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Come trimmare e seccare correttamente.

mr Bamba

Well-known member
a volte è difficile trimmare

a volte è difficile trimmare

Prometto che prossimamente documenterò meglio... ma per dire...
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ma cosa trimmo qui? l'ho tagliata due giorni fa, come al solito tardiva, prendisole chi le ha viste?
questa è un indica poi! Con le sative vi farò vedere, ma trim pochissimo.
Le forbici migliori sono quelle da barbiere per ovvi motivi.
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edit: al massimo ho usato le pinzette per togliere foglie secche dai bud
 

Erminio

Member
Personalmente quelle forbici sono tra le peggiori che ho provato. Inutilmente pesanti, molla che richiede appunto uno sforzo extra notevole ed essendo abbastanza grandi sono lente da usare.
Sono esattamente ciò che sconsiglerei di usare per un trimming serio, però non voglio assoutamente mettere in discussione il tuo modo di agire, ognuno è diverso e si trova bene in un certo modo
Sul pesanti/dure chissà un fabbro cosa ne penserebbe :biggrin:
Boh, davvero strano come lo stesso attrezzo dia sensazioni così opposte, la molla a me aiuta proprio a non far fatica, aprire le dita con forza verso l'esterno è abbastanza innaturale come movimento, infatti è proprio il motivo che mi ha fatto comprare queste....

Quando si trimma ovviamente le lame si sporcano subito, per cui ogni tot minuti, tipo ogni 10 minuti, riscaldo velocemente le lame con una fiamma e con uno scottex mi porto via la resina. Le lame sono di nuovo lucide come nuove e in un tempo davvero ristretto.
Ho provato anche con dell'alcool ma alla fine è più lento, macchinoso ed è sempre meglio non respirare solventi.
Io levo la resina dalle forbici con una lametta Stanley e grazie all'azione della molla posso pulirle con molta meno frequenza... Solventless, rapidissimo e.... fumabile :D
In questo thread non vorrei affrontare il tema della ''concia'' come già ho scritto. Si parla solo di essiccazione.
Hai ragione, sorry!
Il tema della concia è troppo complesso e dubito che qualcuno ci capisca davvero qualcosa a livello biochimico per cui è sempre un qualcosa di non replicabile e ci sono troppe opinioni discordanti.
Ok, ma quando la fumo la differenza la percepisco eccome, anche senza essere un biochimico, un po' come per un vino, senza essere un enologo lo senti se sa di tappo no???
Per quanto mi riguarda l'erba dovrebbe essere secca e stop, non è tabacco che ha bisogno di una concia perchè altrimenti infumabile, per cui nessuna concia, ma appunto questo è un altro discorso, che se volete si può affrontare in un altro thread :)
Mmmmmm, non capisco bene il "dovrebbe essere secca e stop", vuoi dire che non c'è differenza tra un erba seccata troppo e una seccata giusta??
In che senso? A quale UR ti riferisci?
All'UR dell'erba, tenendo l'igrometro nel barattolo e aspettando che si stabilizzi il valore avrai la percentuale di umidità delle cime.

Se questi sacchetti assorbono l'ossigeno, non vedo perchè questo dovrebbe entrare in un contenitore ermetico.
Il contenitore è ermetico, ma quando lo chiudi, chiudi al suo interno aria che contiene ossigeno, e l'ossigeno ossida no? Mettendo uno di questi assorbi l'ossigeno residuo e rallenti il deperimento ossidativo, cosa ancora più utile se capita di dover riaprire il barattolo per eventuali assaggi.
A livello personale, inoltre, non mi piace usare cose che non servono, anche se sono testate per uso alimentare.
Si presuppone servano, se no che senso avrebbe usarli?! Hai dubbi sulla tossicità?
Non voglio criticare, solo capire... utilissimi a fare cosa? Se i fiori sono chiusi ermeticamente e sono secchi al punto giusto, qual'è l'utilità di questi prodotti?:thinking:
Utili a riportare l'UR stabile nel barattolo dopo eventuali prelievi e ad eliminare l'ossigeno che ad ogni apertura rientrerà all'interno, ovvio che in un barattolo con 5 gr d'erba il problema non si pone, finisce prima...
Comunque penso che aprire un 3d sulla concia possa solo che fare bene, anche perchè ora vorrei capire davvero cosa intendi per "basta che sia secca" :biggrin:
 

red-eyes

Active member
Comunque penso che aprire un 3d sulla concia possa solo che fare bene, anche perchè ora vorrei capire davvero cosa intendi per "basta che sia secca" :biggrin:
Ciao Erminio,
messa giù così mi ricorda il "basta respiri" di periodi ormonalmente fuori controllo :woohoo:
Non penso che nore sia così di "bocca buona" (e soprattutto messo così male :biggrin: ... inquanto a spinelli intendo), penso sottolinei l'importanza maggiore della secca. (poi come dici tu c'è secca e secca), la concia tante volte serve a smaltire gli over, per avere un sapore meno corrotto, insomma per diminuire l'impatto delle minkiate che si fanno durante la coltivazione.
Partendo dal presupposto che per nore gli over sono solo una categoria di persone attempate ... la concia a questo punto diventa totalmente un'incognita, ovvero, ha "solo" lo scopo di far modificare/maturare/degenerare i gusti, gli odori, le conseguenze psico-fisiche ... e qua, come accennava nore, si entra in un campo minatissimo, a meno che non si abbiano basi serie di biologia, chimica e imho anche una buona dose di esperienza, sopprattutto per poter affermare che l'erba con due mesi di concia con parametri xyz sia meglio di una di quattro con parametri wzh o viceversa, facendo il parallelo con l'invecchiamento del vino, i parametri che influiscono sul risultato post concia tempo x, sono talmente tanti che le vere grandi riserve, quasi scompaiono (in rapporto a tutta la produzione) ... quindi? un ottimo vino imbottigliato da 2 o 3 anni, potrebbe equivalere alla secca ... "tipo nore"

oppure devo smettere di scrivere fumando
salut
 
M

marygrace

rete accessorio fondamentale,appoggiare e manipolare meno possibile i buds.io levo prendisole qualche giorno prima,taglio pianta intera,elimino ancora le foglie grandi,lascio quelle sui buds in modo da proteggerli,cercando di non farli toccare.3/4/5 giorni dipende dai fattori U/C°,taglio singolo ramo,cercando di fare il piu piano possibile,stendo su rete,trimmo bene e imbarattolo.dovro togliermi sto viziaccio di trimm a secco.big up have a nice trim


Dopo svariati anni di " trimmaggio " da fresco ho provato , spinto da una discussione trovata in area internazionale ( ne discutevi anche tu Noreason se non ricordo male , hai poi provato ? se volete leggere pareri diversi a riguardo buttate un occhio qua che intervengono alcuni coltivatori coi cosiddetti e vi schiarirete un pò le idee ) sulle differenze tra " wet trim vs dry trim " , mi sono deciso a provare a trimmare da secco leggendo i tanti sostenitori . Senza addentrarmi in discorsi troppo tecnici , posso dire , dopo un annetto a questa parte , che effettivamente mi ritrovo con un erba che sembra mantenere più terpeni , constatato su cloni che mi porto dietro da tempo ; dipende poi come già detto da i valori di umidità e temperatura della stanza adibita all'essiccazione , che potrebbero costringere il coltivatore ad adottare una soluzione rispetto all'altra perché più funzionale alla sua specifica situazione ( esempio : d'inverno faccio una pulizia più approfondita e d'estate una più superficiale in funzione delle condizioni ambientali e climatiche ).

