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Le armadioavventure di Alogeno --- winter edition ---

Alogeno

Post apocalyptic grower
Manutenzione frigo

Manutenzione frigo

Visto che nell'armadio sembra funzionare tutto, ho messo mano al frigo uno che è quello che ha lavorato di più negli ultimi anni.
E' messo male quindi lo l'ho smantellato per riprogettarlo daccapo che si fa prima che rappezzarlo.


Un paio di cose le ho già abbozzate, un nuovo rivestimento riflettente (ho trovato una cosa adesiva che non è male) ed una nuova ventilazione.


IMG_4804.JPG IMG_4805.jpg


Questo giro voglio farlo usando l'ufo in duplice funzione, servirà da luce e da ventola di immissione, così sfrutto il calore prodotto per scaldare il vano.
Più avanti si capirà meglio, per il momento è ancora un idea.
 

Alogeno

Post apocalyptic grower
Mini aggiornamento

Mini aggiornamento

Ho passato in fioritura il clone A visto che ha una struttura già ben definita:


picture.php



B,C,D invece rimangono di sotto e sembrano abbastanza felici:


picture.php



Il reparto ortofrutta pare anche entusiasta della nuova location:


picture.php



E per concludere qualche parametro delle due zone:


picture.php

picture.php



Di sotto non c'è l'igrometro, l'umidità è circa al 60%, non sarà il massimo ma per come la vedo io è un buon compromesso col 50% di sopra.
Non fa ancora veramente freddo però, quindi un reale test in condizioni ostili si vedrà prossimamente.
 

Mediatore

♣~AD MAIORA SENIOR~♣
Ti basterebbe solo un 5% in più di umidità per entrare nel VPD ...inventati qualcosa, renderai felici ed entusiaste anche quelle sopra, le più importanti secondo me! :)
 

cester

Active member
Mi metto comodo in un angolo a guardare lo spettacolo; magari, chissà, riesco a rubarti qualche segreto!:bigeye: :biggrin:

:wave:

:canabis:
 

Alogeno

Post apocalyptic grower
Ti basterebbe solo un 5% in più di umidità per entrare nel VPD ...inventati qualcosa, renderai felici ed entusiaste anche quelle sopra, le più importanti secondo me! :)


Beh si, un 5% da qualche parte lo recupero, forse basterebbe irrigare le piante nella zona veg in maniera tradizionale anziché solo dal sottovaso.
Irrigando da sotto praticamente non c'è evaporazione dal sub che a vedersi di solito sembra secco come il deserto.
Proverò appena sarà il momento di irrigare nuovamente, ora i vasi sono tutti pesantucci.
Non ci dovrebbe volere molto però, in questa nuova configurazione a "recupero di calore" mi sembra di notare un metabolismo più veloce molto simile a quello dei mesi buoni tipo maggio/giugno.
Sono curioso di vedere se regge anche qualche botta di freddo, dubito che ce la farà alle minime di 3/5° (forse anche meno, quest'anno la stufa ha ceduto definitivamente).
In quel caso dovrò andare di lampadine ad incandescenza, non avendo più il problema di lunghi periodi di buio ne posso mettere sia sopra che sotto in vari tagli per compensare il calore mancante.



Mi metto comodo in un angolo a guardare lo spettacolo; magari, chissà, riesco a rubarti qualche segreto!:bigeye: :biggrin:

:wave:

:canabis:


Fai come se fossi a casa tua, qui è tutto free, si può copiare liberamente.
L'unica raccomandazione è di aspettare per vedere se effettivamente può funzionare, è tutto spesso troppo sperimentale per prenderlo per buono senza riserve!
Di solito conoscendomi posso avere buone idee ma le implemento in maniera rudimentale, quindi è tutto sempre da valutare sul lungo periodo.


Per quelli a cui piacciono le cose strane, la prossima cosa che vorrei sperimentare è il coltivare ad una pressione diversa da quella atmosferica.
Non è un lavoro da poco, perché per farlo devo realizzare un box in grado di reggere almeno di 2/3 bar di pressione che non è proprio una passeggiata.
Pensando a come aumenta la concentrazione di co² avendo una densità dell'aria di 3/4 volte quella normale la faccenda è interessante, si possono raggiungere livelli da impianto con bombole o simile.
Non è impossibile, certi aspetti sono perfino semplificati, ad esempio non è più necessario un estrattore perché al suo posto basta una valvola di sfiato con la quale regolare il ricambio d'aria immessa dal compressore.
Altri sono tosti, tipo l'intervenire sulla pianta penso necessiti di un tempo (lungo) di decompressione.
Non aspettatevi però una cosa da qui a domani, questo giro la vedo dura arrivare ad un qualcosa di operativo.
 

Alogeno

Post apocalyptic grower
alogeno alla gb pentola a pressione style non ci avevo ancora pensato!


