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La spagna e i suoi club, perchè noi no??

massud

Stealth Grower
Veteran
Se volete un parere....

A me sembra che in Spagna tutti questi club nascono sull'incertezza di leggi non ben definite e per una cultura (quella cannabica) che è fortemente spinta dalla maggior parte delle persone.

In Italia io non vedo tutto questo, per me i fumatori di canapa rimangono una "nicchia" nel nostro paese. E non mi riferisco a quelli che fumano uno spinello una volta a settimana ma a tutti i"daily smokers" che fumano come i pazzi e che ce la mettono tutta per scoprire ogni cosa su questa amata pianta.

La triste realtà è che nel nostro paese c'è troppa ignoranza. Non solo in materia di canapa purtroppo... questo però impedisce ogni piccolo passo verso un futuro diverso e soprattutto verso un'apertura mentale necessaria per un domani migliore.

Io se potessi scegliere andrei sul modello californiano. Lì ci sono dei professionisti di mezzo (medici) atti a verificare se un individuo ha le prefigurazioni necessarie per poter fumare.
Senza poi contare il controllo qualitativo che c'è sulla sostanza e la cultura incredibile che è rimasta in quel posto meraviglioso.

Io vi SCONSIGLIO caldamente di aprire un social club in spagna in questo momento. La legislazione è ancora sicura e sono molti a volere una restrizione di questi. Tristemente in alcuni di questi club si fa uso di droghe pesanti come la cocaina e negli ultimi anni il narcotraffico ha aumentato il suo giro d'affari grazie proprio a questi club.

Inutile dirvi che se si vuole cambiare occorre cambiare con testa, senza prendere in considerazioni modelli come quello Olandese (fallito poi in Svizzera) o quello Spagnolo che non fa altro che agevolare il mercato nero e gli unici "spaccini" che la prendono nel culo sono ovviamente i piccoli pesci che si guadagnavano magari il pane spacciando qualche grammo di fumo qui e là.
i pesci grossi invece continuano sempre a divorare tutti, oggi più che mai.

Ciao magio! Sono d'accordo con te su quasi tutto! Dissento solo su alcuno cose...Per esempio per quanto riguarda la California...E' vero che là si cerca di dare un indirizzo più "scientifico-medico" al discorso, ma è anche vero che i narcos messicani continuano indisturbati a smerciare la loro erba, sia coltivata in loco che importandola dal Sud. E questo anche grazie a una legislazione che non è ancora completa neanche lì! Ma sulla California si potrebbero riempire interi post, quindi mi fermo qui e passo ad altro.
Il tuo consiglio di non aprire un social club in Spagna è giusto quando dici che la legislazione là è ancora incerta e ci sono ancora molti oppositori. Però penso anche che un discorso scientifico-medico là si possa fare, per lo meno provare a fare! Mi sembra che il movimento spagnolo antipro sia già cosciente (forse molto più del nostro!) del lato medico della cannabis e magari là ci si potrebbe salvare da un'eventuale legge restrittiva sui club, proprio copiando i lati buoni della realtà californiana! Penso sempre che se si ha la possibilità di migliorare qualcosa che c'è già, lasciando da parte per quanto possibile i lati negativi, perchè non provarci? Quei due clubs che hanno fatto vedere alle Iene, avevano uno 500 soci e l'altro, quelli degli italiani, 1000 e nella loro stessa via (a detta loro) c'erano altri 7-8 clubs! E questo ti dà ragione quando dici che la malavita ci è dentro e ci fa affari! Però esistono in altre parti del Paese, clubs che sono semplicemente gruppi di coltivatori riuniti per tutelarsi e migliorarsi, altri ancora (credo però la minoranza) fanno ricerca scientifica. A pensarci bene, sembrerebbe essere un pò il far-west là, però le possibilità ci sono! Finchè c'è una certa libertà, io ne approfitterei! Penso per esempio alla possibilità di coinvolgere qualche medico e qualche avvocato, provare a seguire 15-20 persone con qualche patologia curabile con la cannabis. Credi che una cosa così sia infattibile o attiri in modo negativo le attenzioni della legge/autorità? Io penso di no e, anzi, magari è proprio dando un esempio simile che si arriverebbe a una legislazione migliore per clubs! Magari la vendita a fini ludici verrebbe limitata, ma non credo impedita, e quella a fini medici addirittura accettata e in qualche modo favorita! Just my 2 cents!

