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La Repubblica, ottima distinzione

KissTheSky

Member
Sono contento che un giornale come La Repubblica faccia distinzione tra Cannabis e altri tipi di droghe, ma non ho capito bene la parte "I Rischi dello spinello"...
Oltretutto viene aggiunto anche l'uso parallelo al "Gioco d'azzardo"... Non ha alcun fondamento logico, ma che si tratti di una droga ben peggiore di molte altre è vero...
Ecco l'articolo a cui faccio riferimento.
http://www.repubblica.it/salute/pre..._di_cannabis_tra_i_giovani-63588567/?ref=fbpr
:ying:
 

donwalter

HOMBRE
Veteran
se posso....
secondo me oggi i veri giornalisti sono ben pochi....la maggioranza è costantemente seduta al computer per trovare,sapere,elaborare e scrivere riprendendo le agenzie di stampa "ufficiali" e...il risultato si vede....dicono tutti le stesse cose a volte anche usando identiche parole e ...soprattutto ...non capendo un c***o dell'argomento trattato.
questi articoli lo rivelano palesemente....leggete e vedrete che sono tutti simili...confusionali.....fuorvianti e ...di parte.
Ps. di parte....la mafia è dappertutto e con il proibizionismo ci campa...alla grande
 

BackTo

Member
Il problema non sono i giornali, ma la gente comune.. Se dovessero scrivere un articolo a favore della cannabis su un giornale come La Repubblica alla redazione arriverebbero centinaia di lettere di protesta e forse anche qualche denuncia per istigazione all'uso di sostanze stupefacenti, si giocherebbe il lavoro il giornalista. In un paese bigotto e ipocrita come il nostro, per far cambiare qualcosa bisogna partire dal basso e pian piano, negli anni, far cambiare mentalità.. E cacciare a calci in cu** il primo perbenista di turno..
 

donwalter

HOMBRE
Veteran
ciao BackTo...
chiaramente...che scrivessero....addirittura ...un articolo a favore...non lo avrei mai potuto sperare....:biggrin:
per amor del vero...se fossi giornalista e scrivessi ciò che penso
mi caccerebbero al primo giorno di lavoro...ma sarebbe il mio datore di lavoro a farlo...perchè penso che i lettori non avrebbero tutto questo "potere".
credo invece che in Italia "bisogni" tenere una linea dettata dal proprio referente politico...e questo limita la libertà di stampa..
d'altro canto se i lettori comprano o meno il giornale...diventa relativo....almeno finquando incassano i nostri soldi con il finanziamernto pubblico all'editoria...:dance013:
adesso basta altrimenti diventa politica...e... a noi piace parlare di altre cose...:biggrin:
 

KissTheSky

Member
E cacciare a calci in cu** il primo perbenista di turno..

Io non li chiamerei perbenisti... sarebbe come chiamare "Diversi" i Gay o gli Handicappati.
Una persona "Perbene" è una persona che, per quanto mi riguarda, o per come la vedo io, non danneggia il prossimo, e anzi lo aiuta...
Questi il prossimo lo distruggono a prescindere... perbene un ca**o...
 

CrazyDog

Senior Member
Veteran
Questi articoli sono ridicoli.
Nessuno parla mai di alcool e tabacco, che causano il maggior numero di morti/anno.

C'e scritto in tutti i pacchetti di sigarette...Catrame-Nicotina-Monossido di carbonio


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C'e scritto anche che creano un' elevata dipendenza

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Questa invece è la composizione di una sigaretta:

03007_sigarettecomposizione.jpg




Ad ogni modo come dicevo prima, alcool e tabacco sono le maggiori cause di morti /anno e provocano una forte dipendenza (con tanto di scritta nel pacco di sigarette), a differenza della cannabis che non ne provoca...ma nessuno dice niente....siamo sempre alle solite...poi sopratutto in Italia "Repubblica delle banane", dove la gente crede alle barzellette che dicono i telegiornali ("Pensavo fosse la nipote di Mubarak" :laughing:)


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pasqsn

GuerrillaLifestyle
Veteran
In questa giornata abbiamo potuto assistere ad una sfilza di articolo di dis-informazione riguardo la nostra amata, guarda caso dopo la presentazione del ddl di Sel...

