la manifestazione e spendere poco è ideale, perchè viaggiando di notte si risparmia anche il costo per dormire.

Ne organizza uno il Gabrio di Torino e un'altro Terra di Nessuno di Genova ci sono ancora posti a disposizione e l'itinerario preciso che seguiranno dovrebbe essere Genova - Bologna - Verona - Vienna


Aereo: Ci sono varie possibilità con la Ryan, la Niky, la Berlin e l'Austrian e suppergiù tutt! e le tar iffe si aggirano sui 120 euro A/R.

info: sui siti delle compagnie o su quello di Edreams

Pernottamenti: Consigliamo a coloro che parteciperanno all'iniziativa "Occupiamo l'ONU" di consultare le varie possibilità pubblicate sul web che offrono pernottamenti da 20 euro in su e prevedono la sistemazione in ostelli o piccole pensioni.

Encod e le altre organizzazioni hanno provveduto a definire il calendario delle iniziative che pubblichiamo qui sotto.

ASCIA

Il programma del Drug Peace Festival

Venerdì 9 Marzo

10 – 12 am, Conferenza stampa

Cafe Landtmann (Dr. Karl Lueger-Ring 4, Vienna)

Intervengono:

1) Frederik Polak – Paesi Bassi,presidente di Encod

2) František Písařík – Repubblica Ceca, Encod

3) Dr. Kurt Blaas - Austria, Encod

4) Enrico Fletzer – Italia, Encod

5) Patrizia Moretti – Italia, madre di Federico Aldrovandi, una vittima della guerra alle droghe italiana

6) Alessandrio Oria – Italia, ROTOTOM - Festival

7) Dennis Lahey – Paesi bassi, Encod

17 - 20 pm:presentazione di filmati dalla serie Fumare spinelli può essere mortale/Kiffen koennte toedlich sein / To smoke cannabis could be deadly, su omicidi di polizia in Italia.In seguito: discussione generale Luogo:(Aula) Hörsaal II, Università di Vienna, Universitätsstrasse 7 fermata metro U-Schottentor Sabato 10 Marzo 14 - 17 pm Manifestazione ’ Risettiamo la politica sulle droghe ’,da Schwedenplatz al Vienna International Centre Domenica 11 Marzo Assemblea degli attivisti ed attiviste.
Website: www.dr ugpeacefestival.com
"
Grazie pasqn e grazie al mod:bump:
 

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QUESTO POMERIGGIO A GENOVA!

“Dimmi cosa proibisci e ti dirò chi sei”. Genova, 1 Marzo 2012

In attesa di partecipare alla manifestazione internazionale di Vienna di sabato 10 Marzo, prevista all’interno della settimana di mobilitazioni in coincidenza con la riunione della commissione dell’ONU sulle droghe, per chiedere la fine di questa inutile e dannosa guerra, vi aspettiamo a questo incontro organizzato dal centro sociale Terra di Nessuno, in collaborazione con associazione Fischia il Vento, Comunità di San Benedetto al Porto e associazione Pazienti Impazienti Cannabis.

Genova – Giovedi 1 marzo, ore 18 Sala Batini, via Buozzi 17 c/o Comunità San Benedetto.

Interverranno:

Don Andrea Gallo – coordinatore della Comunità di San Benedetto al Porto

Josè Maria Afuera Gomez – presidente associazione cannabis club di Barcellona,

Enrico Fletzer – attivista antiproipizionista, Rete ENCOD Europea.

Alessandra Viazzi – presidentessa Pazienti Impazienti Cannabis

Un rappresentante del Centro Sociale Zapata di Genova

il Segretario di A.S.C.I.A. Giancarlo Cecconi con un contributo.

Modererà l’incontro Giovanni Mancioppi per il csa terra di nessuno

L’incontro, promosso dal Centro all’interno del ciclo di iniziative verso la manifestazione di Vienna in occasione della riunione della commissione ONU sulle droghe, ha lo scopo di informare sui danni prodotti dalla “guerra alla droga” condotta fino a oggi dai governi di tutto il mondo, discutere della situazione europea e raccogliere adesioni e idee per le future campagne antiproibizioniste a livello cittadino e per stimolare la partecipazione alla delegazione italiana alla manifestazione che stiamo organizzando.

