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ANTIPROIBIZIONISMO

fumo

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sarà la collusioni con mafia e altro?ma ci pensate quante famiglie vivono con il narcotraffico?e quante categorie godono dei benefici di questo divieto?ma ormai sono agli sgoccioli gli occhi si stanno piano piano riaprendo sulla consapevolezza offuscata da governi corrotti e corruttori,
 

KissTheSky

Member
Sarò qualunquista, potrà essere una affermazione da baretto di periferia, ma secondo me, quando non ci sarà più mr. B., le cose cambieranno veramente...
 

fumo

Active member
Veteran
si evince e si commenta da sola la notizia di garattini,vai a vedere lo stile di vita che ha sto tizio e si capisce quali sono i suoi veri interessi,ormai non fa più notizia una stupidaggine del genere,in pratica a chiamato coglioni a tutti gli stati americani che hanno i dispensari della cannabis compresi gli stati europei che li hanno già a disposizione medica,ma è mai possibile che solo in Italia sono rimasti così indietro?avvolte non ci credo ma vedo che è vero,poveraccio non si è reso conto ancora che il mondo è cambiato è ancora convinto che stia cambiando ma è cambiato e peggio per lui,spero che non abbia mai bisogno di cure per malattia che comportano sofferenza che si possano lenire con la cannabis,ma un pochino gli e le auguro,,non tutti i mali vengono per nuocere magari scopre da solo che quello che dice e solo fazzioso a favore delle case farmaceutiche e non ha nulla di scentifico per smentire accademie mediche che non solo hanno fatto gli studi ma anche testato farmaci come il bedrocan bediol etcectect,se gli chiedete se funziona il merinol,vi dirà di si ma scoprirete che è anche sintetico fatto da case farmaceutiche,amici di amici di amici suoi,vergognati garattini
 

sballast

Member
buona sera a tutti, le audizioni in commissione giustizia continuano:

domani 5 novembre ore 14.00 saranno in audizione: Sabrina Molinaro, responsabile sezione epidemiologia e ricerca sui servizi sanitari dell’Istituto di fisiologia clinica del CNR; rappresentanti dell’associazione Antigone; Leopoldo Grosso, vicepresidente del Gruppo Abele
http://www.camera.it/leg17/360?slAnnoMese=201311&shadow_organo_parlamentare=2076&submit1=invia

mercoledì 6 novembre ore 14.00 sarà in audizione il nostro amato:Giovanni Serpelloni, capo dipartimento politiche antidroga della Presidenza del Consiglio dei ministri.
http://www.camera.it/leg17/360?slAnnoMese=201311&slGiorno=06&shadow_organo_parlamentare=2076

un saluto a tutti!!!!!
 
W

weedaman

Ciao a tutti oggi leggendo articoli riguardanti la cannabis in italia è saltato fuori questo bell articolo della stam pa intitolato: Cannabis: la porta verso altre droghe
Secondo il direttore dell'Istituto di Ricerche Farmacologiche del Mario Negri di Milano, Silvio Garattini, la marijuana non va legalizzata. Perché è un prodotto nocivo, dà dipendenza, e anche la sua efficacia in campo medico dev'essere ancora provata con certezza . ------------------Questo è il link se volete leggere tutte le idiozie del bastardissimo professor.fig.di.put...Silvio Garattini. http://espresso.repubblica.it/attua...cannabis-la-porta-verso-altre-droghe-1.139744 A voi i commenti..
 

CrazyDog

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Hola Ragashish!
Intanto in california, escono i primi pacchetti di Medical Marijuana!!!
Il prodotto è venduto tramite dispensario o tramite internet, solo all'internio della California e solo a pazienti muniti di certificato medico. Ogni pacchetto contiene 5 sigarette di canapa da minimo 1g l'una, una busta in plastica salva freschezza e una scheda promozionale / commerciale dei prodotti.
Ogni sigaretta è pesata e rollata manualmente e contiene minimo 1g di erba, non è possibile rollarla con dei macchinari causa l'appiccicosità del prodotto finale :biggrin:
prodotto testato e certificato da SC Labs.

