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ANTIPROIBIZIONISMO

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La difesa nei reati da stupefacenti

Riceviamo e pubblichiamo, dall’Avv.to Carlo Alberto Zaina

L’opera, aggiornata con la recente giurisprudenza, è organizzata con una struttura operativa per individuare velocemente le voci che interessano la materia degli stupefacenti.

Essa si pone come uno strumento di ausilio per tutti i professionisti che devono risolvere le problematiche legate a questa materia.

Il contenuto è stato strutturato per “grande voce” come un puro Digesto giuridico sugli stupefacenti, ognuna di esse viene esplicata con una sezione NORMATIVA DI RIFERIMENTO dove si riportano le norme sia di ordine generale che speciale, segue la BIBLIOGRAFIA che anticipa le fonti utilizzate, segue poi il COMMENTO organizzato in diversi paragrafi, infine troviamo la BIBLIOGRAFIA GIURISPRUDENZIALE di riferimento alla singola voce trattata.

- Agente provocatore

- La natura della previsione di non punibilità dell’agente provocatore

- La pendenza di un procedimento penale

- La ratio del precetto normativo ed i profili concernenti l’elemento psicologico

- I concetti di pubblico e privato locale

- L’art. 79, comma 5 quale misura cautelare interdittiva

- Il sequestro preventivo di cui all’art. 321 c.p.p.

- Affidamento in prova (art. 94)

- Lo stato di tossicodipendenza, caratteri della certificazione e tematiche connesse

- Arresti domiciliari

- La condizione di residenzialità

- Associazione per delinquere di cui all’art. 74 d.P.R. 309/1990

- Il carattere di specificità dell’associazione di cui all’art. 74, rispetto alle altre ipotesi di reato associativo

- Circostanze aggravanti specifiche (art. 80 – art. 73, comma 6)

- Coltivazione

- Decreto legislativo 50/2011 che modifica l’art. 70 d.P.R. 309/1990

- Gli obblighi degli operatori previsti dai commi 2 e 3

- Le condotte penalmente rilevanti e le sanzioni previste dal comma 4

- Le condotte penalmente rilevanti e le sanzioni previste dal comma

- Detenzione di sostanze stupefacenti

- Il concorso nella condotta detentiva

- La detenzione finalizzata ad uso personale, onere della prova – l’interpretazione fornita dalla giurisprudenza

- La assimilazione alle condotte di importazione, esportazione,acquisto, ricezione

- Guida sotto l’effetto degli stupefacenti (art. 187 c.d.s.)

- Illeciti amministrativi previsti dall’art. 75 e dall’art. 75-bis

- Ingente quantità (circostanza aggravante ex art. 80, comma 2)

- Il rapporto fra la nozione di ingente quantità e le modifiche normative attinenati alla legislazione in materia di stupefacenti

- Il carattere e la natura dell’aggravante di cui all’art. 80, comma 2

- Istigazione, proselitismo ed induzione (art. 82)

- Lieve entità (circostanza attenuante ex artt. 73, comma 5 e 74, comma 6)

- Misure cautelari personali (in generale)

- Morte e lesioni conseguenti a cessione (art. 586 c.p.)

- Sanzioni accessorie di cui agli artt. 85 e 86

- Uso di gruppo

- L’uso di gruppo quale forma specifica di detenzione non punibile

Carlo Alberto Zaina*

* Avvocato penalista in Rimini. Autore di articoli giuridici su riviste telematiche nonché autore di volumi sulla materia penale. Specializzato in materia di stupefacenti, ha svolto la docenza in Masters organizzati da Ordini Forensi e Camere Penali. Relatore a plurimi convegni nazionali, tra i quali quello organizzato dal Dipartimento Tossicodipendenze della Presidenza del Consiglio nel marzo 2009 a Trieste. Ha vinto il premio Overlex nel 2005 per il migliore saggio di diritto in tema di “Ingente Quantità”. E’ consulente legale dell’Aduc.