Eh a me è venuta l'idea in un momento che avevo fumato un po' troppo.
Di solito quelle idee sono buone solo per farsi un paio di risate, come ad esempio quella di costruire un motore a scoppio di legno, con pistoni in mogano, albero motore in faggio, valvole in ebano e blocco motore in rovere alimentato a biodiesel ricavato (casuamente) dalla canapa.
Va da se che non ha senso portarla avanti...

Questa della coltivazione in camera iperbarica passata la botta però non mi sembrava proprio una minchiata ed ho cercato un po' in rete.
Non è che si trovi gran che in realtà, ma ho trovato una ditta inglese che produce camere iperbariche per coltivazione ed un tizio che ha ne ha brevettato un modello sperimentale idroponico (basta cercare hyperbaric plant enviroment ed esce subito).

Il tizio afferma che dai suoi test ha rilevato che in atmosfera pressurizzata a 15 psi (circa 1 bar) il tasso di germinazione aumenta del 25% e quello di crescita del 233% (!!!!).

Da questo l'idea di provare se possibile mi sembra ovvia.
Realizzare una "cassa" che sopporti 2/3 bar (meglio avere margine di sicurezza) non è improponibile, vediamo se a tempo perso riesco a portare l'idea ad un qualcosa di più.
Potrebbe essere interessante per vari utilizzi, logicamente una grande per un ciclo completo sarebbe l'ideale ma anche una piccola per fare la veg di un mese in pochi giorni non sarebbe male...

I principali vantaggi da quello che ho capito sono la maggior concentrazione di co² disponibile e l'aumento dell'ossigenazione dell'acqua per via appunto della maggiore pressione atmosferica.
 

hazepadano

Padre Sereno
molto interessante...
un idro con la tanica fuori così rabbocchi senza avere contatti con l'ambiente di coltivazione teoricamente se non hai problemi non devi toccarla! metti un oblò da sommergibile così la guardi.
c'è stato un periodo che ero in fissa per le box totalmete automizzate e "invisibili" ti posso sottoporre molti esempi già collaudati da utenti vari soprattutto piene di artigianate furbe. facciamo la cassaforte a pressione della gangia! per aprirla come in banca imposti il timer che deve decomprimersi!
se lo fai è da museo del coltivatore e io ti seguo! mi immagino una sorta di fatboy con tubi passanti per il cooltube, un compressore in basso a sinistra e una valvolona sopra!
fallo!!!!
 

cester

Active member
Eh a me è venuta l'idea in un momento che avevo fumato un po' troppo.
Di solito quelle idee sono buone solo per farsi un paio di risate, come ad esempio quella di costruire un motore a scoppio di legno, con pistoni in mogano, albero motore in faggio, valvole in ebano e blocco motore in rovere alimentato a biodiesel ricavato (casuamente) dalla canapa.
Va da se che non ha senso portarla avanti...

Questa della coltivazione in camera iperbarica passata la botta però non mi sembrava proprio una minchiata ed ho cercato un po' in rete.
Non è che si trovi gran che in realtà, ma ho trovato una ditta inglese che produce camere iperbariche per coltivazione ed un tizio che ha ne ha brevettato un modello sperimentale idroponico (basta cercare hyperbaric plant enviroment ed esce subito).

Il tizio afferma che dai suoi test ha rilevato che in atmosfera pressurizzata a 15 psi (circa 1 bar) il tasso di germinazione aumenta del 25% e quello di crescita del 233% (!!!!).

Da questo l'idea di provare se possibile mi sembra ovvia.
Realizzare una "cassa" che sopporti 2/3 bar (meglio avere margine di sicurezza) non è improponibile, vediamo se a tempo perso riesco a portare l'idea ad un qualcosa di più.
Potrebbe essere interessante per vari utilizzi, logicamente una grande per un ciclo completo sarebbe l'ideale ma anche una piccola per fare la veg di un mese in pochi giorni non sarebbe male...

I principali vantaggi da quello che ho capito sono la maggior concentrazione di co² disponibile e l'aumento dell'ossigenazione dell'acqua per via appunto della maggiore pressione atmosferica.

Sarebbe uno spettacolo vedere questo progetto prendere vita!! Ammetto di non averci mai pensato di crescere delle piante sotto pressione. comunque se ci pensi madre natura lo ha già fatto; infatti alcune ibride crescono sulle alte montagne dell’hindu kush e dell’Afganistan dove la pressione e più alta rispetto al livello del mare.
Non vedo l’ora di vederti a l’opera!!

:tiphat:

:respect:
 

hazepadano

Padre Sereno
cester l'ho pensato anche io "madre natura lo ha già fatto", per questo credo che si può fare e dando condizioni climatiche ottimali potrebbero... bho!
alogeno riporta cose molto interessanti, io pensavo che la pressione esercitata sulla pianta potesse essere un problema (lo sarà certamente) alla possibilità di embolie (cosa sto dicendo?!?).
ricerchiamo!
 