In linea di massima agisco come descritto da Burro , solo che le prendisole le tolgo solo quando raccolgo la pianta , assieme a TUTTE le foglioline senza resina prima di appenderla a testa in giù , le restanti mi danno l'idea che effettivamente proteggano i fiori e contrastino anche la perdita di terpeni ( soprattuto in ambienti troppo secchi ) . L'inconveniente è che si dovrebbe trimmare sopra dei telai ( o anche solo una lastra di vetro ) per non perdere quella parte di tricomi sulla foglia che si perde manovrando i fiori durante la pulizia ( ottenendo dei dry sift ultra puri , trovate dei video su YouTube ) .


Per le forbici Stra quoto Erminio per le bud clean punta curva , le migliori forbici che abbia mai utilizzato , sono perfette sia per la pulizia dei fiori ( anche intensivamente ) che per prendere talee . Super apprezzate da diversi colleghi e da chi puntualmente mi da una mano nel momento della raccolta .

Mi interesserebbe anche approfondire in altra sede il discorso sulla giusta umidità di un fiore prima di essere fumato , essendomi reso conto della differenza tra un fiore seccato , ed uno seccato BENE , oltre alla concia che potrebbe migliorare ( ma anche peggiorare ) il bouquet complessivo o effetto psicoattivo ( quando feci le Malawi , la maggior bontà l'ho avuta dopo 3 mesi di concia ad esempio , altre invece già dopo un mesetto di barattolo perdono quell'intensità/corposità del gusto ) . A mio parere l'erba , dopo essere stata grindata , non deve cadere come briciola , ma deve mantenere quella parte di umidità che un minimo la tiene legata , non so se riesco a far capire cosa intendo .


Sarebbe altrettanto interessante poterne discutere fumando qualche cannone assieme :D Noreason , prima o poi riusciremo a stanarti !! eheheh


Un saluto colleghi !
 

noreason

Natural born Grower
ICMag Donor
Veteran
Sulla questione delle forbici da trimming, il fabbro c'entra poco e poi anche lui, se può, usa presse idrauliche al posto di smartellare su un incudine.

Il concetto è che come un corridore non usa anfibi per correre, un trimmer non usa delle cesoie da siepe per trimmare delle foglioline.

Ovviamente gli esempi nella frase qui sopra sono estremizzati, ma solo per rendere meglio l'esempio.

La teoria alla base del discorso, che come già ho scritto è poi confermata dalla pratica (nel mio piccolo) è che forbici che pesano 50 grammi in più affaticano di più i muscoli. Esattamente come delle scarpe più pesanti affaticano di più le gambe e richiedono uno sforzo maggiore, quindi un dispendio di energie maggiore.

Sulla dimensione delle forbici,ripeto che ognuno ha il suo stile, indubbio però che forbici più lunghe e/o spesse siano più ingombranti. Per cui bisogna fare i conti con questo.

Infine, ricordate sempre che a trimmare può esserci anche una persona già avanti con l'età o fisicamente più debole, per cui quello che a voi non sembra così pesante, o così faticoso, potrebbe esserlo per qualcun altro.


Ok, ma quando la fumo la differenza la percepisco eccome, anche senza essere un biochimico, un po' come per un vino, senza essere un enologo lo senti se sa di tappo no???
Ovviamente. Finora non mi ero espresso più di tanto, ma se vuoi il mio parere le erbe ''conciate'' sanno di tappo. Quelle che ho provato sinceramente non mi hanno colpito e se lo hanno fatto è stato in negativo.
Non per questo affermo qui che la ''concia'' sia sbagliata. Se piace a voi che male c'è...ma a me non piace o comunque fino ad ora non ho trovato niente di buono a ''conciare''.

Tuttavia ti invito a riflettere sull'hasish, su quella pasta oleosa che si definisce in gergo ''scissor hash'' cio`fumo da forbici. Lo hai scritto tu stesso che è fumabile subito, no? Perchè non dovrebbe esserlo la resina che c' è sui fiori? E' forse diversa?
No, semplicemente nei fiori hai una matrice organica umida che impedisce la combustione, per questo la si secca, oltre che per conservarla. Non c'è bisogno di nessuna concia per far maturare la resina o per renderla conservabile, tant'è vero che le alcune tra le migliori estrazioni forse vengono fuori usando proprio fiori freschi, non conciati e neanche secchi.


Mmmmmm, non capisco bene il "dovrebbe essere secca e stop", vuoi dire che non c'è differenza tra un erba seccata troppo e una seccata giusta??
Seccata e chiusa ermeticamente, stop. Nessuna ''concia''... Questo voglio dire.

All'UR dell'erba, tenendo l'igrometro nel barattolo e aspettando che si stabilizzi il valore avrai la percentuale di umidità delle cime.
Ma non esiste l'umidità relativa delle cime! Questa è una di quelle informazioni come la CO2, i LED o cose del genere nelle quali la maggior parte dei grower non sa esattamente di cosa sta aprlando, per cui un pò alla volta vengono fuori delle nozioni ''assurde' 'e completamente sballate.
Se nelle cime ci fosse il 60% di umidità, quelle cime sarebbero substrato per muffe, non cime secche.

Il valore di umidità del fiore può essere espresso in percentuale, ma non relativa alla temperatura, ma al peso secco del fiore.
Cioè: Se il fiore A pesa 10 grammi e contiene il 5% di umidità, vuol dire che il 5% del suo PESO, cioè 0,5 grammi, sono costituiti da acqua.

Il valore che tu leggi all'interno del barattolo non è assolutamente indicativo del contenuto di acqua del fiore, ma solo dell'ambiente in cui si trova il fiore, che è direttamente influenzato dalla presenza di fiori freschi o meno ed anche da altri fattori, ma non è la stessa cosa.
In linea generale di informazione, il contenuto di acqua in un fiore di cannabis secco si potrebbe aggirare intorno al 10%, ma non credo si più.

Usare l'umidità (relativa alla tempratura) per misurare quanto è secco un fiore è un pò come voler misurare quanto è bagnato il mare con un termometro.

Il contenitore è ermetico, ma quando lo chiudi, chiudi al suo interno aria che contiene ossigeno, e l'ossigeno ossida no? Mettendo uno di questi assorbi l'ossigeno residuo e rallenti il deperimento ossidativo, cosa ancora più utile se capita di dover riaprire il barattolo per eventuali assaggi.
In realtà io conservo sottovuoto, per cui di ossigeno ne rimane ben poco, ma anche nel caso di conservare in barattolo, è vero che quel decimo di grammo di ossigeno o meno contenuto nell'aria che resta nel barattolo ossiderà i tessuti organici e i composti organici ossidabili presenti nei fiori, ma una volta che l'ha fatto, una volta che ha ''bruciato'' quello che poteva, poi non resta più ossigeno ad ossidare e rovinare i fiori.

L'ulitilizzo in barattoli ''da tutti i giorni'' cioè in cui tieni l'erba per fumare durante il giorno, bhè si potrebbe avere una qualche utilità, ma tutto dipende dal tasso di assorbimento e dalla sua efficacia sul breve termine.