Link California Finest

Link SClabs

Thread ICMAG America's First Marijuana Cigarettes a reality

California_Finest_OG_Kush_Medical_Marijuana_Cigarettes_021.jpg
California_Finest_Grand_daddy_Purple_Medical_Marijuana_Cigarettes_021.jpg
California_Finest_Blue_Dream_Medical_Marijuana_Cigarettes_031.jpg
sample-product-list.png
 

rootidec

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1g d'erba per me è un pò troppino... :D
se faccio uno 0.3 (cartine corte eh!) è tanto! da solo intendo.
mazza che dosi...... :D
 

fumo

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Veteran
devi vedere la % di thc cbd etcetc per considerarla troppa,se è per questo un 0,3 di quello che mi produco basta e avanza per mettermi tranquillo per un 2 3 ore.
 
T

tebak

gserpelloni@dronet.org
Ecco qui la sua bellissima email. Ho già provveduto a linkargli numerosi siti di medicina e di studi ufficiali per la cannabis sativa.
Ho scritto numerosi test di analisi privati e non per determinare la percentuale di thc nella cannabis di oggi, dalla super skunk alla soft.

Ovviamente ho usato toni pacati tanto non me la leggerà mai. Ovviamente ho usato tormail
 

CrazyDog

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Cannabis: quei miliardi regalati alle mafie

Cannabis: quei miliardi regalati alle mafie

Cannabis: quei miliardi regalati alle mafie

Diversi decenni di politiche proibizioniste nei confronti della produzione, del commercio e del consumo di droghe hanno prodotto un vincitore assoluto: il narcotraffico
Articolo di Chicco Testa

Fonte: L'espresso

Diversi decenni di politiche proibizioniste nei confronti della produzione, del commercio e del consumo di droghe hanno prodotto un vincitore assoluto: il narcotraffico. Miliardi di dollari (e di euro) sono finiti nelle tasche dei trafficanti di tutto il mondo, mettendo a loro disposizione somme ingenti di denaro contante, che sono state reinvestite in molteplici attività economiche. Un pozzo di San Patrizio, creato da stupide leggi. E c’è un perdente altrettanto chiaro.

Gli Stati di tutto il mondo che hanno investito, senza successo, altre ingenti somme nelle politiche repressive. Una buona parte delle forze di polizia sono obbligate, a fronte di delitti ben più gravi e socialmente pericolosi, ad impiegare uomini, tempo e strutture in una vana opera repressiva. Negli Usa, fino a ieri gli ispiratori della repressione su scala mondiale, si calcola che almeno cento milioni di americani abbiano fatto uso di marijuana. Compresi gli ultimi tre presidenti! Eppure alle loro e nostre spalle vi è la storia del proibizionismo e dell’inutile lotta ingaggiata all’epoca dalla polizia americana, conclusasi, questa sì, con la sconfitta dei trafficanti: grazie all’abolizione del proibizionismo stesso.

Sembra difficile negare che alcol (e tabacco) producano danni fisici e dipendenze ben più gravi di molte droghe. Ma gli Stati hanno giustamente preferito venire a patti con queste tipologie di “droghe”, lasciando all’individuo e al suo libero arbitrio la decisione di come farne uso e utilizzando i consumatori come fertili vacche da mungere fiscalmente. Ma a forza di registrare fallimenti e arricchire le narcomafie qualche brusca inversione di tendenza comincia a farsi largo. Almeno per quanto riguarda le sostanze percepite come meno impattanti. Le cosiddette droghe leggere, marijuana in primo luogo, consumata in maniera casuale da milioni di persone anche in Italia. In Europa circa tre milioni di persone la consumerebbero giornalmente (European Drug Report).