Pablitos

Member
Questo giro voglio farlo usando l'ufo in duplice funzione, servirà da luce e da ventola di immissione, così sfrutto il calore prodotto per scaldare il vano.
Più avanti si capirà meglio, per il momento è ancora un idea.


Bell'idea!

Ci pensavo stamani un qualcosa di simile di spostare l'aspirazione in basso in modo di tirare l'aria calda che va in alto per spargerla per recuperare il calore dei dissipatori.
 

Alogeno

Post apocalyptic grower
molto interessante...
un idro con la tanica fuori così rabbocchi senza avere contatti con l'ambiente di coltivazione teoricamente se non hai problemi non devi toccarla! metti un oblò da sommergibile così la guardi.
c'è stato un periodo che ero in fissa per le box totalmete automizzate e "invisibili" ti posso sottoporre molti esempi già collaudati da utenti vari soprattutto piene di artigianate furbe. facciamo la cassaforte a pressione della gangia! per aprirla come in banca imposti il timer che deve decomprimersi!
se lo fai è da museo del coltivatore e io ti seguo! mi immagino una sorta di fatboy con tubi passanti per il cooltube, un compressore in basso a sinistra e una valvolona sopra!
fallo!!!!


Beh in origine la mia idea avrebbe potuto assomigliare al fatboy che hai descritto, era basata su un vecchio serbatoio da 200lt zincato che mi avanza ma poi ho dovuto rivederla un po' per vari problemi.
Uno che avrei dovuto andare di flex e saldatrice e la cosa non mi entusiasma, se devo farlo ci faccio la stufa che ti ho mandato visto che quella di legno non è fattibile.
Un altro è che non è detto che il cooltube regga la pressione interna, potrebbe implodere (la vedo difficile ma non si può escludere), quindi le luci devono lavorare a pressione ambientale fuori dal box.
Facendolo a scatola mi basta usare un vetro di adeguato spessore come soffitto (dovrei averne uno antisfondamento da 20mm).
Poi c'è il problema calore, comprimere l'aria la riscalda, quindi nel box devo limitare le fonti di calore più di quanto serve normalmente perché bisogna compensare anche quello della compressione (per sicurezza ci metterò l'intercooler come nei motori turbo).
A questo punto è d'obbligo andare di led, quelli con un vetro in mezzo si possono considerare freddi (con le hps mi servirebbe un vetro con filtro ir altrimenti per irraggiamento scaldano ugualmente).
Peccato perché un giro di hps lo avrei fatto volentieri, ho nostalgia della luce gialla in super lumen fisso.


Per il reparto substrato/irrigazione la faccenda presenta anche qualche fastidio, non si può mettere il serbatoio fuori perché fuoriscirebbe acqua dal tappo aprendolo, è collegato col dentro quindi ci si ritrova la pressione più alta.
Quindi non resta che andare di dwc, la pompetta e la pietra porosa stanno nel box e basta passare il filo elettrico.
Per rabboccare serve una pompa (che ho già) in grado di spingere qualcosa in più della pressione interna, altrimenti come per il serbatoio ci sarebbe un problema di differenziale di pressione negativo.
Con quella però non c'è problema, se dentro c'è 1 bar basta pompare a 1,2-1,5 e si ottiene il rabbocco in maniera soft (si può anche automatizzare volendo)
Per non complicare ulteriormente le cose, la scelta più sensata per feritilizzare a questo punto sono le resine molto in voga ultimamente, fanno loro il lavoro di fino e sono tutte aperture del box in meno.


Sarebbe uno spettacolo vedere questo progetto prendere vita!! Ammetto di non averci mai pensato di crescere delle piante sotto pressione. comunque se ci pensi madre natura lo ha già fatto; infatti alcune ibride crescono sulle alte montagne dell’hindu kush e dell’Afganistan dove la pressione e più alta rispetto al livello del mare.
Non vedo l’ora di vederti a l’opera!!