Come p.s. vi dico che questo post è stato scritto dopo un joint di Psico, quindi se ci sono errori o non capite certe cose non è del tutto colpa mia :biggrin:!

Hola fratelli! :wave:
 

Aspide91

Member
Raga conoscete quel metodo di irrigazione? Non sapevo della tossicità neurologica prima che il cervello fosse completamente sviluppato, ma non mi è chiara una cosa: è l'uso o l'abuso a fare male a quell'età? Buon forum a tutti :)

più su un abuso direi :3
 

Majo

Active member
Veteran
Quei due clubs che hanno fatto vedere alle Iene, avevano uno 500 soci e l'altro, quelli degli italiani, 1000 e nella loro stessa via (a detta loro) c'erano altri 7-8 clubs! E questo ti dà ragione quando dici che la malavita ci è dentro e ci fa affari! Però esistono in altre parti del Paese, clubs che sono semplicemente gruppi di coltivatori riuniti per tutelarsi e migliorarsi, altri ancora (credo però la minoranza) fanno ricerca scientifica. A pensarci bene, sembrerebbe essere un pò il far-west là, però le possibilità ci sono! Finchè c'è una certa libertà, io ne approfitterei! Penso per esempio alla possibilità di coinvolgere qualche medico e qualche avvocato, provare a seguire 15-20 persone con qualche patologia curabile con la cannabis. Credi che una cosa così sia infattibile o attiri in modo negativo le attenzioni della legge/autorità? Io penso di no e, anzi, magari è proprio dando un esempio simile che si arriverebbe a una legislazione migliore per clubs! Magari la vendita a fini ludici verrebbe limitata, ma non credo impedita, e quella a fini medici addirittura accettata e in qualche modo favorita! Just my 2 cents!

Come p.s. vi dico che questo post è stato scritto dopo un joint di Psico, quindi se ci sono errori o non capite certe cose non è del tutto colpa mia :biggrin:!

Hola fratelli! :wave:

Come al solito il tuo intervento mi è piaciuto moltissimo.

Sulla California non sono totalmente d'accordo, io ci ho vissuto per parecchi anni e mi sono sempre trovato benissimo. La cannabis culture che c'è lì non si respira da nessun altra parte al mondo e la qualità dell'erba è eccelsa.
I narcos messicani hanno una grande fetta del mercato però credimi... loro curano semplicemente l'esportazione.
La maggior parte dei clubs lì ha i propri fornitori legali dall'emerald triangle. I messicani coltivano lì per ovvie ragioni di qualità.
Tutta la cali weed che si fumano nel resto dell'america proviene proprio da loro.

Inutile dirvi che anche in Cali se volete potete trovare quell'erba ma avendo a disposizione materiale ancora migliore se siete residenti... nessuno la prende.

Per quel che riguarda la Spagna, il discorso che hai fatto tu è giustissimo. Se uno andasse lì ad aprire un club con un buon intento (che va oltre quello del lucro) fa solamente che bene.
Il problema come al solito è che quando inizi a vedere grandi introiti (e con l'erba purtroppo è così) perdi la testa.

Alcuni di noi magari no ma, tristemente, la maggior parte delle persone sono così, vedere quello che è successo con i parlamentari del M5S in Italia...

Io prima di aprire un cannabis social club in Spagna aspetterei, aspetterei perché altrimenti rischierei di vedere buttato via il lavoro di 2-3 anche 4-5 anni al semplice cambiamento di una legge.

Che può benissimo anche essere una legge pro-cannabis attenzione...