Negli Usa, per esempio, Maine, Vermont, Montana, Colorado, California, Nevada Washington, Oregon, New Jersey, Rhode Island, Michigan, New Mexico, Alaska e Hawaii ne consentono l’uso medico, compresa la cura dell’insonnia. Idem in Canada. In alcuni di questi Stati il consumo è permesso anche a scopo ricreativo ed un’altra decina di Stati sta per passare legislazioni simili. Il volume d’affari della marijuana “legale” è valutato in circa 1,5 miliardi di dollari, in crescita fino a 6 miliardi, dopo che altri popolosi Stati si sono aggiunti. Tutti soldi sottratti alle mafie. Alcuni centri di ricerca hanno stimato che il risparmio complessivo per gli Usa potrebbe aggirarsi intorno ai 13 miliardi di dollari, fra spese risparmiate dalle operazioni di repressione e ricavi fiscali. Senza contare, ancora una volta, la quota di business sottratta alla criminalità. Né trattasi di politiche solo americane. L’Uruguay ha passato una legislazione molto liberale ed addirittura ha fissato il prezzo di 1 grammo di cannabis a 2,5 dollari con lo scopo di battere il mercato illegale. La Colombia si appresta a fare lo stesso ed il presidente del Messico riconosce il completo fallimento delle vecchie politiche e chiede un’alternativa “market oriented”. Tutto il Sudamerica guarda nella stessa direzione, dopo essere stato per anni spinto proprio dagli Usa verso politiche ultra-repressive, che hanno fatto decine di migliaia di morti e consegnato interi paesi alla criminalità.

La polizia inglese ha deciso, con l’appoggio del governo, di “lasciar perdere” di fronte al possesso di piccole quantità. E l’Italia? L’Italia aveva fino a pochi anni fa una legislazione un po’ più tollerante. Ma la necessità di fare la faccia feroce ha partorito la Fini-Giovanardi e fatto sì che su 64 mila detenuti totali ben 25 mila siano dentro per queste tipologie di reati. In compenso qualsiasi comico televisivo domanda ai suoi interlocutori con aria sbarazzina «cosa hai fumato questa mattina?». Fosse il caso di darci una mossa e tornare ad essere un Paese un po’ più tollerante?


Bell'articolo!!!
 

KissTheSky

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gserpelloni@dronet.org
Ecco qui la sua bellissima email. Ho già provveduto a linkargli numerosi siti di medicina e di studi ufficiali per la cannabis sativa.
Ho scritto numerosi test di analisi privati e non per determinare la percentuale di thc nella cannabis di oggi, dalla super skunk alla soft.

Ovviamente ho usato toni pacati tanto non me la leggerà mai. Ovviamente ho usato tormail

Sbagliato, se proprio hai timore di dare la tua mail ingiro era meglio farne una ad-hoc (Tanto mica vengono a cercarti a casa... per una mail, ne riceverà decine anche peggiori ogni giorno!)
Con Tormail 9 su 10 o viene filtrata prima, oppure va a finire tra spam e non verrà mai neanche considerata...
Facciamo informazione, trascrivi qui il messaggio che hai mandato, così lo mandiamo tutti!
 

CrazyDog

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C.A.N.A.P.A. Taranto 09 Novembre 2013

C.A.N.A.P.A. Taranto 09 Novembre 2013

TarantoWeb.jpg


Fone: Canapuglia

Comunicato Stampa del 9/11/2013

PROGRAMMA
Ore 09.30
Registrazione partecipanti

Ore 10.00
La rigenerazione dell’agricoltura ionica
Vincenzo Fornaro
Titolare Masseria del Carmine

Ore 10.30
CanaPuglia dopo 3 anni di azione: il Team, il Network, i Gruppi di Ricerca, gli obiettivi
Claudio Natile
Presidente CanaPuglia
Ore 11.00
Il progetto C.A.N.A.P.A. e nuove prospettive per Taranto. La Phytoremediation
Elvira Tarsitano
Presidente Abap
Marcello Colao
Team CanaPuglia, Abap – Associazione Biologi Ambientalisti Pugliesi

Ore 11.30
Canapa e Ricerca: il recupero dell’Eletta Campana, una varietà idonea al Sud Italia
Marcello Mastrorilli
Direttore CRA Monteroni di Lecce
Pietro Paolo Crocetta
CEO Ikaros Power

Ore 12.00
Le frontiere della neoedilizia pugliese: il progetto Case di Luce di Bisceglie
Leo Pedone
Titolare Pedone Working
Ore 12.15
Intervento di rappresentanti delle Istituzioni locali e regionali
Ore 12.30