Link: http://droghe.aduc.it/articolo/difesa+nei+reati+stupefacenti_20107.php
 

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Cannabis alla guida: le follie del Dipartimento Politiche Antidroga

Non c’è occasione in cui il ‘nostro’ Serpelloni non sia pronto ad incrementare la macchina repressiva.

Durante un seminario organizzato dal Dipartimento Politiche Antidroga in collaborazione con il NIDA (equivalente americano del nostrano DPA), il professor Serpelloni, a proposito della metodologia di analisi per rilevare la cannabis alla guida, ha affermato:

“….solo cambiando il tipo di analisi sui consumatori di cannabis, da quelle del sangue a quelle delle urine, si potrà verificare l’abitualità dell’assunzione e dunque un sanzionamento in caso di guida anche fuori dal primo effetto a breve termine, il cosiddetto “stoned and stranged”. Noi proporremo, di riconsiderare il tipo di esame per il ritiro della patente“.

In poche parole, il ‘nostro’ professore, in base all’affermazione totalmente infondata che la cannabis ha ‘effetti anche a lungo termine’, come da lui affermato: “..Si tratta di caratteristiche e abilita’ che una volta perdute non tornano più, si vede il mondo con occhi diversi nel resto della vita“, vuole far passare come valido il test delle urine (che analizza i metaboliti del THC) piuttosto che quello del sangue (che dovrebbe effettivamente verificare se il soggetto è sotto effetto di THC), questo imponendo un principio pericolosissimo: il consumatore di cannabis è sanzionabile per il solo fatto di esserlo.

E’ ben facile notare, in quanto palese, l’obiettivo di queste leggi criminali, sbandierate sotto l’emblema della sicurezza nelle strade.

Infatti dalle parole di Serpelloni si evince il vero senso di queste affermazioni, il cui scopo è punire, criminalizzare ed emarginare chi fa uso anche occasionale di cannabis, non come per l’alcol controllando l’effettivo stato dell’assuntore alla guida attraverso il tasso alcolemico, ma verificando anche il consumo pregresso sanzionandolo come condotta ‘pericolosa’ alla guida.

E’ oramai noto a tutti che i metaboliti della cannabis permangono nelle urine anche per svariate settimane.

Tutto questo ad un incontro tra DPA e NIDA (USA) e non c’è nulla di più pericoloso dell’incontro tra questi 2 enti, tristemente noti per la loro politica basata sulla repressione!

Come già detto in altre occasioni, si stà cercando, e ci stanno riuscendo, pian piano (in base al grado di accettabilità dell’opinione pubblica), di aumentare la repressione agendo sulle leggi corollario che puniscono comportamenti dovuti all’uso di cannabis, anche se non si è sotto effetto nel momento dell’accertamento.

Ora come ora, vengono già utilizzate le analisi delle urine per verificare la presenza di cannabinoidi, alcune persone tuttavia, dimostrando che l’uso era precedente al fermo (alcune sentenze si sono risolte in questo modo), riuscivano ad evitare le maglie della legge. Ma imponendo un principio come quello ‘elargito’ da Serpelloni, anche se l’uso si riferisce ad un mese prima, sarebbe inevitabile una sentenza di condanna. (Si ricorda che la guida sotto effetto di sostanze stupefacenti è considerato reato penale, art.187 CDS, a differenza della sanzione amministrativa dell’art.75 DPR 309/90, che sanziona qualsiasi uso, anche al di fuori della guida).

Classica reazione verso una contro-cultura, un modo di sentire, che detestano e di cui hanno paura… con la convinzione che incutendo paura si riesca a sconfiggere una cultura che aumenta di ‘adepti’ di giorno in giorno.