L’autoproduzione di cannabis e contenuti culturali è la nostra proposta di resistenza per superare il secolo di persecuzione dei consumatori da cui speriamo di uscire presto.

http://www.sanbenedetto.org/index.p...ro-chi-sei&catid=1:news-dalla-citta&Itemid=80
 

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:moon:
Dlon Dlon, le campane suonano, poveri i campanari tutti sordi..
Carne al fuoco..
Aperte le virgolette:
Forse non eravamo poi così tanti, ma era importante starci. Forse anche a causa di una non perfetta organizzazione da parte dei promotori ed una quasi assenza di pubblicità da parte dei media e internet, se si esclude quella fatta da noi e dalle associazioni presenti a Vienna.

Il lavori del Drug peace Festival, sono iniziati in mattinata venerdì 9 marzo, con una conferenza stampa presso il ! famoso cafè Landtmann di Vienna, dove sono intervenuti i delegati di Encod, tra cui l'italiano Enrico Fletzer, e le rappresentanze delle associazioni europee che partecipavano.

Si è proseguito nel pomeriggio, presso l'università di Vienna, con la proiezione di alcuni filmati, tra cui anche il film 'L'era Legale', e l'intervista documentario all'organizzazione del festival Reggae Rototom.

Sabato mattina abbiamo spedito al quartier generale dell'UNODC il bollettino degli arresti del 2011 e una raccolta di testimonianze sull'ingiustificata repressione in atto in Italia a danno di semplici coltivatori e consumatori in proprio e saranno due documenti che debitamente protocollati dovranno essere messi agli atti della corrispondenza effettuata e ricevuta durante il meeting e con questo gesto abbiamo voluto simbolicamente affermare la nostra presenza e la nostra vigilanza sui lavori della conferenza.

Sabato pomeriggio la manifestazio! ne pubbl ica nelle strade della capitale austriaca, partita da Schwedenplatz, iniziata alle ore 14 ed è terminata dopo 3 ore sotto la sede dell'ONU al Vienna International Centre.

Fin dall'inizio era evidente di come le forze dell'ordine austriache fossero state esageratamente messe in allerta per una manifestazione festaiola e pacifica e il numero degli agenti e delle auto della polizia era suppergiù uguale a quello dei manifestanti. Ma nonostante la forte imponenza della Polizia austriaca, si notava il magggiore clima di tolleranza che si respirava nella capitale d'oltralpe.

Si è ripetuta in qualche modo la sintesi della manifestazione per i diritti dell'uomo che si è svolta a Roma il 10 dicembre scorso e come lì, pochi erano i manifestanti, ma forte era rappresentato il vasto ed eterogeneo panorama del mondo antiproibizionista.

A livello internazionale erano presenti le! delegazioni di ENCOD, Piraten Partei, Medijuana e gli austriaci di Legalize, ma la rappresentanza più nutrita era quella italiana a dimostrazione di come la Fini-Giovanardi sia il collante dei vari disagi espressi dalle associazioni.

Erano presenti le delegazioni di PIC (Pazienti Impazienti Cannabis), L'Associazione Luca Coscioni, Canapuglia, Osservatorio Antiproibizionista - Canapisa, la rete dei Centri Sociali (Livello 57, Forte Prenestrino, etc), MMM, Rototom, e naturalmente noi di ASCIA, in rappresentanza di centinaia di migliaia di persone assurdamente criminalizzate dalla legislazione italiana sulle droghe. Era inoltre presente una delegazione dei NO TAV.

Terminata la marcia verso la sede dell'UNODC, una rappresentanza italiana si è diretta verso l'ambasciata italiana di Vienna, per cercare di consegnare i dossier, ma l'assenza di qualsiasi impiegato all'interno dell'edificio della rappresenta! nza italiana ci ha fatto desistere, non senza aver lasciato de! gli stri scioni all'ingresso.

Ora dobbiamo aspettare che i lavori finiscano e che escano le nuove indicazioni per la politica sulle droghe per poter pianificare una strategia di azione, per ora gli abbiamo solo ricordato che ci siamo, e ci saremo fino a quando le cose non cambieranno!

ASCIA

http://www.legalizziamolacanapa.org/?p=3379
Dlon dlon..non erano campane..:woohoo:
:moon:

@Pasqn
Partiamo con il thread: "Post Vienna"
Hay que trabajar un tanto..
Ciao
 

pasqsn

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POST VIENNA

POST VIENNA

Potremmo anche continuare su questo...vedi se riesci a mettere un titolo al tuo ultimo posto, in grande, maiuscolo, con scritto "POST VIENNA", così se uno vuole informarsi fin dal principio trova tutto qui!

