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Potresti linkare qlk cosa?
Peccato che noi si rischi dai 6 ai 20 anni e fino a 25.000 euro di multa per amare e coltivare le nostre piante, quando per omicidio colposo appena due anni, se ti va male.Prova a dire al giudice che è un nostro diritto sancito dalla costituzione, la coltivazione...
Non ricordo chi ha detto: "Un bel tacer non fu mai scritto', ma di certo aveva ragione.
Qui non si parla di cosa vi va di fare, o di cosa desiderate, o tanto meno se vi spaventate.
Stiamo parlando di possibilità.
Fino a prova contraria, nei Paesi occidentalizzati, il posto con le leggi più aspre in materia di semi e coltivazione sono gli USA.
Marc Emery rischia più di dieci anni di galera perchè trovato in possesso di un grosso quantitativo di semi germinabili, negli USA.
In Illinois si rishiano fino a 25 anni di galera e fino a 1 milione di dollari di multa.
Il punto è che queste leggi hanno una falla enorme perchè dichiarando di perseguire esclusivamente gli spacciatori, a confronto di una coltivazione per uso personale si possono limitare ad un'ammenda, (in italia siamo un pochino sfortunati perchè si parla di passaporto, patente, ecc.).
Se per gli amatori sarebbe un pò arduo argomentare una difesa, nel caso dei malati il discorso si semplifica notevolmente.
Dopo la depenalizzazione del consumo personale in seguito a diverse sentenze di tribunali spagnoli e belgi i cittadini di queste regioni ora possono dedicarsi alla coltivazione per uso personale su piccola scala: in Spagna 1 metro quadro procapite.
Detto questo si sono costituite associazioni di cittadini che dichiarando esplicitamente di essere consumatori si sono organizzati in collettivi di growers che hanno dato vita a coltivazioni in Catalogna, nella regione basca e nelle Fiandre.
Inizialmente ci furono arresti e condanne di primo grado che poi si sono tutte risolte con l'assoluzione in sentenza di terzo grado e la restituzione dei beni confiscati: ultima assoluzione febbraio 2010, Belgio.
Questi clubs sono tollerati in virtù del diritto all'autoproduzione per uso personale, garantito in questi paesi: pertanto nel loro statuto si prefiggono lo scopo di distribuire il prodotto a prezzo di costo per l'esclusiva autosufficienza degli associati.
In Olanda i collettivi sono vietati ma in Repubblica Ceca no e Germania e Francia si stanno mobilitando.
Negli USA nei 14 stati che hanno adottato politiche di sviluppo medico esistono le realtà più interessanti di sempre anche se la vendita di semi in USA è proibita.
In Argentina e Messico la depenalizzazione è in atto ma in quanto a clubs non conosco i dettagli.
La Nuova Zelanda è operativa con il suo primo collettivo.
In materia di growclub mi sfugge la situazione australiana, israeliana e canadese.
Probabilmente Slovenia e Portogallo sono in fermento.
La situazione Italiana non offre al momento dati a riguardo ma l'onda è di scala grossomodo globale in base ai fondamentali diritti dell'uomo, che sono il diritto alla libertà individuale, il diritto alla vita, il diritto all'autodeterminazione, il diritto ad un giusto processo, il diritto ad una esistenza dignitosa, il diritto della libertà religiosa, il diritto alla protezione dei propri dati personali.
Detto ciò, è possibile ipotizzare quanto un fenomeno di tale portata possa dare alla realtà odierna, italiana e globale?