Davide Corda – ASCIA

Legalizziamolacanapa Org Team

Notizia di approfondimento su : http://droghe.aduc.it/notizia/cannabis+effetui+sul+cervello+adolescenti+seminario_125059.php
 

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Vienna: le Nazioni Unite e l’Unione Europea adottano la risoluzione italiana sulle donne, un grande successo per l'Italia

Si è conclusa oggi a Vienna la 55 sessione della Commissione Stupefacenti delle Nazioni Unite. La risoluzione proposta all'inizio del mese, era stata presentata dall'Italia e approvata da tutti i 26 paesi dell'Unione Europea in sede di Consiglio dell'Unione. Oggi, dopo lunghe e delicate trattative per conciliare le posizioni dei 193 paesi partecipanti è stata ufficialmente adottata. Una risoluzione molto importante quella adottata, che ribadisce e fa adottare ai paesi delle Nazioni Unite, politiche e interventi specifici a favore delle donne, sia per prevenire l'uso di droghe sia per orientare i servizi di cura e riabilitazione agli specifici bisogni del sesso femminile e dei loro figli. Questo argomento, da sempre trascurato, è stato finalmente portato all'attenzione degli Stati (prima europei e poi mondiali) proprio dal DPA che, alla fine, ha ricevuto il plauso e l'approvazione da parte di tutte le delegazioni presenti all'assemblea plenaria.

Si tratta di un grande successo per l'Italia e per il Dipartimento Politiche Antidroga, la cui delega è affidata al Ministro per la Cooperazione Internazionale e l'integrazione, Andrea Riccardi. Il DPA, durante le trattative che si sono svolte a Vienna, ha ricevuto un valido supporto anche dalla rappresentanza italiana a Vienna, presso le organizzazioni internazionali.

I temi trattati e quindi gli interventi previsti riguardano vari ambiti: dalla prevenzione in generale, all'educazione delle madri, al pieno recupero delle donne tossicodipendenti e delle ragazze che, anche occasionalmente, usano sostante stupefacenti. Senza dimenticare e tutelare tutte quelle donne che subiscono violenze e traumi correlati all'uso di droghe, le donne in gravidanza e quelle che già hanno figli, le donne in carcere, la prevenzione di tutte le patologie correlate all'uso di droghe, la realizzazione di campagne informative dedicate rivolte alle donne. Inoltre, due importanti enti delle Nazioni Unite, Unicri (United Nations Interregional Crime and Justice Research Institute e Unodc (United Nations Office on Drugs and Crime) con i quali questo Dipartimento già collabora da anni, avranno il compito di monitorare e raccogliere il lavoro degli Stati nello sviluppo di queste strategie.

Vale la pena ricordare infine, che l'Italia lavorava a questa importante risoluzione già dallo scorso anno ed alcuni risultati preliminari dello studio, che sono alla base di questa risoluzione, erano stati presentati in anteprima, lo scorso gennaio a Washington presso ONDCP, ufficio esecutivo del presidente Obama sulle droghe e UN Women, organismo delle Nazioni Unite che si occupa di droghe.

A margine dei lavori della commissione stupefacenti di questa settimana a Vienna, l'Italia è stata invitata proprio dal Capo dell'Ufficio esecutivo antidroga americano a partecipare per illustrare proprie politiche nazionali in materia di droga nel corso di un incontro ristretto insieme alla Russia, Cina, Colombia, Messico e Svezia con i quali si stanno attuando importanti e fondamentali collaborazioni.

Fonte:http://www.politicheantidroga.it/comunicazione/comunicati/2012/marzo/vienna.aspx

Fate voi 1+1....
 

crasty

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Qualcuno ci va? io penso di esserci

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fumo

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Facilitare l'accesso in Toscana ai farmaci cannabinoidi per combattere il dolore, nelle cure palliative e anche in altri tipi di terapie. E' l'obiettivo di una legge, la prima del genere in Italia, approvata oggi a maggioranza dal Consiglio regionale della Toscana, con il voto contrario di Udc, parte del gruppo misto, e Pdl, ad accezione del consigliere Marco Taradash che ha votato in maniera favorevole, e l'astensione della Lega Nord.
L'atto unifica due diverse proposte di legge e vede come primi firmatari Enzo Brogi (Pd) e Monica Sgherri (capogruppo Fds-Verdi), insieme, tra gli altri, a Pieraldo Ciucchi (Gruppo misto). Un decreto del ministro della Salute del 2007, e' stato ricordato, rende possibile l'utilizzo dei principi attivi della cannabis nella terapia farmacologica, ma tali farmaci sono di difficile accesso per le procedure burocratiche richieste e perche' e' necessario acquistarli all'estero.
Il provvedimento prevede la somministrazione dei farmaci cannabinoidi presso le strutture del servizio sanitario regionale, le Asl, e le strutture private (che erogano prestazioni in regime ospedaliero). Per garantire la continuita' terapeutica e' previsto che il trattamento possa proseguire anche in ambito domiciliare, dopo che il paziente viene dimesso.
I farmaci sono acquisiti tramite le farmacie ospedaliere, 'nei limiti del budget aziendale', e tramite le unita' sanitarie locali. L'approvazione e' stata salutata con un applauso da parte del pubblico in aula appartenente ad alcune associazioni.

