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primo ciclo indoor...

ilnicho

New member
comunque secondo vuoi come procedono?? sembrano belle pompate, spero di riuscire a ricavare una 50g a pianta..
picture.php

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allora ho comprato il biocanna flores, appena si asciuga l'acqua dei vasi provo a darlo, comunque aspetterò' qualche giorno..
stamattina una delle 4 piantine l'ho trovata con 2 foglie con qualche puntino giallo..simile ad una carenza di calcio ma di sicuro non e' una carenza di calcio..le foglie della pianta non sono scurissime, anzi, e' possibile che non sia overfert ma sia il ph che non va e che non fa assimilare nutrimenti?
finora ho dato acqua a ph 6,5-6,8..
boh.. non ci capisco piu nulla
 
magari ti puà essere di aiuto ......

Cosa è il pH?
Il pH rappresenta la misura dell’acidità e dell’alcalinità
nel suolo o, più propriamente, della reazione del suolo.
Sulla base di valori convenzionalmente attribuiti, si individuano
le seguenti classi di pH del suolo:
classe di pH pH compreso
suolo tra e
estremamente acido 3,5 4,4
molto fortemente acido 4,5 5,0
fortemente acido 5,1 5,5
moderatamente acido 5,6 6,0
debolmente acido 6,1 6,5
neutro 6,6 7,3
debolmente alcalino 7,4 7,8
moderatamente alcalino 7,9 8,4
fortemente alcalino 8,5 9,0

