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Idro : radici bruciate help

Amstaff IT

Member
Raga forse ho fatto una caxxata
Succede che oggi controllo il ph e vedo che da 6 di ieri mi è scesa improvvisamente a 5.6
Automaticamente vado a vedere le radici e le trovo tutte gelatinose ( bhe non tutte , diciamo il 50/60% )senza piu peletti e mi bastava passar gli la mano in mezzo perché si staccassero come fossero burro. Il problema , penso che sia scaturito dal fatto che una settimana fa avevo messo il supervit hesi e dopo 4 giorni rifacendo la soluzione l'ho rimesso di nuovo dimenticando i del fatto di averlo messo 4 giorni prima
Tenderei anche non pensare a phitium o cose varie in quanto le radici sono belle bianche , inoltre una volta alla settimana aggiungo h202 proprio per evitare problemi
Temp soluzione max 25 gradi
Ok , la frittata e fatta
Ho visto però che dal cestello stanno già scendendo radici nuove, poche ma ci sono
Cosa faccio adesso ?
Cambio soluzione , strappo via le radici vecchie e aspetto che si rifaccia le radici da sola ?
Oppure cambio soluzione non toccò le radici e caccio dentro uno stimolatore radicale ?
Oppure........helppppppp
Come tempi , sono entrato adesso nella quinta settimana di fioritura , le piante stanno bene a parte un mucchio di foglie gialle in basso che a sto punto penso che siano dovute al basso assorbimento radicale.
Spero di trovare un buon Cristo idroipponico che mi dia una mano perché non essendomi mai trovato in questa situazione non so come gestirla , e il tasto serch purtroppo non mi ha dato risposte al mio problema

Amstaff
 

noreason

Natural born Grower
ICMag Donor
Veteran
Le radici o la soluzione puzzano di zolfo? Se si hai la certezza di avere a che fare con i classici batteri che molti growers idro conoscono bene.
La gelatina sulle radici è sinonimo di decomposizione da parte di batteri anerobi solitamente. Le cause possono essere molteplici, dalla temperatura dell'acqua alta che favorisce il loro sviluppo, alla poca ossigenazione della soluzione nutritiva.

Adesso che dal cestello escono delle radici nuove, fai in modo che non vengano attaccate anch'esse e lascia quelle attaccate dove sono.
Per evitare questo tipo di problemi lascia perdere l' H2O2 e passa all'ipoclorito di sodio. Se vai in farmacia o in un supermercato trovi svariate forme di amuchina, scegline una liquida ed usa quella per disinfettare la soluzione.

Cambia tutta l'acqua e pulisci bene tutto il sistema con acqua ossigenata e una pezza per rimuovere tutto il possibile.
Se puoi sciacqua anche le radici ma con acqua ossigenata diluita in acqua al 50% e poi lavale subito con acqua normale.
Riempi nuovamente tutto il sistema con acqua non decantata e non dare assolutamente radicanti in fioritura in nessun caso, influenzi l'equilibrio ormonale della pianta e non è una buona cosa.
Una volta che hai riempito il sistema, aspetta 24/48 ore e aggiungi 1ml di amuchina per 40 litri d'acqua ogni 5 giorni e fai il cambio soluzione ogni 15 al massimo.
Nel frattempo se riesci a raffreddare la soluzione con qualche siberino non sarebbe male e assicura sempre alle radici una gran quantità d'aria, in modo da non creare un ambiente favorevole alla proliferazione dei batteri anaerobi, che detestano l'ossigeno.

Se fai tutto bene, questo tipo di problemi sarà solo un ricordo ;)

:wave:
 

Amstaff IT

Member
Mo che ci penso potrebbe essere stato il carboload della AN che mi ha combinato tutto sto pasticcio? Di base uso i ghe come fertilizzanti e il carboload e' l'unica cosa vagamente organica che metto in fioritura
 

noreason

Natural born Grower
ICMag Donor
Veteran
Mo che ci penso potrebbe essere stato il carboload della AN che mi ha combinato tutto sto pasticcio? Di base uso i ghe come fertilizzanti e il carboload e' l'unica cosa vagamente organica che metto in fioritura

C'era puzza di zolfo? Comunque il carboload anche a me fece reazione nella soluzione nutritiva producendo slime molto velocemente e costringendomi a svuotare e pulire tutto dopo 24 ore.
Se dici che comunque le radici sono state danneggiate al 99% è colpa di batteri che non vorresti ci fossero ;)
 