'Quello della Regione Toscana e' un atto di civilta' per il riconoscimento della liberta' di cura e per superare il divorzio tra scienza e potere. Il divieto e' follia figlia dell'ideologia proibizionista'. Lo ha affermato Mario Staderini, segretario di Radicali italiani, commentando la legge toscana che facilita l'accesso ai farmaci cannabinoidi.
'Vietare e ostacolare l'uso terapeutico della cannabis e' una follia figlia dell'ideologia proibizionista, la stessa che rincorre politiche criminogene che fanno di un problema sanitario una questione di ordine pubblico'.http://salute.aduc.it/notizia/cannabis+terapeutica+regione+toscana+approva+prima_125335.php
 

fumo

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ITALIA - Preghiere contro la cannabis terapeutica


Notizia 3 maggio 2012 12:37

Il Centro Culturale Lepanto ha dato inizio 'alla Crociata del Rosario perche' la Madonna aiuti i piu' deboli, come gli ammalati ed i minori, che meritano medicinali di comprovata efficacia e sicurezza e non la cannabis, e per la conversione dei cuori e delle menti dei leader dei gruppi di pressione antiproibizionisti affinche' si ravvedano e riconsiderino le loro istanze'. Lo annuncia, in un comunicato, Fabio Bernabei, presidente Centro Culturale Lepanto.
'Amici, sostenitori e simpatizzanti del Centro Culturale Lepanto, per tutto il mese di maggio - informa una nota - si alterneranno con un santo Rosario ogni giorno all'altare privilegiato della Madonna del Miracolo presso il Santuario Basilica di Sant'Andrea delle Fratte a Roma'.
'La medicalizzazione della cannabis/marijuana sembra far parte di una accorta strategia elaborata da anni da movimenti e partiti politici con intenti massimalisti. Con il manuale del 1995 "I radicali e le droghe. Basta con il Proibizionismo" il Partito Radicale, infatti, propagandava tre diverse strategie per arrivare alla legalizzazione tra cui proprio il 'modello medico' che e' 'certamente il meno rivoluzionario, quello che si allontana di meno dal regime attuale' - ma la medicalizzazione rimpiazza la penalizzazione e, - sempre secondo i radicali,- 'ha il merito di essere rassicurante per l'opinione pubblica'. Preghiamo perche' la sensibilita' di istituzioni e opinione pubblica non venga invece anestetizzata e sia al piu' presto ristabilito il ruolo della vera scienza e del diritto internazionale sulle droghe', conclude Bernabei.

Ridicolo e blasfemo ,ci sono cose come la fame nel terzo mondo,guerre, sfruttamento,podofilia vestiti da preti cattolici,e questi fanno la preghiera contro una pianta che Dio stesso ci ha donato,peace http://salute.aduc.it/notizia/preghiere+contro+cannabis+terapeutica_125339.php
 

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Le piante di marijuana non erano ancora mature, assolto

BIBBIANO

Un colpo di scena non indifferente ha caratterizzato – ieri mattina, in tribunale a Reggio – la conclusione dell’udienza preliminare su una serra artigianale messa in piedi dal 32enne Simone Armani per coltivare marijuana , con tanto di piantine sequestrate dai carabinieri nell’ambito di un’operazione conseguente ad una maxi inchiesta che nel marzo 2011 si era ramificata da Bolzano sino al territorio reggiano.