:tiphat:

:respect:


Mi sa che hai fatto un po' di confusione, in alta montagna l'aria è rarefatta e la pressione dipende dalla colonna della stessa sovrastante, quindi hai meno pressione.
L'acqua bolle prima, si respira a fatica ecc.
La crescita differente di quelle piante dipende da altri fattori, alcuni correlati ed altri meno.
Uno di sicuro è l'adattamento ad un clima diverso che recupera un eventuale gap di risorse.
L'altro è che queste risorse sono disponibili in maniera diversa, ad esempio la concentrazione di co² è più bassa ma c'è un ricambio maggiore perché sono spazi aperti molto ventilati.
Lo spessore inferiore dell'atmosfera filtra i raggi solari in modo diverso, l'intensità in arrivo dal sole è la stessa (8km su 150 milioni non fanno la differenza per la legge dell'inverso del quadrato) ma la lo spettro è sicuramente diverso.
Se la pianta si adatta a queste condizioni saprà ottenerne il meglio, in queste cose i vegetali vanno forte mi pare.
Per la realizzazione vedo di fare il possibile, non sono i soliti quattro fili da collegare o poco più, ci vuole tempo.


cester l'ho pensato anche io "madre natura lo ha già fatto", per questo credo che si può fare e dando condizioni climatiche ottimali potrebbero... bho!
alogeno riporta cose molto interessanti, io pensavo che la pressione esercitata sulla pianta potesse essere un problema (lo sarà certamente) alla possibilità di embolie (cosa sto dicendo?!?).
ricerchiamo!


Il rischio di embolia gassosa non è da escludere, bisogna vedere però com'è la versione delle piante.
Da quello che ricordo per i sub il problema è l'azoto che entra in circolo nel sangue a pressioni elevate per poi rigassificare se l'emersione è troppo rapida, alle piante non ho ben chiaro cosa possa succedere.
In ogni caso a 1 bar dubito che sia un problema, la mia idea originale era di dare 3-4 bar...ma se il tizio ha sperimentato a valori inferiori con (ipotetici) risultati notevoli tanto vale partire da li che crea meno problemi generali.




Eh ci sta tutta la citazione...per rimanere in tema di questo passo arriviamo al progetto Genesis dell'Ira di Khan...


Bell'idea!

Ci pensavo stamani un qualcosa di simile di spostare l'aspirazione in basso in modo di tirare l'aria calda che va in alto per spargerla per recuperare il calore dei dissipatori.


L'idea è proprio quella li, hai capito bene.
Bisogna implementare però un ricircolo per l'aria interna, perché in alternativa dovresti lasciare sempre l'estrazione in basso accesa.
Se si spegne l'aria nel vano si stratifica per zone di calore, molto calda in alto e fredda in basso.
Quello dovresti vederlo realizzato a breve nel frigo, appena ho tempo ci metto mano che non è niente di che.
Poi una volta capito il principio si può realizzare in vari modi tutti ugualmente efficaci.
 

Alogeno

Post apocalyptic grower
Aggiornamento

Aggiornamento

Oggi ho potato le piante di menta e di basilico perché erano diventate troppo ingombranti.
Tutte le foglie sono finite nel freezer, con quelle di menta il prossimo giro ci farò lo sciroppo e con il basilico ovviamente il pesto.


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Dalla menta ho salvato anche un po' di cut da far radicare, per fare lo sciroppo servono molte foglie ed avendo più piante la cosa è più rapida.


Qui ci sono cloni vari di un po' di tutto, alcuni già radicati ed altri si vedrà:


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Devo vedere se trovo i semi di altre varietà, così faccio uno sciroppo "millefiori".


Continua..
 

Alogeno

Post apocalyptic grower
Con il clone A passato a 12/12 che promette bene:


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Ed i cloni B,C,D nel reparto veg che procedono nello sviluppo:


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Fragole e peperone:


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Continua..
 

Alogeno

Post apocalyptic grower
Con la pianta a fine fioritura, ormai va avanti ad acqua piovana da un bel po' e tra non molto la taglio:


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Per oggi è tutto!
 

Alogeno

Post apocalyptic grower
Acqua piovana?
Ti dispiacerebbe spiegarmi? Mi interessa molto :huggg:


Beh non c'è molto da spiegare, di solito irrigo (con o senza fert) con acqua di un pozzo artesiano che di suo deve avere un ec molto alto (penso, non ho lo strumento).
Visto che ci ho fatto cicli completi senza fertilizzare in sub esausti dev'essere per forza così.
Questo a fine ciclo però è un problema, perché le piante non scaricano mai oppure ci vuole veramente un eternità.
Così per ovviare al problema raccolgo l'acqua piovana, la filtro e ci aggiungo qualche goccia di acqua ossigenata giusto per disinfettare.
Probabilmente (manca anche qui lo strumento) deve avere un ph piuttosto basso (5 o qualcosa in meno) e blocca debolmente l'assorbimento di nutrienti eventualmente residui nel sub facendo scaricare la pianta abbastanza rapidamente.
Quindi quando vedo abbastanza pistilli marroni comincio ad andare solo di quella e di solito arrivo alla fine abbastanza giusto.
E' tutto piuttosto empirico però, non la prendere come regola o teoria consolidata!
 

IlPablo

Che titolo mi do? Ci sto ancora pensando
Interessante abbassare il PH per fare in modo che la pianta non assorba i nutrienti dal sub, non ci avevo mai pensato.


Vado a studiare se è meglio abbassare o alzare il PH
 

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