Impressions from the CND
This report about the CND does not aim at completeness. For that, you should read, among others, the ngoblog written by people from Harm Reduction Int. and the reports of the HCLU, starting with HYPERLINK "http://drogriporter.hu/en/node/2036" http://drogriporter.hu/en/node/2036
This is more personal, so that you have an impression of what ENCODs representatives are doing at the CND. I start with Monday, then the other SC members will give their impressions.
Farid was first to arrive at the VIC (Vienna International Centre, that is the UN building, containing both UNODC UN Office on Drug and Crime and the Office on Atomic Energy etc.) and he phoned Boaz and me that there was no hurry, because his name was not in the computer. It took two hours to correct the administrative error that had been made, so we missed Evo Morales’ speech at the opening plenary. We heard that he spoke extensively about the Bolivian coca culture, and the historic mistake that was made (some 25 - 30 years ago) by a previous, American-oriented dictatorial government. He said that the coca culture was part of the Bolivian heritage, and of the social cohesion of the Bolivian people for centuries. This was obviously meant to influence the circa 200 member states (MS) that must decide on Bolivia’s request to be allowed back in the international drug treaties. When one third of the MS refuse, Bolivia cannot reaccess. Whether that would be bad, I doubt, but obviously Morales tried to bring the CND in the right mood to take his country back in.
At the end of this session, coca leafs were handed out at the exit of the meeting room.
Many people were interested in what Kerlikowske, the US drug czar, was going to say at the opening session, and I heard conflicting reports about it. Some said he spoke about mistakes the USA had made, and about changes, but others were disappointed, and heard no news.
At a lunch symposium offered by IDPC, International Drug Policy Consortium, about the Global Drug Policy, Mrs Ruth Dreyfuss, former president and minister of health of Switzerland, and a member of the Global Commission, spoke about the history of that project. She said clearly that the Global Commission advised countries to start experiments with legal regulation, of cannabis and of the other drugs, and find out what works - not to start regulating already.
The afternoon started with a so-called round table about ‘shared responsibility’. The text that I had sent in for ENCOD (and to you before the CND) in which I said that this concept is a cynical name for abdication of responsibility, was not selected by the VNGOC, Vienna NGO Committee, but two others were, one by a ‘drugfree’ group and one by IDPC. 
Now that Guatemala officially announced their wish to discuss drug regulation, we wondered what the Bolivian representative would do at the CND. At this session he asked the other MS to allow Bolivia an alternative policy.
As the session rolled on, and dozens of MS spoke tediously about the importance of mutual responsibility, it became clear that time would be short, and near the end the chair decided to give the floor to the drugfree speaker. Then the last few MS could speak, and there was no more time for the other civil society group, IDPC.
Then I went to a session on the “Rights of the Child to Be Protected from Illicit Drugs”. This meeting strongly resembled a session at last year’s CND which was held only among the NGOs. I wrote about this in a mail about two weeks ago, that the ‘drugfree people’ believe that the Convention on the Rights of Children, CRC, can be their decisive tool to prevent legalisation, and to force the UN to keep strictly to a world without drugs. They already had some success in that because the word drugfree was used approvingly by a few speakers. I tried to spoil that by saying (again) that children had so easy access to drugs because of the existence of a huge black market, which is created by prohibition, and they came back at me with remarks such as: ‘Children get their first cigarettes and alcohol from parents and friends, so legalization clearly does not stop children from using.’ I think this line of argument will not serve our drugfree opponents much, except in that they may be successful in other demands connected to young people. For instance, higher punishments for parents who use in the presence of their children.
The last session I attended on Monday was an ‘Open Dialogue’ with the chairperson of the CND, Mrs. Carmen Bujan Freire of Spain. It was not really ‘open’ because VNGOC asked us to send in our questions beforehand. During the session it was allowed to add a little to this, but for new questions there was no more time.
However, two of the prepared questions were ok, they could have been from us. I don’t know (yet) who posed them. One wanted to know how exactly progress in demand reduction, harm reduction and supply reduction is measured. The other said that outside of the CND an intense debate is going on about alternative drug policies, and asked how these subjects could also be discussed at the CND, this year, or next year. 
Boaz said that minority reports should be included in official UNODC publications. Fari wanted more attention for medical cannabis, and he also said that there should be room and time made available for discussion about alternative policies, if not next year, then certainly in 2014, when the CND will have the status of UNGASS, UN General Assembly Special Session.
To all this the answer was simply that the MS determine this (that is the officials who were present and said nothing), and not UNODC.
I want to say a few words already about a resolution of the USA “One hundredth anniversary of the Opium Convention”, which contains false and unacceptable statements. It is about the first convention of The Hague in 1912 and will be discussed during the coming days in the so-called Committee of the Whole. 
It speaks of the “great progress made by the international community in international drug control efforts” and reaffirms the three conventions. 
Of course, that would suit UNODC well in the present climate of demands for regulation (and for a debate about regulation). Also it mentions the ultimate goal of drug control: a drug free world. The Netherlands opposed this last try to reintroduce the drug free world, and this was succesful, but for the rest, this resolution was accepted by the Committee of the Whole, and will certainly also be accepted by the CND itself.