Il gup Angela Baraldi ha infatti emesso una sentenza innovativa, accogliendo la tesi dell’avvocato difensore Liborio Cataliotti che ha sostenuto come quelle piantine sequestrate nel blitz del 23 marzo 2011 non avevano ancora completato il ciclo di maturazione, quindi non essendo ancora le infiorescenze diventate droga non si può ritenere commesso il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Una tesi difensiva che va contro a quanto sostenuto nel 2008 dalla Cassazione a sezione unite: per la Suprema Corte è illegittima ogni coltivazione di marijuana, a prescindere dallo stato di maturazione, configurando in ogni caso il reato di spaccio di stupefacenti.

Rispetto a quella sentenza di Cassazione di quattro anni fa vi è stata, in effetti, qualche apertura giurisprudenziale in senso contrario, e su questa scia vi è anche lo specifico studio dell’avvocato Cataliotti pubblicato nel 2009 dalla Casa Editrice La Tribuna (si tratta del libro “Pareri e atti di diritto penale” in cui il legale reggiano è coautore, avendo firmato quattro capitoli e, sul caso specifico, ha espresso il suo pensiero nel capitolo incentrato sulle coltivazioni di stupefacenti). Ieri l’avvocato Cataliotti è stato chiaro nella sua arringa: «Le piantine sequestrate poi distrutte non avevano ancora prodotto il principio attivo della droga, erano di fatto piantine innocue in quella fase. Non essendo stato completato il ciclo di maturazione, manca la condotta offensiva del mio assistito».

Armani è stato giudicato con rito abbreviato e il gup Baraldi l’ha assolto «perché il fatto non costituisce reato». L’anno scorso gli inquirenti erano arrivati al 32enne partendo da acquisti, su Internet, di semi di marijuana e di tutto il necessario per coltivarla (fra cui anche lampade alogene). Una maxi inchiesta dell’Arma – battezzata “Pollice verde” – che aveva coinvolto 2.774 persone in campo nazionale, fra cui 15 reggiani. Ora l’assoluzione del “produttore” bibbianese.

http://gazzettadireggio.gelocal.it/...ntine-di-marijuana-immature-assolto-1.4483295
 

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Riccardi incontra il cartello. Senza Serpelloni.

Una delegazione composta da Cnca, Itaca, Antigone, Forum Droghe, Gruppo Abele e Fuoriluogo ha incontrato il Ministro Andrea Riccardi per chiedere discontinuità sulle disastrose politiche sulle droghe del precedente governo. Un primo passo c'è stato: l'assenza di Serpelloni.

Il ministro della Cooperazione Internazionale e dell'Integrazione Andrea Riccardi, con delega
alla lotta alle tossicodipendenze, ha incontrato ieri mattina una delegazione di diverse associazioni che si occupano del recupero dei tossicodipendenti e di politiche sulle droghe (Cnca, Itaca, Antigone, Forum Droghe, Gruppo Abele, Fuoriluogo).

La delegazione gli ha manifestato la necessita' di un maggiore coinvolgimento delle rappresentanze delle comunita' terapeutiche sulle politiche della prevenzione e del recupero e ha sottolineato la situazione molto pesante che si e' determinata nelle carceri, per la presenza di un alto numero di tossicodipendenti.



La delegazione - secondo quanto ha riferito Franco Corleone di Fuoriluogo - nell'incontro con Riccardi "si e' soffermata tra l'altro sul problema dei consumatori, spesso piccoli spacciatori, che finiscono in carcere", e ha illustrato al ministro una proposta di legge, che e' gia' stata presentata alla Camera e al Senato, che intende "alleggerire" il reato di detenzione di piccole quantita' di droga, portando la pena, attualmente fino a 6 anni di carcere, a un massimo di tre anni, "in modo da poter usufruire maggiormente delle misure alternative al carcere".