Amstaff IT

Member
C'era puzza di zolfo? Comunque il carboload anche a me fece reazione nella soluzione nutritiva producendo slime molto velocemente e costringendomi a svuotare e pulire tutto dopo 24 ore.
Se dici che comunque le radici sono state danneggiate al 99% è colpa di batteri che non vorresti ci fossero ;)

Ciao Nore
Intanto grazie ancora per l'interessamento
Devo però dire che le radici non puzzano, cioè puzzano normalmente di radice.
Comunque per dormire tranquillo ho buttato via la soluzione , ho messo acqua non decantata, ho napalmizzato tutto con
75 ml di h202 al 35% ( su 150 litri ) e ho comprato l'amuchina che metterò domani quando rifo la soluzione
Purtroppo avendo un rdwc da 9 e avendo la rete sopra non ho potuto lavare le radici a mano .
Mi confermi 1 ml di amuchina x 40 litri ?
Te lo chiedo perché con l'h202 al 35 % metto 0,5 ml per gallone ed è' già' roba che scotta

Amstaff
 

noreason

Natural born Grower
ICMag Donor
Veteran
Devo però dire che le radici non puzzano, cioè puzzano normalmente di radice.

E' già un buon segno.


Mi confermi 1 ml di amuchina x 40 litri ?

Di quella che ho io si. Non so se la tua ha la stessa concentrazione di ipoclorito e vari altri.
In linea di massima dovresti fare i conti per arrivare ad avere una concentrazione di 0,5 ppm nella soluzione. Questo basta per mantenerla disinfettata anche se è una quantità irrisoria.
In caso di attacco vero e proprio puoi aumentare la concentrazione ma senza supere 1ppm per evitare danni alle radici.
Io uso 1m per 40 litri che a conti fatti (quando fu) è meno di 0,5ppm.

Se nell'acqua c'è già cloro devi metterlo in conto.

L'ipoclorito di sodio è un composto instabile a temperatura ambiente e pertanto il cloro in esso contenuto tende ad evaporare. Ciò vuol dire che dopo X giorni non avrai lo stesso potere disinfettante che appena dopo averlo aggiunto ;)

Te lo chiedo perché con l'h202 al 35 % metto 0,5 ml per gallone ed è' già' roba che scotta

Amstaff

L'H2O2 torna utile in molte applicazioni, ma ha i suoi limiti. Oltre al costo evapora più velocemente e per essere efficace devi aggiungerla spesso. Con il tempo te ne renderai conto anche tu ;)

:wave:
 

Amstaff IT

Member
Ancora grazie San Nore protettore degli idroponici :biggrin:
Cambiato soluzione , aggiunti 4 ml di amuchina su 150 litri e già le vedo un po' meglio ...almeno non sono più viscidose come prima.
Anche se restano un po' fragili lo stesso, ci penseranno gli enzimi a fare pulizia...
Comunque molto interessante il discorso Dell' ipoclorito di sodio
Nonostante faccia una grande fatica con l'inglese mi sto divorando post su post in rete
Lo sto gia' anche testando per la clonazione .
Tu comunque lo usi abitualmente o solo in condizioni di emergenza ?
Usandolo di continuo su tutto il ciclo posso anche stare tranquillo nel caso la soluzione mi vada a 26/28 gradi?

Amstaff
 

noreason

Natural born Grower
ICMag Donor
Veteran
Tu comunque lo usi abitualmente o solo in condizioni di emergenza ?
Usandolo di continuo su tutto il ciclo posso anche stare tranquillo nel caso la soluzione mi vada a 26/28 gradi?

Amstaff

Io lo uso da poco. Ho cominciato quando una pianta per via della contemporanea rottura di pietra porosa e ricircolo (sfiga) e in concomitanza con acqua a 27°, in poco più di 24 ore era quasi senza radici. Fortuna che avevo volutamente mantenuto basso il livello della soluzione e questo ha permesso alla pianta di creare nuove radici e ripartire come credo stia facendo la tua.
In quel caso, visto che già usavo H2O2 al 35% e comunque non ha tenuto a bada i batteri, ho deciso di passare al cloro. E finora è tutt'altra cosa.