Si presuppone servano, se no che senso avrebbe usarli?! Hai dubbi sulla tossicità?
Anche le pastiglie di CO2 si presuppone servano, così come i 1500ppm così come altre 1000 stronzate. Quel ''si presuppone'' mi suona come una ''supposta'' che ti infilano su per il culo o almeno ci provano in tutti i modi. Ma questo è un problema della nostra società non del growing in particolare, anche se l'ambiente illegale favorisce hype di mercato senza ritegno, a tutte spese del cliente ancora totalmente ignorante, vittima del passato proibizionismo che lo ha allontanato tantissimo da quello che era una pianta già conosciuta a tanti in epoche passate.

Comunque...sulla tossicità, certo che ho dubbi. Dando una veloce occhiata ho già trovate delle chimicate contenute in questi sacchetti che sinceramente non mi va neanche di stare a cercare i vari mds, perchè non è una cosa che comprerò mai.

Capisco però il loro utilizzo in altri ambiti, come per la conservazione di sigari, che a differenza dell'erba subiscono un VERO processo di concia, molto elaborato e per questo non ammuffiscono ad umidità più elevata e quest'ultima si tiene più alta per conservare gli aromi. Se il sigaro diventa secco è una merda.

Capisco anche l'utilizzo per la conservazione di strumenti musicali, che devono essere al giusto punto di umidità, ma sinceramente, vsito che non sono necessari, sono una delle altre cose che per quanto mi riguarda finisce nell'archivio delel cose che non servono, appunto :)


Comunque penso che aprire un 3d sulla concia possa solo che fare bene, anche perchè ora vorrei capire davvero cosa intendi per "basta che sia secca"
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Assolutamente d'accordo. Aprilo se vuoi, vorrei capirne qualcosa in più anche io, però per favore, non andiamo oltre con il tema ''concia'' su questo thread più di quanto abbiamo già fatto, se vuoi ne discutiamo in pvt, grazie :)
 

CalMag

Well-known member
Veteran
Concordo con Noreason.

Ma a parte il dire la propria, se posso, metto le foto delle forbici che uso e che usavo e dico la mia su entrambe.



In basso le forbici verdi con molla: queste fanno pena.
Hanno un ampia superficie che va a contatto con la resina e per questo si possono bloccare ovvero "senza ritorno" , il che é una perdita di tempo soprattutto quando si vuole avere una forbice "high END" che duri piu di un ciclo o quando non si vuole perdere tempo con alcol su alcol e su alcol.. in più non sono precise e se si prova ad essere precisi, la mano prende un angolazione dove il polso può far male..molla dura o morbida che sia.. son lunghe e scomode per quello che ho detto.


In alto le forbicine lilla, ne ho due paia, le altre non le trovo ma la differenza é solo il marchio.. pagate 2€
Queste hanno una molla non molla di acciaio temperato duro, ma la pressione che bisogna fare é minima rispetto a quelle forbici verdi di cui si parlava..
Non si bloccano per via della resina perché hanno un leggero "GAP" nella parte inferiore della lama.. sono forbici di precisione perfette per accorciare o per "sradicare" le foglioline dalla base inferiore dei fiori.
Non fanno male alle mani nemmeno dopo 300g di fiori.
Hanno un costo ridotto e se ne possono acquistare 2-3 per riserva..


Forbici verdi per tagliare rami dai 3mm in su, ricchi in lignina.

Forbici lilla per trimmare i fiori.

Forbici per tagliare le unghie provate ma scomode, per "leva" l'apertura delle lame é poca con un ampio distacco tra pollice e indice aka perdita di tempo.. altre forbici simili per unghie tipo, possono andare, ma in teoria, se non hanno i buchi per le dita é meglio..
 
Last edited:

mr Bamba

Well-known member
domanda per Nore... ma il sistema sottovuoto non comprime le cime? non schiaccia? Domando eh, nel classico barattolo di vetro le cime rimangono esteticamente perfette. A parte questo non ho tantissima esperienza, ma essendo amatori (parlo degli utenti del foro) non si ha un locale di secca controllato, allora si combatte con le stagioni. Ora sto seccando a 20-24 gradi centigradi ed ur 45-50% che non mi piace, secca troppo in fretta, la soluzione? trimmo le piante intere o quasi, è scomodissimo, ma rallento la secca che per me deve stare almeno tra i 7-10 giorni per avere un prodotto di pregio. non è uguale seccare a gennaio in casa col riscaldamento o a luglio, si trovano compromessi. Anche io preferisco imbarattolare un prodotto secco, che lo controlli un paio di volte poi chiudi definitivamente, i processi di concia sono rischiosi e fatti di fermentazioni anaerobiche difficilmente controllabili, il termoigrometro non è la bibbia, ma quando si hanno 50% di ur nel barattolo si può chiudere tranquilli, è un riferimento. Sulla pulizia sto sperimentando, certe cime non si capisce, con altre è più facile. io sono amante d cime mature, molto mature, specie le sative non si capisce spesso , code di volpe e pistilli bianchi sempre, le prendisole cadute tutte ecc... un novizio tipico che coltiva ibridi di skunk la vede la pianta pronta, io ultimamente ho difficoltà, se non porto in fioritura inoltrata non capisco, non parlo di tricomi. Quello che voglio dire è che la secca va variata a seconda dei valori, possibili e tangibili... mai sotto la settimana, mai oltre le due.
 

mr Bamba

Well-known member
una volta che l'erba sta nel barattolo avviene una redistribuzione dell'umidità nelle cime contenute, naturalmente con la secca avremmo cime secche fuori e non dentro, ovvero non sarà distribuita ugualmente l'umidità, la concia è fatta di questo e di fermentazioni anearobiche difficilmente controllabili. un erba bella secca risolve i problemi, allora, possiamo dire che quando al tatto è croccante è pronta, NESSUNO PUò DIRLO.
io nel dubbio mi sfascio
 

CalMag

Well-known member
Veteran
Se posso dire la mia partecipando, potrei farti ragionare su alcuni punti bamba.

In genere tenere un pò di sottovuoto, nei sacchetti é meglio che tenerla nei barattoli:

1) % di ossigeno e aria nei sacchetti minore rispetto a quella nei vasi
- ossidazione dei tricomi piu lenta;
- se situata anche in un posto fresco, il processo di ossidazione é ancora piu lento quindi il prodotto risulterà migliore in fumata sotto ogni aspetto

2)é possibile tenere le cime distanziate utilizzando i rulli di plastica e appoggiando il sacchetto su una superficie piana.

3) la pressione dell'erba sull'erba nei barattoli c'é eccome, se pensi a quando apri un barattolo dopo una settimana e lo metti sottosopra e l'erba rimane come un ammasso con la forma del vaso.
- questo a prescindere da quanto é secca, la resina di una cima vuole sempre avere un minimo di umidità e quindi appiccicosità e le cime potrebbero incollarsi tra di loro rovinando la forma del fiore e i tricomi.

Esistono macchinari che fanno il sottovuoto con la funzione Anti-Crust, adatta a materiali organici fragili. Ma in genere si può stabilire a occhio quanto aspirare dai sacchetti. Non rimane mai proprio un sottovuoto, ma allo stesso tempo il volume del sacchetto é inferiore al volume del barattolo a parità di volume di cime.