"Il ministro - conclude Corleone - si e' mostrato interessato e si e' dichiarato d'accordo sulla necessita' di interrompere il flusso in entrata di tossicodipendenti nelle carceri"

Riccardi - si legge nella nota del ministero - ha ringraziato per i suggerimenti e le riflessioni
offerte e ha assicurato la piena disponibilita' al dialogo e al confronto sulle tematiche sul tappeto. Il ministro ha detto che condivide da tempo la preoccupazione per il tema dei tossicodipendenti in carcere, spiegando che e' gia' in contatto con il ministro della Giustizia Severino per studiare e affrontare congiuntamente questo delicato problema.

http://www.fuoriluogo.it/sito/home/...iccardi-incontra-il-cartello-senza-serpelloni


Politiche sulle droghe, Il ministro Riccardi incontra le associazioni

Qualche giorno fa una delegazione composta da varie associazioni che si occupano di politiche sulle droghe e del recupero dei tossicodipendenti (Cnca, Itaca, Antigone, Forum Droghe, Gruppo Abele, Fuoriluogo) ha incontrato Andrea Riccardi, ministro della Cooperazione Internazionale e dell’Integrazione, con delega alla lotta alle tossicodipendenze. Riccardi, con cui abbiamo chiesto un incontro anche noi qualche mese fa, ‘finalmente’ si è espresso anche per parlare di ‘problematiche’ attinenti l’uso delle sostanze stupefacenti.
A quanto riferito sul sito fuoriluogo, nell’incontro la delegazione “si e’ soffermata tra l’altro sul problema dei consumatori, spesso piccoli spacciatori, che finiscono in carcere e ha illustrato al ministro una proposta di legge, che e’ gia’ stata presentata alla Camera e al Senato, che intende ‘alleggerire’ il reato di detenzione di piccole quantita’ di droga, portando la pena, attualmente fino a 6 anni di carcere, a un massimo di tre anni, in modo da poter usufruire maggiormente delle misure alternative al carcerehttp://www.fuoriluogo.it/sito/home/...iccardi-incontra-il-cartello-senza-serpelloni
Nonostante l’incontro sia stato positivo, riteniamo che almeno da parte di chi punta ad una discontinuità con le politiche attuate fino ad ora, avremo voluto che si fosse evidenziato che se non si effettua una distinzione sostanziale tra le politiche per la regolamentazione della canapa e derivati e le altre sostanze non si risolve il problema, ricondurre qualsiasi uso di sostanze nell’ambito di un unica tipologia di comportamento (tossicodipendenza) è oltre che disdicevole, alquanto dannoso.
Bisogna stare attenti in questo frangente, all’eventuale idea di tramutare il carcere in un ‘programma terapeutico obbligato’ presso eventuali centri di recupero anche per i consumatori di cannabis, il rischio e la ‘trasformazione’ da criminale a malato, che per la cannabis oltre che non attinente ed inutile è innanzitutto disastroso per l’individuo. Ciò anche per scongiurare l’eventuale business che potrebbe nascere dalla gestione di questi centri, sulla pelle di chi non ha bisogno di nessun trattamento di disintossicazione ‘forzata’.
Sarebbe stato doveroso in questa occasione di incontro, far notare le falle della Legge Fini-Giovanardi, che rispetto alla precedente normativa ha tolto qualsiasi distinzione logica tra sostanze diverse tra loro come uso e come problematiche associate, ed ha relegato alla discrezione del giudice o delle forze dell’ordine stabilire se il comportamento rientra nell’uso personale oppure nello spaccio, andando contro il referendum del 1993 che aveva tolto dalla legge il riferimento alla dose media giornaliera poi rimpiazzata da, una non diversa, dose massima consentita.
Sarebbe stato interessante anche illustare al ministro la proposta di legge presentata dai senatori Della Seta e Ferrante (“Norme per la legalizzazione dei derivati della cannabis indica”), che oramai conta la firma, oltre che dei propositori, anche di una decina di senatori. http://www.senato.it/leg/16/BGT/Schede/Ddliter/37685.htm
A tal proposito si è espresso anche il deputato del Pdl Alfonso Papa, che ha assunto posizioni marcatamente antiproibizioniste dopo aver visto da ‘ospite’ per qualche mese la situazione delle carceri con i propri occhi: “Per passare dalle parole ai fatti, però, occorre ora che il Ministro ponga al governo e, in particolare, al collega Guardasigilli la necessità improrogabile di realizzare un vasto programma di depenalizzazione che parta proprio dai reati legati alle droghe leggere. La legge Fini – Giovanardi è una legge ottusamente proibizionista, che ha fatto più male che bene. Oltre un terzo dei detenuti, sono ristretti in galera per via di questa legge che equipara droghe pesanti e droghe leggere, spacciatore e consumatore. Si tratta di un reato senza vittima inventato al fine di spandere terrore; un reato artificiale che, come ogni legge proibizionista, ha l’unico effetto di alimentare mercato nero, criminalità organizzata e consumo fuori controllo”.
Ma probabilmente l’incontro volto innanzitutto a trattare le problematiche della tossicodipendenza da sostanze pesanti, ha voluto rimandare ad un altro momento una discussione più pragmatica sulla normalizzazione della canapa, sperando che ci sia la possibilità che vengano invitate anche le associazioni che si occupano di sensibilizzare sull’urgenza di regolamentare la cannabis.
Per i consumatori di cannabis essere definiti ‘meno criminali’ non cambia che di una ‘virgola’ il problema, come questa proposta di ridurre la pena nell’ambito della condanna di lieve entità da 6 a 3 anni…… ma noi lo ribadiamo ora e sempre: ‘non siamo criminali’, nemmeno a metà e tutto quello che vogliamo è togliere di mezzo una legge che ci ha reso tali!
Davide Corda – ASCIA