Per il resto, a qualunque temperatura sia la soluzione il cloro presente ossida ciò che incontra, per cui manterrà la soluzione disinfettata. Il tutto sta nello sperimentare e trovare la giusta dose, magari sacrificando qualche clone. Per ora le indicazioni sono 0,5ppm in prevenzione e 1ppm in attacco ;)
Ovviamente ti consiglio vivamente di prevedere un modo per mantenere la soluzione fresca, oltre ad evitare l'uso di cloro o altri disinfettanti (che nota bene uccidono tutto, anche i batteri ''benefici'' ) dai alla pianta una maggiore quantità di ossigeno accelerandone il metabolismo e eviti che la struttura aerea della pianta tenda a filare e a metter su fiori aerati ;)

:wave:
 

Amstaff IT

Member
Ovviamente ti consiglio vivamente di prevedere un modo per mantenere la soluzione fresca, oltre ad evitare l'uso di cloro o altri disinfettanti (che nota bene uccidono tutto, anche i batteri ''benefici'' ) dai alla pianta una maggiore quantità di ossigeno accelerandone il metabolismo e eviti che la struttura aerea della pianta tenda a filare e a metter su fiori aerati ;)

:wave:

Di aria penso di non essere sottodimensionato
Per nove secchi da 15 ltr ho questo:
comp.JPG

Di aria ne vedo a gogo
Eventuali consigli sulle pietre porose sono sicuramente ben accetti
Le pietre normalmente le piglio da viridea e prendo o quelle lunghe blu o quelle tozze nere, dipende da cosa trovo
Non ho mai provato quelle in neoprene
Per la questione temperatura soluzione , gira e rigira si torna sempre al discorso chiller
Ho visto molte guide online per autocostruirselo perché a comprarlo hanno prezzi proibitivi ,
Per quanto cercò anche sugli usati poco poco ti partono 200 eurozzi
Anche qui , se hai qualche consiglio ( che non siano i siberini :biggrin: ) sono tutto orecchie...
:thank you:

ps : il post e' aperto a tutti
 

noreason

Natural born Grower
ICMag Donor
Veteran
Di aria penso di non essere sottodimensionato
Per nove secchi da 15 ltr ho questo:
View Image
Di aria ne vedo a gogo

Non so che potenza abbia, ma credo che sia sovradimensionato, per cui da questo punto di vista non hai problemi ;)

Eventuali consigli sulle pietre porose sono sicuramente ben accetti
Le pietre normalmente le piglio da viridea e prendo o quelle lunghe blu o quelle tozze nere, dipende da cosa trovo
Non ho mai provato quelle in neoprene

Se devo essere sincero a me le pietre porose hanno un pò sfracassato gli zebedei! Per fartela breve, non ne uso. Lascio il tubo così com'è, ancorandolo in qualche modo al vaso in modo che rimanga giù e non tenda a salire in superficie.
Facendo così le bolle sono grandi e si distribuiscono male all'interno del vaso ma per l'ossigenazione non è un problema e soprattutto non c'è un ostacolo nel percorso che il flusso d'aria deve compiere e questo fa anche recuperare un pò di aria in più, quindi una pompa meno potente riesce comunque a fare un buon lavoro e soprattutto si guadagna in silenziosità ;)


Per la questione temperatura soluzione , gira e rigira si torna sempre al discorso chiller
Ho visto molte guide online per autocostruirselo perché a comprarlo hanno prezzi proibitivi ,
Per quanto cercò anche sugli usati poco poco ti partono 200 eurozzi
Anche qui , se hai qualche consiglio ( che non siano i siberini :biggrin: ) sono tutto orecchie...
:thank you:

Ho riflettuto abbastanza su questo punto. Auto-costruirsi un chiller non dà buoni risultati se lavori con tanti litri e devi raffreddare più di un paio di gradi..... a meno che tu non abbia a disposizione un sacco di utensili, un frigo portatile che funzioni come si deve, e soprattutto una serpentina in titanio. Tu dirai, perchè il titanio? Perchè è uno dei pochi materiali, forse il migliore per prezzo, che ha uno scambio termico decente e soprattutto non reagisce in alcun modo con gli elementi presenti nella soluzione nutritiva.
Se ci rifletti bene, costruire un chiller da soli è un lavoro certosino e che richiede attrezzatura specifica e pertanto ha un costo da considerare.