Io ho un ambiente di secca con t 15-16 e ur 28/36%

Ho seccato anche a t 19 ur 30/45(senza immissione attiva dall'esterno)

Meno tempo i fiori hanno contatto con l'aria, meglio é per i tricomi, un ambiente può essere controllato, ma ha senso da un chilo in su dove le cime son tante e l'ambiente di secca non può di certo essere un buco di gb.. una stanza dedicata alla secca in base a con quanto materiale ci ritroviamo a fine cicli.. questo permette di sapere quale deumidificatore prendere, capire se c'é la possibilità di aspirare da un lato di locale ombreggiato tramite finestra o meglio ancora se possibile in un sotterraneo dove i parametri sono piu uniformi.. se il budget é limitato, estrazione ed immissione is the way.

Ad ogni modo se secca prima sopra ho scritto perché puoi considerarla come qualcosa di positivo, facendoci la mano, dopo 5-6 cicli si capisce al tatto quando é secca o meno, lo si vede anche da come brucia testandola, ma in genere se é secca, brucia bene, non lascia troppi residui scuri sul filtro, ha un gusto proprio, si vedono unicorni, e non ritorna morbida dopo 1-2 settimana/e nei sacchetti/vasi..

Non é il giorno o due a fare la differenza a livello hobbystico, se al tatto é croccante e non si sbriciola solo guardandola, si può continuare a seccarla o curarla come dicono altri finché non ritorna morbida e questo può voler dire 2-3 aperture per ricambi d'aria almeno..

Però una volta che conosci il tuo ambiente, sai che puoi tenerla quel giorno in piu a seccare, imparando il "quanto secco é secco?"..

Anche il termoigrometro può andare bene, ma basta il tatto, anche l'umano capisce se in base a quella consistenza c'é il rischio muffa o altro se si ha un minimo di esperienza.

Alcune grandi aziende in america di cui sono a conoscenza di informazioni, utilizzano stanze sotto terra dove l'umidità e la temperatura é più stabile, piu facilmente ed economicamente controllabile tramite deumi/umi/AC, monitorato con centraline che si trovano in commercio anche a prezzi bassi..

Ovviamente anche loro trimmano a secco e appendono i rami.. ma hanno a che fare con 20-30+ kili e tra i trimmer elettrici per quella scala, ne esistono alcuni "decenti" ma solo per DRY, per cui quella é la loro unica opzione, altri grower nel business che conosco, trimmano da bagnato e seccano sulle drynet..

-seccare sulle drynet diminuisce di rovinare interi raccolti, per via di muffe ed é la prima cosa a cui pensare se si vuole pensare
-il seccare in 4-7 giorni e conservare l'erba al fresco e leggermente sottovuoto preserva terpeni,psicoatt. e qualità in generale che si trovano in fumata.

-

Ho trimmato e seccato, come Noreason spiega meglio di molti altri, sempre con passione ed esperienza e il prodotto finale lo ho apprezzato molto, potendo farmi un idea di come riconoscere anche il vero feno puzzone anche dopo il taglio.. potendo capire anche quanti grammi si tirano giu con onesta, non quindi con 65+ % ur come alcune erbe che mi son visto passare davanti da altri grower..il mio 65% sta per morbido :p

Nel dubbio, per chi se lo chiede, un erba troppo secca é quella che premendola con un minimo di pressione si sgretola e che con un minimo di movimento si vede cadere frammenti organici/vegetali.. anche solo lasciando 2cm di ramo su 2-3 cime di diverse dimensioni é possibile sapere quando si é andati oltre, se si piega e le fibre esterne non si rompono allora non ha seccato per nulla, se si piega e le fibre esterne si rompono allora ha probabilmente bisogno di un paio di giorni(cime lunghe un pollice umano), rami che si spezzano sono secche, solo da tenere d'occhio nei sacchetti/vasi per 3-4 giorni.. se si spezza il ramo e prendendo una piccola cima da "test" schiacciandola si frantuma in briciole é troppo secca.. l'erba che mi ha tenuto stanotte sveglio si fa separare/grindare con due-tre dita senza sbriciolare,spolverare, profuma lievemente di frutti di bosco e panna dolce, e brucia bene nel vapo e mi rincoglionisce..

mi dimentico se tirare con il vapo o se soffiarci dentro..

Se l'erba ci soddisfa, questa soddisferà anche amici e parenti.. sono pochi i punti da seguire ed é più facile da fare liberandosi dalle domande o dubbi e seguendo direttamente le linee imparando sul proprio raccolto anche se può sembrare rischioso tenendo conto dei dubbi o lacune.. ma é cosi che si impara, facendolo in un modo e osservando i cambiamenti, se non va bene facendo cosi con un minimo di testa si capisce da soli come risolvere a problemi..

:wave:
 

CalMag

Well-known member
Veteran
Vorrei fare una considerazione riguardo quel mito che è la concia

Qualche volta ci siamo trovati a scambiare opinioni con Noreason, che racconta che non fa fare concia ai fiori, li secca sufficientemente da poterli imbarattolare subito e via così
Dice anche che quando il fiore è seccato c'è da stare attenti a maneggiarlo perché la resina cade facilmente
Da questo posso evincere che la concia non sia affatto un buon metodo per conservare l'erba.

Ma non sono d'accordo dopo aver visto che, sicuramente per differenze di ur in ogni fiore, c'è differenza tra uno che è conciato e uno che non lo è.
Vorrei partire innanzitutto dalla considerazione che non è detto che nel barattolo l'ur sia uniforme: noto che la parte inferiore, aperto il barattolo, se non è troppo secco, risentirà sempre del mappazzone che ha sopra, non riuscirà a respirare bene e seccherà più tardi

Detto ciò, credo che un fiore conciato sia meglio sotto tutti i punti di vista che uno non conciato: alla decarbossilazione si unisce la fermentazione della resina che porterà ad una cristallizzazione del tutto
Per questo non sono neanche d'accordo Nore, quando dici che la resina viene giù in un soffio: per quel che ho visto, un fiore conciato è cristallizzato e lo puoi maneggiare tranquillamente
Invece credo che la resina venga giù quando il fiore è stato seccato troppo, essendo sceso sotto l'ur ottimale per il processo di fermentazione

Giustamente come qualcun'altro, mi prendo la briga di provare una cima per pianta che ho in giardino verso le ultime settimane di fioritura, questo tramite vaporizzatore a temperature poco piu alte di quella che uso per i fiori secchi..
Ovviamente sento sia il gusto vegetale che il riflesso dell'odore del profilo terpenico, sento anche l'effetto dei psicoattivi, non é secca, nulla cade ma tutto incolla.

Poi subito dopo secco, una volta secca gli odori sono deboli, dopo una settimana gli odori ritornano ma come tu parli di una "cristallizzazione del tutto" e "fermentazione", allora potrei chiederti cosa intendi per cristallizzazione?

Quando taglio una pianta la taglio che ha i tricomi maturi o meglio, soggettivamente parlando maturi per me, e sappiamo tutti benissimo quali sono le conseguenze di quella che per te é "fermentazione" e per me "ossidazione", parliamo della stessa cosa, della resina, quella che abbiamo controllato al microscopio e quella che desideriamo rimanga matura sempre e come quando abbiamo Tagliato la pianta.

L'ossidazione non é un processo che degrada la clorofilla soltanto, ma ossida anche le teste dei tricomi e questo lo si può vedere con un microscopio su una cima curata per 1-2 mesi.