http://www.ascia-web.org/home/?p=344

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fumo

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speriamo bene,Campania come la Toscana, i medici «Sì alla cannabis come antidolorifico»http://www.enjoint.info/?p=6899

La Campania come la Toscana. In merito all’uso della cannabis nella terapia del dolore il sindacato dei medici di famiglia «Sumai Medicina generale» subito dopo aver appreso del provvedimento adottato dalla Regione Toscana che consente la somministrazione della sostamza stupefacente per i malati terminali, sollecita una iniziativa analoga da parte dei nostri amministratori.
 

fumo

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Notizia 18 maggio 2012 19:22

Tre semi di cannabis a chi dona on line almeno 25 euro a sostegno della campagna per la effettiva disponibilità della cannabis terapeutica. E' l'iniziativa promossa da oggi dall'associazione Luca Coscioni. Il sito per effettuare la donazione basta andare sul sito http://cannabisterapeutica.it/dona-ora/ e si potrà scegliere se ricevere in omaggio una maglietta dell'associazione oppure 3 semi di cannabis.
In Italia dal 2007 una tabella ministeriale (decreto del 18 aprile) consente la prescrizione con ricetta medica di diversi derivati della cannabis dalle riconosciute proprietà terapeutiche. "Ma - sottolinea il segretario dell'Associazione Luca Coscioni, Filomena Gallo - poiché non esistono protocolli attuativi regionali, per i pazienti accedere ai farmaci è praticamente impossibile. A molti malati è dunque negato il legittimo diritto alla cura".
Il tesoriere, Marco Cappato, spiega che l'associazione conduce "una campagna politica perché il libero accesso ai farmaci cannabinoidi sia reso effettivo, sia attraverso la possibilità ottenere i farmaci gratuitamente e facilmente, sia per mezzo della regolamentazione dell`'autocoltivazione', cioè della coltivazione ai fini esclusivi di utilizzo terapeutico da parte del paziente coltivatore".

ecco un occasione buona per dare una mano realmente alla causa
 

fumo

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MONDO - Legalizzazione Droghe. Italia e altri quattro firmano contro