Dai contenuti degli articoli si può notare come abbiamo tutti la stessa fonte....ovvero il Dpa del Serpe!
Sarà forse un segno che si sta cacando sotto e ha bisogno di passare all'offensiva??

Il Dpa va all'attacco, forse sentono tremare la terra sotto i piedi tra ddl e futuri referendum!!

Repubblica: Cannabis, cresce il consumo abituale. Lo studio: "Può portare a demotivazione"

Siti, blog e tutorial: 800 mila«piazze online» per comprare o coltivare cannabis

Sole24Ore: Droga, consumi in calo. Cannabis in regina del mercato in Rete

Messaggero: Droga, calano i consumi in Italia. Ma è allarme cannabis tra i giovani

Adesso il mercato delle droghe si è spostato sul web!! E sono proprio i siti internet la maggiore causa dell'aumento dei consumi!

Se prima i siti erano addirittura 800.000, per La Stampa invece sono diventati di botto 8 MILIONI!!

Io sono alquanto schifato e nauseato da questa messa in scena ridicola! LaStampa poi ha dato il meglio di se stessa, se questa sera vi sentite un pò stitici, vi consiglio di leggere l'articolo prima di coricarvi a letto!
 

pasqsn

GuerrillaLifestyle
Veteran
Letta, la relazione del DPA e ...noi!

Se solo ieri ipotizzavamo un’azione coordinata di alcuni media a sostegno del DPA e del dott. Serpelloni, al quale consigliamo vivamente una tisana di indica per rilassare leggermente le sue infondate preoccupazioni, oggi possiamo affermare quasi con certezza che qualche decina di migliaia di euro potrebbero essere uscite dalle casse del DPA per finanziare una coordinata e massiccia ondata a favore del proibizionismo, delle sue univoche tesi e della legge che ancora permette questo scempio nello stravolgere e modellare la realtà in virtù della visione oscurantista e persecutoria da sempre professata e attuata dal DPA.

Dopo l’articolo commissionato al sito “losai.ue”, che pensavamo fosse unico e marginale nell’esporre le “prove scientifiche” di Serpelloni e dei suoi aficionados, abbiamo letto quello pubblicato su Focus (e a tal proposito vogliamo ringraziare le centinaia di voi che hanno aderito alla mail bombing), e in un progressivo fuoco di fila, oggi leggiamo di un “Allarme cannabis” : <http://urbanpost.it/allarme-cannabis-scoperte-conseguenze-piu-gravi> di “canne-bomba“: <http://www.laprovinciadivarese.it/stories/Cronaca/scoperta-choc-made-in-varese-le-nuove-canne-sono-una-bomba_1017055_11/> e di un SOS da S. Patrignano che continua con la favoletta della cannabis come droga di accesso a sostanze più pesanti: <http://www.ilgiornale.it/news/interni/sos-san-patrignanocos-cannabis-apre-porte-alle-droghe-938561.html>.

Il tutto chiaramente a supporto e in simultanea con la relazione presentata dal DPA al Parlamento: <http://droghe.aduc.it/notizia/relazione+dpa+al+parlamento+sulle+droghe_127767.php> dalla quale si evince che, visto che il consumo di tutte le altre sostanze registra una diminuzione, l’allarme reale deriva esclusivamente dall’uso di cannabis, sempre più consumata dalla popolazione giovanile che, aggiungiamo noi, spesso e volentieri lo fa per istinto trasgressivo e non per una dipendenza o assuefazione, per cui, non aggiungendo altro a quello che stiamo ripetendo da sempre, basterebbe allentare il proibizionismo sulla cannabis per poter registrare immediatamente una diminuzione nei consumi.