Il fatto che alcuni congelino in barattoli ermetici la propria erba o che utilizzino altri sistemi moderni per non lasciar degradare/ossidare nulla di quello che ci serve, é solo un piccolo aspetto come quello del metodo preferito mio, tuo, suo o loro sul trimming/taglio/secca etc..

Un erba che concia e che ha bisogno di un ur piu alta magari della mia per potersi ossidare, convertire gran parte del thc --> cbn per cosi alterare tutto ciò che era un profilo visivo che avrei voluto mantenere in un qualcosa di piu morbido sicuramente profumatissimo e da farci rilassare sul divano.. Beh se un erba é secca ma non si sgretola in polvere, che non brucia velocemente e male, che non gratta in gola e che non mi appiccichi troppo le mani o il grinder per spezzettarla, é solo un profitto a livello qualitativo no?

Per il profumo invece che é l'unica cosa positiva per molti smoker al momento della scelta in un coffe per esempio, conciata o meno questo é solo l'after di ciò che é già stato deciso dal fenotipo/genetica, se un erba profuma poco da secca non sempre la colpa é di un metodo verso l'altro, ma del fenotipo che coltiviamo..

Fin quando i fiori tagliati o meno hanno una minima di percentuale d'acqua all'interno, questi vogliono rimanere "vivi" quindi nessun processo va a morire, se una cima secca ha un minimo odore anche solo minimamente percettibile nelle peggiori dei casi(in un certo senso) significa che proprio come un hash fatto tramite water funnel o ice profumi meno di un drysift per esempio, la stessa resina nella cima con quel minimo odore contiene acqua/umidità e quell'umidità per via della temperatura si espande nel vaso o nel sacchetto facendoci sentire una "sbanfa" di odore buono all'aprire del contenitore..

Il fatto che l'odore é percettibile anche in cime che stanno al fresco può benissimo essere per via dell'umidità, ma ad ogni modo un minimo quell'erba vuole emanare odore, il quanto é al 50% dato dalla sua umidità che inizialmente da questo effetto per poi perdersi se le temperature sono alte o che va a migliorare o mantenersi se la temperatura é bassa.. ma ora si parla di odore e Questa vuol pur sempre essere 50% essenza del fenotipo.

poco tempo fa ho comprato dell'erba tenuta sottovuoto
se devo essere sincero, il sapore l'ho sentito un po' alterato, indistinguibile e non mi convince affatto

Ciao Krinkle, un pò sottovuoto non é sottovuoto, non sono precisino ma intendo uno stato in cui le cime non sono schiacciate, dove c'é una minima quantità d'aria e i fiori si possono muovere..

Ho usato il termine sbagliato anche se uso il vacuum per il sottovuoto per aspirare l'aria..

Ovviamente chi fa sottovuoto 100% é un altra cosa e ti appoggio, questo rovina tutto, forma dei fiori, possibilità di muffe, tricomi che rimangono nel sacchetto quando leviamo i fiori.. classica erba da strada..

Per questo tipo di sacchetti, quando si vanno a chiudere hanno bisogno di un margine di spazio non occupato, facendo in questo modo però il sacchetto può risultare un pò gonfio, per questo aziono per 1s il vacuum e poi termosaldo la plastica per quanto serve..

Se si lascia poco margine per la chiusura, il sacchetto risulterà come un airbag, un cuscino che cerca di esplodere..

Son due cose diverse dal sottovuoto, ma uso la stessa macchinetta, gli stessi sacchetti e il "un pò" :p

Peace!
 
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CalMag

Well-known member
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sì mi era venuto in mente questo tipo di conservazione, ma diciamo che non ho mai erba in quantità industriali da conservare molto a lungo, perciò i barattoli di vetro mi sono sempre sembrati sufficienti
l'erba che avevo acquistato sottovuoto era autoprodotta
magari come fai tu può venire meglio, ma dovrei prendere confidenza con certe tecniche
io non ho mai visto neanche una macchinetta per il sottovuoto :biggrin:

Si tratta solo di precisione qua dal mantenimento delle forme, minor superficie dei fiori a contatto con altri fiori, processi chimici piu lenti etc..

Ma anche i barattoli vanno bene per il "proprio", alla fine tutti noi quassu coltiviamo per noi, però come penso direbbe anche nore, se un metodo ci piace, lo teniamo, se magari tu provi quello che va a genio a me, magari non ti ci ritrovi..

Quindi anche solo una guida vuole essere solo uno dei vari sentieri che ci portano alla cima del monte, i sentieri son tanti, ma le altezze dei monti cambiano.. se si ha a disposizione l'economia per sperimentare con cognizione, la passione e la professionalità questi ci portano ad avere quell'esperienza in piu rispetto a prima. Rischiando si impara, usando la testa e studiando quindi senza basarsi solo sull'intuito, la probabilità di rischiare per qualcosa di positivo é alta.

Direi che alla fine l'esperienza più positiva é sbagliare, come magari tutto ciò che leggo coltivo o scrivo lo é..sbagliato eheh

Tanto ad ogni modo si impara qualcosa ogni giorno e si é sempre più preparati in qualcosa che in qualcos'altro.. una guida come dicevo é una strada/sentiero, ma anche un risultato di esperienze personali.. Io non scriverei mai una guida o una frase senza esperienzE in quel determinato argomento, basta provare..

Il lavoro di Noreason lo ritengo positivo, un alternativa che potrei definire moderna perché si distingue da altre tecniche usate da molti anni..

Coltivo outdoor e devo tener conto di molti fattori ambientali, non modifico nulla.

Coltivo indoor e devo tener conto di avere la pazienza di diventare un elettricista, idraulico, economista(setup costa, gli upgrade ci fregano) etc.. oppure si studia senza far nulla e si prova tenendo 1-2 persone che ne hanno passate a pacchi di esperienze e si segue da distante cercando argomenti di chimica, biologia etc per confermare la "teoria" o anche solo un ipotesi interessante e si prova, altrimenti si schiariscono i dubbi come giustamente faccio io, te, tutti nessuno escluso e si arriva ad altre decisioni o teorie e si ricomincia da capo..

Ps. Ti volevo lasciare una rep ma devo aspettare 1 giorno per ricominciare con quello che ritengo essere la benzina che stimola i membri quassu a condividere e discutere.. (ti ho dato un helpfull)

:wave:
 

Erminio

Member
Sulla questione delle forbici da trimming, il fabbro c'entra poco e poi anche lui, se può, usa presse idrauliche al posto di smartellare su un incudine.

Il concetto è che come un corridore non usa anfibi per correre, un trimmer non usa delle cesoie da siepe per trimmare delle foglioline.

Ovviamente gli esempi nella frase qui sopra sono estremizzati, ma solo per rendere meglio l'esempio.

La teoria alla base del discorso, che come già ho scritto è poi confermata dalla pratica (nel mio piccolo) è che forbici che pesano 50 grammi in più affaticano di più i muscoli. Esattamente come delle scarpe più pesanti affaticano di più le gambe e richiedono uno sforzo maggiore, quindi un dispendio di energie maggiore.

Sulla dimensione delle forbici,ripeto che ognuno ha il suo stile, indubbio però che forbici più lunghe e/o spesse siano più ingombranti. Per cui bisogna fare i conti con questo.