Un chiller costa tanto, è vero. Forse costa più del dovuto anche, ma ti assicuro che ne vale la pena. E' relativamente silenzioso e una volta avviato, puoi dimenticarti del problema temperatura soluzione. Non consuma neanche tanto e resta in funzione per brevi periodi una volta raggiunta la temperatura desiderata.

Un'altro modo efficiente per contrastare indirettamente il problema delle alte temperature è isolare il sistema. Tutto. Vasi, controller, tubi, ogni cosa. Isolarlo dalle radiazioni infrarosse (vedi alluminio o comunque metallo) e isolarlo dall'aria calda (vedi sughero, rockwool, fibra di vetro, polistirolo o quant'altro....).
Se ben isolato, rimarrai stupefatto da quanto qualche siberino possa mandare giù la temperatura e mantenerla bassa per molte ore.

Per cui, ricapitolando, io ti consiglio di mettere due soldi da parte per un chiller se vuoi continuare con dwc e simili, oppure di isolare bene il sistema e provare i siberini.
Ovviamente isolare il sistema torna utile anche se usi un chiller, aiuterà ad abbattere il consumo di energia.

:wave:
 

Amstaff IT

Member
Se devo essere sincero a me le pietre porose hanno un pò sfracassato gli zebedei! Per fartela breve, non ne uso. Lascio il tubo così com'è, ancorandolo in qualche modo al vaso in modo che rimanga giù e non tenda a salire in superficie.
Facendo così le bolle sono grandi e si distribuiscono male all'interno del vaso ma per l'ossigenazione non è un problema e soprattutto non c'è un ostacolo nel percorso che il flusso d'aria deve compiere e questo fa anche recuperare un pò di aria in più, quindi una pompa meno potente riesce comunque a fare un buon lavoro e soprattutto si guadagna in silenziosità ;)
:jawdrop:

Azz non si smette mai di imparare...
Questa non l'avevo ancora sentita.

Per caso hai mai usato le luci uv per purificare l'acqua?
Anche questo dovrebbe essere un buon metodo per non avere problemi di schifezze però non trovo tante info legate all' idroponica

:thank you:
 

noreason

Natural born Grower
ICMag Donor
Veteran
:jawdrop:

Azz non si smette mai di imparare...
Questa non l'avevo ancora sentita.

Non so se hai presente, ma a volte le pietre porose si occludono e passa sempre meno aria. Quando poi finisce col far marcire le radici pensi: ''ma cosa cazzo devo mettercela a fare?'' Ed infatti le piante vengono su uguale.

Con ciò non voglio dire che tutte le pietre porose lo fanno, ma quelle classiche di sabbia compattata non le sopporto più. Dovrei provare qualche tecnologia differente perchè un pò mi scoccia che le bolle non si distribuiscano bene in tutto il vaso.


Per caso hai mai usato le luci uv per purificare l'acqua?
Anche questo dovrebbe essere un buon metodo per non avere problemi di schifezze però non trovo tante info legate all' idroponica

Mai usate. Ma se ci pensi bene hanno un limite. Se la colonia di batteri si trova sulle radici di una pianta, un filtro UV non la intaccherà di certo. Il filtro sterilizza la soluzione che vi passa all'interno ma non va ad attaccare le ''zone calde''.
Inoltre la maggiore perplessità è che gli UV e specie le radiazioni di lunghezza d'onda più corta (UV-C) è energia ad alto potenziale mediata dai fotoni. La materia reagisce spesso usando come catalizzatore di reazioni chimiche proprio quell'energia, per cui per farla breve, visto che nella soluzione nutritiva vi saranno alla buona una trentina di composti diversi, chi mi garantisce che quelle radiazioni non interferiscano con la composizione chimica della soluzione? Se un elemento reagisce a formare un composto tossico per l'uomo, la pianta lo assorbe e poi io lo inalo, cosa succede?

Ovviamente sono domande a cui io non ho risposta, ma preferisco comunque adottare altri metodi e andare sul ''sicuro''.
Usare il cloro è più semplice, ma anche qui.....chi ti garantisce che non formi un composto con qualcos'altro e che poi viene assorbito etc...?

Per cui il discorso per quanto mi riguarda è: se non serve davvero, non lo uso ;)


:tiphat:
 

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