Frederik Polak

13 March 2012
 

pasqsn

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Hi Friends,


Thanks to Frederik Polak for his first "report", and I'll try below to add more in continuity, without exhaustivity, as it is impossible to follow up on everything, being able to listen or participate in room meetings, side corridors discussions, and other obligations. I hope Boaz, Enrico, and who ever here present also in Vienna can add to my impressions.


Well, to sum up my feelings, I think that globally the "legalisation front have gained in power of credibility" as the very old receipes are too big too be taken seriously.
Officially no one dare to say it, but the Global Commission on Drug Policy report has made its effect, and the current dynamic in South and Central America give more power to the trend for reform at country or regional levels.


Like Drug Reporter (see link below) analysed it : after 100 years of US worldwide leadership, now the new imperialistic antidrug kingpin is Russia (remember that in 1961 at the shape of nuclear crisis US and USSR were totally friends with French and other to implement the current non-scientific drug narcotics schedule).


Today, the IDPC/TNI report was given in a full Mozart room closed in a side event, but I unfortunatelly can't say much about it, just that I see French head delegation Etienne Apaire going into that direction and more delegates than on monday lunch I attended. That's a good news. At the same time, I choose to live a special experience on that march 14th (Dalila's birthday), to discover the new face of the prohibitionnist spearhead : I attended the lunch given for the presentation of CADCA, introduced by a former US army general. This meeting sounds like "le chant du Cygne", in order to maintain the last lights of prohibitionnist views. And they clearly succeed in a way, because they're basing their development strategy on building communities in shared socio-ecological responsabilities. In fact, there are embracing "protect the youth" with a kind of "risks reduction" approach... for alcohol, tabacoo and marijuana. And they gain support internationnally, mainly in South America and Africa.
I asked a diplomatic question which was no given any answer : " now there is new addictions known like electronic games and gambling, which can have some consequences while peoples loose their life, sometimes dramatically even for children, so how do you work on this ?" 

Also, let's laugh about the "fair Anticoca-bananas" : I don't have the details, but then in order to improve ressources for UNODC budget and to give a chance for products from alternative development programs, they want to give a special label to "Fair antiCoca-bananas" in order to get a better price on global market... Here is the WTO put in the storm of the "protected market" which is not known as its source of concern. 


What is amazing is in the rotonde (main entrance and cross-building area) were special boothes are organised around aletrnative projects and counter drug traficking actions in Turkey, Thailand, Russia, Pakistan and Colombia... So much materials that have few interest for those who are not professionnally concerned, but here are big communication budgets that could have easily be used for a best prupose. At the Pakistan table, one responsible for the drug eradication in his country, civil servant of UNDOC confessed me that he was trying to convinced his authorities to use methadone treatments, but then authorities still think that it will encourage addiction... I described him the Poppy for medecine plan, argued about iboga treatment, and the use of cannabis to facilitate heroin withdrawal.


I get directly to one high level civil servant of WHO about Medical cannabis, after striking Yuri Fedotov on this matter during monday's press conference, and a strong fellow exchange with Michael Krawitz and several attempts made by Boaz Wechtel.
He confirmed that THC "dronabinol" has already been recommanded to be removed from its current classification, and than until now CND refuse or ignore it. He told me that again it is possible for WHO to take concern about the whole therapeutic role of the plant, and that's only if one member state or the CND ask for this.
It is the point on which we clearly have to act asap : build a coalition of EU countries that have legal cannabis prescriptions to push for that, yet informally some delegates from Israel, Germany, and Spain were matched for this.

From what I've achieved actually, I mostly give hand to hand our 4 pages statement form, and succeed on tuesday to finally get it available on civil society table booth (after being polite by presenting it to the CND secretariat and accepted a full refusal because it is "attacking member states" on monday, I put few ones on the civil society table on tuesday, as one report from India government was on because there was no place elsewhere for it. After a strong chat, I stated that this censorship cannot be supported while so many propagandist items are collected by peoples who look for information. And so I clearly give my statement : if you want to censor me, you'll be obliged to follow me everywhere because I'll spread it everywhere from toilets to the bar, corridors, rooms, restaurant... Finally, 30 minutes after, the guy came to me to say that he shared my view, asked again at the secretariat and succeeded to get a positive response for ENCOD statement to be on the table.