Infine, ricordate sempre che a trimmare può esserci anche una persona già avanti con l'età o fisicamente più debole, per cui quello che a voi non sembra così pesante, o così faticoso, potrebbe esserlo per qualcun altro.


Ovviamente. Finora non mi ero espresso più di tanto, ma se vuoi il mio parere le erbe ''conciate'' sanno di tappo. Quelle che ho provato sinceramente non mi hanno colpito e se lo hanno fatto è stato in negativo.
Non per questo affermo qui che la ''concia'' sia sbagliata. Se piace a voi che male c'è...ma a me non piace o comunque fino ad ora non ho trovato niente di buono a ''conciare''.

Tuttavia ti invito a riflettere sull'hasish, su quella pasta oleosa che si definisce in gergo ''scissor hash'' cio`fumo da forbici. Lo hai scritto tu stesso che è fumabile subito, no? Perchè non dovrebbe esserlo la resina che c' è sui fiori? E' forse diversa?
No, semplicemente nei fiori hai una matrice organica umida che impedisce la combustione, per questo la si secca, oltre che per conservarla. Non c'è bisogno di nessuna concia per far maturare la resina o per renderla conservabile, tant'è vero che le alcune tra le migliori estrazioni forse vengono fuori usando proprio fiori freschi, non conciati e neanche secchi.


Seccata e chiusa ermeticamente, stop. Nessuna ''concia''... Questo voglio dire.

Ma non esiste l'umidità relativa delle cime! Questa è una di quelle informazioni come la CO2, i LED o cose del genere nelle quali la maggior parte dei grower non sa esattamente di cosa sta aprlando, per cui un pò alla volta vengono fuori delle nozioni ''assurde' 'e completamente sballate.
Se nelle cime ci fosse il 60% di umidità, quelle cime sarebbero substrato per muffe, non cime secche.

Il valore di umidità del fiore può essere espresso in percentuale, ma non relativa alla temperatura, ma al peso secco del fiore.
Cioè: Se il fiore A pesa 10 grammi e contiene il 5% di umidità, vuol dire che il 5% del suo PESO, cioè 0,5 grammi, sono costituiti da acqua.

Il valore che tu leggi all'interno del barattolo non è assolutamente indicativo del contenuto di acqua del fiore, ma solo dell'ambiente in cui si trova il fiore, che è direttamente influenzato dalla presenza di fiori freschi o meno ed anche da altri fattori, ma non è la stessa cosa.
In linea generale di informazione, il contenuto di acqua in un fiore di cannabis secco si potrebbe aggirare intorno al 10%, ma non credo si più.

Usare l'umidità (relativa alla tempratura) per misurare quanto è secco un fiore è un pò come voler misurare quanto è bagnato il mare con un termometro.

In realtà io conservo sottovuoto, per cui di ossigeno ne rimane ben poco, ma anche nel caso di conservare in barattolo, è vero che quel decimo di grammo di ossigeno o meno contenuto nell'aria che resta nel barattolo ossiderà i tessuti organici e i composti organici ossidabili presenti nei fiori, ma una volta che l'ha fatto, una volta che ha ''bruciato'' quello che poteva, poi non resta più ossigeno ad ossidare e rovinare i fiori.

L'ulitilizzo in barattoli ''da tutti i giorni'' cioè in cui tieni l'erba per fumare durante il giorno, bhè si potrebbe avere una qualche utilità, ma tutto dipende dal tasso di assorbimento e dalla sua efficacia sul breve termine.

Anche le pastiglie di CO2 si presuppone servano, così come i 1500ppm così come altre 1000 stronzate. Quel ''si presuppone'' mi suona come una ''supposta'' che ti infilano su per il culo o almeno ci provano in tutti i modi. Ma questo è un problema della nostra società non del growing in particolare, anche se l'ambiente illegale favorisce hype di mercato senza ritegno, a tutte spese del cliente ancora totalmente ignorante, vittima del passato proibizionismo che lo ha allontanato tantissimo da quello che era una pianta già conosciuta a tanti in epoche passate.

Comunque...sulla tossicità, certo che ho dubbi. Dando una veloce occhiata ho già trovate delle chimicate contenute in questi sacchetti che sinceramente non mi va neanche di stare a cercare i vari mds, perchè non è una cosa che comprerò mai.

Capisco però il loro utilizzo in altri ambiti, come per la conservazione di sigari, che a differenza dell'erba subiscono un VERO processo di concia, molto elaborato e per questo non ammuffiscono ad umidità più elevata e quest'ultima si tiene più alta per conservare gli aromi. Se il sigaro diventa secco è una merda.

Capisco anche l'utilizzo per la conservazione di strumenti musicali, che devono essere al giusto punto di umidità, ma sinceramente, vsito che non sono necessari, sono una delle altre cose che per quanto mi riguarda finisce nell'archivio delel cose che non servono, appunto :)


Assolutamente d'accordo. Aprilo se vuoi, vorrei capirne qualcosa in più anche io, però per favore, non andiamo oltre con il tema ''concia'' su questo thread più di quanto abbiamo già fatto, se vuoi ne discutiamo in pvt, grazie :)
Scusa Nore non volevo inquinare la tua guida, pensavo fosse più un confronto, ma in effetti ora mi rendo conto che ho sempre affrontato questo argomento molto alla buona, per cui meglio che ora torno a studiare, interverrò quando avrò l’esperienza sufficiente!



P.s. Saranno pure forbici da siepe, ma più le guardo più mi confondo :D

picture.php


P.s.2 La resina in quanto oleosa a contatto con la plastica dei sacchetti sottovuoto siete sicuri che non assorba ftalati o merde simili?

Buon proseguimento :tiphat:
 

noreason

Natural born Grower
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In linea di massima agisco come descritto da Burro , solo che le prendisole le tolgo solo quando raccolgo la pianta , assieme a TUTTE le foglioline senza resina prima di appenderla a testa in giù , le restanti mi danno l'idea che effettivamente proteggano i fiori e contrastino anche la perdita di terpeni ( soprattuto in ambienti troppo secchi ) .


L'inconveniente è che si dovrebbe trimmare sopra dei telai ( o anche solo una lastra di vetro ) per non perdere quella parte di tricomi sulla foglia che si perde manovrando i fiori durante la pulizia ( ottenendo dei dry sift ultra puri , trovate dei video su YouTube ) .
Riferendomi alle parti riportate in grassetto...mi sembra un controsenso proteggere i fiori e poi far cadere della resina.

Se la resina cade la qualità diminuisce -aka- ci sono meno terpeni e e meno cannabinoidi in generale. Resina che appunto se viene raccolta dà vita a degli ottimi dry sift. Però sul fiore quella resina non c'è più purtroppo. Ciò non vuol dire che non sia buono, ma se da 100 gr. di fiori porti via 10gr. di resina, hai abbassato drasticamente la qualità dei fiori...e a buon intenditor, poche parole.


A mio parere l'erba , dopo essere stata grindata , non deve cadere come briciola , ma deve mantenere quella parte di umidità che un minimo la tiene legata , non so se riesco a far capire cosa intendo .
IMHO:
Erba troppo secca = polvere.
Erba secca al punto giusto = briciole separate tra loro che tendono ad appiccicarsi, ma restano separate.
Erba non secca al punto giusto = pezzettoni che tendono a diventare palline.