Spazio agli interventi delle Associazioni del territorio

Ore 13.00
Aperitivo Rigenerante con passeggiata nell’uliveto monumentale della Masseria del Carmine

Ore 14.30
Cosa avete mangiato? Le proprietà nutrizionali del seme di Canapa
Vincenzo Lopez
Team CanaPuglia, Resp. Canapa alimentare
Elvira Greco
Biologa Nutrizionista

Ore 15.30
Consegna attestati di riconoscimento “Canapicoltore 2013”

Ore 16.00
Spazio al confronto

Durante l’evento sarà possibile visitare un’area attrezzata con:
- Derivati della Canapa
- Tesseramento per singoli, aziende, associazioni e punti vendita
- Acquisto dei frutti della Canapa ( alimenti, tessuti, carta, etc..)
- Acquisto gadget sostenitore CanaPuglia

Mappa - itinerario

:wave:
 

CrazyDog

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Petizione contro le mafie della droga proibita

Petizione contro le mafie della droga proibita

Petizione contro le mafie della droga proibita: legalizzazione, autocoltivazione e riduzione del danno -

Per firmare la petizione: http://www.radicali.it/antipro

Noi sottoscritti cittadini italiani, premesso che:
In Italia il mercato illegale delle droghe proibite garantisce alle mafie un giro d'affari annuo stimato in almeno 24 miliardi di euro, coinvolgendo 250/400 mila piccoli spacciatori, 3 milioni di consumatori abituali, con oltre 800 mila persone coinvolte in procedimenti amministrativi per possesso di droga e 28 mila detenuti per violazione della legge sugli stupefacenti (fonte: Commissione di studio sul mercato illegale delle droghe);
Grazie ai profitti “cash” derivanti dal monopolio sul commercio delle droghe illegali garantito alla criminalità organizzata dalle leggi proibizioniste, le narcomafie con il riciclaggio hanno infiltrato l’economia legale (al Nord come al Sud e al Centro) e si stanno letteralmente comprando le nostre città.
A livello transnazionale, sono sempre di più gli Stati destabilizzati dalla “guerra alla droga”: nel solo Messico dal 2006 al 2011 si sono registrati quasi 50 mila morti;
I costi del proibizionismo, sempre nascosti dalla politica e dai media italiani, sono insostenibili e destinati ad aumentare in assenza di iniziative che possano almeno ridurne i danni e prepararne il superamento.

Denunciamo il fallimento di decenni di politiche proibizioniste e riteniamo che la legalizzazione di produzione, commercio e vendita delle droghe rappresenti l’unica e necessaria alternativa
Chiediamo alla Camera dei Deputati di discutere ed approvare la Proposta di Legge n. 2641 (Bernardini e altri) per la depenalizzazione della coltivazione domestica di piante dalle quali possono essere estratte sostanze stupefacenti o psicotrope.
Chiediamo a Comuni e Province, ivi compresi quelli interessati dalle elezioni amministrative del maggio 2012, di attivare quelle iniziative di riduzione del danno (dalle narcosale agli scambiasiringhe, dalle analisi gratuite delle droghe sintetiche alla pura e semplice informazione scientifica sugli effetti delle sostanze) che incidono sulla vita e sulla qualità della vita non solo dei consumatori di sostanze illegali ma anche di tutti gli altri cittadini.
Chiediamo al Governo italiano di promuovere politiche di riduzione del danno in analogia a quanto avviene in Europa, reintroducendone il concetto anche nei documenti ufficiali da cui era stato espulso persino il termine, e di favorire le misure alternative alla pena (collocamento in comunità o agli arresti domiciliari) per i detenuti tossicodipendenti in modo che possano scontare la pena usufruendo di misure alternative, assicurando una migliore assistenza socio-sanitaria oltre a un notevole risparmio economico per lo Stato
Chiediamo alla RAI e alle radiotelevisioni nazionali di garantire informazione e approfondimento rispetto alle politiche sulle droghe, ai risultati conseguiti e alle proposte alternative di governo del fenomeno.
 
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