Chiudo con una riflessione di carattere personale.

Anni fa sono andato ad Amsterdam, rimasi tristissimo nel vedere quella specie di "parco giochi per fumatori". La qualità che trovai era infima per non parlare del "buonissimo" fumo che dicevano di avere certi coffee.
Per me quella gita ha rappresentato il fallimento totale della regolamentazione della cannabis (fatta in quel modo).
Ha dimostrato ancora una volta come tutto questo vada solamente a discapito della qualità del prodotto e in questo caso visto che parliamo di una pianta sarebbe più giusto dire delle GENETICHE.


Il rischio che entrino nel calderone le multinazionali come è successo con il tabacco oppure delle compagnie che, anche se non lo sono, vogliono a tutti i costi assomigliargli (Green house seeds? - vedi Arjan che dice "saremo la coca-cola un domani").

Peace :tiphat:
 

rootidec

Active member
Veteran
A Lecce ci stan provando.
Prima o poi anche a Milano o Roma qualcuno ci proverà.
Chi ha voglia di cimentarsi dovrebbe sentire:
A- un avv0cato con le palle
B- la P0lizia Locale del comune di riferimento (/gu4rdia di fin4nza)- loro hanno già "l'ordine di scuderia" - inteso come arrestare o chiudere subito (NO GO) oppure procedere per lungaggini giudiziarie (pallido GO, almeno per chi non ha famiglia/ha qualche soldo da giocarsi ora).
(E' ovvio che non parlo di info pubbliche, è più un"parere" e secondo me è il nodo chiave per poter tentare) Dove vivo io non ne ho idea, ad esempio.

sono fatterello io pure, scusate se sto blaterando/trollando, ma anch'io ci pensavo 'sti giorni che se ne parla... ma magari in Italia siamo ancora troppo indietro :(
(appena alzata la soglia internazionale del doping per cannabis in ambito sportivo tra l'altro!)

la pagina di reddit ha sempre molti spunti/fonti:
http://www.reddit.com/r/Marijuana

come questo sul diabete:
http://www.independent.ie/world-new...less-likely-to-develop-diabetes-29267576.html
 

Aspide91

Member
italia paese di m**********************************************************************************************************************************!!!!!!!!!
 

massud

Stealth Grower
Veteran
Come al solito il tuo intervento mi è piaciuto moltissimo.

Sulla California non sono totalmente d'accordo, io ci ho vissuto per parecchi anni e mi sono sempre trovato benissimo. La cannabis culture che c'è lì non si respira da nessun altra parte al mondo e la qualità dell'erba è eccelsa.
I narcos messicani hanno una grande fetta del mercato però credimi... loro curano semplicemente l'esportazione.
La maggior parte dei clubs lì ha i propri fornitori legali dall'emerald triangle. I messicani coltivano lì per ovvie ragioni di qualità.
Tutta la cali weed che si fumano nel resto dell'america proviene proprio da loro.

Inutile dirvi che anche in Cali se volete potete trovare quell'erba ma avendo a disposizione materiale ancora migliore se siete residenti... nessuno la prende.

Per quel che riguarda la Spagna, il discorso che hai fatto tu è giustissimo. Se uno andasse lì ad aprire un club con un buon intento (che va oltre quello del lucro) fa solamente che bene.
Il problema come al solito è che quando inizi a vedere grandi introiti (e con l'erba purtroppo è così) perdi la testa.

Alcuni di noi magari no ma, tristemente, la maggior parte delle persone sono così, vedere quello che è successo con i parlamentari del M5S in Italia...

Io prima di aprire un cannabis social club in Spagna aspetterei, aspetterei perché altrimenti rischierei di vedere buttato via il lavoro di 2-3 anche 4-5 anni al semplice cambiamento di una legge.

Che può benissimo anche essere una legge pro-cannabis attenzione...

Chiudo con una riflessione di carattere personale.