Ovviamente il tutto con le dita, non con il grinder.
 

noreason

Natural born Grower
ICMag Donor
Veteran
domanda per Nore... ma il sistema sottovuoto non comprime le cime? non schiaccia? Domando eh, nel classico barattolo di vetro le cime rimangono esteticamente perfette.

Il vuoto sarà nell'odine delle decine di mbar, ovviamente in negativo. Un vuoto troppo leggero per deformare le cime. La plastica neanche le tocca in tanti punti. Non devi immagginare un vuoto spinto, dove la plastica aderisce perfettamente al contenuto.

Il risultato tra barattoli e sacchetti non cambia.

Un minimo di resina rimane sempre nel sacchetto, ma questo ovunque, anche nel vetro.


i processi di concia sono rischiosi e fatti di fermentazioni anaerobiche difficilmente controllabili, il termoigrometro non è la bibbia, ma quando si hanno 50% di ur nel barattolo si può chiudere tranquilli, è un riferimento.

Io preferisco tastare qualche cima tra le più grandi e sbriciolare un fiore. A quel punto so già se posso chiudere definitivamente o devo ancora lasciare ad asciugare quel filo di umidità rimasta.
Vado avanti da anni così ed è diventato ormai uno standard da rispettare.

Quello che voglio dire è che la secca va variata a seconda dei valori, possibili e tangibili... mai sotto la settimana, mai oltre le due.

Una SLH seccata per due giorni sul termosifone di casa si piazzò tra le prime a qualche cup negli anni passati al Prenestino...pianta non mia ma di un utente di ICMag...non sarà stata al top, ma evidentemente non era neanche male...
 

noreason

Natural born Grower
ICMag Donor
Veteran
Ma non sono d'accordo dopo aver visto che, sicuramente per differenze di ur in ogni fiore, c'è differenza tra uno che è conciato e uno che non lo è.
Vorrei partire innanzitutto dalla considerazione che non è detto che nel barattolo l'ur sia uniforme: noto che la parte inferiore, aperto il barattolo, se non è troppo secco, risentirà sempre del mappazzone che ha sopra, non riuscirà a respirare bene e seccherà più tardi

Un fiore secco contiene una X percentuale di umidità a prescindere da quale sia il suo calibro. E' uguale per tutti, sia per i fiorellini piccoli che per quelli grandi. Cambiano i tempi con cui si raggiunge quel valore di umidità, ma alla fine si seccano allo stesso modo, ammesso che prima non ammuffiscano. Si seccano allo stesso modo perchè l'atmosfera a cui sono esposti è la stessa.

Se così non è, bisogna aspettare prima di imbarattolare o imbustare.

Se nel fondo del barattolo o della busta i fiori sono morbidi, questi sono stati messi dentro troppo presto e/o è stato riempito troppo il barattolo/busta.

Quando si riapre per far prendere aria, che sia un barattolo, un contenitore o una busta, l'aria deve poter passare con relativa facilità anche verso il fondo del barattolo, per questo andrebbe riempito con un certo criterio.


Detto ciò, credo che un fiore conciato sia meglio sotto tutti i punti di vista che uno non conciato: alla decarbossilazione si unisce la fermentazione della resina che porterà ad una cristallizzazione del tutto

Cristallizzazione?

Per questo non sono neanche d'accordo Nore, quando dici che la resina viene giù in un soffio: per quel che ho visto, un fiore conciato è cristallizzato e lo puoi maneggiare tranquillamente
Invece credo che la resina venga giù quando il fiore è stato seccato troppo, essendo sceso sotto l'ur ottimale per il processo di fermentazione

La fermentazione è solo uno dei processi che può avere luogo in un fiore lasciato umido. Vi sono gli enzimi, batteri di vario tipo, lieviti e muffe che nell'arco di 100km sono differenti in basi alle condizioni climatiche e ad altri fattori esogeni, non sono processi controllabili e replicabili.

Prendiamo in considerazione solo la fermentazione. Per produrre del pane tutti noi sappiamo che serve del lievito, giusto? No. Sbagliato.
In realtà il lievito che tutti conosciamo, cioè il lievito di birra è solo una scorciatoia che è risulatata vincente per la sua replicabilità, ma in realtà, il pane fermenta da solo, perchè qualsiasi ambiente è contaminato naturalmente da lieviti e batteri di tante specie diverse, differenti da posto a posto, che a lungo andare producono una degradazione degli amidi contenuti nella farina in tanti modo diversi, portando ad una produzione di sottoprodotti di vario genere e conferendo al pane un altro sapore ed altre caratteristiche.
Questo è il concetto alla base del lievito madre, la cui composizione, e quindi anche i suoi effetti finali, sono diversi da ''panetto'' a ''panetto''.

Idem per i birrifici che ancora producono birra senza usare lieviti ma facenso fermentare all'aria aperta.

Idem per altre tante cose, così come per l'erba.

Detto ciò, ribadisco che se a qualcuno piace fare la concia alla propria erba, bhè che lo faccia. Nessuno glielo impedisce, però di nuovo, cerchiamo di lasciare questo discroso fuori da questo thread per favore. I prossimi post a tema ''concia'' li cancellerò altrimenti questo thread perde il suo vero senso.


poco tempo fa ho comprato dell'erba tenuta sottovuoto
se devo essere sincero, il sapore l'ho sentito un po' alterato, indistinguibile e non mi convince affatto

Ma non puoi giudicare il metodo di conservazione da un prodotto che non conosci davvero, avendolo comprato. Io quando scrivo di sottovuoto è perchè lo faccio sull'erba coltivata da me, cloni che coltivo da anni, per cui so com'è prima, dopo e anche durante.
 

noreason

Natural born Grower
ICMag Donor
Veteran
Scusa Nore non volevo inquinare la tua guida, pensavo fosse più un confronto, ma in effetti ora mi rendo conto che ho sempre affrontato questo argomento molto alla buona, per cui meglio che ora torno a studiare, interverrò quando avrò l’esperienza sufficiente!

Ma figurati, quale inquinare. Nascono sempre discussioni interessanti :)
L'unica cosa che mi ero ''promesso'' all'aprire il thread, era di non trattare di concia, sapendo che è ancora un argomento scottante. Per questo volevo lasciarlo fuori non avendo la benchè minima idea di quali processi siano coinvolti se non a grandi linee, da ignorante e non da biochimico e oltretutto anche da profano della concia, perchè si ho provato, ma il 90% dei fiori che ho coltivato non sono stati conciati per nulla, per cui da ''contadino'' non ho informazioni per esprimermi davvero in merito.
Cioè..per me si dovrebbe iniziare proprio dalla definizione di ''concia'' che come il termine ''polline'' anni addietro ha confuso molte persone che non capivano che relazione c'era tra il polline di maschio di cannabis, con il ''fumo'', oggi non si capisce bene cosa sia e cosa non sia una concia.

Però appunto ben venga il discorso in un altro thread :)



P.s.2 La resina in quanto oleosa a contatto con la plastica dei sacchetti sottovuoto siete sicuri che non assorba ftalati o merde simili?

Io uso questi: http://www.foodsaver.it/savefood.aspx
Se qualcuno conosce qualcosa in più al riguardo ben venga. Ad esame visivo/olfattivo i sacchetti non alterano nessun aroma apparentemente, la plastica rimane perfettamente trasparente, non si nota nulla di anomalo e non ho mai ricevuto feedback negativi da amici grower che li usano.