Notizia 22 maggio 2012 18:33

Usa, Russia, Gran Bretagna, Svezia e Italia uniti contro la legalizzazione delle droghe, un no messo nero su bianco in un documento firmato ieri a Stoccolma. E'?quanto riporta, in una nota, il Dipartimento delle Politiche antidroga della presidenza del Consiglio. Rafforzare gli sforzi per proteggere i bambini e i giovani dalla droga, prevenirne l'uso, interrompere il ciclo della dipendenza da droghe attraverso l'offerta di una varieta' di trattamento e servizi sanitari a coloro che soffrono di disturbi da uso di sostanze stupefacenti mirando ad un recupero completo, interrompere il traffico e la produzione di droga e promuovere mezzi di sostentamento alternativi nelle aree di coltivazione illegale.
Questi tra i principali punti contenuti nella "dichiarazione per una politica bilanciata e umana contro la droga" che e' stata siglata ieri a Stoccolma presso la presso la sede della World Federation Against Drugs.
"Si tratta -ha dichiarato Giovanni Serpelloni capo del DPA- di un altro passo importante che intende rafforzare le partnership internazionali del nostro Paese per sviluppare e implementare strategie fondate su dati scientifici e sulla tutela diritti umani in linea con le convenzioni Onu sulle droghe. Si e' condiviso e voluto un approccio che privilegiasse la prevenzione e il recupero delle persone tossicodipendenti mantenendo una chiara ed esplicita posizione di opposizione, da parte di importanti stati, alle spinte verso la legalizzazione di qualsiasi tipo di droghe". La dichiarazione e' stata oggi anche presentata dalla Svezia, conclude la nota, presso il Gruppo Orizzontale droga a Bruxelles nella sede del Consiglio dell'Unione Europea.
fonte aduc.http://droghe.aduc.it/notizia/legalizzazione+droghe+italia+altri+quattro+firmano_125458.php
 

fumo

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ITALIA - Senatori Pdl contro sito web pro legalizzazione cannabis

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Notizia 17 aprile 2012 19:06 fonte aduc.http://droghe.aduc.it/notizia/senatori+pdl+contro+sito+web+pro+legalizzazione_125251.php

"Noi siamo per la liberta' di espressione , ma a patto che rispetti la legge e tuteli la legalita': il sito "legalizziamola", che sostiene la legalizzazione della canapa, mette alla berlina scienziati come Garattini ed altri ancora e arriva a dire che la cannabis fa bene: siamo veramente ben al di la' della misura". Lo affermano i senatori del Pdl Giovanbattista Caligiuri, Vincenzo Speziali e Franco Bevilacqua "Ci sono centinaia di pubblicazioni che parlano del rischio di indurre psicosi da sostanze legato alla cannabis - dicono i senatori del Pdl - e c'e' una quotidianita' clinica che lo dimostra . Mentre le forze dell'ordine svolgono un lavoro incessante ogni giorno per sgominare giri di spaccio a tutela dei nostri adolescenti - continua la nota - esistono siti che ne esaltano le qualita': e' una cosa inconcepibile sulla quale dovrebbe intervenire il ministro Cancellieri , verificando se i contenuti del sito non violano il codice penale e assumendo tutte le iniziative a tutela di un'educazione alla salute che gente come Garattini promuove".
 

fumo

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30/05/2012 10:03
Cagliari, 30 mag. - (Adnkronos) - I carabinieri di Guasila (Ca), nel corso di un servizio antidroga e dopo aver predisposto un appostamento, hanno arrestato in flagranza di reato per furto di acqua potabile e coltivazione di piante stupefacenti un 36ennee un 33enne, entrambi pregiudicati. I due sono stati sorpresi ad innaffiare 39 piante di canapa indiana alte tra i dieci centimetri e un metro coltivate nel cortile di un'abitazione abbandonata nel paese, dove avevano realizzato un allaccio abusivo sulla rete idrica pubblica per innaffiare la marijuana. Le piante sono state sequestrate e i due arrestati su disposizione dell'autorita' giudiziaria sono stati rinchiusi nelle camere sicurezza della compagnia di Sanluri in attesa del rito direttissimo fissato per stamani davanti al giudice unico del tribunale di Cagliari.

ecco i risultati di una legge mafiosa per eccellenza che mette in moto la criminalità e penalizza il cittadino,fini/giovanardi,

questi non sono solo criminali ma pure stupidi,rubano l'acqua!!!!
 
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