Anni fa sono andato ad Amsterdam, rimasi tristissimo nel vedere quella specie di "parco giochi per fumatori". La qualità che trovai era infima per non parlare del "buonissimo" fumo che dicevano di avere certi coffee.
Per me quella gita ha rappresentato il fallimento totale della regolamentazione della cannabis (fatta in quel modo).
Ha dimostrato ancora una volta come tutto questo vada solamente a discapito della qualità del prodotto e in questo caso visto che parliamo di una pianta sarebbe più giusto dire delle GENETICHE.


Il rischio che entrino nel calderone le multinazionali come è successo con il tabacco oppure delle compagnie che, anche se non lo sono, vogliono a tutti i costi assomigliargli (Green house seeds? - vedi Arjan che dice "saremo la coca-cola un domani").

Peace :tiphat:

Stavolta niente da dire :)! Anch'io sono rimasto un pò deluso da Amsterdam anche se qualcosa di buono, parlando di coffeshop, ancora si trova! Però hai ragione quando dici che anche quel tipo di legislazione è stata un mezzo fallimento! Certo, meglio che qua, però...Basta sentire in questi giorni che il governo olandese si è opposto ancora alla richiesta dei comuni di regolamentare l'approvigionamento dei coffee...E questo dice tutto! Sono d'accordissimo anche sul discorso del "perdere la testa", anche perchè alla fine sono soldi abbastanza "facili"! Quello che penso è che uno dovrebbe essere capace di mettere via abbastanza soldi per "diversificare" la propria attività lavorativa in Spagna! Dico così perchè se mai dovessi partire lo farei con pochi soldi, in più la speranza di trovare lavoro là è poca e quindi non rimarrebbe che coltivare per vivere e magari per risparmiare qualcosa da reinvestire poi in attività più "lecite"! Comunque ho intenzione quest'estate di fare un viaggio "esplorativo" e vedere com'è veramente la situazione e capire quanto sia fattibile! Poi si vedrà...Di certo, come dice un mio buon amico, fare il povero e disoccupato qui, tanto vale farlo là! Almeno però si è in Spagna e non c'è tutta questa repressione! Hola bro! :wave:

:smoweed:
 
Ciao ragazzi anch'io ho visto il servizio, eprovando ad utilizzare quella laureaccia in economia che presi ho subito visto quali potesserro essere i punti forti e deboli della questione.
Pro: fare un lavoro che è una passione, possibili profitti maggiori la media vista la novità del settore, possibilità normativa
Contro: poca chiarezza sul come realmente far partire il businness (le pagine del gov. spagnolo non offrono molte indicazioni, ergo bisogna andare li e vedere di persona), spese iniziali non indifferenti (potete coltivare solo in base al numero dei soci, all inizio pochi soci comporteranno spese alte anche solo per tenere le poche piante relative ai soci), possibilità causa legge entrante di vedere vanificato l'investimento.

facendo un sunto diciamo che i contro sono maggiori sia per numero sia per costo ai pro..per farlo servirebbero davvero tanti soldi da investire, e dico investire perchè non si può sapere come andrà l'operazione...comunque anch'io un pensierino ce lo sto facendo, alla fine se cell'hanno fatta quei 3 ragazzi! A proposito, se qualcuno cercasse seriamente "soci" io metto a disposizione le mie conoscenze economiche e botaniche :biggrin:
 

imwise

Member
Ciao, da come la vedo io resteri nella clandestinità.... O fare una battaglia per l'uso medico... Questo in Italia. In Spagna hanno leggi migliori delle nostre, ma se produci per vendere.... Ti trattano come uno spacciatore...

Il problema è che la cannabis non è, diciamo, più una droga i. Voga tra la gente... Di gente che fuma tutti i giorni c'è ne sempre meno, intendo quelli che continuano a fumare dopo l adolescenza. Poi magari si fanno una cannetta ogni tanto ma non sono dei consumatori, non come quelli che fumano tutto il giorno insomma.

Le persone preferiscono altro... Dal bere alle droghe più dannose.