:wave:
 
M

marygrace

Riferendomi alle parti riportate in grassetto...mi sembra un controsenso proteggere i fiori e poi far cadere della resina.

Se la resina cade la qualità diminuisce -aka- ci sono meno terpeni e e meno cannabinoidi in generale. Resina che appunto se viene raccolta dà vita a degli ottimi dry sift. Però sul fiore quella resina non c'è più purtroppo. Ciò non vuol dire che non sia buono, ma se da 100 gr. di fiori porti via 10gr. di resina, hai abbassato drasticamente la qualità dei fiori...e a buon intenditor, poche parole.

Controsenso ? Credevo avessi già presente cosa intendevo nelle parole sopra , visto che se n'è parlato anche nel thread che ho linkato dove anche tu hai partecipato alla discussione ... come ti chiedevo , hai più provato a sperimentare le esperienze e impressioni che certi utenti hanno descritto ? In molti sostengono che trimmando da secco si abbia una qualità migliore , ed io me ne sono accorto dopo aver da sempre trimmato da fresco .


Non capisco perché dici che la qualità diminuisce ... ovvio che bisogna essere leggeri nel manovrare e precisi nel trimmare , in queste condizioni la parte di tricomi che viene persa è relativa a quella parte presente sulla foglia che in ogni caso sarebbe stata destinata al trim non alla cartina , non si va a perdere quella presente sui calici , preferisco infatti trimmare i fiori quando le foglie non sono troppo secche ma ancora con una % di umidità che non le fa sbriciolare toccandole e i tricomi cadono con molta più difficoltà .

Poi ognuno ha le sue opinioni ed idee , non voglio convincere nessuno , semplicemente condividere ciò che ho potuto constatare personalmente ; ma a mio modesto parere ( generalmente ) , trimmare da fresco non è l'operazione da preferire e leggendo quel thread se ne possono intuire facilmente le ragioni , che superano di gran lunga il "perdere" un po' di tricomi a quanto pare ( 10g su 100g mi sembra abbastanza esagerato e improbabile ) ... nemmeno io ho sentito differenze nella potenza di stessi cloni che ormai conosco bene , ma nell'intensità dei sapori eccome ... ma per capire se possa essere di proprio gusto o meno , effettivamente bisogna provarci .


:wave:
 

noreason

Natural born Grower
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Altro dettaglio che ritengo però fondamentale e che avevo dimenticato di scrivere, cioè che a seconda della tolleranza dimensionale del singolo paio di forbici comprate, le lame potrebbero avere più o meno gioco.
Io uso lo stesso paio di forbicine da tanto, anche se ne ho provate altre, perchè hanno un ''gioco'' delle lame perfetto. Non fanno frizione l'una contro l'altra, per cui risultano sempre leggerissime nei movimenti di apertura/chiusura.

Per cui la conclusione è che lame troppo ravvicinate, la cui tolleranza è ad interferenza alta, cioè che sfregano molto tra di loro, saranno scomode da usare per quanto leggere, perchè richiederanno uno sforzo inutile.
Avere il ''culo'' di beccare delle lame con la giusta tolleranza è difficile, ma se le forbici si possono provare e non sono chiuse in confezione, ci si rende conto subito di quali hanno lame ad alta interferenza o quali hanno lame con una tolleranza ampia. Quelle che richiedono meno sforzo sono quelle giuste.

Questo discorso è vallido per tutti i tipi di forbici.


Sulla questione della resina....proprio oggi trimmando non ho pulito le forbicine per un bel pò per notare quanto sforzo mi richiedesse l'apertura delle lame con tutta la resina che gli era rimasta appiccicata.
Ciò che ho notato è che non richedee nessuno sforzo aggiuntivo! Le lame si aprono allo stesso modo.

Ciò che cambia e che rompe davvero le palle, rallentando il lavoro, è che man mano che si accumula resina sulle lame, sempre più foglioline e parti di foglioline tenderanno a rimane attaccate alle lame, per il semplice fatto che sono super appiccicose.
Per cui ho perso molto più tempo e trimmando scomodamente per togliere le parti di foglie che puntualmente rimanevano attaccate alle lame, che per essermi sforzato ad aprire le lame, che come ho detto non mi sembrava richiedesse uno sforzo maggiore,.

Per cui le lame secondo me andrebbero pulite comunque, per evitare che restino attaccati pezzi di foglie rendendo il trimming scomodo e meno efficiente.

Pulirle con accendino e scottex richiede 10 secondi e le lame tornano pulite. Però cos¡ non si raccoglie la resina, che al massimo può essere inalata al volo, che non è male alla fine, ha un che di mistico il gesto...e anche l'effetto :biggrin:
 

noreason

Natural born Grower
ICMag Donor
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Controsenso ? Credevo avessi già presente cosa intendevo nelle parole sopra , visto che se n'è parlato anche nel thread che ho linkato dove anche tu hai partecipato alla discussione ... come ti chiedevo , hai più provato a sperimentare le esperienze e impressioni che certi utenti hanno descritto ? In molti sostengono che trimmando da secco si abbia una qualità migliore , ed io me ne sono accorto dopo aver da sempre trimmato da fresco .

Prima si ''protegge'' la resina e poi la si lascia cadere. Questo per me è un pò un controsenso, tutto qui.

Trimmare da secco si mi è capitato più o meno, mi è capitato anche di non trimmare e lasciare le foglie resinose attaccate al fiore fino alla fumata, togliendole alla fine. Quello che posso dire è che i profumi erano quelli, non ho notato grandi differenze e se c'erano può essere che non sono stato in grado di percepirle, non sono una macchina o un ''sommelier'' della ganja eh :biggrin:



Non capisco perché dici che la qualità diminuisce

Forse mi perso io qualche passaggio...ma se cadono tricomi e ci si fa anche del buon dry sift...quei tricomi da dove cadono? Dal fiore no? A quel punto il fiore ha meno tricomi o no?


... ovvio che bisogna essere leggeri nel manovrare e precisi nel trimmare , in queste condizioni la parte di tricomi che viene persa è relativa a quella parte presente sulla foglia che in ogni caso sarebbe stata destinata al trim non alla cartina , non si va a perdere quella presente sui calici .

Come fai a dire che non cade resina dai calici e cade solo dalle foglie?
IMHO, una parte cadrà dai calici esterni. Quella dei calici interni no ovviamente, ma pensare che la resina che è sul fiore resti lì e cada solo quella sulle foglie mi sembra un pò poco realistico.



Poi ognuno ha le sue opinioni ed idee , non voglio convincere nessuno , semplicemente condividere ciò che ho potuto constatare personalmente ; ma a mio modesto parere ( generalmente ) , trimmare da fresco non è l'operazione da preferire e leggendo quel thread se ne possono intuire facilmente le ragioni ... ma per capire se possa essere di proprio gusto o meno , effettivamente bisogna provarci .

Quali sono queste ragioni?

Comunque concordo con il ''bisogna provarci''. Ognuno ha le sue esigenze e per me trimmare da secco sarebbe semplicemente una follia senza senso, perchè un conto è la qualità e ne possiamo anche discutere, un altro è il tempo che ci si mette a trimamre da fresco e da secco e la qualità del trimming ottenuta.


:wave:
 

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