Quale è il significato del pH?
Il pH del suolo è una proprietà fondamentale in grado
di influenzare molti processi fisici, chimici e biologici.
Disponibilità di nutritivi
Il pH influenza la solubilità degli elementi nutritivi e
l’attività dei microrganismi responsabili della decomposizione
della sostanza organica e della maggior parte delle
trasformazioni chimiche che avvengono nel suolo. Il pH
regola, pertanto, la disponibilità di molti nutritivi per le
piante.
L’intervallo di pH tra 6 e 7 è generalmente favorevole
per la crescita delle piante, poiché la maggior parte degli
elementi nutritivi è prontamente disponibile in tale intervallo
.
Tuttavia, alcune piante necessitano di un pH al di
sopra o al di sotto di tali valori.
I suoli che hanno un pH inferiore a 5,5 generalmente
hanno una bassa disponibilità di calcio, magnesio e fosforo;
presentano, invece, un’alta solubilità dell’alluminio,
del ferro e del boro, mentre risulta bassa per il molibdeno.
Per valori di pH intorno ad 8,0 il calcio ed il magnesio
sono abbondanti; anche il molibdeno è disponibile, se
presente nella frazione minerale del suolo. Per contro,
alti valori di pH possono determinare una inadeguata disponibilità
di ferro, manganese, rame, zinco e, specialmente,
di fosforo e boro.
Mobilità dei metalli pesanti
Molti metalli pesanti diventano più solubili in condizioni di
acidità e, muovendosi nel suolo con l’acqua possono arrivare
alle falde, nei fiumi e nei laghi.
Microrganismi
Il tipo e la densità di popolazione microbica cambia con
il pH. Un pH acido favorisce lo sviluppo dei funghi a scapito
dei batteri. Tra i valori di pH di 6,6 e 7,3 è favorita
l’attività microbica che contribuisce a rendere disponibili
l’azoto, il fosforo e lo zolfo nel suolo.
Effetti sui prodotti fitosanitari
La maggior parte dei prodotti fitosanitari è indicata per
specifiche condizioni d’uso. Se un fitofarmaco viene utilizzato
su un suolo che presenta un pH al di fuori degli
intervalli d’uso previsti, può diventare inefficace, modificarsi
in una forma non desiderata, o può non essere degradato
nel suolo così come ci si aspetterebbe, col rischio
di creare problemi alla coltura successiva.
Caratteristiche chimico-fisiche del suolo
Nel suolo, risultano influenzati dal pH: la dispersione delle
argille, la distribuzione degli aggregati, la compattazione, la
riduzione della permeabilità dell’acqua, la contrazione del
volume per essicamento.
Che cosa controlla il pH di un suolo?
L’acidità e l’alcalinità dei suoli deriva da numerose e
differenti fonti. Nei suoli posti in sistemi naturali, il pH è
influenzato dalla mineralogia, dal clima e dai processi di
formazione del suolo. Nei suoli coltivati, il pH è influenzato
dall’uso dei fertilizzanti e dai processi di assimilazione
degli elementi nutritivi (in particolare potassio, calcio
e magnesio) da parte delle piante. Pertanto, il pH di
un suolo dovrebbe essere sempre misurato prima di attuare
pratiche che possono influenzarlo.
Come viene misurato il pH?
Sono disponibili molti tipi di kit e di strumenti utilizzabili
per determinare il pH in campo: cartine al tornasole, reagenti
chimici, elettrodi.
È bene tenere presente che il pH di un suolo varia nel
corso dell’anno. Esso, infatti, dipende dalle condizioni di
temperatura e di umidità (aumenta nella stagione invernale
e diminuisce nella stagione estiva), e può variare
anche di molte unità durante il periodo di crescita delle
piante. Il pH viene generalmente registrato come un intervallo
di valori per selezionate profondità del suolo.
Come è possibile modificare il pH di un suolo?
Il pH del suolo può essere modificato aggiungendo
determinati composti chimici: i «correttivi».
Un pH al di sotto di 5,6 è considerato basso per la
maggior parte delle colture. La calcitazione è il metodo
più comune per incrementare il pH: implica l’aggiunta al
suolo di ioni calcio (idrossido, calcare, dolomia, marna
calcarea). Le quantità da applicare per innalzare il pH al
valore desiderato risultano maggiori nei suoli ricchi di argilla
o sostanza organica e minori nei suoli sabbiosi. La
correzione dei suoli acidi è una pratica da compiere periodicamente,
poiché le cause che concorrono a far divenire
un suolo acido non possono essere rimosse.
L’impiego di acque irrigue dure, ricche di carbonati di
calcio e magnesio, esplica ovviamente un’azione correttiva
dell’acidità.
Un pH del suolo superiore ad 8,0 è considerato alto per
la maggior parte delle colture. I suoli che hanno un pH
tra 7,5 e 8,5 sono considerati calcarei, in quanto hanno
un alto contenuto in carbonato di calcio. Il pH di questi
suoli non cambia fino a quando il carbonato di calcio non
viene rimosso. Il ricorso a correttivi acidi potrebbe sortire
buoni risultati, ma il loro costo elevato ed i forti quantitativi
richiesti per neutralizzare il calcare rendono questa
pratica non economica. Nei suoli calcarei il fosforo, il ferro,
lo zinco e il rame risultano meno disponibili per le
piante; tuttavia, la carenza di questi elementi nutritivi è
spesso solo apparente: l’applicazione di fertilizzanti
(possibilmente a reazione acida) che contengono questi
elementi risulta più efficiente del tentativo di abbassare il
pH del suolo.
I suoli sodici sono caratterizzati da elevate quantità di
sodio scambiabile e da un pH superiore ad 8,5. Essi
contengono, in varia misura, carbonato e bicarbonato di
sodio. Una pratica comune di correzione per questi suoli
è l’aggiunta di gesso (solfato di calcio), immediatamente
seguita da interventi irrigui. Tuttavia, i sali che scorrono
con l’acqua di drenaggio possono contaminare le acque
superficiali ed i suoli limitrofi. Con la somministrazione di
gesso non si può portare il pH alla neutralità, ma si possono
raggiungere, o mantenere, limiti intorno a 8÷8,2
che sono soddisfacenti per molte colture.
Anche l’applicazione di ammoniaca anidra o solfato
ammonico come fertilizzanti azotati o di perfosfato minerale,
così come di ammendanti chimici che contengono
zolfo, contribuiscono ad abbassare il pH del suolo.
 

ilnicho

New member
magari ti puà essere di aiuto ......