Also, the chairwoman of the CND give me her personnal opinion on the "smashing question" I raised at Press conference to Yuri Fedotov. I made a little provocative introduction that I'll sum up awith my last memory : "The war on drugs is lost, drug prohibitionnist system has spread epidemies, violence and mass human rights violations, drugs are more available than ever before for anyone anywhere, organised crime is more powerful and undermining state rule of law. We also have some proofs that cannabis can have medical purposes, while painkillers actually available are lacking in large part of the world... But there the CND, UNODC, those in power to decide have to face this reality and take their responsabilities : there must be a drug against war ? Would you mind to think about it, there must be a drug against war ? " Fedotov answered "that was more an activist statement than a question from a journalist", I declared quickly "Do you really want me to put bluntly my question ? So I'll do it : there is no other solution than thinking about alternatives. When will you consider to put it on the agenda, to open a room for dialogue about regulation ?" (I hope Drug Reporter could make the footages of this and make it available for ENCOD use...)
Another question was asked behind my intervention by a "genuine" journalist : Actually 16 states in USA have implemented laws allowing medical cannabis to be prescribed, do you think that this is in contradiction with the current international conventions ?" Fedotov just reply "Yes, It is breaking the spirit of the drug control system".
They ended after 33 minutes the press conference that was supposed to be one hour. But then, the facilitator beforem and after me repeated "do we have questions from journalists not activists ?" As if he looked for designed questions... Read more on Peter Sarosi's article "A shared illusion of the drug free world".


After the press, CND Chairperson told me that she was personnally right with my commitment, but it is not the good place to make it as it is up to member state to decide inside the CND... But then I told her : "At national level, nothing dare to change because of the UN conventions, at UN level nothing can change because of old fashionned standards can't be remove as no place for debate is on the agenda, so where and when can there be changes ?"
She was not opposed but then again told me that we have to change policies on drugs at national or regional levels.
This was also part of my intervention, just after in Room3 during the informal hearing of the CND chairperson invited by the Vienna NGO committee, where Boaz and I put some deadly questions advocating for urgent reforms in order heal the peoples.


Around this I'm trying to lobby all latine america delegates about the guatemala initiative om March 24th (see below Ethan Nadelmann article in Huffington Post).
Last but not least, I met one delegate from Tunisia and offered him the book of Francis Caballero "Legalize it!", I edited in french last february and put him this dedicated message " I hope it will help your people to recover full independance"...


In many ways, it is clear that the "activists" are now better trained to support this massive dose of hypocrisy, paternalistic easy going, unrealistic level of "criminal negligence" especially when health and human rights are supposed to be a major source of concern. 
In reality, those who got the memory of the discussions are not the countries delegates which turn over is impressive, it is much more the Civil society representatives. By being able to get a foot on the streets of the daily life, and the other one deeply dived in the bocal like a turtle among hundred of red or yellow fishes, ENCOD and many other networks are clearly struggling an Insanity... That sooner or later will fall as the Hemperialistic solutions will appear in reality.



From Vienna,

FARId Ghehioueche, ENCOD SC member



PS : I could have say more about our press conference that was bright but unattended by big media coverage, but soon an audio report will be released because its content is very powerful. Also about the demonstration, but then pictures and videos are already available, but then here below an audio report of the demonstration in Vienna.
Much more have to be said also on the google_debate on tuesday "Prohibition Vs Legalisation"... And next march 24th meeting in Central america, 420 "antiWeed pass" on which also ENCOD should take a statement...



HYPERLINK "http://cba.fro.at/9043" \t "_blank" http://cba.fro.at/9043



Two articles of Drug Reporter about the CND internal lions' cave

HYPERLINK "http://drogriporter.hu/en/node/2036"
A Shared Illusion of the Drug Free World

HYPERLINK "http://drogriporter.hu/en/node/2038"
Game of Thrones at the CND

One masterpiece article that should lead to...
What about Legalisation?

Legalization Debate Takes Off in Latin America

HYPERLINK "http://www.huffingtonpost.com/ethan-nadelmann/legalization-debate-takes_b_1337053.html" \t "_blank"

http://www.huffingtonpost.com/ethan-nadelmann/legalization-debate-takes_b_1337053.html



Another interesting audio report for a global overview

Commission on Narcotic Drugs Meeting 2012: A Preview

HYPERLINK "http://harmreduction.org/publication-type/podcast/sixty/" \t "_blank"

http://harmreduction.org/publication-type/podcast/sixty/

Best regards, 
FARId
 
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