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un pò di cooltura: L'haschisch e le diverse preparazioni inebbrianti PAOLO MANTEGAZZA

StRa

Señor Member
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Un saluto a tutti gli ICMAGGHIANI!

volevo solamente mettere questo link......

http://www.paolomantegazza.it/capitoli/26.htm

si tratta di una parte di un libro dedicata all'ebrezza dell'haschish scritto dal MANTEGAZZA nel lontano 1871.

A mio avviso è un documento bellissimo e molto dettagliato per l'epoca in cui è stato scritto...peccato che questo grande personaggio sia poco conosciuto dai più......

dalla lettura ci si accorge di quanti popoli e culture diverse abbiano usato per centinaia d'anni la nostra pianta favorita e di come la "storia" abbia cancellato molte tradizioni......
mi chiedo e se tutto ciò fosse successo al VINO???

Buona lettura a tutti

:joint:
 
bellissimo dove spiega come facevano il charas.il metodo ha attraversato i secoli invariato...e il bong primitivo la pipa zulù..bellissimo documento..grazie
 

StRa

Señor Member
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Grazie ragazzi per essere passati di qui....

Gigi86 gran bel libro quello di Baudelaire anche se ad un certo punto, se non ricordo male, non parla molto bene dell'haschisch...insomma l'autore preferiva ed esaltava il vino per le sue nobili virtù e non faceva altrettanto con l'haschish....(purtroppo...)

Un saluto
 
si baudelaire sosteneva ke l'hash soprattutto se usato dall'artista falsasse la sua ispirazione..cioe rendesse bello quello ke nn lo era ..ke un po e vero(ed e quello ke ci piace ,forse)
 

StRa

Señor Member
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si Mexican...oltre a questo mi pare dicesse molte altre cose per demonizzare l'hash esaltanto sempre le virtù del vino.....
bha forse non conosceva o non aveva notato gli effetti antidepressivi della nostra cara pianta......infatti se non ricordo male aveva manie suicide....dalla lettura di questo libro ne ero uscito un pò deluso.....
 

elune

Member
Non da conclusioni cosi' nette, fa nomi, cognomi, luoghi e situazioni: va letto con intelligenza ed elasticità un paio di volte, interpretato e completato con la tua cultura(autore, biografia, periodo, influenze, cultura del tempo etc..)
Apprezzabili sono le varie esperienze di sostanze e di vita descritte con onestà morale ed intellettuale, con un senso generale di genuinità e innocenza.
Tra le altre cose scientificamente è un testo abbastanza sorpassato eh^^ e mezzo libro è ripreso dalle "Confessions of an English Opium-Eater" di Thomas De Quincey che non nomina mai nessuno.
 

StRa

Señor Member
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Ciao Elune...grazie per essere passata......

come avrai letto anche sopra, dicevo a Gigi che il libro è bello.... mi fà piacere inoltre che il nostro vecchio Charles parli di queste cose (anche se per parlarne male.....) sicuramente il mio giudizio sul libro è personale come era quello di Carletto quando parlava dell'hash....

Di sicuro preferisco il nostro connazionale Mantegazza (ancor meno nominato di De Quincey....) che dà uno sguardo obiettivo e direi alquanto completo su tale argomento!

De gustibus non est disputandum
 
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