Cosa è il pH?
Il pH rappresenta la misura dell’acidità e dell’alcalinità
nel suolo o, più propriamente, della reazione del suolo.
Sulla base di valori convenzionalmente attribuiti, si individuano
le seguenti classi di pH del suolo:
classe di pH pH compreso
suolo tra e
estremamente acido 3,5 4,4
molto fortemente acido 4,5 5,0
fortemente acido 5,1 5,5
moderatamente acido 5,6 6,0
debolmente acido 6,1 6,5
neutro 6,6 7,3
debolmente alcalino 7,4 7,8
moderatamente alcalino 7,9 8,4
fortemente alcalino 8,5 9,0

Quale è il significato del pH?
Il pH del suolo è una proprietà fondamentale in grado
di influenzare molti processi fisici, chimici e biologici.
Disponibilità di nutritivi
Il pH influenza la solubilità degli elementi nutritivi e
l’attività dei microrganismi responsabili della decomposizione
della sostanza organica e della maggior parte delle
trasformazioni chimiche che avvengono nel suolo. Il pH
regola, pertanto, la disponibilità di molti nutritivi per le
piante.
L’intervallo di pH tra 6 e 7 è generalmente favorevole
per la crescita delle piante, poiché la maggior parte degli
elementi nutritivi è prontamente disponibile in tale intervallo
.
Tuttavia, alcune piante necessitano di un pH al di
sopra o al di sotto di tali valori.
I suoli che hanno un pH inferiore a 5,5 generalmente
hanno una bassa disponibilità di calcio, magnesio e fosforo;
presentano, invece, un’alta solubilità dell’alluminio,
del ferro e del boro, mentre risulta bassa per il molibdeno.
Per valori di pH intorno ad 8,0 il calcio ed il magnesio
sono abbondanti; anche il molibdeno è disponibile, se
presente nella frazione minerale del suolo. Per contro,
alti valori di pH possono determinare una inadeguata disponibilità
di ferro, manganese, rame, zinco e, specialmente,
di fosforo e boro.
Mobilità dei metalli pesanti
Molti metalli pesanti diventano più solubili in condizioni di
acidità e, muovendosi nel suolo con l’acqua possono arrivare
alle falde, nei fiumi e nei laghi.
Microrganismi
Il tipo e la densità di popolazione microbica cambia con
il pH. Un pH acido favorisce lo sviluppo dei funghi a scapito
dei batteri. Tra i valori di pH di 6,6 e 7,3 è favorita
l’attività microbica che contribuisce a rendere disponibili
l’azoto, il fosforo e lo zolfo nel suolo.
Effetti sui prodotti fitosanitari
La maggior parte dei prodotti fitosanitari è indicata per
specifiche condizioni d’uso. Se un fitofarmaco viene utilizzato
su un suolo che presenta un pH al di fuori degli
intervalli d’uso previsti, può diventare inefficace, modificarsi
in una forma non desiderata, o può non essere degradato
nel suolo così come ci si aspetterebbe, col rischio
di creare problemi alla coltura successiva.
Caratteristiche chimico-fisiche del suolo
Nel suolo, risultano influenzati dal pH: la dispersione delle
argille, la distribuzione degli aggregati, la compattazione, la
riduzione della permeabilità dell’acqua, la contrazione del
volume per essicamento.
Che cosa controlla il pH di un suolo?
L’acidità e l’alcalinità dei suoli deriva da numerose e
differenti fonti. Nei suoli posti in sistemi naturali, il pH è
influenzato dalla mineralogia, dal clima e dai processi di
formazione del suolo. Nei suoli coltivati, il pH è influenzato
dall’uso dei fertilizzanti e dai processi di assimilazione
degli elementi nutritivi (in particolare potassio, calcio
e magnesio) da parte delle piante. Pertanto, il pH di
un suolo dovrebbe essere sempre misurato prima di attuare