Le uniche forme funzionanti, a mio parere sono la cannabis medica, e qui almeno porti avanti un discorso di riconoscimento di questa pianta come medicina, o il modello di Copenaghen, poco conosciuto ma attivo già dagli anni 70" credo. Ma qui il business, perché di questo si tratta, è tutto in mano alla criminalità...

In Olanda invece sappiamo che è più per turismo che sta in piedi tutto, gli olandesi che fumano sono pochi. Infatti anche in Olanda ci sono paradossi... Possono vederla legalmente, ma il rifornimento dei coffeshoop non è regolarizzato, quindi resta illegale coltivare cannabis.... Chi lo fa lo fa in modo clandestino...
 

Antani

Active member
Ragazzi volevo postare la mia esperienza, essendo io stato in spagna di recente (Barcellona) per una breve vacanza con la mia consorte.

Essendo io una persona previdente ho deciso, per non aver problemi di qualunque tipo, portarmi la ganjella da casa mia (nascosta bene nella macchina) per non doverla cercare una volta arrivato in Spagna; e MENO MALE che l'ho fatto!
Parlando al ristorante con due italiani incontrati lì sul posto, mi hanno raccontato la loro esperienza col social club:
uno di loro due è andato in uno di questi fantomatici club in un vicoletto vicino alla Rambla; è entrato, ha fumato fino a ribaltarsi e poi ha comprato un 50 euro di ganjella da portarsi in albergo.
Purtroppo però, quando è uscito, l'amara sorpresa: c'erano due sbirri in borghese fuori dal club, due ragazzi giovani e assolutamente ben camuffati (piercing, tatuaggi, pantaloni strappati, ecc.) che, non appena l'hanno visto uscire da quel posto con due fari rossi al posto degli occhi, hanno capito subito che non era spagnolo e l'hanno fermato!
Gli han fatto vedere distintivo, manette e pistola, ed hanno cominciato a riempirlo di domande (gli chiedevano anche dettagli sull'interno del club e le persone presenti), l'hanno intimorito, gli hanno addirittura fatto le foto segnaletiche! Poi gli hanno sequestrato tutta la ganja e gli hanno detto di non farlo più se non voleva avere dei guai più seri...

Secondo me gli sbirri spagnoli non hanno nessuna voglia che la Spagna si trasformi in meta per turisti dello sballo, quindi cercano di intimorire gli stranieri che si avventurano nei social club per dissuaderli dal venire in Spagna per sballarsi... comunque un'esperienza per nulla piacevole, e meno male che io me ne sono stato alla larga da quei social club!
Dunque se abiti in Spagna e ti fai la tua coltivazione personale non rischi nulla o quasi (al massimo ti sequestrano tutte le piante), ma se pensi di andare lì a fare lo sballomane, o peggio ancora a coltivare per vendere... beh se ti beccano ti fanno passare la voglia! E non è la prima storia così che sento, ad un grower italiano che riforniva un social club gli sono entrati in casa e gli hanno sequestrato TUTTO quello che aveva per coltivare (parliamo di qualche migliaia di euro di attrezzature + piante madri e altre in fioritura).

Be aware, il proibizionismo è duro a morire!
 

bibo

Active member
Veteran
Ragazzi volevo postare la mia esperienza, essendo io stato in spagna di recente (Barcellona) per una breve vacanza con la mia consorte.