L’altra cosa su cui vorremmo soffermarci un attimo è sui numeri.

Serpelloni denuncia l’esistenza di 800.000 siti in internet che vendono cannabis, sementi e materiale per coltivarla o che promuovono informazione a favore dell’erba proibita, omettendo che una buona parte di questi siti, come il nostro, non fa proselitismo per la cannabis, ma promuove una lotta contro quella infame legge che ha generato quel mostro di disinformazione chiamato Dipartimento Politiche Antidroga e che fa finire in galera decine di migliaia di persone l’anno per un crimine inesistente.

Ma questi 800.000 siti (che già ci sembrano esagerati), nel titolo dell’articolo de “La Stampa” diventano 8 milioni: <http://lastampa.it/2013/07/24/italia/cronache/il-capo-del-dipartimento-antidroga-stretta-contro-gli-eshop-dellerba-vZ13BwhvUb9phEKgzZXjYL/pagina.html>, e non si può sapere a questo punto se l’errore è casuale o voluto, in modo che così, anche chi legge solo il titolo avrà ricevuto la sua buone dose di allarmismo ingiustificato e considerato che “La Stampa” non è un giornale locale, probabilmente decine di migliaia di persone sono convinte che ad ogni consumatore di cannabis in Italia, corrispondono circa due siti disposti a vendergli l’odiata sostanza.

Se poi a tutto questo ci mettiamo sopra anche le dichiarazioni di Papa Francesco contro la liberalizzazione delle droghe, possiamo dire che, non solo quelle alleanze tra politica, mercato illegale, comunità di recupero e apparato cultural-cattolico (di cui abbiamo più volte denunciato convivenze e pregiudiziali ideologiche condivise) è venuto allo scoperto, ma fiutando il vento di burrasca nei confronti delle loro decennali sicurezze, stanno muovendo tutte le pedine a loro disposizione per un attacco generalizzato nei confronti della cannabis, proprio ora che si sarebbe dovuto aprire un dibattito parlamentare a proposito e che purtroppo è stato rinviato a data da destinarsi a causa del voto di fiducia sulla legge del “fare” proposta dal Governo.

E a proposito di Governo, è solo di pochi giorni fa la notizia che la Delega della Presidenza del Consiglio al Dipartimento Politiche Antidroga è stata affidata allo stesso Presidente Enrico Letta, dopo tre mesi di travagliati e mai raggiunti accordi sui nomi che hanno ballato dalla ministra Kyenge, all’innominabile Alfano, passando per Beatrice Lorenzin e Maria Cecilia Guerra.

La delega al Presidente del Consiglio puzza troppo di volontà di non modificare nulla e mantenere lo status quo, specialmente per quanto riguarda la linea politica perseguita dal DPA, per questo ci associamo e facciamo nostri gli appelli di Riccardo De Facci vicepresidente Cnca e di Franco Corleone segretario di Forum Droghe: <http://droghe.aduc.it/notizia/delega+politiche+antidroga+al+presidente+enrico_127764.php>

De Facci: “Un dipartimento diretto da una compagine politica che ha fatto la legge Fini Giovanardi non può più condurre e orientare le politiche sulle droghe in Italia, abbiamo bisogno di un cambiamento di dirigenza e di indirizzo”.

Corleone, “la responsabilità di Letta è quella di cambiare politica, cambiare le leggi e cambiare il dipartimento politiche antidroga”.

Giancarlo Cecconi – ASCIA

http://www.legalizziamolacanapa.org/?p=6352
 

Giorgio

Member
Oltre ad articoli fotocopia ripresi dalle agenzie e "arricchito" di estro non se ne puo più
comunque per i fumatori che pensavano desse salute il tabacco prima dell'apparsa delle scritte?
la tosse , il catarro...erano tutti sintomi di salubrietà, :D
Comunque non so quando si arrivera a un ragionevole compromesso
 

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