pratiche che possono influenzarlo.
Come viene misurato il pH?
Sono disponibili molti tipi di kit e di strumenti utilizzabili
per determinare il pH in campo: cartine al tornasole, reagenti
chimici, elettrodi.
È bene tenere presente che il pH di un suolo varia nel
corso dell’anno. Esso, infatti, dipende dalle condizioni di
temperatura e di umidità (aumenta nella stagione invernale
e diminuisce nella stagione estiva), e può variare
anche di molte unità durante il periodo di crescita delle
piante. Il pH viene generalmente registrato come un intervallo
di valori per selezionate profondità del suolo.
Come è possibile modificare il pH di un suolo?
Il pH del suolo può essere modificato aggiungendo
determinati composti chimici: i «correttivi».
Un pH al di sotto di 5,6 è considerato basso per la
maggior parte delle colture. La calcitazione è il metodo
più comune per incrementare il pH: implica l’aggiunta al
suolo di ioni calcio (idrossido, calcare, dolomia, marna
calcarea). Le quantità da applicare per innalzare il pH al
valore desiderato risultano maggiori nei suoli ricchi di argilla
o sostanza organica e minori nei suoli sabbiosi. La
correzione dei suoli acidi è una pratica da compiere periodicamente,
poiché le cause che concorrono a far divenire
un suolo acido non possono essere rimosse.
L’impiego di acque irrigue dure, ricche di carbonati di
calcio e magnesio, esplica ovviamente un’azione correttiva
dell’acidità.
Un pH del suolo superiore ad 8,0 è considerato alto per
la maggior parte delle colture. I suoli che hanno un pH
tra 7,5 e 8,5 sono considerati calcarei, in quanto hanno
un alto contenuto in carbonato di calcio. Il pH di questi
suoli non cambia fino a quando il carbonato di calcio non
viene rimosso. Il ricorso a correttivi acidi potrebbe sortire
buoni risultati, ma il loro costo elevato ed i forti quantitativi
richiesti per neutralizzare il calcare rendono questa
pratica non economica. Nei suoli calcarei il fosforo, il ferro,
lo zinco e il rame risultano meno disponibili per le
piante; tuttavia, la carenza di questi elementi nutritivi è
spesso solo apparente: l’applicazione di fertilizzanti
(possibilmente a reazione acida) che contengono questi
elementi risulta più efficiente del tentativo di abbassare il
pH del suolo.
I suoli sodici sono caratterizzati da elevate quantità di
sodio scambiabile e da un pH superiore ad 8,5. Essi
contengono, in varia misura, carbonato e bicarbonato di
sodio. Una pratica comune di correzione per questi suoli
è l’aggiunta di gesso (solfato di calcio), immediatamente
seguita da interventi irrigui. Tuttavia, i sali che scorrono
con l’acqua di drenaggio possono contaminare le acque
superficiali ed i suoli limitrofi. Con la somministrazione di
gesso non si può portare il pH alla neutralità, ma si possono
raggiungere, o mantenere, limiti intorno a 8÷8,2
che sono soddisfacenti per molte colture.
Anche l’applicazione di ammoniaca anidra o solfato
ammonico come fertilizzanti azotati o di perfosfato minerale,
così come di ammendanti chimici che contengono
zolfo, contribuiscono ad abbassare il pH del suolo.

molto interessante, ed estremamente utile grazie... :) comunque la m0bi dick sembra che si stia riprendendo con il fertilizzante
 

ilnicho

New member
esplosione a 30 giorni, l'unica cosa vorrei capire perche non hanno ancora i fiori, cioe per lo meno ci sono ma pochi e piccoli giusto qualche filetto e normale??

 
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