Essendo io una persona previdente ho deciso, per non aver problemi di qualunque tipo, portarmi la ganjella da casa mia (nascosta bene nella macchina) per non doverla cercare una volta arrivato in Spagna; e MENO MALE che l'ho fatto!
Parlando al ristorante con due italiani incontrati lì sul posto, mi hanno raccontato la loro esperienza col social club:
uno di loro due è andato in uno di questi fantomatici club in un vicoletto vicino alla Rambla; è entrato, ha fumato fino a ribaltarsi e poi ha comprato un 50 euro di ganjella da portarsi in albergo.
Purtroppo però, quando è uscito, l'amara sorpresa: c'erano due sbirri in borghese fuori dal club, due ragazzi giovani e assolutamente ben camuffati (piercing, tatuaggi, pantaloni strappati, ecc.) che, non appena l'hanno visto uscire da quel posto con due fari rossi al posto degli occhi, hanno capito subito che non era spagnolo e l'hanno fermato!
Gli han fatto vedere distintivo, manette e pistola, ed hanno cominciato a riempirlo di domande (gli chiedevano anche dettagli sull'interno del club e le persone presenti), l'hanno intimorito, gli hanno addirittura fatto le foto segnaletiche! Poi gli hanno sequestrato tutta la ganja e gli hanno detto di non farlo più se non voleva avere dei guai più seri...

Secondo me gli sbirri spagnoli non hanno nessuna voglia che la Spagna si trasformi in meta per turisti dello sballo, quindi cercano di intimorire gli stranieri che si avventurano nei social club per dissuaderli dal venire in Spagna per sballarsi... comunque un'esperienza per nulla piacevole, e meno male che io me ne sono stato alla larga da quei social club!
Dunque se abiti in Spagna e ti fai la tua coltivazione personale non rischi nulla o quasi (al massimo ti sequestrano tutte le piante), ma se pensi di andare lì a fare lo sballomane, o peggio ancora a coltivare per vendere... beh se ti beccano ti fanno passare la voglia! E non è la prima storia così che sento, ad un grower italiano che riforniva un social club gli sono entrati in casa e gli hanno sequestrato TUTTO quello che aveva per coltivare (parliamo di qualche migliaia di euro di attrezzature + piante madri e altre in fioritura).

Be aware, il proibizionismo è duro a morire!

Ho finito le rep x oggi,allora ti ringrazio x l'intervento Antani!! :tiphat::biggrin:
 

massud

Stealth Grower
Veteran
Avete scritto delle cose giuste e interessanti, che arricchiscono e fanno un pò di luce sul discorso! Anch'io ho notato più di una volta, sia per sentito dire che personalmente, di un razzismo strisciante nei confronti degli stranieri da parte degli sbirri spagnoli sul discorso del consumo/possesso di weed. Poi noi ci mettiamo del nostro sicuramente, sappiamo tutti che gli italiani all'estero non sono sempre ben visti per il modo di comportarsi! Comunque più mi informo e più penso anch'io che forse non ne vale la pena, la legge là è troppo poco chiara! Resta comunque illegale! Forse fare un club solo smoke-friendly funzionerebbe di più! In cui non si vende niente, ma si può consumare tranquillamente se si è soci. La Sensi ne aveva una ad Adam, non so se c'è ancora. Poi credo che se anche uno è italiano e si coltiva 4-5 piante per sè e per qualche amico, stando sempre all'occhio e mantenendosi low-profile, non rischi troppo! Ma anzi, può essere un aiuto per sopravvivere mentre si cerca un lavoro o si avvia un investimento! La Spagna, soprattutto quella del sud, per me resta un sogno/obiettivo che spero di realizzare prima o poi...Just my 2 cents :2cents:! Hola gente! :wave:

:smoweed:
 

hazzard!

New member
Ragazzi volevo postare la mia esperienza, essendo io stato in spagna di recente (Barcellona) per una breve vacanza con la mia consorte.

