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Hashish distrubuito e consumato in Italia

Sullivan

New member
Bentrovati a tutti,
conosco questo forum da molto e ho partecipato sempre solo leggendo, ma questa volta ho deciso di aprire un thread per rendere un po' più consapevoli riguardo all'uso del fumo venduto nel mercato nero italiano, ossia quello venduto per strada e nelle piazze.

Questo tipo di fumo è un prodotto composto per circa il 50% da resina di cannabis (generalmente di qualità mediocre, ricavata da coltivazioni a campo in cui non vengono nemmeno asportati i maschi prima del periodo di fioritura), e per la restante parte da olio minerale raffinato per uso farmaceutico con tracce di coloranti naturali.


La seguente è una foto ingrandita di un frammento di fiore di cannabis in cui sono ben visibili le secrezioni di resina:
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i tricomi, in prevalenza ancora bianchi ma che in qualche settimana di fermentazione diventano ambrati come nell'agglomerato di resina visibile nella seguente foto:


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L'agglomerato a destra è 100% resina, noto come kif.
Con un maggiore ingrandimento si possono vedere i tricomi, ammassati ma ben distinti:


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Si noti il colore al microscopio, che è ambrato giallognolo, ma che a occhio nudo risulta essere tendente al marroncino-verde.

Invece la seguente foto è un confronto visivo tra il precedente e un campione di un tipo di fumo reperito in piazza, varietà marocchino:


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Già a questa distanza si vede chiaramente il taglio, più scuro.
continua...
 

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Sullivan

New member
Il taglio ingloba tutto l'ammasso di tricomi a destra:

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In questa si vede ancor meglio la sostanza traslucida in cui sono immersi i tricomi:


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L'olio minerale utilizzato è un tipo di paraffina super raffinata, normalmente utilizzata a scopi farmaceutici, incolore e inodore, che per motivi di mascheramento viene mischiata con coloranti di origine naturale come acidi tannici, tra cui l'ennotannico prodotto dalla i. Lawsonia conosciuta come hennè.

Il risultato é un agglomerato molto più denso della resina pura poichè sebbene l'olio minerale abbia un peso specifico inferiore a quello del fumo (è inferiore anche rispetto all'acqua) questo filtra e permea all'interno delle cavità e degli spazi che normalmente rimangono vuoti tra i singoli tricomi, determinando così un composto più pesante della resina pura.
In altri termini, il fumo tagliato con questa sostanza risulta più pesante di quello non tagliato.


Per determinare la quantità di taglio all'interno del prodotto inizialmente con massa pari a 10g, ho eseguito una procedura casalinga di lavaggio con acqua calda (avendo strumenti adeguati da sporcare, è possibile velocizzare il processo tramite centrifugazione) per 9 cicli, prestando attenzione nel recuperare la totalità della resina o quasi.

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L'obiettivo è stato quello di separare la resina che è idrorepellente (non si scioglie in acqua) e va sul fondo perchè ha peso specifico maggiore dell'acqua, dal taglio di paraffina che invece è più leggero e rimane a galla.

Innanzitutto si noti come nella zona in cui viene inciso con il coltello, la superficie assuma un indice di riflettanza anomalo in controluce, quasi a specchio:

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La resina di cannabis, anche quando riscaldata da una lama non diventa liscia e uniforme da consentire questo effetto.


continua..
 

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Sullivan

New member
Primo ciclo di lavaggio; all'immersione del blocco questo si sfalda nel giro di una manciata di secondi:


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Quando l'acqua sfalda il blocco iniziando a penetrare all'interno, questo viene trascinato verso la superficie:

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Dopo circa un paio di minuti, la resina comincia a stratificare sul fondo.


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Quella che resta in superficie è molto satura di taglio e si può agevolare meccanicamente il distacco utilizzando un cucchiaio per rimescolare:


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Notare il colorante presente nel blocco... una felicità per i dentisti.
Si procede con lo scolo dell'acqua (conservata per un efficace filtraggio successivo) e si ripete il ciclo di lavaggio per molte volte.
La foto seguente mostra lo scolo del 9° lavaggio:



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Essendo il taglio trasparente, l'acqua limpida non garantisce l'eliminazione completa.