Essendo io una persona previdente ho deciso, per non aver problemi di qualunque tipo, portarmi la ganjella da casa mia (nascosta bene nella macchina) per non doverla cercare una volta arrivato in Spagna; e MENO MALE che l'ho fatto!
Parlando al ristorante con due italiani incontrati lì sul posto, mi hanno raccontato la loro esperienza col social club:
uno di loro due è andato in uno di questi fantomatici club in un vicoletto vicino alla Rambla; è entrato, ha fumato fino a ribaltarsi e poi ha comprato un 50 euro di ganjella da portarsi in albergo.
Purtroppo però, quando è uscito, l'amara sorpresa: c'erano due sbirri in borghese fuori dal club, due ragazzi giovani e assolutamente ben camuffati (piercing, tatuaggi, pantaloni strappati, ecc.) che, non appena l'hanno visto uscire da quel posto con due fari rossi al posto degli occhi, hanno capito subito che non era spagnolo e l'hanno fermato!
Gli han fatto vedere distintivo, manette e pistola, ed hanno cominciato a riempirlo di domande (gli chiedevano anche dettagli sull'interno del club e le persone presenti), l'hanno intimorito, gli hanno addirittura fatto le foto segnaletiche! Poi gli hanno sequestrato tutta la ganja e gli hanno detto di non farlo più se non voleva avere dei guai più seri...

Secondo me gli sbirri spagnoli non hanno nessuna voglia che la Spagna si trasformi in meta per turisti dello sballo, quindi cercano di intimorire gli stranieri che si avventurano nei social club per dissuaderli dal venire in Spagna per sballarsi... comunque un'esperienza per nulla piacevole, e meno male che io me ne sono stato alla larga da quei social club!
Dunque se abiti in Spagna e ti fai la tua coltivazione personale non rischi nulla o quasi (al massimo ti sequestrano tutte le piante), ma se pensi di andare lì a fare lo sballomane, o peggio ancora a coltivare per vendere... beh se ti beccano ti fanno passare la voglia! E non è la prima storia così che sento, ad un grower italiano che riforniva un social club gli sono entrati in casa e gli hanno sequestrato TUTTO quello che aveva per coltivare (parliamo di qualche migliaia di euro di attrezzature + piante madri e altre in fioritura).

Be aware, il proibizionismo è duro a morire!


cavolo mi ha davvero intimorito questo tuo racconto... e pensare che da l anno prossimo vivrò a barcellona ed ero cosi felice della presenza di questi club! ora sono abbastanza perplesso
 

hazzard!

New member
ragazzi io vivo a barcellona e ovviamente mi rifornisco in uno di questi club...la cosa bella è che sono molto "privati", per entrarci e poter diventare socio vi deve presentare qualcuno dall interno già socio perciò tutto rimane molto occultato e vi posso dire che pochi spagnoli li conoscono..ho un sacco di amici che si riforniscono ancora per strada nonostante l esistenza di questi posti...servirebbe più informazione anche qua, toglierebbe molto lavoro ai "spacciatori" a favore dei club ma dubito venga fatta una grande campagnia pubblicitaria a sti posti perche immagino vogliano rimanere piu "privati" e con pochi soci possibile...quello che vi posso dire è che sono davvero una figata, qualità altissima e prezzi molto ridotti, niente a che fare con amsterdam dove a volte ti trovi a pagare una esagerazione.

riesci a mandarmi un pm?
 

hazzard!

New member
non mi lascia scrivere pm...mi sa mi servono piu post...c era qualcosa in particolare che volevi sapere?vedo se posso risponderti qua

ehh preferibilmente vorrei scriverti in privato x qualche dritta dato che molto probabilmente anche io l anno prossimo andrò a vivere a barcellona
 

Fi_Di_Bot

Son Of Botany - Green Block Original Shrdana
Veteran
doer: 50 post

in primis, personalmente sto bene qua e non me ne voglio andare per lasciare il mio paese del tutto in mano a chi ci governa/rende in schiavitù.
che senso ha coltivare più di 40/50 piante (in indoor, se sei sveglio e accorto) all'anno se gia con quelle sei autosufficente??? se ne vuoi fare di più significa che vuoi vendere e farci su soldi.
In spagna il prezzo di una erba discreta è sui 5 eruo al grammo, quindi 15 euro per 3 gr mentre dalle mie parti 3 gr te li danno a 50 euro. da un punto di vista economico meglio vendere in italia, no?
ma dal punto di vista del tuo portafogli quando dovrai pagare la parcella dell'avvocato... :D
 

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