Il numero di lavaggi dipende dalla quantità di taglio. La paraffina è tenace e si stacca più facilmente a temperature alte, >75°C: Contenitori più capienti possono semplificare il lavoro, soprattutto per grandi quantità, ma non riducono il numero di cicli necessari ad un buon lavaggio.


continua..
 

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Sullivan

New member
Le acque sporche del 1°, 2° e 3° ciclo:


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filtrate insieme alle altre 6 utilizzando un tessuto a trama finissima:


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L'acqua di scarto è completamente priva di residui di resina:


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Infine ho recuperato tutta la resina rimasta:


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e l'ho pressata in un pezzo di carta forno, facendo fuoriuscire l'acqua in eccesso.
Dando una forma sottile, il giorno successivo era già asciutto.


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Sullivan

New member
Il blocco finale ha perso il 40% della massa iniziale:

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Nonostante sia stata eliminata quasi tutta la parte di taglio, il risultato è un prodotto appena accettabile, perchè comunque la materia prima era già scarsa in partenza.


Per concludere, la cosa triste è che molti "consumatori", soprattutto i giovincelli, ritengono questo tagliato come buono, probabilmente perchè non hanno mai sviluppato una misura di confronto rispetto al prodotto di qualità.

Queste dinamiche hanno portato, negli ultimi due decenni, all'incremento della percentuale di taglio (nessuno lo restituisce o si lamenta non acquistandolo più) e il mercato di oggi è impestato da prodotti di questo tipo.


Per chi conosce un po' l'inglese, suggerisco la visione di questo filmato dal minuto 6 al minuto 9: [youtubeif]https://youtu.be/UvFEKurFCHI?t=6m23s[/youtubeif]


Insomma, la soluzione sarebbe quella di pretendere la qualità, dicendo al venditore: "No, questo non lo voglio". E nell'arco di qualche mese scomparirebbe dalla circolazione, rimpiazzato da qualcosa di più vendibile.
 

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Mediatore

♣~AD MAIORA SENIOR~♣
Ciao Sullivan, complimenti, hai fatto un bel lavoro certosino!

Purtroppo i giovincelli non hanno alcuna esperienza per saper distinguere il fumo buono da quello cattivo, e questo i "produttori" lo sanno bene, ecco perché tagliano come credono, aumentando i guadagni a discapito. :tiphat:
 

Sullivan

New member
Si, il link diretto è: https://youtu.be/UvFEKurFCHI?t=6m21s
Praticamente il produttore mostra la qualità della materia prima (scarsa) utilizzata per un prodotto commerciabile destinato al mercato europeo, oltre a dare conferma sul tipo di taglio che viene utilizzato dai grossi trafficanti prima dell'esportazione.
 

Mazinga

Member
Sono cose risapute, ma le hai esposte davvero bene...di sicuro impatto.
Solo che il 99% di chi compra quella merda non legge queste pagine.
 

Brasilian

Psychedelic Marijuana passionate
Moderator
Veteran
Aggiunto ad Archivio Guide&Manuali tra i topic in evidenza.


Grazie per la condivisione :tiphat:
 

G spirit

Member
grazie mille per le info e per il pensiero!!! pioggia di stelle per te and big up!

....quanto avrebbe senso che insegnassero questo come prevenzione alle droghe nelle scuole...

:tiphat:
 

THC delta 9

Member
Ciao Sullivan

gran bel 3D, complimenti.
molto dettaggliato con foto, descrizioni e passaggi molto chiari.

Quanta me ne sarò umata anch'io da ragazzo di sta merda...Finchè non legalizziamo e non mettiamo fine al monopolio della mafia sarà sempre così o peggio..

Legalizzare non solo per "poter fumare quanto si vuole" ma soprattutto per avere prodotti controllati e di qualità...

Ciao e buon cultivo a tutti!!
 

Sullivan

New member
Direi che le probabilità di trovare questi plasticoni sono molto alte.

La qualità sicuramente costa, ma il prezzo elevato non è nemmeno una garanzia, essendo mercato di contrabbando e incontrollato sotto l'aspetto sanitario.
 
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